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Accesso regionale alle terapie innovative, Sicilia: da gennaio un sistema informatico per malati reumatici

Accesso regionale alle terapie innovative, Sicilia: da gennaio un sistema informatico per malati reumatici

Stop a liste di attesa e migrazione sanitaria. Ma in Oncologia e Oncoematologia servono personale e una cabina di regia per integrare le reti di cura.

Palermo, 11 dicembre 2023 - Car-t, anticorpi monoclonali, profilazione genomica, farmaci biologici: ecco le terapie innovative, cure capaci di cambiare la storia clinica di pazienti affetti da gravi malattie cronico-degenerative e fare la differenza in campo immunologico, ematologico, oncologico, endocrinologico, reumatologico. In Sicilia ammonta a circa 68 milioni di euro la fetta di finanziamenti attinti al fondo nazionale per le cure innovative (1 miliardo di euro incrementato di 100 milioni annui dal 2022), ma circa il 30% di questa somma (20 milioni di euro) non viene utilizzata a causa della mancanza di una Cabina di regia in grado di creareun flusso integrato di informazioni riguardo ai fabbisogni dei pazienti, le anagrafiche, la quota di migrazioni sanitarie. A mettere a fuoco le necessità e urgenze delle reti di cura è il tour tra le regioni di Motore Sanità.

La tappa in Sicilia si è appena concluda a Palermo a Villa Magnisi, presso la sede dell’Ordine dei Medici. Obiettivo accendere i fari sui punti di forza e di debolezza di un settore della clinica oncologica e delle malattie immunologiche e rare, cruciali per la qualità dell’assistenza. Dall’approvazione Aifa dei nuovi farmaci fino all’inizio della terapia possono passare da 2 a 4 mesi. Ritardi che in Sicilia, come anche in altre regioni italiane, si scontano soprattutto per carenze di tipo organizzativo e in termini di personale dedicato nelle varie articolazioni della filiera delle cure. Ma non mancano le buone pratiche: come la raccolta e utilizzo del sangue per emoderivati, le infusioni delle Car-t in linfomi e altre patologie del sangue (40 le procedure effettuate in tre anni), la rete reumatologica ormai compiuta che da gennaio potrà contare su una piattaforma informatica con i dati clinici di tutti i pazienti (circa 180 mila in tutta la regione) consultabile da remoto e che servirà a monitorare l’accesso alle cure, a garantire più rapide valutazioni del paziente e a gestire le liste di attesa oltre che prenotare una visita in pochi giorni.

GLI INTERVENTI

“L’obiettivo è rendere uniformi le opportunità di accesso alle terapie innovative”, ha spiegato Salvatore Amato, presidente dell’Ordine dei medici della Regione Sicilia. Dopo i saluti istituzionali di Alberto Firenze, Commissario dell’ospedale Papardo di Messina è toccato a Salvatore Corrao, ordinario di Medicina Interna all’Università di Palermo e direttore del Dipartimento di Medicina clinica Arnas Civico di Palermo, sottolineare che “dietro le terapie innovative c’è anche un nodo dei costi da risolvere, visto che dopo tre anni la copertura del fondo nazionale viene a cadere e la spesa ricade sui bilancio delle regioni”. “L’accesso alle terapie innovative ha subìto un’accelerazione negli ultimi anni – ha aggiunto - i processi sono stati velocizzati ma non basta. Fondamentali sono le integrazioni tra i vari centri di cura in campo oncologico e nelle malattie rare. I presìdi del territorio sono piccole strutture ospedaliere e il paziente sia nella fase del reclutamento sia nel follow-up ha come punti di riferimento solo i Medici di medicina generale e gli ospedali territoriali”. Serve dunque un collegamento adeguato tra strutture hub e spoke, investimenti in nuove tecnologie e fondi dedicati ad hoc per l’innovazione. “Dove questi aspetti sono più sviluppati l’accesso alle terapie innovative è facilitato e più rapido ed efficace”. Le carenze nei clinical trial unit, di personale amministrativo formato, è la lacuna da risolvere. Grazia Palazzolo, dirigente farmacista Arnas Civico di Palermo, prendendo ad esempio le Car-t ha spiegato che la strategia dell’ospedale è definire il budget e valutare a monte l’impatto della platea di pazienti da curare. Platea oggi limitata, ma destinata a crescere nei prossimi mesi per i quali servirà adeguare i modelli organizzativi e di governance. “I piccoli presìdi come il nostro non sono in grado di entrare direttamente nel sistema erogativo dei farmaci innovativi, ma svolgiamo un ruolo di cerniera importante nell’ottica del potenziamento di un modello Hub e spoke”, ha spiegato Antonio Di Benedetto,Direttore sanitario del presidio ospedaliero Ingrassia. “Una partita, quella dai farmaci innovativi - ha aggiunto Gaetano Buccheri, direttore sanitario Arnas Civico di Palermo – da monitorare nel tempo, con medici formati e diagnostica adeguata con cui definire le necessità e i vantaggi di queste terapie particolarmente costose. Serve organizzazione per attrarre investimenti e produrre buone pratiche”. Livio Blasi direttore dell’oncologia del Civico di Palermo ha ricordato la centralità delle sperimentazioni, molte in corso, su farmaci innovativi a fronte di carenze di personale medico e amministrativo: “L’industria del farmaco riconosce la qualità del nostro lavoro e sta investendo in Sicilia ma la nostra risposta deve essere all’altezza della situazione”. La Sicilia utilizza circa 68 milioni del fondo nazionale per gli innovativi ma una quota, circa il 30%, non vengono spesi. “Nonostante le carenze di personale non siamo noi l’anello debole del sistema in Sicilia – ha poi sottolineato Giovanni Di Leo, dirigente responsabile della Centrale unica di committenza della Regione Sicilia - ma la governance nazionale di questi processi che vedono in Aifa una serie di nodi irrisolti”.

Giacomo Scalzo, dirigente responsabile centro regionale trasfusionale, ha fatto riferimento alla centralità strategica della rete dei centri trasfusionali per reclutare i pazienti, fare diagnosi precoci, reperire sangue, plasma ed emoderivati, ridurre le spese inutili per acquisto di sangue dalle altre regioni. In cantiere, infine, un progetto di una officina delle Car-t cellfactory. Sono 2 i centri attivi per le Car-t in Sicilia - ha spiegato Caterina Patti, Dirigente medico dell’unità di Ematologia ad indirizzo oncologico Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello – e sono a Palermo e alla Maddalena, 40 le procedure effettuate negli ultimi tre anni. “Non sono poche ma alcuni pazienti emigrano in altre regioni per accelerare i tempi ma così la Regione paga molto di più. La nostra rete ematologica è appena nata ma abbiamo già un Pdta delle Car-t e nelle condizioni di rispondere a tutte le richieste. Ci preoccupa, invece, l’aumento delle indicazioni: la platea dei pazienti diventerà molto più ampia e ci dovremo attrezzare”. Ignazio Del Campo direttore Controllo di Gestione e flussi informativi e transizione digitale del Policlinico Rodolico San Marco di Catania e componente del gruppo di supporto Pnrr Regione Sicilia ha puntato il dito sulle opportunità della digitalizzazione per migliorare i processi clinici e amministrativi. Ad accendere i fari sul ruolo dei MoleculatTumor Board e sulle necessità di attrezzare adeguatamente la rete dei laboratori per le profilazioni genomiche propedeutiche alle scelte dei farmaci ci ha pensato Vincenzo Adamo, coordinatore della Rete oncologica siciliana che ha sottolineato i passi avanti compiuti dalla Regione Sicilia per il recupero di una quota della storica migrazione sanitaria ma anche le necessità di avere con immediatezza, dopo il dico verde di Ema e Aifa, i nuovi farmaci al letto del malato soprattutto quando l’utilizzo di terapie alternative cambia la storia clinica del paziente. “Oggi nelle cure oncologico la chirurgia ha perso il primato e le cure con farmaci innovativi, a bersaglio molecolare, immunologici e personalizzati consentono la cronicizzazione della malattia tumorale”.

Centrale poi il ruolo delle unità di Anatomia patologica: Nunzia Scibetta primario al Civico di Palermo e Coordinatore Siapec in Sicilia ha sottolineato come l’accesso alle cure innovative in campo oncologico nella stragrande maggioranza dei casi si basano sui test di profilazione genomica per valutare la appropriatezza di erogazione del farmaco nell’ottica della medicina di precisione. “Tutto questo pone al centro il ruolo dell’Anatomo-patologo, ma servono personale e tecnologie adeguati. Se il test di profilazione non avviene tempestivamente non si potrà erogare il farmaco. Le carenze pesano anche sui tempi di refertazione e aumenta la domanda di test a fronte di un numero di personale medico ma anche tecnico ausiliare sempre più ridotto laddove i risultati dei test predittivi con immunoistochimica sono operatore dipendente e sarebbe opportuno integrare l’occhio umano con l’intelligenza artificiale. “Basti pensare all’indice di proliferazione cellulare per carcinoma della mammella o al timing dei tumori neuroendocrini per la stadiazione del tumore”.

A far sentire la voce dei pazienti che reclamano temi celeri per accedere a cure che possono salvare la vita quando non ci sono più alternative terapeutiche anche Francesca Glorioso presidente della Lilt di Palermo e (Lega italiana per la lotta ai tumori) e Giuseppe Scibilia, Coordinatore Lilt Regione Sicilia che da Medico, dirigente di ginecologia ha ricordato le nove opportunità di cura del tumore ovarico. “L’innovazione serve per attrarre fondi: la chirurgia è troppo demolitiva, avere alternative è anche per noi una soddisfazione. Abbiamo aspettato 20 anni per un farmaco per il carcinoma ovarico. Oggi ce l’abbiamo e abbiamo il dovere di offrire a tutti i vantaggi della chimica e biologia molecolare da considerare nell’ambito della sostenibilità. Questo è il futuro ma non dobbiamo dimenticare la prevenzione: stili di vita, lotta contro il fumo, diagnosi precoce sono centrali. Per il tumore del collo dell’utero abbiamo un vaccino contro l’Hpv. Questo tumore è ancora un big killer e in Sicilia sconta una maggiore mortalità e limitatamente alla provincia di Catania anche quello alla mammella.

LA RETE REUMATOLOGICA

Infine la Reumatologia: in Sicilia ci sono tra 150 e 180 mila pazienti stimati affetti da malattie reumatologiche (autoimmunitarie) e la filiera delle cure è adeguata e non sconta migrazione dei pazienti. “Molti pazienti reumatologi sono cronici – ha spiegato Giuliana Guggino Delegato Sir (Società italiana di reumatologia– la maggior parte fa uso di farmaci innovativi. La rete che ha qualche lacuna ma centri altamente specializzati con capacità prescrittive e di sperimentazione al policlinico di Palermo, all’ospedale San Marco, sempre a Palermo e poi a Catania al Cannizzaro. “Arrivare a sperimentare un farmaco – avverte – è una corsa a ostacoli anche nella gestione complessiva del paziente. Arruolare in uno studio clinico un singolo paziente richiede almeno 5 ore di lavoro. Bisogna implementare la rete dunque per gestire l’innovazione anche in periferia. Presto i reumatologi si misureranno con l’uso delle Car-t nel lupus ma bisognerà tenere conto dei costi. E da gennaio in pista ci sarà una piattaforma informatica come in Oncologia. Entro dicembre caricati tutti i farmaci e da gennaio i dati clinici di tutti i pazienti. Servirà a monitorare l’accesso alle cure e fare più rapide valutazione del paziente e a potenziare l’interfaccia tra centri hub e spocke e ridurre le liste di attesa che però già oggi hanno una coda di meno di 20 giorni”. “L’unica Asp che non ha una reumatologia è la provincia di Enna – ha poi ricordato Teresa Perinetto, presidente Asimar, Associazione malati reumatici della regione Sicilia – ma i reumatologi sono pochi. Tra i pazienti anche tanti bambini che richiederebbero una reumatologia pediatrica. Vorremmo più attenzione per il personale e le liste di attesa nelle grandi città come Catania, Palermo e Messina. La reumatologia territoriale è di buon livello”. A chiudere i lavori della tavola rotonda, che si è svolta con il contributo non condizionante di Bristol Myers Squibb, Lilly e Gsk, è stato Paolo Daniele Siviero, Capo area attività regolatorie, della direzione Tecnico scientifica di Farmindustria.

Ufficio stampa Motore Sanità

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Serie A – Roma-Juventus, revival Anni 80 con vista...

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Roma, 03 maggio 2024 – Ci sono partite che, inevitabilmente, sono diverse da tutte le altre. Roma-Juventus, in Serie A, rientra sicuramente in questa categoria: i giallorossi, nel fortino dell’Olimpico, provano a cancellare immediatamente la delusione per la sconfitta in Europa League sfidando l’avversaria di sempre, quella che negli Anni 80 diede vita a incroci leggendari con protagonisti in campo, in panchina e in tribuna, in un match fondamentale per la corsa alla prossima Champions League. Gli esperti Sisal vedono i bianconeri leggermente favoriti a 2,70 contro il 2,80 dei capitolini mentre si sale fino a 3,00 per il pareggio. La Roma ha battuto solo una volta la Juventus negli ultimi 7 incroci in Serie A: l’Under, a 1,52, è ipotesi concreta essendosi “presentato” in 5 delle sei sfide più recenti. Il risultato esatto di 1-0, sarebbe il terzo consecutivo, si gioca così a 7,25 per entrambe le formazioni. Un’espulsione, a 3,10, non è da escludere al pari di un intervento del VAR, in quota a 3,25, mentre si scende a 2,75 per l’assegnazione di un calcio di rigore. Tantissimi i protagonisti che vorranno mettere la firma sul match: Dusan Vlahovic, in gol a 2,75, e Federico Chiesa, a 4,50, proveranno a spingere la Juventus; la coppia Romelu Lukaku, a 3,00, e il grandissimo ex Paulo Dybala, a 3,50, cercano di far volare la Roma. Quote decisamente più alte per gli ultimi due match winner della sfida: il gol di Adrien Rabiot, decisivo all’andata, è dato a 6,00 mentre quello di Gianluca Mancini pagherebbe 12 volte la posta.

Big match anche all’U-Power con il Monza che riceve la Lazio impegnata nella sua rincorsa a un posto nelle prossime coppe europee. Gli esperti Sisal hanno molta fiducia nella squadra di Tudor vincente a 1,85 rispetto al 4,25 dei padroni di casa mentre il pareggio è in quota a 3,40. Il Monza, tra l’altro, non sconfigge la Lazio tra le mura amiche dal febbraio 1983. Un goal dalla panchina, offerto a 2,50, è nelle corde del match così come bisogna far attenzione dai tiri dalla lunga distanza visto che una rete da fuori area si gioca a 3,00. Ciro Immobile vuole ritrovare il feeling con la porta avversaria e potrebbe spaccare la partita: il capitano della Lazio primo marcatore è dato a 5,00. Il Monza si affida ad Andrea Colpani, peraltro nel mirino proprio dei biancocelesti per la prossima stagione. Il trequartista di Palladino punta a farsi un regalo per il suo compleanno, essendo nato l’11 maggio: Colpani che si prende la scena con gol o assist è in quota a 3,40.

I campioni d’Italia dell’Inter, vittoria a 1,47, vola a Reggio Emilia ospite di un Sassuolo, dato a 6,00, con l’acqua alla gola. Il Milan, tre punti a 1,42, riceve il Genoa dell’ex Gilardino il cui blitz è dato a 7,50. L’Atalanta, a 1,33, vola all’Arechi contro una Salernitana, in quota a 8,50, che punta a chiudere bene la sua annata in Serie A. Punti pesantissimi per la lotta salvezza sia tra Cagliari, a 2,15, e Lecce, a 3,40, che tra Empoli, dato a 2,40, e Frosinone, successo a 3,20.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori. La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.

Sisal Italia S.p.A.

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Oltre i limiti dell’AI: le applicazioni SEOZoom per...

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Napoli, 03 maggio 2024 - "L'intelligenza artificiale basa la sua conoscenza sul passato, mentre l'essere umano può costruire il futuro". È con queste efficaci parole che Ivano Di Biasi, CEO e co-founder di SEOZoom, descrive il panorama attuale del marketing digitale e dell'e-Commerce, diviso tra la fascinazione per l'intelligenza artificiale (AI) e la necessità di comprendere e sfruttare adeguatamente questo strumento.

Le tecnologie AI possono essere un potente alleato nella fase analitica del marketing, perché possono analizzare rapidamente grandi quantità di dati di mercato e aiutare a prevedere i bisogni e le intenzioni di acquisto dei clienti. Tuttavia, come sottolinea Di Biasi, i modelli generativi come ChatGPT, Gemini e Claude hanno limiti noti, tra cui scarsa originalità, mancata ottimizzazione SEO e difficoltà di adattarsi al tono di voce e allo stile richiesti.

Proprio per questo SEOZoom, il primo software di Search Marketing completamente italiano, si pone come pioniere nell'integrazione dell'AI nel marketing digitale, con strumenti che superano queste criticità e integrano prompt SEO-oriented che guidano l'AI a generare contenuti con un focus mirato.

"La nostra intuizione innovativa è far ragionare l'AI su dati specifici, non lasciarla generare in maniera aperta, in modo da ridurre le allucinazioni e da creare contenuti più mirati e accurati", spiega Di Biasi. In concreto, il software istruisce l'Intelligenza Artificiale con dati SEO e insight di ciò che sta piacendo a Google dei competitor meglio posizionati: non solo contenuti, ma anche la struttura delle informazioni, argomenti trattati e tono di voce, così da adattare le risposte a ciò che serve davvero per avere successo online.

Questo metodo fa anche superare un altro problema comune nella produzione di contenuti testuali per e-Commerce: l'AI generativa tende a creare testi informativi e quasi accademici, mentre per i siti attivi nel commercio online è necessario un focus orientato appunto alle vendite, all'aspetto commerciale. Con AI Writer di SEOZoom, allora, diventa "possibile generare un testo SEO perfetto in pochi secondi su qualsiasi argomento, strutturato per rispondere nella forma e nei temi trattati alle urgenze informative del pubblico che esegue una ricerca su Google, con il tono giusto e il taglio adatto, anche per intenti transactional e commercial che interessano gli e-Commerce".

In un'epoca in cui l'AI è sulla bocca di tutti, l'Italia si trova a un bivio: da una parte, la promessa di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le aziende interagiscono con i dati e i clienti; dall'altra, la realtà di un'adozione ancora timida, con solo il 18% delle PMI italiane che ha integrato l'AI nei propri processi. Inoltre, la mancanza di conoscenza e il tempo necessario per l'apprendimento rappresentano ostacoli significativi e il 77% degli italiani esprime preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda l'impiego nel settore e-commerce.

L'approccio di SEOZoom vuole quindi essere propositivo: utilizzare e far utilizzare l'AI come un complemento all'ingegno umano, sfruttando la sua capacità di analisi e comprensione per arricchire le strategie di marketing degli e-Commerce. In questo modo possiamo "usare l'AI come motore di ragionamento e di comprensione per accompagnare il nostro lavoro", conclude Ivano Di Biasi.

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SEOZoom è il software che semplifica l’analisi, il monitoraggio e l’ottimizzazione SEO di ogni sito. Strumenti potenti, dati e insights per analizzare la concorrenza, identificare nuove opportunità di mercato e prendere decisioni strategiche.

SEOZoom - www.seozoom.it - è un marchio ideato e registrato da SEO Cube S.r.l.

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Contatti: info@seozoom.it - 08136030899

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SNAI – Formula 1: Verstappen padrone anche a Miami, Perez...

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L’olandese non sembra avere rivali né nelle quote per la gara né in quelle per la Sprint: doppio successo rispettivamente a 1,20 e 1,30

Milano, 3 maggio 2024– Dopo i due appuntamenti in Asia (Giappone e Cina), il Mondiale di Formula 1 si trasferisce negli Stati Uniti. Anche a Miami, però, il grande favorito per la vittoria è sempre e solo Max Verstappen. Il quinto successo dell’olandese in sei gare dell’olandese campione del mondo in carica (nonché vincitore di entrambi i Gran Premi sul circuito della Florida nel 2022 e nel 2023), sulla lavagna Snai, vale ‘solo’ 1,20: abissale il distacco rispetto agli altri piloti, con l’altra Red Bull di Sergio Perez che insegue a 10 e la Ferrari di Charles Leclerc a 12. Seguono Sainz a 15 e Norris a 20.

Sprint Non sembra avere storia neanche la Sprint Race di sabato, con Verstappen a dominare a 1,30; dietro c’è il compagno di scuderia Perez a 8,00, con Leclerc anche in questo caso a fare da terzo incomodo, ma a 10. Lavagne a senso unico anche per le prove libere, con Verstappen a 1,70, per lo Sprint Shootout che determina la griglia di partenza della Sprint Race (l’olandese a 1,50) e per le qualifiche del Gran Premio, dove la pole position di Verstappen viene proposta a 1,40. Se per le due gare non sembra esserci storia, la Ferrari punta almeno a un piazzamento sul podio: Leclerc nelle prime tre posizioni al termine della gara si gioca a 2,50 (stessa quota per la Sprint), con Sainz a 2,75 nella gara tradizionale e a 3,00 nella Sprint.

Titolo in tasca? Nonostante siano state disputate soltanto cinque gare, i bookmaker non hanno dubbi sul titolo di Verstappen: la quota antepost Snai è crollata fino a raggiungere 1,05. Poi una voragine, fino al 20 legato al nome di Perez e al 25 di Leclerc.

Ufficio stampa Snaitech

E-mail: ufficio.stampa@snaitech.it

Cell: 348.4963434

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