Politica
Salvini, la lettera: “Vogliamo cambiare Europa, basta...
Salvini, la lettera: “Vogliamo cambiare Europa, basta veti su partiti sgraditi”
L'appello agli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia: ''Il centrodestra sia unito in Europa'', seguendo così ''l'insegnamento di Berlusconi'' che "sdoganò Msi per bloccare Pci-Pds, ora Pd"
Lettera di Matteo Salvini al Corriere della Sera su Unione europea ed elezioni. ''Caro direttore, a Firenze si sono ritrovate forze che propongono un'Europa diversa da quella plasmata (male) dai socialisti. Desideriamo proporre un modello diverso, promuovendo una cooperazione tra Stati con pari dignità capaci di accordarsi su alcuni temi fondamentali senza complicare la vita ai singoli governi nazionali, soprattutto se sgraditi all'orientamento della Commissione come troppe volte accaduto in passato'', scrive il leader della Lega lanciando un appello agli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia: ''il centrodestra sia unito in Europa'', seguendo così ''l'insegnamento di Berlusconi'', che ''sdoganò il Msi per bloccare il Pci-Pds, ora Pd''. Il leader della Lega chiede con forza però di ''cambiare la Ue'' dicendo basta a ''diktat o veti sui partiti''.
"'Non è più tempo di accettare qualsiasi diktat arrivi da Bruxelles' ha detto ieri Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria - ha ricordato il vicepremier - Parole coraggiose, dettate da chi conosce bene il mondo del lavoro e dell'impresa e non ama avventurarsi in rischiose partite a poker. Il centrodestra unito ha già consentito di smontare alcuni provvedimenti sbagliati come quelli sugli imballaggi''.
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Elezioni europee, fonti Viminale: il voto per...
La premier Meloni, annunciando la candidatura, ha invitato a scrivere il suo nome di battesimo sulla scheda
Il voto per Giorgia Meloni alle elezioni europee sarà valido se si scrive 'Giorgia' sulla scheda elettorale. L'espressione di voto con il solo nome "Giorgia", resa nota agli elettori in precedenza, deve ritenersi valida alla luce delle istruzioni del Viminale per le elezioni del 2019, che verranno riconfermate anche per la prossima tornata elettorale, fanno sapere fonti del Viminale.
In particolare, nelle istruzioni di voto inviate ai presidenti di seggio in occasione delle elezioni tra i casi di voto valido c'è anche "la preferenza espressa per il candidato utilizzando espressioni identificative quali diminutivi o soprannomi, comunicati in precedenza agli elettori, in quanto modalità di espressione della preferenza che può essere usata da qualunque elettore. Il voto è valido naturalmente sempre che si possa desumere la volontà effettiva dell'elettore".
"Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi" ha detto ieri la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia dal palco della kermesseo di Pescara, dove ha annunciato la sua candidatura alle Europee come capolista in tutte le circoscrizioni.
Il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, "ci sarà scritto 'Giorgia Meloni detta Giorgia'", chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide.
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Fonti Commissione Antimafia: “Emiliano vuole data in...
Intanto dall’organismo parlamentare trapela che tutti conoscono i tempi e le liturgie della politica e si sa che alla Conferenza dei presidenti si può mandare un delegato
In Commissione Antimafia si prende atto del fatto che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intende scegliere la data della sua audizione "compatibilmente con le sue esigenze politiche". È quanto si apprende da fonti stessa Commissione parlamentare dopo la lettera inviata dal governatore che aveva espresso la sua indisponibilità per essere ascoltato il 2 maggio non solo per le ragioni già espresse nella prima comunicazione ma anche come causa “di legittimo impedimento la convocazione della Conferenza delle Regioni e alle successive ore 12.30 dalla Conferenza Unificata” dicendosi disponibile in ogni momento dal 10 al 30 maggio, concluso il voto in consiglio regionale sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti. Intanto dall’organismo parlamentare trapela che tutti conoscono i tempi e le liturgie della politica e si sa che alla Conferenza dei presidenti si può mandare un delegato.
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Sangiuliano, Piantedosi e Valditara i ministri più social:...
Ma su Facebook Salvini batte tutti con una media giornaliera di 6,2 post
Il podio del coinvolgimento social dei ministri vede in testa Gennaro Sangiuliano seguito da Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara, sono i ministri che hanno pubblicato più post negli ultimi tre mesi. E' quanto emerge dall'analisi di Arcadia sulle conversazioni online da parte dei ministri e la polarizzazione generata tra i follower e tra gli utenti.
Nel mese di aprile, per le pagine Facebook "è curioso sottolineare almeno tre aspetti. Il primo riguarda l’account del ministro della Giustizia, Carlo Nordio che pur non pubblicando neanche un contenuto ad aprile è comunque cresciuto di oltre 2.100 nuovi follower. Il secondo, invece, ci arriva dalla pagina di Matteo Salvini che ha postato in assoluto più di tutti con 187 contenuti, ovvero una media giornaliera di 6,2 post. Terzo e ultimo, riguarda la pagina del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che continua a incassare una percentuale di engagement a due cifre, questo mese è del 10%".
Passando alle performance dei ministri su Instagram, "in questo mese che stiamo mettendo in archivio, è interessante evidenziare la crescita di coinvolgimento ottenute dagli account di Antonio Tajani, che si prende una percentuale di interazione al post del 3,4% e di Alessandra Locatelli con un engagement del 5,3%. Su X a calamitare in modo consistente l’attenzione dei follower è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che con il 7,4% ha incassato la percentuale più ampia di engagement. A pubblicare più post invece ci sono i ministri Gennaro Sangiuliano, con 137 contenuti e Adolfo Urso con 107 post. Sul podio mensile del coinvolgimento risalgono, come è già accaduto a marzo seppur con percentuali diversi i ministri Gennaro Sangiuliano, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara".
"Nel monitoraggio delle menzioni online e della propensione al coinvolgimento nel dibattito, si rinnova lo schema dei mesi precedenti con la leadership incontrastata di Matteo Salvini che questo mese incassa oltre 38 mila menzioni. A completare il podio, troviamo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che di citazioni online ne raccoglie 36. e il ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ne ottiene 14.900".