Cronaca
Vannacci e il femminicidio: “Educhiamo uomini deboli,...
Vannacci e il femminicidio: “Educhiamo uomini deboli, altro che patriarcato”
Il generale a La Stampa: "Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne"
"Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne. Noi educhiamo uomini deboli, non uomini forti". Il generale Roberto Vannacci, tornato sotto i riflettori per la nomina a Capo di stato maggiore del Comando delle Forze Terrestri, in un'intervista a La Stampa risponde alle domande anche sul tema del femminicidio. "Il paradosso è che pensare che la responsabilità di quella che chiamiamo cultura patriarcale sia di uomini forti e prevaricatori: è il contrario. Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne. Noi educhiamo uomini deboli, non uomini forti", dice Vannacci.
La vicenda relativa all'omicidio di Giulia Cecchettin, compiuto dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è al centro delle cronache e delle riflessioni da giorni. "Prima di tutto non mi piace chiamarlo femminicidio. Perché chiamare l’omicidio di una donna in modo diverso? Quindi l'assassinio di un tabacchino lo chiameremo commercianticidio? La matrice di chi vuole punire chi fa commercio non la vede? C’è in qualsiasi omicidio una matrice precisa. Si parla da anni di femminicidi, eppure le donne continuano a venire uccise. Non dico di smettere, dico che farlo non serve", dice.
"Se l'omicidio di una donna diventa più grave di quello di un uomo, si vìola il principio di applicazione universale della legge", afferma, prima di apprendere che il femminicidio non viene punito in base a leggi speciali: "Mi sono sbagliato. Non sono preparato, io faccio il militare, non l’esperto di diritto. Le dico la mia su questi incessanti omicidi di donne. Chiamiamoli pure femminicidi, va bene, non mi dà fastidio". "Quelli che ammazzano le donne sono uomini che non sanno stare da soli, che sono dipendenti da loro e che, quando temono di venire abbandonati, perdono la testa. Altro che maschi patriarcali: sono mollaccioni smidollati che abbiamo prodotto noi", afferma.
Le parole di Vannacci non passano inosservate e vengono subito evidenziate da Luana Zanella, presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. "Vannacci abbia l'umiltà di leggere i dati della Commissione parlamentare sul femminicidio e magari faccia un corso di formazione in un centro antiviolenza di almeno due settimane, visto il suo ruolo delicato e decisivo anche nel fare fronte a questa piaga", dice Zanella. "Forse smetterebbe di dire stupidaggini con tono saccente ed eccessiva sicumera, e capirebbe che gli uomini "fragili" hanno alle spalle millenni di dominio maschile sulle donne, e la continua conferma, espressa anche da uomini sedicenti forti e potenti, che è ancora possibile non cambiare se stessi e la società, avere la donna, madre, moglie, compagna, a disposizione", aggiunge la parlamentare.
Cronaca
Vercelli, bimbo di 5 mesi ucciso da pitbull: Procura apre...
Gli investigatori vogliono accertare se vi siano state eventuali responsabilità di omesso controllo dell'animale
La procura di Vercelli ha aperto un fascicolo per far luce su quanto accaduto ieri nel tardo pomeriggio a Palazzolo Vercellese dove un bimbo di cinque mesi è stato aggredito e azzannato a morte da un pitbull di proprietà dei genitori. Il bimbo al momento dell'aggressione si trovava con la nonna mentre i genitori erano fuori casa. Ciò che gli investigatori vogliono accertare è se vi siano state eventuali responsabilità di omesso controllo dell'animale che subito dopo l'accaduto è stato portato via e messo sotto osservazione.
"Si tratta di una disgrazia talmente grave, perdere in quel modo un bimbo di 5 mesi, che siamo tutti profondamente frastornati", ha dichiarato all'Adnkronos Maria Franca Giorcelli, sindaca di Palazzolo Vercellese, che subito dopo la tragedia si è recata sul posto.
"Siamo una comunità di circa 1100 abitanti, ci conosciamo praticamente tutti, anche chi è arrivato da non molto tempo, quindi stiamo cercando e cercheremo di stare il più vicino possibile a questa famiglia così colpita", ha detto la sindaca che in merito alle esequie del piccolo, una volta ricevuto il nulla osta, ha aggiunto: "Bisognerà capire quali saranno le decisioni dei genitori. Se il funerale dovesse essere celebrato qui sto valutando di dichiarare almeno per il tempo della celebrazione il lutto cittadino".
Cronaca
Rifiuti, sequestri e denunce sul territorio nazionale per...
Le attività, coordinate a livello centrale dallo Sco, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle Sisco in 33 province
Vasta operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti. Le attività, coordinate a livello centrale dallo Sco, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle Sisco in 33 province, con il supporto specialistico delle Agenzie regionali per la protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In 3 giorni di intense attività operative, dal 13 al 15 maggio, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1763 i soggetti identificati, 103 persone sono state denunciate in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 persone arrestate in flagranza di reato ed oltre 85 violazioni amministrative rilevate per un importo superiore ai 200mila euro.
Cronaca
Lotta al melanoma. In Olanda creme solari gratis da...
Funziona l'iniziativa di prevenzione varata per ridurre l'incidenza di melanoma. L'esperienza dell'attivista ambientale italiano residente nei Paesi Bassi
Non sprecare la lezione della pandemia Covid. Così in Olanda lo scorso anno hanno deciso di trasformare i dispenser con l'igienizzante per le mani, usati durante l'emergenza sanitaria, in distributori gratuiti di creme solari per la prevenzione del melanoma. E dopo un anno queste macchine ormai si trovano nelle spiagge, nelle scuole e nei parchi. L'iniziativa è partita dall'ospedale di Venlo-Venray, vicino al confine tedesco, grazie alla società scientifica Kwf Dutch Cancer Society e a vari comuni. Oggi altre città come Hoorn (in foto i dispenser sulla spiaggia), vicino Amsterdam, hanno aderito e il progetto si sta diffondendo nel Paese. I dispenser possono anche essere 'intelligenti', segnalano il livello dei raggi Uv presenti in quel momento così l'utente è informato e può regolarsi sulla quantità di crema da usare.
L'Olanda è tra i Paesi europei con un'alta incidenza di melanomi: tra 41,8 e 50,3 nuove diagnosi ogni 100mila abitanti. L'Italia si attesta su 24,9-33,3 casi per 100mila abitanti (dati della Commissione europea). L'obiettivo è portare la prevenzione primaria più vicino possibile alle persone e nei posti dove l'esposizione al sole è più intensa, quindi il mare o le aree verdi. Allo stesso tempo si sensibilizzano i giovani all'uso delle creme solari come parte delle abitudini e degli stili di vita anti-melanoma.
Il governo olandese spera che attingere ai dispenser delle creme solari diventi una routine per tutta la popolazione. Sotto accusa, secondo le autorità sanitari olandesi, sono i raggi ultravioletti che incidono pericolosamente nelle strutture cellulari della pelle. "Quasi 1 olandese su 5 svilupperà un melanoma nel corso della propria vita. E la causa più comune sono le scottature solari", ha spiegato Karen van Poppelen, dermatologa dell'ospedale di Venlo-Venray che ha lanciato l'iniziativa dei dispenser. "Un tempo le persone si ungevano d'olio e si sdraiavano in spiaggia - ricorda la dermatologa in un'intervista ai media olandesi - Oggi sono più consapevoli dei pericoli del sole, ma non è ancora sufficiente. Tra aprile e ottobre bisognerebbe tenere conto dell'indice UV e applicare la protezione solare".
A 'toccare' con mano i dispenser con le creme solari è Alessandro Saccoccio, attivista ambientale e da 20 anni residente in Olanda, da poco a Hoorn. "La strategia sanitaria olandese in generale non è improntata alla prevenzione, a differenza dell'Italia e di altri Paesi - racconta all'Adnkronos Salute - Ci sono gli screeening classici per i tumori femminili, ma farsi le analisi del sangue se non si hanno sintomi, quindi in maniera preventiva, è scoraggiato dai medici di base. Questo approccio ha due motivazioni: proteggere il sistema pubblico da intasamenti; risparmiare soldi. In Olanda l'assicurazione sanitaria è privata ed obbligatoria. Vige un sistema semi-pubblico quindi. Gli ospedali sono pubblici, ma le assicurazioni sono private - prosegue - Il risultato è che per patologie gravi il sistema è eccellente, ma si arriva di solito tardi alla diagnosi. In questo contesto, gli stakeholders hanno capito che devono darsi una svegliata sulla prevenzione, ecco quindi i dispenser della crema solare sulle spiagge. A Hoorn é una iniziativa frutto di partnership tra il comune e un'assicurazione. L'estate, quando torno in Italia, vado al mare a Latina o a Sabaudia. Perché - suggerisce - questi comuni non copiano l'iniziativa olandese?".
I dispenser con creme solari gratis in spiaggia o nei parchi, presenti in Olanda, "andrebbero messi anche in Italia, con la Sidemast si sfonda una porta aperta per queste iniziative. Dobbiamo avvicinare anche nel nostro Paese le persone meno sensibili alla prevenzione primaria, mettere dispenser con le creme solari nei luoghi all'aperto è un'idea giustissima. L'Olanda segue il sentiero già tracciato dall'Australia 30 anni fa, dove il melanoma era diventato una piaga con numeri altissimi. Il governo ha puntato su una campagna di prevenzione straordinaria per far cambiare la cultura rispetto all'abbronzatura e con l'uso sempre più diffuso di creme solari. E oggi hanno ridotto l'insorgenza di melanomi". Lo spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Argenziano, presidente della Sidemast, la Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse.