Esteri
Ucraina, Russia intensifica gli attacchi dalla Crimea
Kiev: "Distrutti 18 droni e un missile guidato Kh-59". Bombardata anche l'area di Sumy
La Russia intensifica gli attacchi dalla Crimea contro l'Ucraina. Secondo le ultime notizie di oggi, 4 dicembre 2023, le forze russe hanno lanciato 23 droni Shahed in Ucraina dalla Crimea durante le prime ore di oggi. "Il nemico ha attaccato con 23 droni d'attacco Shahed-136/131 da Capo Chauda, nella Crimea occupata, e con un missile guidato dallo spazio aereo della regione occupata di Kherson", si legge in un post dell’aeronautica ucraina su Telegram. Secondo il post, 18 droni e il missile guidato Kh-59 sono stati distrutti dalla difesa aerea ucraina. Per respingere l'attacco sono stati utilizzati aerei da combattimento, unità missilistiche antiaeree e gruppi di fuoco mobili.
Mosca bombarda 4 comunità nella regione di Sumy
Le forze russe hanno attaccato quattro insediamenti nell'oblast di Sumy. Lo ha riferito l'amministrazione militare locale su Telegram, precisando che l'esercito di Mosca ha preso di mira le comunità di Khotin, Putvyl, Krasnopillia e Nova Sloboda con colpi di mortaio. Non sono state segnalate vittime o danni alle infrastrutture civili. La comunità di Krasnopillia, che conta circa 7.800 abitanti, è stata quella che ha subito gli attacchi più intensi. La città si trova a circa 12 chilometri a ovest del confine tra Russia e Ucraina.
Kiev: "Mosca ha perso 332.810 soldati da inizio guerra"
La Russia ha perso 332.810 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Nel numero sono incluse 770 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 5.580 carri armati, 10.401 veicoli corazzati da combattimento, 10.451 veicoli e serbatoi di carburante, 7.961 sistemi di artiglieria, 913 sistemi di razzi a lancio multiplo, 602 sistemi di difesa aerea, 323 aerei, 324 elicotteri, 6.017 droni, 22 imbarcazioni e un sottomarino.
Mosca conferma la morte di un suo generale
La Russia conferma la morte in Ucraina di un generale, che era il vice comandante del 14esimo Corpo d'armata. Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, la notizia del decesso del generale Vladimir Zavadsky è stata confermata via Telegram dal governatore della regione russa di Voronezh, Alexander Gusev. Nel post Gusev scrive che il generale è morto "in una postazione di combattimento nella zona dell'operazione speciale", in Ucraina.
La scorsa settimana erano circolate notizie di un generale russo morto per l'esplosione di una mina, ma non era chiaro dove fosse avvenuto l'incidente anche se si riteneva che l'unità in questione si trovasse in quel momento nella regione di Kherson. Secondo rapporti di stampa, immagini di Zavadsky, morto all'età di 45 anni, erano state usate dalla propaganda militare russa per attirare nuove reclute. Stando alla Bbc si ritiene che in Ucraina, dall'invasione russa iniziata il 24 febbraio 2022, siano morti almeno sette generali russi.
Morti soldati russi che hanno ucciso prigionieri di guerra ucraini
Il gruppo di soldati russi, che sono stati registrati mentre giustiziavano due prigionieri di guerra ucraini nell'oblast di Donetsk, è stato ucciso. Lo ha confermato Oleksandr Shtupun, portavoce del gruppo di forze ucraine di Tavria. "Posso confermare che nel corso delle ostilità il gruppo di occupanti russi che ha commesso questo crimine ha cessato di vivere", ha detto Shtupun.
Un filmato pubblicato il 2 dicembre dal canale ucraino DeepState Telegram sembrava mostrare un gruppo di soldati russi che uccideva due soldati ucraini che emergevano da una trincea. Uno dei due aveva le mani dietro la testa.
La Procura dell'Oblast di Donetsk ha avviato un'indagine per violazione delle regole e dei costumi di guerra. L’uccisione di prigionieri di guerra viola la Convenzione di Ginevra e costituisce un crimine di guerra.
Esteri
Ue, fino al 19 maggio a Forlì lo European Youth Event
Saranno presenti 150 organizzazioni giovanili provenienti da tutta Europa.
Oggi alle 17.30, migliaia di giovani italiani ed europei si daranno appuntamento in Piazza Saffi a Forlì per dare ufficialmente avvio ad Eye Forlì, l’European Youth Event che arriva in Italia per la prima volta. Dal 17 al 19 maggio a Forlì, migliaia di giovani dai 16 ai 30 anni parteciperanno ad oltre 200 attività gratuite, tra cui: workshop, laboratori, attività artistiche, dibattiti, incontri e tornei sportivi. Inoltre, saranno presenti 150 organizzazioni giovanili provenienti da tutta Europa.
L’European Youth Event è il più grande evento rivolto ai giovani organizzato ogni due anni a Strasburgo dal Parlamento europeo. In occasione delle prossime elezioni europee (8 e 9 giugno 2024), il Parlamento europeo ha finanziato la realizzazione di quattro edizioni nazionali di Eye: nelle capitali europee Berlino (Germania) e Vilnius (Lituania), a Brežice (Slovenia) e a Forlì.
A distanza di un anno, Eye Forlì ricorderà il primo anniversario dell’alluvione che causò l’esondazione di 21 fiumi e l’allagamento di 37 comuni, tra cui Forlì, celebrando la rinascita delle aree colpite. Alla cerimonia di apertura, domani, parteciperanno i rappresentanti di Regione Emilia-Romagna e dei comuni colpiti dall’alluvione. Gli sbandieratori del premiato Niballo Palio di Faenza daranno avvio alla cerimonia, con il loro spettacolo che ha conquistato fama internazionale, partecipando ad importanti eventi internazionali come la scorsa edizione dei Mondiali di Calcio.
La rievocazione dell’alluvione sarà affidata ai giovani artisti del gruppo B-PED, che proporranno uno spettacolo di danza sul riarrangiamento di Anidride Solforosa di Lucio Dalla. La performance celebrerà la rinascita della Romagna e il motto dell’Unione europea “Unita nella diversità”, per ricordare l’impegno di donne e uomini di ogni età e provenienza che hanno liberato dal fango i comuni della Romagna.
Dopo l’intervento dei rappresentanti dell’Università di Bologna e delle istituzioni europee, la conclusione sarà affidata all’Orchestra Santa Balera, già rinomata per aver portato il liscio romagnolo sul palco dell’Ariston durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Tra gli ospiti Luca Parmitano, astronauta, Andrea Lorenzon, content creator e autore di “Cartoni Morti”, Vinicio Marchioni, attore (tra i suoi lavori, “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi), Federico Benuzzi, divulgatore, Alex Bellini, esploratore, i giornalisti de Il Post Luca Misculin, Eugenio Cau, Alessandra Pellegrini De Luca, Laura Loguercio.
Esteri
Juraj Cintula, il poeta ‘pacifista’ che ha sparato al...
Un passato da pacifista, 71 anni, è Juraj Cintula l'apparentemente mite pensionato che ha attentato alla vita del premier slovacco Robert Fico.
Esteri
Svezia, media: “Sparatoria vicino...
Area transennata, la polizia ha sentito forti colpi. Arresti e perquisizioni in corso
L'ambasciata israeliana a Stoccolma è stata isolata dopo una sparatoria avvenuta questa mattina. L'addetto stampa della polizia, Per Fahlström, ha riferito al quotidiano Expressen che una pattuglia della polizia ha sentito forti colpi, che si sospetta provenissero da un'arma da fuoco. L'area è stata transennata poco dopo le 2 del mattino e alle 6,30 la polizia ha scritto che le loro indagini indicavano che c'era stata una sparatoria nella zona. La pattuglia ha visto inoltre una persona fuggire dalla scena. Un paio di minuti dopo, un sospettato di 14 anni è stato arrestato, apprende ancora l'Expressen, aggiungendo che sulla scena del crimine è stata trovata un'arma affilata.
La polizia è di stanza presso l'ambasciata israeliana, dove sta cercando tracce di spari. Nessun commento riguardo l'ipotesi che l'ambasciata fosse l'obiettivo della sospetta sparatoria. Gli agenti stanno intanto conducendo un'importante operazione a Östermalm, nel centro della città: effettuate perquisizioni domiciliari e diversi arresti, scrive ancora l'Expressen citando il portavoce della polizia, e aggiungendo che è ancora presto per capire il movente della sparatoria.