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The Crown, dagli abiti al cancello di Buckingham Palace:...
The Crown, dagli abiti al cancello di Buckingham Palace: all’asta i cimeli della serie Netflix
Saranno 450 i lotti messi in vendita a febbraio
Abiti da ballo e cani corgi di porcellana potranno essere acquistati dai fan di 'The Crown', insieme a costumi, accessori e scenografie della famosa serie Netflix, durante le aste organizzate online e a Londra da Bonhams. Saranno 450 i lotti messi in vendita, fra i quali figurano le riproduzioni della toletta di Elisabetta II, della Jaguar verde della principessa Diana e persino del cancello di Buckingham Palace, utilizzato per la serie.
I pezzi che andranno all'asta saranno esposti gratuitamente al pubblico dalla casa britannica Bonhams nelle sue sedi di New York, Los Angeles, Parigi e Londra, prima di essere venduti all'asta nella capitale britannica il 7 febbraio. Alcuni pezzi saranno proposti anche online, tra il 30 gennaio e l'8 febbraio.
Il ricavato dell'asta 'in presenza' a Londra andrà agli studenti della National Film and Television School, con cui collabora la casa britannica Left Bank Pictures che produce 'The Crown'. Circa 11,1 milioni di spettatori hanno già visto i primi episodi della sesta e ultima stagione di questa serie pluripremiata, spesso criticata per il suo adattamento alla realtà storica.
Politica
John Travolta a Sanremo 2024, Rai ha chiesto risarcimento...
L'azienda ha bloccato il pagamento per la prestazione dell'attore
La Rai ha chiesto i danni per il 'caso John Travolta' a Sanremo 2024 e ha sospeso il pagamento per la prestazione dell'attore al Festival. L'attore americano, come è noto, nella sua apparizione all'Ariston ha esibito in maniera plateale le scarpe di cui è testimonial. Le calzature hanno 'brillato' sul palco, in particolare nel segmento in cui Travolta ha ballato con Amadeus.
"Abbiamo avviato un'azione al tribunale civile di Roma nei confronti delle società Divina Luna e di U-Power, per inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza, per il risarcimento danni anche reputazionali", ha detto l'ad della Rai, Roberto Sergio, in Commissione di Vigilanza.
Da un esame dell'audit interno "è emerso che né i dipendenti né i collaboratori esterni della Rai erano a conoscenza della volontà dell'attore di indossare le scarpe con il logo dell'azienda U-Power poco noto al pubblico -ha spiegato Sergio- e il contratto stipulato con la società Divina Luna prevedeva espressamente il divieto di introdurre elementi di valenza pubblicitaria o promozionale se non da Rai autorizzato". L'esibizione ha dunque "violato gli accordi". Inoltre, ha aggiunto Sergio, "è stato sospeso il pagamento dell'intero compenso per la prestazione di Travolta".
La presenza dell'attore, come si ricorderà, è stata particolare anche all'esterno dell'Ariston. Travolta è stato coinvolto in un siparietto con Fiorello e Amadeus e si è esibito in una rivedibile versione del 'ballo del qua qua', con risultati non propriamente apprezzati dal pubblico.
Politica
Caso Scurati, dalla Rai lettera di contestazione a Serena...
La conduttrice dovrà dare "giustificazioni" per un post sui social. Sergio: "Non è un provvedimento disciplinare". Insorge il Pd in Vigilanza: "Atto intimidatorio e arrogante"
La Rai ha inviato una lettera di contestazione disciplinare a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Lo comunica la Rai in una nota. "Come da prassi - spiega l'azienda nella nota - nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti".
Sergio: "Atto dovuto"
Sul caso Scurati "non è stata vietata né partecipazione dell'ospite né la lettura del monologo", chiarisce l'ad Rai Roberto Sergio in audizione in Vigilanza, parlando della mancata partecipazione dello scrittore Antonio Scurati al programma di Serena Bortone il 25 aprile. L'ad sottolinea che "si tratta di un atto dovuto", al quale "seguirà un iter previsto dal regolamento". Non è, dunque, "un provvedimento disciplinare, è una richiesta di chiarimenti che verranno valutati per poi decidere quali provvedimenti saranno predisposti", scandisce Sergio. "E' una contestazione ma non un provvedimento". L'ad ha poi sottolineato che "la vicenda ha creato un danno reputazionale, l'accusa di censura inesistente ha travolto tutto quanto è stato fatto".
"Siamo un'azienda e ci sono delle regole che devono essere rispettate da tutti, sia giornalisti che non giornalisti", ha aggiunto Sergio.
Rossi: "C'è uguaglianza di diritti e di doveri"
Un concetto ribadito anche dal dg Giampaolo Rossi: "Se c'è un'uguaglianza di diritti c'è anche un'uguaglianza di doveri", afferma. La necessità di una autorizzazione al rilascio di dichiarazioni "vale per il direttore generale come per l'ultimo dei dipendenti assunto ieri", ha spiegato Rossi.
Pd: "Gesto minaccioso"
Un'azione che comunque scatena le ire dell'opposizione in Vigilanza Rai. "Il procedimento disciplinare dell’Ad Rai Sergio nei confronti di Serena Bortone - affermano i componenti Pd - definisce l’idea che la dirigenza dell’azienda ha del pluralismo informativo. Siamo di fronte ad un atto arrogante, minaccioso, intimidatorio. 'Colpirne uno per educarne cento’ è il motto che anima questa maggioranza che vuole rendere l’azienda del servizio pubblico il megafono del governo".
Bonelli: "Fatto grave"
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli: "Apprendo che avete avviato un procedimento disciplinare contro Serena Bortone, è un fatto estremamente grave. E' una situazione - ha attaccato Bonellli - molto cupa dal punto di vista della democrazia del nostro Paese. Vi invito a riflettere, è un fatto estremamente grave" che "apre una fase nuova".
Sport
Bruges-Fiorentina 1-1 e viola in finale di Conference League
Decisivo il rigore di Beltran nel finale
Impresa della Fiorentina contro il Bruges nella semifinale di ritorno di Conference League: 1-1 in Belgio e i viola sono per il secondo anno di seguito in finale dopo il 3-2 conquistato all'andata. A decidere, il rigore di Beltran all'85': il penalty premia i viola, autori di un secondo tempo tutto all'attacco in un match caratterizzato da 3 legni centrati dalla formazione di Italiano.
I padroni di casa segnano al 20' con Vanaken concretizzando la mole di gioco sviluppata in avvio. La Fiorentina si risveglia e sfiora il pareggio con Nico Gonzalez al 22' ma la sua conclusione viene deviata in angolo da Mignolet. Pareggio mancato solo per sfortuna al 35' con il sinistro di Kouamé che colpisce la parte bassa della traversa, la palla rimbalza sulla linea e i padroni di casa si salvano.
La Fiorentina nella ripresa si riversa nella metà campo avversaria e colleziona occasioni in serie. La fortuna non aiuta i viola, che timbrano ancora la traversa con una punizione di Biraghi e un altro palo con il colpo di testa Kouamé. Quando i supplementari sembrano imminenti, la Fiorentina pareggia. Fallo di Mechele su Nzola, rigore che Beltran trasforma: 1-1 e viola in finale, appuntamento il 29 maggio a Atene.