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Ucraina, Zelensky: “Cacceremo Putin”. Russia...
Ucraina, Zelensky: “Cacceremo Putin”. Russia prepara spallata
Il presidente ucraino: "Cacceremo quel pazzo". Mosca assedia Chasiv Yar, base per la nuova offensiva
"Vladimir Putin è pazzo, lo cacceremo dall'Ucraina". Nella fase cruciale della guerra con la Russia, Volodymyr Zelensky prova a tenere alto il morale e a mantenere nel mirino l'obiettivo sempre dichiarato: respingere gli invasori e mantenere l'integrità territoriale della Russia. Le parole del presidente ucraino arrivano in un momento particolarmente critico.
Le forze di Mosca premono lungo la linea del fronte e nel Donetsk assediano la roccaforte di Chasiv Yar, snodo determinante per il controllo della regione e per l'eventuale organizzazione di una più ampia offensiva, che esperti e analisti attendono tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate.
La caduta di Chasiv Yar è "questione di tempo", ha ammesso Vadym Skibitsky, numero 2 dell'intelligence della Difesa ucraina, che all'Economist ha delineato un quadro complessivo poco incoraggiante per Kiev: vincere la guerra, ha detto in sintesi, è quasi impossibile e l'unico modo per porre fine al conflitto è il negoziato.
La trattativa con Mosca, però, al momento non è un'ipotesi concreta. La Russia ha detto e ripetuto che non considera Zelensky un interlocutore. L'ultimo segnale in tal senso è arrivato nelle ultime ore: il presidente ucraino è stato formalmente inserito nella lista dei ricercati dal ministero dell'Interno russo. E' stata aperta un'inchiesta penale nei confronti di Zelensky ai sensi di un articolo del codice penale russo, che non viene però specificato.
Il messaggio di Zelensky
"Putin non vuole la pace, è pazzo. Ogni giorno il suo Stato fa cose nuove per dimostrarlo. E per battere questo male, per vincere la guerra, abbiamo bisogno della massima unità del mondo. I risultati si ottengono insieme", dice Zelensky nel suo quotidiano messaggio.
"La Russia - sottolinea - può solo essere costretta a lasciare l'Ucraina da sola. E questo accadrà. La nostra forza lo farà sicuramente accadere. La forza del nostro popolo, la nostra forza militare, la forza della nostra unità con il mondo, la forza dei nostri partner, la forza della nostra diplomazia". L'Ucraina punta sul Summit per la pace in programma a giugno in Svizzera per preparare il terreno ad un'eventuale soluzione diplomatica della crisi. Il vertice "si terrà e dovrà avere successo, a prescindere da quanto cercheranno di sabotarlo", dice riferendosi all'evento a cui la Russia non è invitata.
Zelensky, intanto, spiega che Oleksandr Syrskyi, il Comandante delle Forze armate ucraine, ha fatto un lungo rapporto sulla situazione. Anche il capo dell'intelligence della Difesa ucraina Kyrylo Budanov ha tenuto una relazione. "Siamo consapevoli di tutti gli aspetti della situazione attuale", dice il presidente, che annuncia l'abbattimento di un aereo Su-25 nella regione di Donetsk.
Russia avanti nonostante le perdite record
"Vorrei dedicare una menzione speciale ai soldati della 110a brigata meccanizzata separata per aver abbattuto un altro Su-25 russo nell'oblast di Donetsk", dice. "Nonostante la dura pressione russa, nonostante tutte le difficoltà della situazione, ora i nostri soldati stanno distruggendo gli invasori", afferma.
E in effetti la Russia accusa pesanti perdite, che però rallentano ma non frenano la macchina bellica affidata al ministro della Difesa Sergei Shoigu. Ogni giorno poco meno di 900 soldati russi vengono uccisi o feriti sul campo di battaglia in Ucraina, come rileva l'intelligence britannica che monitora quotidianamente il conflitto. Con un 'serbatoio umano' praticamente illimitato, Mosca può permettersi di riversare al fronte risorse senza soluzione di continuità.
"È probabile che il tasso di vittime della Russia aumenti ancora nei prossimi due mesi, con la ripresa delle operazioni offensive nell'Ucraina orientale", afferma l'intelligence britannica. "Questo segue una leggera diminuzione del ritmo delle operazioni negli ultimi due mesi, dopo la caduta di Avdiivka", aggiunge. Dall'inizio della guerra sono state registrate più di 465mila perdite russe, con una media, quest'anno, di 899 al giorno, tra morti e feriti.
Esteri
Chico Forti, oggi il rientro in Italia. La famiglia:...
Secondo quanto riporta Il Tempo, il 65enne trentino detenuto da 24 anni negli Usa è atteso all'aeroporto militare di Pratica di Mare, poi il trasferimento in carcere a Verona. Lo zio all'Adnkronos: "Mi auguro sia tutto vero, ma per adesso non c'è nulla di ufficiale"
Chico Forti, il 65enne trentino detenuto per 24 anni in un penitenziario della Florida, rientrerà oggi in Italia. Lo riporta Il Tempo, precisando che Forti è atteso già per questa mattina all'aeroporto militare di Pratica di Mare. Ieri sera, secondo il giornale, un Falcon 2000 della nostra Aeronautica è decollato da Miami per riportarlo a Roma. Dopo che sarà atterrato, Forti sarà portato nel carcere di Verona.
Forti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998, era stato scarcerato alcuni giorni fa, mentre l'autorizzazione al trasferimento in Italia era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso.
Nella scheda di Forti del Florida Department of Correction, alla data di inizio custodia, il 7 luglio 2000, è stata aggiunta quella del 15 maggio indicata come data del rilascio a seguito di un'udienza in cui aveva siglato l'accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia, dove la corte d'Appello di Trento ha già convertito nelle scorse settimane la sentenza statunitense. Era l'ultimo passaggio prima del rientro.
La famiglia: "Non abbiamo notizie ufficiali"
"Noi non abbiamo ancora notizie ufficiali, probabilmente è trapelato qualcosa dal Ministero ed è arrivato prima alla stampa. Ho sentito anche l'avvocato ma nemmeno lui ha conferme. Mi auguro sia tutto vero, ma per adesso non c'è nulla di ufficiale",dice all'Adnkronos Gianni Forti, zio di Chico, commentando le indiscrezioni sul rientro. "Nemmeno l'avvocato ha ricevuto comunicazioni al momento - spiega -. Per adesso non ho notizie ufficiali, sarei il primo a saltare per aria dalla gioia"
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Attentato a Robert Fico, “prossime 48-72 ore...
Le parole del ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak sulle condizioni del premier, ancora grave
"I prossimi due o tre giorni saranno cruciali per la guarigione di Robert Fico perché le sue condizioni sono ancora gravi". Lo ha dichiarato in un video pubblicato sulla pagina Facebook del partito Smer il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinak, a proposito del primo ministro vittima tre giorni fa di un attentato che lo ha lasciato gravemente ferito. Kalinak, sottolineando che con la seconda operazione Fico ha fatto "un piccolo passo verso una prognosi positiva", ha annunciato per la prossima settimana una riunione del governo, con una sessione straordinaria dedicata ai fondi europei.
Il primo ministro slovacco è stato sottoposto ad un altro intervento chirurgico per le ferite riportate durante il tentato assassinio, aveva reso noto ieri Kalinak, parlando ai giornalisti fuori dall'ospedale dove Fico è ricoverato, sottolineando che le condizioni del premier rimangono gravi, ma è cosciente. Al briefing ha partecipato anche la direttrice dell'ospedale di Banska Bystrica che ha spiegato che il nuovo intervento si è reso necessario per "rimuovere tessuto necrotico" sulla ferite.
I medici sarebbero quindi riusciti a stabilizzarlo, riferivano ieri i media slovacchi citando il ministro della Difesa e il presidente eletto della Slovacchia Peter Pellegrini, secondo cui "ora può parlare, ma riesce solo a pronunciare poche frasi".
Esteri
Ucraina, Belgorod ancora nel mirino di Kiev: esplosione...
Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, su Telegram ha fatto appello agli abitanti a cercare riparo nei rifugi
C'è stata un'esplosione a Belgorod, città russa al confine con l'Ucraina, a seguito di un allarme per un attacco missilistico. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tass, mentre il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, su Telegram ha fatto appello agli abitanti a cercare riparo nei rifugi.
Ieri le forze armate ucraine avevano già attaccato diversi insediamenti nella regione con 6 droni kamikaze. A seguito di uno degli attacchi, una donna e suo figlio sono stati uccisi, aveva detto il governatore.
“Nel villaggio di Oktyabrsky, un drone kamikaze ha attaccato un'auto in cui si trovavano l'autista e tre passeggeri (madre, padre e figlio), con nostro grande dolore, a seguito dell'esplosione, la donna è morta sul colpo e il bambino di quattro anni è morto in ospedale", aveva precisato il governatore.
Se la guerra da una settimana ruota attorno all'attacco russo nella regione di Kharkiv, l'obiettivo di Mosca, aveva spiegato ieri Putin, è la creazione di una zona cuscinetto che impedisca a Kiev di colpire territori russi. Le operazioni russe nella città, infatti, "sono una risposta ai bombardamenti delle aree di confine, compresa Belgorod, dove vengono uccisi civili. Per questo motivo, se le cose continuano in questo modo, siamo costretti a creare una zona di sicurezza. A oggi - aveva però ribadito il presidente russo - non abbiamo piani che riguardino Kharkiv".
Quasi 10mila persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nordorientale, a causa dell'offensiva di terra lanciata dalle forze russe. Lo ha annunciato il governatore dell'oblast, Oleg Synegubov, su Telegram. "Sono state evacuate complessivamente 9.907 persone", ha dichiarato il governatore.