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Milena Santirocco ritrovata in Campania, era scomparsa 6...
Milena Santirocco ritrovata in Campania, era scomparsa 6 giorni fa
L'insegnante di ballo e di fitness di Lanciano era scomparsa da domenica scorsa 28 aprile
Milena Santirocco è stata ritrovata in Campania, è viva e sta bene. La 54enne di Lanciano (Chieti), maestra di ballo e fitness, era sparita lo scorso 28 aprile dopo essere andata al mare a Torino di Sangro. Dopo sei giorni da incubo la donna è stata ritrovata. Ora la donna dovrà spiegare che cosa è accaduto.
Le ricerche in questi giorni si erano concentrate sempre sulla Costa dei Trabocchi, nel Chietino, ma qualche chilometro più a sud. Dopo aver controllato centinaia di ettari di boscaglia e battuto la costa, nel tratto antistante il territorio di Torino di Sangro (Ch), dove la donna ha scattato le ultime foto, inviate al figlio Denis su Whatsapp prima di sparire, le unità di ricerca e i soccorritori, seguendo anche il fiuto dei cani molecolari e alcune segnalazioni, si erano trasferite a Casalbordino (Ch).
Qui si era spostata anche l’Unità fissa mobile (Ucl) dei vigili del fuoco. L’auto della donna, una Clio, era stata ritrovata a Torino di Sangro, in via Costa Verde, in un piazzale a ridosso del mare e della pista ciclopedonale, con una gomma bucata e aperta. Altro mistero è il profilo Facebook disattivato.
E nelle ultime ore è emerso che alla fine dello scorso anno la donna si era recata da un esorcista per chiedere la benedizione per lei e la sua attività perché aveva trovato, come ha detto il sacerdote a Rai3 Abruzzo, “oggetti non belli ai quattro angoli della sua palestra”. Ad accompagnarla c’era un uomo, forse lo stesso con cui ha condiviso una relazione, di cui i figli erano al corrente, fino a qualche mese fa.
Cronaca
Amadeus, l’ultima diretta Rai da Verona per il Papa
E' lui a condurre l'Arena di Pace 2024 presieduta dal Pontefice
È il veronese Amadeus a condurre l’Arena di Pace 2024, presieduta da Papa Francesco che siede sulla poltrona di legno riciclato costruita per lui dai detenuti del laboratorio di falegnameria del carcere di Montorio dove si recherà in giornata e che hanno costruito l’intero arredamento del palco dell’Arena.
Accanto al pontefice siedono il vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili, e il leader dei movimenti pacifisti, padre Alex Zanotelli. Per Amadeus si tratta dell’ultima apparizione in diretta sui canali Rai.
Cronaca
Papa a Verona, nella città di Giulietta Francesco cita...
L'incontro a San Zeno con sacerdoti, religiosi e bimbi. Poi il dialogo con il popolo della pace all'Arena
Il Papa, in visita a Verona, la città di Giulietta e Romeo, cita Shakespeare. “Se il genio di Shakespeare si è fatto ispirare dalla bellezza di questo luogo per raccontarci le vicende tormentate di due innamorati, ostacolati dall’odio delle rispettive famiglie, noi cristiani, ispirati dal Vangelo, impegniamoci a seminare ovunque un amore più forte dell’odio e della morte”, l’appello del Papa in occasione dell’incontro con i sacerdoti e i religiosi nella chiesa di San Zeno.
“Il male non deve essere normale”, dice ancora Bergoglio. “Il rischio è questo, anche per noi: che il male diventi “normale”, che ci facciamo l’abitudine. E’ un rischio questo, il male non deve essere normale. Non può. Nell’inferno si’ ma qui no. E così diventiamo complici!”, ha avvertito. “Invece, parlando ai veronesi, San Zeno dice: ‘Le vostre case sono aperte a tutti i viandanti, sotto di voi nessuno né vivo né morto fu visto a lungo ignudo. Ormai i nostri poveri ignorano cosa sia mendicare cibo’. Possano queste parole essere vere per voi oggi!”. Bergoglio ha poi nuovamente invitato i sacerdoti a perdonare “tutti” e a “non torturare “ chi va in confessa per chiedere il perdono dei peccati.
"No al carrierismo"
No al carrierismo e alla promozione di noi stessi, ha messo in guardia il Papa durante l'incontro nella chiesa di San Zeno a Verona. Bergoglio ha evidenziato il rischio “di vivere anche l’apostolato nella logica della promozione di noi stessi e della ricerca del consenso, anche di fare carriera: e’ bruttissimo; invece che spendere la vita per il Vangelo e per un servizio gratuito alla Chiesa”. “È Lui che ha scelto noi : se ricordiamo questo, anche quando avvertiamo il peso della stanchezza e di qualche delusione, rimaniamo sereni e fiduciosi, certi che Lui non ci lascerà a mani vuote. Ci farà aspettare ma mai a mani vuote”, ha osservato Francesco.
Il Papa ai bimbi: "Dobbiamo essere segno di pace"
“Dobbiamo essere un segno di pace”, ammonisce il Papa dialogando coi bambini in piazza San Zeno. “Noi adesso come possiamo essere segno di pace? Il mondo è in guerra, lo sapete? Ci sono tante guerre: in Ucraina, in Terra Santa, in Africa, nel Myanmar. Gesù predica la pace e noi cosa vogliamo fare? Essere segno di pace”. In cielo vengono liberate colombe bianche. Bergoglio invita i bambini ad andare “controcorrente” e a non avere paura di farlo. Poi una domanda finale: “Dobbiamo benedire o maledire?”. I bambini in coro: “Benedire”. "Anche il diavolo?" chiede Bergoglio “ Nooo”, dicono i bambini.
“Ora vi faccio l’ultima domanda, così finisce la tortura” scherza Francesco dal sagrato della basilicacon i circa settemila di bambini e ragazzi che stazionano in piazza e che rispondono in coro alle domande poste dal Pontefice. Alla sua battuta, hanno risposto “È una tortura bella!” ed è partito il coro “Francesco! Francesco!”.
Il dialogo con il popolo della pace all'Arena di Verona
Il Papa è quindi arrivato all’Arena di Verona per l’incontro centrale della giornata nel corso del quale dialogherà con il popolo della pace. All’Arena sventolano tante bandiere della pace. Tante le personalità internazionali presenti. Il Pontefice dialogherà con il popolo della pace attorno a cinque temi: migrazioni, lavoro ed economia, ambiente, disarmo, diritti.
Presenti anche i preti di strada che da sempre si battono per la difesa degli ultimi. Tra loro, don Luigi Ciotti , padre Alex Zanotelli che dal palco srotola la bandiera della pace con Francesco. All’Arena c’è anche il prete anti camorra don Maurizio Patriciello. “Dobbiamo essere malati di pace: una patologia da cui nessuno deve guarire”, dice don Ciotti.
Sostenibilità
Agricoltura, Gadda: “Numeri parlano su stato salute...
La Vice Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati all'evento ‘Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’
“E’ il mio terzo appuntamento al Food&Science e lo colgo sempre con grande attenzione perché quando si parla di agricoltura pare scontato parlare di suolo, in realtà non è così e se osserviamo i numeri anche rispetto allo stato di salute e allo stato di benessere del suolo nel nostro Paese, sicuramente i numeri ci dicono che dobbiamo aprire un dibattito pubblico con la comunità scientifica, con il mondo delle imprese e con le istituzioni locali, oltre che con il legislatore nazionale, europeo e regionale, perché il suolo vive fenomeni di erosione e di dissesto e se pensiamo al suolo agricolo che è circa il 23-24% del territorio nazionale, vive non soltanto gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche la perdita del carbonio naturale presente nel suolo. In alcune regioni del Paese il suolo sta vivendo fenomeni anche di salinizzazione maggiore rispetto a quelli che si avevano in passato, come l'area della Pianura Padana nel Nord-Est”. Così, la vice presidente Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Maria Chiara Gadda, direttamente dal palco dell’Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’, svoltosi a Mantova, presso il Palazzo della Ragione, curato da Syngenta e all’interno dell’ottava edizione del Food & Science 2024.
“Da parte della politica servono investimenti infrastrutturali per prevenire alcune tipologie di fenomeni e serve anche sostenere il lavoro che le imprese stanno facendo rispetto alle migliori pratiche colturali. Il tema della CO2 fino a pochi anni fa vedeva nell'agricoltura un soggetto che incideva in termini negativi, in termini di emissione - spiega Gadda - Invece oggi dobbiamo provare a invertire la tendenza, mostrando quanto l'agricoltura possa essere un attore positivo da ogni punto di vista sul fronte degli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche della captazione della CO2 e utilizzare delle pratiche che consentano di non arare eccessivamente in profondità, assorbendo maggiormente la CO2: può essere una prospettiva interessante, sia a livello nazionale sia a livello comunitario, perché c'è la leva ambientale, ma poi ci sono anche aspetti come quelli della sostenibilità economica, sociale e ambientale. La politica deve accompagnare il mondo agricolo verso tutti gli investimenti e le pratiche che consentono di andare in quella direzione”. Gadda, durante il suo intervento, si è soffermata anche sulle questioni dell'agricoltura, della tutela del suolo e dell'adesione all’agenda europea del Green Deal: “Io non penso che gli obiettivi di sostenibilità possano essere messi in discussione, perché questo è nel nostro interesse. I primi custodi del territorio sono gli agricoltori e io in questo ci credo fermamente. Il punto è capire come si guida la transizione e a spese di chi, ma non solo: dobbiamo farlo senza perdere le imprese agricole, perché perderle significherebbe abbandono dei territori. Quindi, il dibattito europeo è tutto qui: spetta anche a noi fare sistema e credo moltissimo nella sinergia tra livelli istituzionali”.