Esteri
Kim Jong-un e la nuova canzone, l’inno techno è un...
Kim Jong-un e la nuova canzone, l’inno techno è un successo su TikTok
Il brano 'Friendly Father' manda in tilt il social
Spopola su Tik Tok l'ultima canzone di propaganda prodotta dal regime della Corea del Nord, un inno pop a Kim Jong Un, 'il grande leader, il padre amichevole'. Per i Tiktoker che l'hanno adottata - la maggior parte dei quali ignara dei testi e del loro significato politico - il motivetto orecchiabile, ritmato e facilmente cantabile non risulta molto diverso dalle hit occidentali.
Ma 'Friendly Father' - solo l'ultima di una serie di canzoni sfornate dallo stato comunista negli ultimi 50 anni - è pensato con altri obiettivi e per questo studiato nel dettaglio: niente fraseggi astratti o ritmi eccessivamente complicati, melodia semplice, accessibile, facile da imparare. Facile anche da cantare, quindi con estensione vocale ridotta (Ascolta). Semplice anche il testo: "Cantiamo Kim Jong Un, il grande leader, Vantiamoci di Kim Jong Un, il nostro padre amichevole".
L'idea è quella di motivare, incitare a lottare per un obiettivo comune a beneficio della nazione... niente eccesso di emozioni. "Tutta la produzione artistica in Corea del Nord deve servire all'educazione di classe dei cittadini e, più specificamente, a educarli sul perché dovrebbero provare un senso di gratitudine, un senso di lealtà verso il partito", spiega Alexandra Leonzini, esperta di musica nordcoreana della Cambridge University citata dalla Bbc.
I nordcoreani si svegliano ogni mattina con canzoni di propaganda sparate a tutto volume nelle piazze, raccontano i disertori. Quest'ultima è piaciuta molto ai Tikktokker: "Ti prende", Merita un grammy", "Taylor Swift non si aspettava certo di essere spazzata via subito dopo aver fatto il nuovo album", sono alcuni dei commenti tra gli utenti della piattaforma che sono rimasti positivamente colpiti. E a molti utenti americani, non è sfuggita l'ironia del fatto che una canzone comunista sia diventata virale sull'app di proprietà cinese che i legislatori statunitensi stanno cercando di vietare.
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Chico Forti, oggi il rientro in Italia. La famiglia:...
Secondo quanto riporta Il Tempo, il 65enne trentino detenuto da 24 anni negli Usa è atteso all'aeroporto militare di Pratica di Mare, poi il trasferimento in carcere a Verona. Lo zio all'Adnkronos: "Mi auguro sia tutto vero, ma per adesso non c'è nulla di ufficiale"
Chico Forti, il 65enne trentino detenuto per 24 anni in un penitenziario della Florida, rientrerà oggi in Italia. Lo riporta Il Tempo, precisando che Forti è atteso già per questa mattina all'aeroporto militare di Pratica di Mare. Ieri sera, secondo il giornale, un Falcon 2000 della nostra Aeronautica è decollato da Miami per riportarlo a Roma. Dopo che sarà atterrato, Forti sarà portato nel carcere di Verona.
Forti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998, era stato scarcerato alcuni giorni fa, mentre l'autorizzazione al trasferimento in Italia era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso.
Nella scheda di Forti del Florida Department of Correction, alla data di inizio custodia, il 7 luglio 2000, è stata aggiunta quella del 15 maggio indicata come data del rilascio a seguito di un'udienza in cui aveva siglato l'accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia, dove la corte d'Appello di Trento ha già convertito nelle scorse settimane la sentenza statunitense. Era l'ultimo passaggio prima del rientro.
La famiglia: "Non abbiamo notizie ufficiali"
"Noi non abbiamo ancora notizie ufficiali, probabilmente è trapelato qualcosa dal Ministero ed è arrivato prima alla stampa. Ho sentito anche l'avvocato ma nemmeno lui ha conferme. Mi auguro sia tutto vero, ma per adesso non c'è nulla di ufficiale",dice all'Adnkronos Gianni Forti, zio di Chico, commentando le indiscrezioni sul rientro. "Nemmeno l'avvocato ha ricevuto comunicazioni al momento - spiega -. Per adesso non ho notizie ufficiali, sarei il primo a saltare per aria dalla gioia"
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Attentato a Robert Fico, “prossime 48-72 ore...
Le parole del ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak sulle condizioni del premier, ancora grave
"I prossimi due o tre giorni saranno cruciali per la guarigione di Robert Fico perché le sue condizioni sono ancora gravi". Lo ha dichiarato in un video pubblicato sulla pagina Facebook del partito Smer il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinak, a proposito del primo ministro vittima tre giorni fa di un attentato che lo ha lasciato gravemente ferito. Kalinak, sottolineando che con la seconda operazione Fico ha fatto "un piccolo passo verso una prognosi positiva", ha annunciato per la prossima settimana una riunione del governo, con una sessione straordinaria dedicata ai fondi europei.
Il primo ministro slovacco è stato sottoposto ad un altro intervento chirurgico per le ferite riportate durante il tentato assassinio, aveva reso noto ieri Kalinak, parlando ai giornalisti fuori dall'ospedale dove Fico è ricoverato, sottolineando che le condizioni del premier rimangono gravi, ma è cosciente. Al briefing ha partecipato anche la direttrice dell'ospedale di Banska Bystrica che ha spiegato che il nuovo intervento si è reso necessario per "rimuovere tessuto necrotico" sulla ferite.
I medici sarebbero quindi riusciti a stabilizzarlo, riferivano ieri i media slovacchi citando il ministro della Difesa e il presidente eletto della Slovacchia Peter Pellegrini, secondo cui "ora può parlare, ma riesce solo a pronunciare poche frasi".
Esteri
Ucraina, Belgorod ancora nel mirino di Kiev: esplosione...
Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, su Telegram ha fatto appello agli abitanti a cercare riparo nei rifugi
C'è stata un'esplosione a Belgorod, città russa al confine con l'Ucraina, a seguito di un allarme per un attacco missilistico. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tass, mentre il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, su Telegram ha fatto appello agli abitanti a cercare riparo nei rifugi.
Ieri le forze armate ucraine avevano già attaccato diversi insediamenti nella regione con 6 droni kamikaze. A seguito di uno degli attacchi, una donna e suo figlio sono stati uccisi, aveva detto il governatore.
“Nel villaggio di Oktyabrsky, un drone kamikaze ha attaccato un'auto in cui si trovavano l'autista e tre passeggeri (madre, padre e figlio), con nostro grande dolore, a seguito dell'esplosione, la donna è morta sul colpo e il bambino di quattro anni è morto in ospedale", aveva precisato il governatore.
Se la guerra da una settimana ruota attorno all'attacco russo nella regione di Kharkiv, l'obiettivo di Mosca, aveva spiegato ieri Putin, è la creazione di una zona cuscinetto che impedisca a Kiev di colpire territori russi. Le operazioni russe nella città, infatti, "sono una risposta ai bombardamenti delle aree di confine, compresa Belgorod, dove vengono uccisi civili. Per questo motivo, se le cose continuano in questo modo, siamo costretti a creare una zona di sicurezza. A oggi - aveva però ribadito il presidente russo - non abbiamo piani che riguardino Kharkiv".
Quasi 10mila persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nordorientale, a causa dell'offensiva di terra lanciata dalle forze russe. Lo ha annunciato il governatore dell'oblast, Oleg Synegubov, su Telegram. "Sono state evacuate complessivamente 9.907 persone", ha dichiarato il governatore.