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25 aprile, ironia Fiorello: “Meloni ha parlato di...
25 aprile, ironia Fiorello: “Meloni ha parlato di fascismo, ora manca solo ‘anti'”
Lo showman: "Salvini invece ha detto che il governo è antifascista e La Russa è stato portato via con l'ambulanza"
L'ironia di Fiorello non poteva risparmiare i festeggiamenti del 25 aprile. Nella puntata di 'Viva Rai2' che chiude la settimana, due le dichiarazioni che hanno destato l'attenzione di Fiorello: "Meloni ha detto 'la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della libertà'. Ha usato la parola 'fascismo', bene: adesso manca solo 'anti' e siamo apposto. Giorgia, lo so, tutto in una volta non si può dire. Salvini invece ha detto 'il governo è antifascista'. Dopo queste frasi è arrivato il 118, ha preso La Russa che era svenuto. L'hanno dovuto portare via in ambulanza!", ha detto lo showman tra le risate.
Quella di ieri è stata una giornata con anche qualche episodio di cronaca: "Banda cittadina non suona 'Bella ciao', intervengono i vigili per farla eseguire - una notizia letta dallo showman -. Gli agenti sono andati lì e hanno chiesto patente, libretto e spartito". Si torna a parlare anche del generale Vannacci: "Proprio ieri è stato candidato dalla Lega in tutti i collegi. Per l'occasione ha scritto un libro su Strasburgo, dal titolo 'I francesi sono tutti gay', con prefazione di Carla Bruni".
Passaggio anche su Venezia: "Sapete che sono mezzo veneziano", ci tiene a ricordare Fiorello. La città veneta infatti si "riempie anche con il ticket, in 15mila hanno pagato 5 euro per l'ingresso - dice -. C'è però anche un gruppo di esentati: i veneti, chi ha parenti veneti, i fan di Mara Venier, i bevitori di Spritz, i piccioni e anche chi ha parenti piccioni. Tutti questi non pagano, praticamente hanno pagato 15mila su 100mila persone. In tutto, 15mila per 5 sono 75mila euro. A cosa servono? A Venezia con 75mila euro ci fai l'aperitivo in piazza San Marco!", ha ironizzato Fiorello. Ospite speciale della puntata è stata Elodie.
Sport
Bruges-Fiorentina 1-1 e viola in finale di Conference League
Decisivo il rigore di Beltran nel finale
Impresa della Fiorentina contro il Bruges nella semifinale di ritorno di Conference League: 1-1 in Belgio e i viola sono per il secondo anno di seguito in finale dopo il 3-2 conquistato all'andata. A decidere, il rigore di Beltran all'85': il penalty premia i viola, autori di un secondo tempo tutto all'attacco in un match caratterizzato da 3 legni centrati dalla formazione di Italiano.
I padroni di casa segnano al 20' con Vanaken concretizzando la mole di gioco sviluppata in avvio. La Fiorentina si risveglia e sfiora il pareggio con Nico Gonzalez al 22' ma la sua conclusione viene deviata in angolo da Mignolet. Pareggio mancato solo per sfortuna al 35' con il sinistro di Kouamé che colpisce la parte bassa della traversa, la palla rimbalza sulla linea e i padroni di casa si salvano.
La Fiorentina nella ripresa si riversa nella metà campo avversaria e colleziona occasioni in serie. La fortuna non aiuta i viola, che timbrano ancora la traversa con una punizione di Biraghi e un altro palo con il colpo di testa Kouamé. Quando i supplementari sembrano imminenti, la Fiorentina pareggia. Fallo di Mechele su Nzola, rigore che Beltran trasforma: 1-1 e viola in finale, appuntamento il 29 maggio a Atene.
Politica
Strette di mano e abbracci, a Napoli scatta la pace tra...
L'ex sottosegretario si è presentato, non invitato, alla presentazione di un libro di cui il ministro della Cultura ha scritto la prefazione
Si stringono la mano, si abbracciano, alla fine escono assieme. A Napoli scatta l'inattesa e imprevista pace tra il ministro della Cultura, Gennaro Sanguliano e il candidato di Fdl alla circoscrizione Sud, nonché ex sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che a febbraio si è dimesso dall'incarico per conflitto di interessi dopo aver ricevuto dall’Antitrust l’avviso di un’indagine in corso sull’incompatibilità tra la sua attività di sottosegretario e una serie di prestazioni autonome retribuite. L'indagine era stata avviata dopo che il ministero della Cultura aveva ricevuto una denuncia anonima sui presunti illeciti del sottosegretario e l’aveva trasmessa a ottobre all’Antritrust stessa.
Ora, il disgelo: lo stesso Sgarbi si è presentato, non invitato, al Real Albergo dei poveri 'Palazzo Fuga', alla sala convegni della palestra Kodokan, per la presentazione del libro 'Un sogno American - l’inizio', scritto da Vincenzo Rochira, con prefazione del ministro Sangiuliano. Prima dell'inizio della presentazione il ministro della Cultura ha invitato Sgarbi ad abbracciarlo, mentre Sgarbi ha esclamato: "La pace di Napoli".
L'augurio del ministro
"Auspico che in Europa possano andare Vittorio Sgarbi e Raffaella Docimo. Non sono qui per fare campagna elettorale ma lo auspico perché sono due competenze importanti, ciascuno nel proprio ambito”, ha detto Sangiuliano, durante la presentazione.
Tra i relatori anche Raffaella Docimo (nella foto sotto con il ministro), candidata per Fdl alla Circoscrizione Sud delle Europee. “L’Europa è la fede, noi crediamo tutti nel valore dell’Europa, però l’Europa unita dev’essere prima un’unità culturale e poi può essere un’unità burocratico-amministrativo, ma se l’Europa non ha una base valoriale, un’esaltazione della storia comune non è più un’unità ma una mera burocrazia, un insieme di mere procedure amministrative e questo non va bene. Dev’essere un’Europa di cultura, di popoli e di spirito”, ha aggiunto Sangiuliano.
Sgarbi: "Amicizia ritrovata"
"E' una bella giornata di amicizia ritrovata", ha esordito Sgarbi con il ministro Sangiuliano seduto affianco. "In questa bella giornata ci siamo riabbracciati dopo 7 mesi con il ministro della Cultura", ha poi proseguito il critico d'arte dal palco. "Non avevamo litigato ma eravamo contrapposti rispetto al fatto che un sottosegretario nelle sue funzioni, con deleghe abbastanza strette, perché lui è un ministro espansivo, in tutti i sensi, potesse fare conferenze e raccontare l'arte, mi è stato proibito dall'Antitrust e mi sono dimesso. Da questo deriva anche la riconoscenza del Presidente del Consiglio che non mi ha dovuto dimettere smentendo la sua scelta di farmi sottosegretario dell'amico Sangiuliano".. Oggi altra bella giornata perché compio gli anni. Ho visto che il ministro ha detto le stesse parole che volevo dire, il libro è ben scritto. Napoli è un luogo di felicità, io sono napoletano d'elezione, è la mia città di natura", ha concluso Sgarbi.
Spettacolo
Lite con Gruber, Mentana: “Ci scusiamo, ma accusati...
Il racconto a fine telegiornale
"Vi racconteremo alla fine" del Tg "il lieto fine delle baruffe interne a questa rete". Con queste parole il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, dopo aver annunciato i temi dell'edizione delle 20, ha dato appuntamento ai telespettatori alla fine del telegiornale per 'raccontare' l'esito dello scontro avuto con Lilli Gruber, nato da uno 'sforamento' dei tempi del Tg che aveva ritardato l'inizio del programma 'Otto e mezzo', al quale sono seguite polemiche, oggi tema anche di una nota ufficiale della rete.
Il lieto fine della lite con Gruber
Enrico Mentana ha letto, poi, il comunicato dell'azienda Cairo e ha ripetuto la polemica è nata da un'accusa che non è stata vera, di aver sforato troppo - "ho letto ancora una volta in tante parti un quarto d'ora di sforamento" - e, invece, dice "non è stato così", il "telegiornale non sfora mai più di cinque minuti". "Non accusiamo nessuno, ma non vogliamo neanche essere accusati" ha concluso il direttore del Tg La7 Mentana.