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Ucraina, Biden: “Subito armi a Kiev”. Missili...
Ucraina, Biden: “Subito armi a Kiev”. Missili Atacms già inviati in segreto
L'Ucraina ha già ricevuto i missili a lungo raggio
Subito armi a Kiev. Il presidente americano Joe Biden lo ha assicurato ieri alla Casa Bianca dopo la firma della legge da 95 miliardi di dollari per gli aiuti e le armi all'Ucraina, ad Israele e Taiwan. Il via libera al pacchetto da parte del Senato americano, a lungo ritardato, è arrivato con ampio sostegno bipartisan. In realtà, come anticipato da Politico e poi confermato dal consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, gli Stati Uniti hanno già inviato in segreto all'Ucraina i missili a lungo raggio Atacms.
"Posso confermare, come avete sentito da altri, che il presidente ha ordinato al suo team di fornire all'Ucraina un numero significativo di missili Atacms da utilizzare all'interno del territorio sovrano dell'Ucraina", ha dichiarato Sullivan, aggiungendo che "ne invieremo altri, ora che abbiamo ulteriore autorità e denaro". Secondo Politico, che cita tre diverse fonti, Kiev li avrebbe già usati due volte. Gli Atacms, che hanno una gittata di circa 260 chilometri e possono dunque raggiungere il territorio russo, sono stati richiesti con insistenza dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La firma e il discorso di Biden
"Ora ci dobbiamo muovere velocemente, e lo faremo", ha detto il presidente americano dopo aver firmato la legge, aggiungendo che ora "gli Stati Uniti manderanno a Kiev gli aiuti di cui ha bisogno per continuare a combattere".
"Mi assicurerò che gli invii inizino subito - ha affermato Biden alla Casa Bianca - nelle prossime ore cominceremo ad inviare munizioni per la difesa aerea, per artiglieria, sistemi missilistici e veicoli blindati". "Questo pacchetto è un investimento non solo per la sicurezza dell'Ucraina, ma anche dell'Europa e anche della nostra sicurezza", ha rimarcato.
Il presidente Usa ha fatto riferimento al fatto che questa legge arriva dopo molti mesi dalla sua richiesta di fondi, lo scorso autunno. "Il cammino verso la mia scrivania è stato difficile, sarebbe dovuto arrivare prima, ma alla fine ha fatto quello che sempre fa l'America, è all'altezza del momento", ha sottolineato. Non è mancato però un affondo ai repubblicani che hanno tenuto bloccati gli aiuti per Kiev.
"Mentre per mesi i repubblicani hanno bloccato gli aiuti, e agli ucraini venivano meno artiglieria e munizioni, gli amici di Putin lo mantenevano ben rifornito - ha scandito - gli iraniani mandavano droni, Corea del Nord mandava missili balistici, Cina componenti per rafforzare la produzione bellica. Con tutto questo sostegno, la Russia ha ripreso gli attacchi sulle città e le infrastrutture ucraine".
Il messaggio a Putin
Quanto a Mosca, "se Putin attacca un alleato Nato come sta attaccando l'Ucraina, non avremmo altra scelta che andare in loro aiuto, come hanno fatto con noi l'11 settembre", ha detto Biden, riferendosi all'articolo 5 della difesa collettiva dell'Alleanza Atlantica, finora invocato solo dopo gli attacchi del 2001 a New York e Washington da parte di Al Qaeda. Il presidente americano ha infatti espresso la sua convinzione che se "Putin riuscirà ad averla vinta in Ucraina, la sua prossima mossa sarebbe un attacco diretto ad un alleato Nato".
"Il pacchetto odierno di aiuti militari americani per l'Ucraina è vitale", ha affermato il presidente ucraino Zelensky, ringraziando sui social tutti gli americani che lavorano nelle imprese della difesa. "È fondamentale che gli accordi raggiunti tra me e il presidente Biden siano pienamente attuati. Grazie, America!", ha aggiunto il leader ucraino, annunciando "ogni sforzo" per compensare i mesi "trascorsi tra dibattiti e dubbi".
Cultura
Inaugura a Roma ‘Presagio’ dell’artista...
Presso la Fondazione Memmo fino al 3 novembre
Inaugura martedì 7 maggio a Roma 'Presagio', prima personale in Italia di Wynnie Mynerva. A cura di Alessio Antoniolli e realizzata in partnership con Gasworks di Londra, la mostra, visibile fino al 3 novembre presso la Fondazione Memmo, è composta da un nucleo di opere realizzate dall'artista peruviana in Italia. A partire dalla convivenza con una malattia cronica e guidata dalle suggestioni del pensiero esoterico e della magia - intesi come strumenti per restituire alle persone la fiducia nelle proprie forze - Mynerva si è confrontata con il corpo per porlo al di fuori della semplice distinzione binaria tra malato e sano. Con riferimento alla scrittrice Susan Sontag, che ha definito il corpo e “le sue metafore”, rivestite di simboli culturali e politici, l'artista ha deciso di dare vita a un universo cosmico dove l’essere umano - "un holobite", secondo la definizione di Lynn Margulis - è visto come un'entità ecologica itinerante, collegata a tutto ciò che la circonda.
Piuttosto che confrontarsi con la malattia fisica in sé, l’artista cerca di dare forma a un modo autentico per rapportarsi ad essa attraverso la convivenza e la strutturazione di un universo creativo che rinnovi le energie di coloro che stanno affrontando una malattia sociale. Per l’artista, il corpo diventa il tramite fondamentale attraverso cui comunicare l’esigenza rinnovata di coniugare ideale e materiale, alto e basso. A partire dall’approfondimento della storia e dei cicli di affreschi più noti della città, Mynerva ha indagato il suo rapporto con Roma, lavorando sulla creazione di un ambiente immersivo in grado di trasportare chi vi entra in un universo nuovo. Questa geografia è espressa attraverso un lessico pittorico dove le parti del corpo proliferano al di là di nomi ed etichette, inventando anatomie fluide per alludere a un ecosistema più ampio. In mostra, ogni corpo viene trasformato così in un sistema in grado di ospitare nuovi abitanti e nuovi scenari, esaltando le differenze e la valorizzazione della coesistenza universale.
Per 'Presagio', Mynerva ha organizzato gli spazi della Fondazione Memmo in maniera narrativa. Nella prima sala alcuni disegni a carboncino su carta introducono figure e torsioni di corpi in luce e ombra. Nella seconda, il punto di vista è ribaltato da quattro tele di forma circolare, simili a grandi rosoni, contenenti corpi sensuali che giocano con la corrispondenza tra parti del corpo e sistema planetario, ricreando gli apparati digestivo, respiratorio, nervoso e muscolare. Appese al soffitto, le tele sono in grado di trasportare la visione su un piano cosmico e divino, innalzando lo sguardo a un cielo blu cobalto. Da queste immagini di contaminazione e simbiosi, il percorso culmina nell’ultima sala, uno spazio raccolto in cui una serie di sculture in vetro soffiato appaiono come piccoli tesori brillanti, ricreando esseri amorfi, metà piante, metà animali, metà umani. È in questo modo che Wynnie Mynerva immagina un microcosmo in cui la pittura, fatta di luci e ombre e di strati densi di colore, manifesta l’apertura verso un nuovo futuro, mescolandosi alla natura e all’universo.
Cronaca
Al Bano: “Con prevenzione ho superato cancro...
"Se ti vuoi bene e ami la vita non puoi non sottoporti a esami e analisi periodici, Tennis and Friends insegna questo"
"Grazie a controlli ed esami periodici ho sopportato e superato un cancro alla prostata, un infarto, un'ischemia e un male alle corde vocali. Quindi dico grazie alla prevenzione". Così all'Adnkronos Al Bano in occasione dell'evento 'Tennis and Friends - Special Edition 2024', che ieri ha aperto il weekend degli Internazionali Bnl d'Italia di tennis al Foro Italico, dal 6 al 19 maggio.
"Tutto dipende da quanto uno ama la vita, più la ami e più devi capire che la prevenzione è un argomento indispensabile - scandisce l'artista 80enne di Cellino San Marco - Poi quando una manifestazione come Tennis and Friends ti offre la possibilità di fare prevenzione in modo gratuito, stare insieme e osservare senza nessun obbligo se non quello di dirti 'mi amo', io dico che se la vita ama me tutti stiamo bene. Come si dice, 'mens sana in corpore sano'". Sul fatto di sottoporsi a controlli, il cantante e attore brindisino non ha dubbi: "Quando è il momento di visitarmi vado, mai rimandare".
Cronaca
Axa Italia presenta progetto di sensibilizzazione dedicato...
Assieme alla Fondazione Una Nessuna Centomila
Si è tenuta oggi a Verona, cornice dell’evento 'Una Nessuna Centomila in Arena' di cui Axa Italia è main partner, la conferenza stampa di Axa Italia e della Fondazione Una Nessuna Centomila, per la presentazione di un progetto nazionale di sensibilizzazione al contrasto alla violenza di genere, dedicato a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado. La conferenza, moderata dall’artista Andrea Delogu, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ceo di Axa Italia Chiara Soldano, del Chief Customer and External Communication Officer Letizia D’Abbondanza e della Presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila, Giulia Minoli. Presente, inoltre, Fiorella Mannoia, Presidente Onoraria della Fondazione e Direttrice artistica del concerto.
Al cuore del progetto, dedicato a 20 istituti distribuiti su tutto il territorio nazionale, un percorso incentrato sul ruolo dell’arte come linguaggio in grado di aprire una riflessione su tematiche collegate al concetto della violenza di genere, compresi gli stereotipi esistenti, e che possa stimolare il racconto emotivo, il pensiero critico e la gestione delle relazioni. Tra gli strumenti proposti alle scuole che aderiranno all’iniziativa, l’utilizzo e la fruizione di uno strumento culturale (film, spettacolo teatrale, poesia, fumetto, canzone o videogame), seguito da un momento orizzontale di confronto e dialogo, a cui prenderanno parte formatori o formatrici specializzate, operatrici dei centri antiviolenza, referenti della Fondazione Una Nessuna Centomila, ed anche artisti.
Essere al fianco delle donne, in ottica di prevenzione e protezione dai rischi, è al centro degli impegni di lungo periodo di Axa Italia, che ha scelto di abbracciare l’evento 'Una Nessuno Centomila in Arena' in qualità di main partner e che nel tempo ha dato vita a iniziative concrete e distintive in Italia, come Spazio Donna al fianco di WeWorld Onlus per donne vittime di violenza ed esclusione sociale o Angels For Women, network di Business Angels a maggioranza femminile per fornire supporto concreto a future donne imprenditrici. Alle donne Axa Italia ha anche dedicato la sua ultima campagna, 'Essere donna non dovrebbe essere un rischio', una grande finestra aperta su situazioni e scene di vita quotidiane provenienti da diverse parti del Mondo che illustrano diverse tipologie di problematiche e vulnerabilità a cui le donne sono esposte quotidianamente nell’arco della loro vita.
Axa Italia ha scelto di guardare anche oltre, attraverso il sostegno al progetto per le scuole, puntando sul ruolo fondamentale della sensibilizzazione e dell’education per cercare di incoraggiare un cambiamento positivo nella società su temi fondamentali sia dal punto di vista etico che economico e sociale, come l’inclusione, l’empowerment femminile e la lotta alla violenza sulle donne. Il tutto, nella consapevolezza che il futuro debba essere costruito anche attraverso un dialogo e un confronto aperto con le giovani generazioni su argomenti cruciali per la loro vita e per la società, invitandole e accompagnandole nel riflettere sulla capacità di lottare, insieme, per un domani diverso, migliore.
Per Chiara Soldano, ceo del gruppo assicurativo Axa, "la sostenibilità, intesa in tutte le sue anime, non solo quella ambientale ma anche sociale, è uno dei pilastri del piano strategico di Axa Italia, a conferma di quanto sia centrale per noi. Ed è questo lo spirito che ci ha spinti, con grande entusiasmo, ad abbracciare questa iniziativa. Continueremo a impegnarci in azioni concrete per aiutare le donne a realizzare i loro progetti di vita e le loro ambizioni. Ma vogliamo andare oltre, e il progetto presentato oggi nasce dalla consapevolezza che su temi cruciali come quello della violenza di genere, è fondamentale il contributo dell’intera società, a partire dalle giovani generazioni. Vogliamo parlare alle ragazze e ai ragazzi, aprire un dialogo con loro, per costruire, insieme, un domani realmente inclusivo". Aggiunge Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo assicurativo Axa Italia: "Siamo orgogliosi di presentare una progettualità incentrata su un format distintivo, l’uso del linguaggio dell’arte per aprire un confronto sui temi della violenza di genere e più in generale dell’inclusione, e che abbiamo voluto dedicare a una specifica fascia d’età, la preadolescenza, momento della vita particolarmente complesso, ma anche cruciale di crescita e di consapevolezza di sé. In assoluta coerenza con i nostri impegni, ribaditi anche nella nostra ultima campagna, “Essere donna non dovrebbe essere un rischio”, continuiamo a portare un messaggio di ottimismo, guardando in particolare alle nuove generazioni, che spinga a riflettere sulla capacità di lottare, insieme, uomini e donne, per un futuro diverso, migliore".
Infine, per Giulia Minoli, presidente Fondazione Una Nessuna Centomila: "la Fondazione Una Nessuna Centomila crede molto nell'educazione all'affettività come strumento di prevenzione contro la violenza sulle donne. Per questo motivo abbiamo deciso, nel corso di questo primo anno di attività, di attivare dei progetti all'interno delle scuole italiane. Siamo convinte che prendersi carico dei preadolescenti, fascia di età fragile e sempre più complessa, ed offrire non solo a loro, ma anche ai loro insegnanti, nuovi strumenti, sia fondamentale per andare incontro alle esigenze di ragazzi e ragazze sempre più smarriti, soprattutto nel rapporto con il proprio corpo e sessualità. Troppo spesso si rivolgono al web per cercare delle risposte e il più delle volte le risposte che trovano qui sono quelle sbagliate, come emerge chiaramente dai dati sulla pornografia online. La scuola e l'aiuto delle nostre formatrici li può accompagnare in un percorso utile a non cadere vittime di situazioni pericolose, di messaggi dannosi. Per questo siamo estremamente felici che Axa abbia voluto sostenere una progettualità che va in questa direzione, che utilizza risorse a noi care come la cultura, l’arte, il cinema, la musica, l'audiovisivo e la scrittura per avvicinarsi ai ragazzi senza porsi in maniera frontale, ma attraverso laboratori artistici che ci pongano accanto a loro per provare a prenderci cura del malessere e di quel disagio che a volte non riescono nemmeno a verbalizzare. Ci auguriamo che questo sia l'inizio di un lungo percorso proficuo di attività sui territori e per far questo abbiamo steso una prima lista che comprende varie città italiane, contesti ambientali diversi, istituti diversi accomunati dall'intento di andare incontro ai ragazzi e ai loro bisogni".