La nota dell'Inps
L'Inps rende noto che è operativa la nuova funzionalità che permette a tutte le sedi Inps sul territorio di procedere con la gestione delle domande per il Bonus Asilo Nido. Già in queste ore sono state messe in pagamento le prime domande accolte.
A chi è destinato il bonus
L'Inps ricorda che questa prestazione può essere richiesta per: 1) il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati dagli Enti locali;
2) l'utilizzo di forme di supporto - presso la propria abitazione - in favore di bambini con meno di tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
Sport
Morata rivela: “Ho lottato con depressione e attacchi...
L'attaccante del Milan ha rivelato i motivi del suo addio alla Spagna
Alvaro Morata ha sofferto di depressione e attacchi di panico. A raccontarlo è stato proprio il centravanti del Milan, nel corso di una lunga intervista alla radio spagnola Copa: "Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o in quale situazione ti trovi nella vita, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte. Alla fine per me la cosa migliore era andarmene via dalla Spagna, perché era una situazione che non potevo più sopportare".
La decisione di lasciare l'Atletico Madrid
Alla base della decisione dell'attaccante spagnolo di lasciare l'Atletico Madrid la scorsa estate sembrano esserci proprio le tante critiche ricevute, specialmente in patria, quando vestiva la maglia della nazionale: "Ho passato un periodo molto brutto e pensavo che non sarei stato più in grado di giocare", ha continuato Morata, "siamo quello che si vede in tv e sui social media, ma è un mondo che spesso non è reale. Devi dare una certa immagine di te perché è il tuo lavoro. E sì, ho passato un periodo molto, molto, molto brutto e a un certo punto sono esploso. C'è stato un momento in cui non riuscivo ad allacciarmi le scarpe. Stavo correndo a casa perché mi si chiudeva la gola e ho iniziato a vedere sfocato".
Gli ultimi mesi in particolare sono stati i più difficili: "Tre mesi prima degli Europei non ero sicuro che sarei riuscito a giocare di nuovo una partita. Non so cosa mi sia preso, non so cosa non andasse in me. È molto complicato e delicato, perché ti rendi conto che ciò che ami di più al mondo è ciò che odi di più. Era imbarazzante stare con i miei figli e uscire per strada. Ogni volta che andavo con loro succedeva qualcosa con le persone, a volte senza cattiveria". E così è arrivata la decisione di lasciare la Spagna: "All'inizio pensavo di rimanere perché lo volevo davvero, ma dopo un'intervista in cui ho detto quello che pensavo sono uscite notizie sproporzionate. Questo non mi succede in Italia".
Salute e Benessere
Siu, a Bari più di mille urologi al congresso nazionale
Il presidente Carrieri: "Importante occasione di dialogo su temi fondamentale per salute dei pazienti"
Oltre mille urologi sono attesi a Bari per il congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) evento di riferimento per la comunità urologica italiana e internazionale, che si svolgerà da domani al 13 ottobre alla Fiera del Levante. “Siamo entusiasti di ospitare questo congresso a Bari, un’importante occasione per riunire esperti del settore e favorire un dialogo costruttivo su temi fondamentali per la salute dei pazienti - afferma Giuseppe Carrieri, presidente nazionale Siu - La partecipazione di urologi di calibro internazionale arricchirà ulteriormente le nostre discussioni, permettendo di apprendere da esperienze e best practices di tutto il mondo".
La Siu rappresenta oltre 3mila urologi che operano nelle strutture del Servizio sanitario nazionale, nei reparti e negli ambulatori di Urologia, in una rete di oltre 300 centri Siu ospedalieri e universitari, costituendo un patrimonio culturale, scientifico e organizzativo a tutela della salute urologica dei cittadini italiani. Il Congresso nazionale ha l’obiettivo di affrontare le più recenti innovazioni nel campo dell’urologia, dal trattamento dei tumori a quello delle problematiche funzionali, dall’approccio alla calcolosi urinaria fino ai trapianti. Per questo, relatori di prestigio, anche di livello internazionale, porteranno il loro contributo su argomenti innovativi e pratiche cliniche avanzate in ambito urologico. Sono inoltre previste - spiega una nota - sessioni dedicate a giovani urologi, con l’obiettivo di formare la nuova generazione di specialisti e stimolare l’interesse verso ricerche innovative. Da sempre la Siu, attenta alla formazione e alla ricerca clinica, mira a presentare ai propri soci lo stato dell’arte della disciplina, enfatizzando l’importanza dei trattamenti mini e micro-invasivi, che si prestano bene al modello del Day Service, sempre più gradito dai pazienti.
“Il congresso avrà come tema centrale le principali sfide e opportunità della professione - sottolinea Luigi Cormio, presidente del congresso nazionale Siu - e affronterà argomenti di grande rilevanza come le ultime tecnologie in diagnosi e trattamento, le patologie emergenti e le nuove frontiere della ricerca scientifica. Attraverso sessioni plenarie, workshop pratici e presentazioni di studi clinici, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire le conoscenze e condividere esperienze in un ambiente di collaborazione e scambio”. In un contesto in cui la professione medica deve affrontare sfide significative, quali la carenza di personale e le problematiche legate alla sostenibilità finanziaria delle cure, il congresso Siu offre anche uno spazio di riflessione sulle opportunità e le particolarità che gli urologi si trovano a vivere. Nella serata inaugurale, è confermato il talk, moderato dal giornalista Francesco Specchia, dov’è previsto l’intervento di Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei Rettori italiani, che si terrà alle ore 18 di domani, nella splendida cornice del Teatro Petruzzelli di Bari, con la partecipazione dell’artista Max Giusti.
Salute e Benessere
Dermatite atopica, esperta: “Jak inibitori agiscono...
La dermatologa Tolino, ‘strategia d’intervento deve essere mirata precoce e personalizzata’
“La dermatite atopica rappresenta una sfida diagnostica, sia per l'eterogeneità clinica della malattia, sia per la sua complessità - una grande varietà di malattie cutanee condivide, infatti, segni e sintomi della dermatite atopica - ma anche per l'inadeguata risposta alle terapie tradizionali”. Così Ersilia Tolino, dirigente dell'Uoc di Dermatologia e responsabile ambulatorio Dermatite atopica e malattie infiammatorie croniche cutanee dell'ospedale Fiorini di Terracina (Latina), all’Adnkronos illustra le novità “nello scenario terapeutico”, come “i farmaci biologici di più recente introduzione, i jak inibitori: piccole molecole che vanno a bloccare l'enzima janus chinasi, intervenendo sia sulle infiammazioni che sul prurito”.
Questi farmaci “hanno il vantaggio della somministrazione orale e della rapidità sia in termini di efficacia” clinica “che sul sintomo del prurito - sottolinea Tolino - che sappiamo essere” un sintomo “fondamentale nella dermatite atopica, perché determina disturbi del sonno, con un impatto importante sulla vita sociale e sulla produttività lavorativa”. In base alla “nostra esperienza, la strategia di intervento sulla dermatite atopica deve essere mirata e precoce - aggiunge - Il percorso di cura deve essere quanto più personalizzato, sulle caratteristiche del paziente, con accesso tempestivo alle terapie: questo, infatti può rivoluzionare la gestione della malattia consentendo dei risultati che fino a poco tempo fa sembravano irraggiungibili”.
La dermatite atopica “è la più frequente malattia infiammatoria cronica cutanea in età pediatrica - ricorda Tolino - Ha una prevalenza circa del 20%, ma dati recenti mettono in luce che sia anche frequente in età adolescenziale e adulta, con una prevalenza che si attesta intorno al 10% circa. La diagnosi si basa sull'anamnesi e sull'esame clinico, sulla familiarità per malattie atopiche, sul prurito o sulla presenza di lesioni tipiche: chiazze eritematose che possono evolvere verso placche eritemato-papulo-vescicolari, che sono siti poi di lesioni di grattamento, escoriazioni e croste, con tendenza quindi - conclude - alla sovrainfezione batterica”.