Renzo Rubino: “Torno con un disco felice come una festa di piazza”
Il nuovo album 'Il silenzio fa Boom' arriva a 7 anni di distanza dall'ultimo: "Ho vissuto cose che mi hanno portato a scrivere per necessità"
"Scrivo per necessità e per esorcizzare i momenti bui". Il risultato "è un disco felice come una festa di piazza". Renzo Rubino, descrive così il suo nuovo progetto discografico 'Il silenzio fa Boom'. Il nuovo album arriva a distanza di sette anni dall’ultimo lavoro in studio 'Il gelato dopo il mare': sette anni in cui Renzo non ha distolto nemmeno per un attimo lo sguardo dalla musica in tutte le sue declinazioni, dedicandosi anima e corpo anche al suo festival Porto Rubino, nato da un'idea visionaria e diventato - alla sua quinta edizione - un gioiello tra i festival estivi italiani, capace di attirare grandi nomi della musica nazionale e internazionale in un'atmosfera unica e coinvolgente.
In questi anni, racconta l'artista "mi sono nutrito del successo di Porto Rubino ma poi ad un certo punto l'essere musicista mi ha riportato a scrivere canzoni. La vita ti segna con cose belle e anche brutte, e io scrivo per stare meglio ed esorcizzare i momenti bui: ho perso delle persone a me care, mi è cambiata la vita, ho subito un'operazione e ho fatto delle cose che mi hanno portato a scrivere per necessità".
E questa necessità "si è trasformata in un disco felice, come la festa di piazza, in questo caso la festa pugliese", simbolo di comunità e di condivisione emotiva. L’album di Rubino è un viaggio attraverso le emozioni umane: l’amore, la vanità, la celebrazione della diversità. È un disco intimo e personale, che riflette un importante cambiamento nella vita dell’artista. "Questo disco - sottolinea l'artista - ha tanto di me. Con questo lavoro mi sono reso conto che per troppo tempo avevo messo da parte quella che è la mia vera natura, stare in giro come musicista e suonare".
Ad arricchire questo ritorno sulle scene musicali, in contemporanea con l'uscita dell'album approda in rotazione radiofonica 'Patchouli (resta)', il nuovo intenso singolo estratto dal disco del cantautore pugliese. Il brano è accompagnato da un videoclip dal taglio onirico, nato da un’idea del regista e scrittore ai vertici delle classifiche Donato Carrisi. Nel cuore de 'Il silenzio fa Boom' pulsa la forza della Sbanda, che accompagna Rubino nei dieci brani che compongono il disco. Una formazione unica nel suo genere, che rievoca l'anima della banda di paese, con i suoi componenti provenienti da diverse parti d'Italia e uniti dalla passione per la musica.
Non musicisti professionisti, ma persone comuni che, come il panettiere, il macellaio o l'assicuratore, si ritrovano a suonare per ricrearsi dagli impegni quotidiani. E proprio da questa spontaneità nasce un suono antico eppure moderno, capace di emozionare e coinvolgere. Un suono che affonda le sue radici nella tradizione musicale italiana, un patrimonio prezioso da salvaguardare e valorizzare. "Lavoro con loro perché ho bisogno della loro autenticità e quindi sono davvero contento e felice che tutto questo stia accadendo in questo periodo perché ne avevo bisogno", commenta l'artista.
Per celebrare la pubblicazione de 'Il silenzio fa boom', oggi, presso l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini di Roma, Renzo e la Sbanda suoneranno in anteprima le canzoni del nuovo album nel corso di una grande festa serale che ha già registrato il tutto esaurito in prenotazione. L’evento sarà un vero e proprio battesimo live dell'album, che sarà seguito da un calendario di impegni estivi attualmente in fase di allestimento. A dieci anni dal suo esordio discografico e dalla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo, Renzo Rubino torna con un progetto intimo e autobiografico, che è al contempo un invito alla sua personalissima festa patronale.
Interviste
Intervista a Nicol Angelozzi, dal set a Madrina del Catania...
Nicol Angelozzi è un’attrice emergente dal talento e dalla determinazione straordinari. Nonostante la giovane età, ha già conquistato ruoli importanti, arrivando al pubblico televisivo con la serie Confusi, disponibile su RaiPlay, in cui ha interpretato un ruolo da protagonista. Ora è pronta a ricoprire il prestigioso ruolo di Madrina al prossimo Catania Film Fest, evento di spicco nel panorama del cinema indipendente.
In questa intervista, Nicol condivide la sua passione per la recitazione, i sogni ed i progetti che la attendono nel futuro.
Nicol, sei giovanissima ma hai già fatto passi importanti nella tua carriera di attrice, come ad esempio il ruolo da protagonista in Confusi. Come è nata questa passione per la recitazione e cosa ti ha spinta ad intraprendere questa strada?
“Da quando ero piccola ho sempre amato il mondo dello spettacolo. Ricordo che appena trovavo una spazzola in giro per casa, la prendevo e iniziavo a cantare, ballare e ad inventare storie. A scuola, non perdevo occasione di partecipare alle recite; ero sempre in prima linea. Da lì ho capito che quello poteva essere il mio mondo. La recitazione mi rende viva e mi fa provare emozioni intense. Per questo, mi impegno ogni giorno con tutta me stessa per inseguire il mio sogno.”
Sarai la Madrina della prossima edizione del Catania Film Fest, che si terrà dal 13 al 17 novembre 2024. Cosa significa per te questo ruolo e quale contributo speri di portare al festival?
“Sono molto emozionata di poter ricoprire un ruolo così importante, tornare nella mia città Catania e aprire le porte del festival. Spero di portare tanta freschezza e gioia, e di contribuire al successo di questo evento che valorizza il cinema indipendente.”
Il Catania Film Fest è un importante evento per il cinema indipendente. Secondo te, qual è il valore di questi festival per i giovani attori e per l’industria cinematografica in generale?
“Ieri in un’intervista dicevo che i festival avvicinano le persone al mondo del cinema e permettono di approfondire le proprie conoscenze. Avere l’opportunità di vedere film che in sala sono spesso difficili da trovare è un’occasione preziosa. Tantissime scuole ed università parteciperanno al programma del festival, e questa adesione mi rende molto felice.”
Guardando alla tua esperienza professionale, c’è un ruolo o un progetto che consideri particolarmente significativo nel tuo percorso?
“Sicuramente il ruolo di Maria Grazia in Confusi mi ha segnato particolarmente. Avere la possibilità di interpretare un personaggio per un mese intero è una sfida bellissima: ti permette di creare e cucirti il personaggio addosso, di viverlo davvero dall’inizio alla fine.”
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Ci sono dei progetti di cui purtroppo non posso ancora parlare, ma che saranno molto entusiasmanti. Soprattutto, continuerò a studiare ed a formarmi, perché credo che lo studio faccia davvero la differenza in questo mestiere.”
Quali attori o registi ti ispirano di più nel tuo lavoro, e con chi sogni di collaborare in futuro per continuare a crescere professionalmente?
“Mi piacerebbe interpretare un ruolo action, magari sullo stile di Lara Croft—sarebbe davvero divertente! Vorrei lavorare con Ferzan Ozpetek, per la sua grande delicatezza nella narrazione. Spero di avere la possibilità di esplorare sempre di più in questo mestiere, passando dalla recitazione alla televisione, o anche alla radio.”
Spettacolo
Il Cantatour 2024 arriva a Fasano, lo spettacolo gratuito...
Prosegue senza sosta l’edizione 2024 del Cantatour, l’evento itinerante organizzato da Telebari e Radiobari e co-finanziato da Puglia Promozione, che per il terzo appuntamento di venerdì 15 novembre fa tappa al Teatro Sociale di Fasano. Dopo il grande successo di pubblico dei primi due appuntamenti, prima a Bisceglie con lo special guest Fausto Leali, poi ad Alberobello con la partecipazione straordinaria di Mauro Repetto (storico componente degli 883), per la data di Fasano sarà Adriano Pappalardo a calcare il palco del teatro. La serata, condotta dal musicista Renato Ciardo con la partecipazione di Silvia De Sandi come voce fuori campo, è completamente gratuita e sarà un mix perfetto tra il Karaoke e la Corrida, dove il pubblico potrà esibirsi sui brani più famosi del cantautorato italiano. Gli ultimi posti disponibili su www.telebari.it e radiobari.net, cliccando al link dedicato: cantatour.cliccail.link
E quale cantautore può incarnare meglio lo spirito italiano di Adriano Pappalardo? L’artista originario di Copertino intratterrà il pubblico presente intonando tutti i successi che lo hanno reso famoso a livello nazionale e anche oltreoceano come “Ricominciamo” e “Voglio lei”.
Ancora una volta, quindi, il Cantatour dimostra di essere una calamita non solo per i cittadini ma anche per i turisti che possono godere delle bellezze paesaggistiche offerte dalla posizione strategica di Fasano, in un periodo ben distante da quello estivo. La cittadina, che si trova esattamente a metà fra la terra di Bari e il Salento, ha il vantaggio di sorgere nel cuore della Valle d’Itria, uno dei luoghi più visitati dai turisti durante tutto l’anno. E il Cantatour si inserisce proprio in questo contesto di destagionalizzazione che permette di godere delle bellezze della Puglia, sfruttando le temperature ancora lontane dal freddo invernale. Fasano, infatti, è il punto di snodo perfetto tra mare e monti, trovandosi a pochi chilometri di distanza sia dalle spiagge di Torre Canne e Savelletri che da Alberobello, Locorotondo e Martina Franca. La stessa Fasano, inoltre, possiede un centro storico di straordinaria bellezza, caratterizzato da viuzze, piazzette e le tante masserie storiche sparse nella campagna circostante. A queste si aggiungono, poco distante, le bellezze storiche degli scavi di Egnazia, uno dei parchi archeologici più famosi di tutto il Sud Italia.
Fasano è quindi la meta perfetta per le gite fuori porta, perché prima dell’appuntamento con il Cantatour si può passare una giornata all’aria aperta, gustando anche i piatti tipici della tradizione culinaria pugliese o visitando località uniche come il celebre Zoosafari, per poi chiudere la giornata nello storico Teatro Sociale di Fasano. Storico perché le sue origini risalgono al 1957 quando, dopo appena tre anni dalla costruzione del teatro Piccinni di Bari, 26 ricchi proprietari terrieri della città decisero di investire per regalare alla gente un luogo di cultura e ritrovo.
Quella di Fasano è la penultima tappa del Cantatour che, a una settimana di distanza dall’evento in Valle d’Itria, si sposterà in tutt’altra zona della Puglia. Il prossimo 22 novembre, nel teatro Rossini di Gioia del Colle, l’edizione 2024 dell’evento itinerante si chiuderà con lo show degli Audio 2. Scopri di più su >> https://viaggiareinpuglia.it/?mtm_campaign=GrandiEventi2024_Ottobre-Dicembre
Spettacolo
Io Canto Generation, chi è Namite Selvaggi? Ecco la...
Si è conclusa ieri, mercoledì 13 novembre, la seconda edizione di 'Io Canto Generation'. Ecco com'è andata la finale
Namite Selvaggi è la vincitrice di 'Io Canto Generation'. Si è conclusa ieri, mercoledì 12 novembre, la seconda edizione del talent show di Gerry Scotti andato in onda su Canale 5. Il talent per giovanissime voci è stato il leader della prima serata con il 17.34% di share individui e 2.220.000 spettatori (che salgono a 2.800.000 nella fascia di prime-time).
I premi assegnati
Grazie alla vittoria, Namite si è aggiudicata un percorso formativo alla New York Film Academy nella sede di Firenze, un viaggio a New York per visitare Broadway accompagnata dalla NYFA e, grazie a R101, la possibilità di registrare una cover. Questi sono i premi assegnati alla vincitrice del programma di Gerry Scotti.
A decretare il vincitore del talent show di Canale 5, sfida dopo sfida, è stata la super giuria composta da Michelle Hunziker, Al Bano, Iva Zanicchi, Orietta Berti, Claudio Amendola e Fabio Rovazzi e una rappresentanza di 100 componenti del pubblico in studio.
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Accanto alla 14enne, sul podio, si sono piazzate Mariafrancesca Cennamo, 10 anni, e Cristina Fiorita, 14 anni.Dopo la proclamazione e dopo aver assegnato i premi, Namite ha eseguito ancora una volta il suo cavallo di battaglia, la sua versione di 'Greatest Love of All', brano di Whitney Houston.
Namite Selvaggi, chi è?
Namite Selvaggi ha 14 anni, è nata in Tanzania e si è trasferita in Italia quando aveva un anno e da quel momento vive con la sua famiglia a Terracina, in provincia di Latina. Sin da quando era piccola, Namite coltiva la sua forte passione per il canto. Grazie alla sua voce potente è riuscita a conquistare il favore della giuria e del pubblico, soffiando per pochissimo la vittoria a Mariafrancesca Cennamo di soli 10 anni, che è arrivata seconda ma che non è tornata a casa a mani vuote. La giovanissima ha vinto il 'Premio R101', consegnato dalla speaker della radio, Chiara Tortorella.