Disegno in miniatura di Michelangelo venduto per 200mila dollari
Lo schizzo in miniatura misura 4.6 x 6 cm e raffigura un blocco di marmo con la parola "simile"
Un piccolo schizzo a penna e inchiostro marrone di un blocco di marmo disegnato da Michelangelo Buonarroti (1475-1564) è stato battuto all'asta da Christie's a New York nella serata di mercoledì 17 aprile, nell'ambito di "A Park Avenue Collection", per 201.600 dollari (pari a 1188.920 euro). Il disegno, arricchito dalla parola "simile", è stato offerto con una base di partenza d 6.000 dollari e l'aggiudicazione finale ha raggiunto una cifra pari a 33,6 volte la sua stima minima. Lo schizzo in miniatura misura 4.6 x 6 cm ed è stato venduto insieme con una lettera di un discendente di Michelangelo. L'acquirente ha chiesto di restare anonimo, come ha precisato un portavoce di Christie's all'Adnkronos.
Il disegno era noto in letteratura ma è stato recentemente identificato come opera di Michelangelo dal dipartimento di disegni antichi di Christie's, che ha trovato la lettera e il disegno attaccati al retro di un altro disegno che si trovava in una collezione privata da decenni. Quando l'anno scorso gli specialisti di Christie's hanno visto la lettera, hanno subito capito che il piccolo disegno sul retro era di Michelangelo. Le ricerche successive hanno confermato l'attribuzione.
Un numero esiguo di opere di Michelangelo è oggi custodito in mani private, forse meno di dieci. Il disegno venduto nell'asta newyorchese di Christie's faceva parte di un gruppo di disegni di blocchi di marmo di mano di Michelangelo, la maggior parte dei quali è conservata nella Casa Buonarroti di Firenze, fondata dall'ultimo discendente maschio diretto di Michelangelo, Cosimo Buonarroti, morto nel 1858. Lo schizzo fu regalato nel 1836 a un turista inglese, il futuro governatore di Hong Kong, Sir John Bowring. È probabile che Cosimo Buonarroti si muovesse occasionalmente per ritagliare questi schizzi da un foglio più grande di tali disegni per donarli a ospiti onorati. Questo disegno venne venduto in un'asta di Christie's tenutasi a Londra il 1° luglio 1986 e presentato come opera di un collaboratore di Michelangelo Buonarroti. Il catalogo del 1986 di questo disegno menzionava un frammento di carta attaccato al supporto, "ritenuto di mano di Michelangelo". Le recenti ricerche degli specialisti di Christie's hanno consentito di accreditare la paternità al genio del Rinascimento.
Cultura
Oltre 400 neologismi nel Nuovo Devoto-Oli 2025
Advocacy, gender studies, ChatGPT, cyberstalking, downburst, overtourism, ma anche mangificio, forchiaio, dashi, gastronauta, grué di cacao
Advocacy, gender studies, ChatGPT, cyberstalking, downburst, overtourism, ma anche mangificio, forchiaio, dashi, gastronauta, grué di cacao: con oltre 400 neologismi e neosemie, rinnovato nell'impostazione e nella struttura, esce il Nuovo Devoto-Oli 2025, il vocabolario della lingua italiana pubblicato da Le Monnier che così aiuta a comprendere il presente e ad attrezzarsi per le sfide future. Fanno il loro ingresso nuove parole e nuovi significati tratti come di consueto dall'attualità (cyberstalking, iperturismo, mangificio, orto sinergico, oblio oncologico, turistificare), dalla politica (autonomia differenziata, eco-attivismo, houthi), dall'economia e della finanza (eurosclerosi, agricoltura verticale, agrivoltaico), daalla cultura e dai social media (prompting, Intelligenza Artificiale Generativa, Large Language Models), dalla televisione e dallo sport (boppone, cumbia, varista, scavetto), dai gerghi e modi di dire (bestie, maranza, essere in bolla) e dalle nuove mode e tendenze (dashi, commercio inverso, bubble tea, fentanyl, grué di cacao, K-pop, kombucha, pacossare, semaglutide, terraformare).
Anche in questa nuovo edizione il lungo e approfondito lavoro di riscrittura, con definizioni rinnovate e chiare, di voci di uso comune che più di altre risentono della mutata sensibilità generale su alcuni temi, guida il lettore nella comprensione dei significati definiti in un linguaggio moderno e universalmente comprensibile per cogliere le sfumature della società che cambia. Infine, rimangono centrali le tre rubriche di “pronto soccorso linguistico” per orientarsi tra le insidie di una lingua in continuo cambiamento e scoprire le parole più giuste per esprimersi correttamente nei vari contesti: Parole minate che aiuta a scrivere e parlare evitando gli errori più diffusi, Questioni di stile per esprimersi in maniera appropriata a seconda della situazione (il cane non si 'esce' e le valigie non si 'salgono') e Per dirlo in italiano che suggerisce alternative alle parole inglesi troppo spesso abusate quali appeal (fascino), workshop (seminario o laboratorio), location (luogo).
La grande attenzione ai problemi e al linguaggio della contemporaneità rimane dunque la caratteristica principale del Nuovo Devoto-Oli, arrivato all'ottava edizione dopo il completo rinnovamento che, a partire dall'opera concepita da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli nel lontano 1967, ha prodotto una nuova idea di vocabolario, sotto la guida di Luca Serianni e di Maurizio Trifone, che nel tempo si sono aggiunti come autori.
Anche l'edizione 2025 è disponibile nelle due versioni fortemente integrate cartacea e digitale, dove la banca dati digitale sottesa al volume cartaceo ha un forte valore strategico che convoglia la maggior parte degli sforzi per aggiornamenti, integrazioni e sviluppo delle applicazioni. 2560 pagine, con 75.000 voci, 250.000 definizioni e 45.000 locuzioni per il volume cartaceo, più snello, mentre la versione digitale (sito web e applicazione per tablet e smartphone IOS e Android), veloce, intuitiva e semplice nella consultazione, offre 120.000 lemmi e 325.000 definizioni, consentendo una fruizione completa di tutti i contenuti, con funzionalità e strumenti pensati per un’esperienza d’uso interattiva, che permetta di avere il vocabolario sempre a portata di mano, compreso l’audio di tutte le voci per una pronuncia corretta e la possibilità di condividere il lemma, tramite e-mail o post sui principali social network, per risolvere dubbi durante lo studio o il lavoro.
Cultura
Napoli, al via G7 cultura: debutto per il neo ministro Giuli
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