Ultima ora
Turismo: TTG e Inout 2024, le anticipazioni del marketplace
Una manifestazione, TTG, che le cifre stesse consacrano come quella italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale e che si prepara alla nuova edizione con un’offerta ancora più ricca di occasioni di business, eventi e informazioni
I numeri parlano da soli: +19% di presenze rispetto alla precedente edizione, 26 padiglioni, 20 regioni italiane, 55 destinazioni estere e 2.700 brand in una tre giorni di business, incontri e seminari con oltre 200 eventi organizzati e più di 250 relatori. Da questo straordinario risultato del 2023 ripartono ttg travel experience e inout| the contract community che nel 2024 si terranno dal 9 all’11 ottobre alla fiera di Rimini, organizzate da Italian exhibition group (Ieg). Una manifestazione, ttg, che le cifre stesse consacrano come quella italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale e che si prepara alla nuova edizione con un’offerta ancora più ricca di occasioni di business, eventi e informazioni. Obiettivo: intercettare le nuove tendenze del turismo, scoprire i nuovi format del settore e fornire ai professionisti del comparto strumenti e idee per ampliare i target di riferimento.
Tra le novità dell’appuntamento c’è il focus espositivo dedicato al turismo nautico che completa l’offerta espositiva di ttg sul turismo attivo e all’aria aperta. Il turismo nautico è in costante crescita. Nel 2023 le prenotazioni sono salite del 130% rispetto al 2022, mentre la spesa media degli italiani nel comparto ha registrato un +53%, facendo della nautica da diporto una risorsa indispensabile per l’economia turistica nazionale. Le categorie coinvolte vanno dal charter nautico alle crociere, dai porti turistici ai parchi e riserve costieri, coinvolgendo anche skipper, corsi per barche da diporto, diving, escursioni in barca e associazioni di categoria.
Nel 2023 la manifestazione ha ampliato per la prima volta i mercati presidiati poiché la maggior parte del contingente di buyer esteri di ttg è specializzata non solo sul prodotto Italia, ma anche sulle mete turistiche delle destinazioni limitrofe. Lo scorso anno, quindi, pur mantenendo la leadership di vendita per le località nazionali ttg ha lanciato ttg med, aprendosi alla contrattazione delle mete del bacino mediterraneo con business meeting pensati per favorire l’incontro tra la domanda dei buyer worldwide e l’offerta dei seller di tutta l’area mediterranea, oltre all’Italia. L’intento per il 2024 è ampliare la rosa di Paesi coinvolti, restando sempre nell’ambito del b2b puro, ma intensificando le occasioni di matching estero su estero. La vision è diventare il marketplace mondiale del turismo.
Forte del successo dello scorso anno poi raddoppia Luxury Event by ttg, l’evento di business dedicato al luxury travel che si tiene nella giornata a precedere l’apertura dell’esposizione. Il workshop b2b, organizzato a Rimini l’8 ottobre, manterrà la formula del 2023 con i suoi incontri one to one, ma i buyer e i seller raddoppieranno. Uno sviluppo dettato dal continuo incremento del settore dell’alta gamma. Nell’anno in corso, l’Italia risulta la destinazione più gettonata per il turismo di lusso internazionale e il luxury tourism genera il 15% del fatturato totale del settore alberghiero del nostro Paese e il 25% della spesa turistica totale. A essere coinvolti nell’evento di ttg saranno i big player del turismo d’alta gamma, dalle dimore storiche e ville di prestigio agli hotel a cinque stelle, dai boutique hotel e Spa resort alle luxury cruises e ai treni di lusso, fino agli shopping luxury mall.
Inoltre InOut, il format di Ieg specializzato in forniture e contract per l’ospitalità in Italia, torna nel 2024 a completare il marketplace dedicato a turismo e ospitalità. Materiali e superfici, progettazione di stanze d’albergo o di strutture per il glamping, piscine e arredo degli stabilimenti balneari, sino all’outdoor e al green saranno i settori protagonisti. Qui le migliori aziende presenteranno le proprie innovazioni per suggerire a progettisti e architetti soluzioni inedite - strutturali, di arredo e di design - per l’hospitality.
Tra i protagonisti del 2024 l’area Poolwide The Water Experience, che ospiterà l’intera filiera del settore piscine & wellness, dalla produzione alla distribuzione. Tra le novità, anche l’area Sport & Food, che accomunerà aziende e brand di due settori spesso accostati nelle scelte di viaggio dei clienti. Due segmenti affini soprattutto per il popolo dei digital nomad, attento all’aspetto salutistico dell’esperienza di viaggio. A caratterizzare l’edizione il connubio tra arte e ospitalità, declinato sia a livello di contenuto - con un’installazione artistica di forte impatto scenico che coinvolgerà le vasche del quartiere fieristico di Rimini - sia come interessante trend. Sulla scia di un forte aumento della richiesta da parte degli hotel, tra i nuovi espositori ci saranno società di consulenza che proporranno agli imprenditori alberghieri servizi personalizzati per rivisitare le loro strutture in chiave artistica.
Spettacolo
Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
Esteri
Ucraina, F-16 in arrivo. Russia: “Servono più armi...
Si avvicina il 'debutto' dei jet attesi da Kiev. Shoigu chiede un ulteriore sforzo alla macchina bellica di Mosca
La Russia ha bisogno di nuove armi per la guerra, l'Ucraina si prepara ad accogliere gli F-16. Grandi manovre tra Mosca e Kiev in una fase cruciale del conflitto, tra piani di nuovi attacchi e strategie che cambiano.
L'Ucraina, dopo circa 5 mesi con le spalle al muro, aspetta l'arrivo delle armi che gli Stati Uniti hanno inserito nel pacchetto da 61 miliardi di dollari recentemente approvato dal Congresso. Da Washington, che ha già inviato missili a lungo raggio Atacms, arriverà anche una fornitura speciale del Pentagono con sistemi Patriot. Kiev, quindi, potrà contrastare con nuovi strumenti la probabile offensiva che la Russia si appresta a sferrare tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Le forze ucraine, costrette a razionare per mesi le munizioni, potranno adottare un atteggiamento e di conseguenza una strategia differente.
Il quadro potrebbe cambiare in maniera nei prossimi giorni per l'arrivo sulla scena di un nuovo 'protagonista'. L'Ucraina si prepara a salutare l'arrivodei jet F-16 dopo la Pasqua ortodossa, che viene celebrata domenica 5 maggio.
A fare riferimento alla data è Ilya Yevlash, portavoce dell'aviazione di Kiev. "Stiamo aspettando", dice - come riportano media ucraini e come rilancia Newsweek - e annuncia che gli aerei potrebbero 'debuttare' "dopo Pasqua". Da mesi i piloti si addestrano per sfruttare i caccia, forniti in particolare da Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Belgio.
Non è chiaro, a questo punto, quale sarebbe l'impatto degli F-16 sugli equilibri in campo. Nelle scorse settimane, un'anonima fonte militare ucraina ha evidenziato a Politico che "gli F-16 servivano nel 2023, non vanno bene per il 2024". Il governo olandese nei mesi scorsi ha preannunciato l'invio degli aerei "nel secondo trimestre del 2024". A marzo, il Belgio si è impegnato a consegnare i velivoli entro la fine dell'anno. "Quest'anno, più di uno squadrone di F-16 comincerà ad arrivare in Ucraina con piloti e addetti alla manutenzione", una delle ultime comunicazioni del segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin.
La Russia ha bisogno di altre armi
Rispetto all'Ucraina, finora la Russia ha potuto esibire e sfruttare una netta superiorità in termini di uomini, munizioni e mezzi. Mosca riversa soldati al fronte senza soluzione di continuità, con minima attenzione alle perdite umane. Il tema delle armi a disposizione, per quantità e qualità, comincia però a diventare un argomento da affrontare. Ad accendere i riflettori sul tema è il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, che chiede uno sforzo ulteriore alla macchina bellica. Gli accordi con altri paesi - la Corea del Nord per l'artiglieria, l'Iran per i droni - sono fondamentali ma non bastano.
"Per mantenere il ritmo richiesto dell'offensiva... è necessario aumentare il volume e la qualità delle armi e degli equipaggiamenti militari forniti alle truppe, in primo luogo le armi", dice Shoigu dopo una riunione con la leadership militare e alla luce delle esigenze illustrate dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov.
La Russia da mesi esercita una pressione costante in particolare lungo il fronte orientale. Le forze di Mosca hanno guadagnato terreno, costringendo Kiev a scelte conservative e a abbandonare alcune posizioni. Ora, però, l'Ucraina inizia a ricevere le armi dagli Usa e da altri paesi della coalizione occidentale. La Russia, che secondo analisti e esperti potrebbe sferrare una nuova offensiva tra fine primavera e inizio estate, nelle prossime settimane dovrà confrontarsi con nemici più preparati.
Esteri
Gaza, Hamas: “Oggi risposta a Israele su...
Netanyahu e Gallant: guerra non finisce anche se si raggiunge intesa
Hamas risponderà oggi alla proposta per il cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele nell'attacco del 7 ottobre. I colloqui per una tregua tra Israele e Hamas sono in stato avanzato ma le parti restano distanti sulla questione chiave se la fine della guerra nella Striscia di Gaza debba essere passo integrante dell'accordo. "Molto probabilmente" oggi, se Dio vuole che i mediatori riceveranno una risposta", dichiara Hamas in merito ai tempi di una risposta sulla proposta.
Blinken: "Progressi reali verso accordo"
A tessere la tela della diplomazia, nelle ultime ore, contribuisce soprattutto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che in Israele incontra il premier Benjamin Netanyahu. I progressi sono "reali e significativi", dice Blinken. Un segnale incoraggiante è rappresentato dalla decisione di Israele di aprire il valico di Erez per far arrivare gli aiuti direttamente nel nord di Gaza.
L'esercito israeliano afferma che circa 30 camion con cibo e forniture mediche dalla Giordania sono entrati oggi nel nord della Striscia attraverso il valico. I camion sono stati sottoposti ad una "attenta ispezione di sicurezza", fanno sapere le forze di difesa (Idf). Il passaggio era stato attaccato e gravemente danneggiato durante l'assalto di Hamas del 7 ottobre, l'Idf sostiene di aver effettuato lavori per consentire il transito dei camion.
Netanyahu: guerra non finisce anche se c'è accordo
"Un progresso reale e importante", ripete Blinken. Netanyahu, però, nell'incontro con il numero 1 della diplomazia a stelle e strisce ribadisce che non accetterà alcun accordo con Hamas che preveda la fine della guerra a Gaza. "Israele farà tutto il possibile per il ritorno degli ostaggi ma si sta preparando per l'operazione a Rafah", sottolinea anche il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant.
La Colombia interrompe rapporti con Israele
Blinken avverte i leader israeliani che un'operazione a Rafah in questo momento diminuirebbe le possibilità di raggiungere un accordo e avrebbe un impatto sugli sforzi statunitensi per promuovere la normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita. Secondo un rapporto del Guardian, Riad sta attualmente promuovendo un accordo di cooperazione in materia di sicurezza con gli Stati Uniti che esclude la normalizzazione dei legami con Israele, a causa dei continui combattimenti a Gaza.
Le operazioni militari condizionano anche i rapporti tra Israele e la Colombia, che interromperà le relazioni con lo stato ebraico, come annuncia il presidente del paese sudamericano, Gustavo Petro. Perentoria la replica del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, che stigmatizza la posizione "antisemita e piena di odio". "La storia ricorderà che Gustavo Petro decise di schierarsi accanto ai mostri più vili che la storia abbia mai conosciuto", scrive Katz su X, "che bruciarono neonati, uccisero bambini, violentarono donne e rapirono civili innocenti". "I rapporti tra Colombia e Israele sono sempre stati cordiali", continua Katz, "e nessun presidente antisemita pieno di odio cambierà la situazione".