Spettacolo
Alla scoperta delle terme italiane tra storia e benessere...
Alla scoperta delle terme italiane tra storia e benessere su Rai Premium
Il programma con Stefano Bini è un viaggio 'tra vapore acqueo e atmosfere da sogno' in sei stazioni termali con tanto di consigli su alimentazione e forma fisica
Alla scoperta delle più belle stazioni termali italiane tra storia, cultura, cure mediche e olistiche, buon cibo, ricette del benessere e benefici dell’acqua. Ha preso il via domenica 7 aprile alle 16.40 su Rai Premium il nuovo programma 'Le Strade Del Benessere': una proposta inedita nel panorama televisivo italiano, un’intera serie dedicata alla termalità del nostro Paese. Un viaggio, in compagnia di Stefano Bini, autore, conduttore e giornalista televisivo, in onda alle 16.40, su Rai Premium (canale 25) e in contemporanea su Rai Play, dove sarà anche possibile rivedere le puntate a poca distanza dall’on air.
Sei le stazioni termali visitate e 'raccontate' - Verona, Sirmione, Castrocaro, Chianciano, Garda e Saturnia - assolute eccellenze italiane, che offrono servizi per bambini, adulti e anziani partendo dai benefici dell’acqua, che sia calda o che provenga dal sottosuolo dopo centinaia di anni di percorso, diventando così solfurea, salso-bromo-iodica o calcica. Ogni puntata affronta dapprima la storia centenaria e contemporanea della struttura per poi passare all’offerta food esclusivamente salutare, e finire con i segreti curativi dell’acqua e i servizi offerti, dai fanghi ai massaggi, dai percorsi benefici alle saune, fino al bagno turco e alle stanze aromatiche. Tra vapore acqueo e atmosfere da sogno. In ogni puntata, gli esperti aiuteranno a capire nel dettaglio quali sono i cibi migliori per la salute e come aiutare fisico e organismo a rimanere sempre in forma. E poi consigli di tisane e letture adatte ai momenti di totale relax.
"I miei ultimi due programmi televisivi - afferma Stefano Bini - hanno visto sempre una puntata dedicata alle terme e entrambi hanno riscosso grandissimo successo di ascolti. Mi sono chiesto insieme al team autorale e produttivo, e poi con la Rai, se l’idea di costruire un intero programma sulle stazioni termali potesse funzionare. Da parte di tutti, c’è stato grande entusiasmo e così siamo partiti. Mio padre ha lavorato per anni a Terme di Saturnia, quindi per me un ritorno a casa e al contempo un rincorrere i miei sogni, quella carriera radiofonica e televisiva che è la mia 'strada' ma che non può farmi dimenticare tutte le sfumature del paese più bello del mondo. Sono appassionato di tutto ciò che ritengo essere patrimonio prezioso ed imperdibile della nostra Penisola - sottolinea - dove storia, cultura, cibo, profumi e benessere s’intrecciano per dare vita a quello che ci rende famosi nel mondo. Credo sia un dovere e una responsabilità tramandare anche tutto ciò che non è strettamente culturale ma che ha tanto da offrire come le strutture termali, consegnando questo patrimonio alle generazioni future affinché lo valorizzino. Il mio 'invito al viaggio tra le terme' è per chiunque abbia la curiosità di conoscere meglio questa nostra ricchezza".
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Pechino Express, oggi la semifinale: penultimo scontro tra...
A separare i viaggiatori dalla finale ci sono 233 chilometri: chi vincerà?
Fino all’ultimo respiro: nell’attesissima semifinale di Pechino Express - oggi, giovedì 2 maggio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now - quattro coppie ancora in gara continueranno la loro faticosissima corsa lungo la Rotta del Dragone con un solo obiettivo, staccare il pass per l’agognata finale della prossima settimana che, come sempre, sarà guidata dal conduttore Costantino Della Gherardesca e dall’inviato speciale Fru.
A separare i viaggiatori dalla finale ci sono 233 chilometri, quelli che separano la città eterna di Kandy dalla culla del buddismo in Sri Lanka Mihintale, la rotta della nona tappa di questo viaggio indimenticabile.
Le quattro coppie ai nastri di partenza del penultimo “scontro” sono Damiano e Massimiliano Carrara “I Pasticcieri”, Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo “Le Amiche”, Estefania Bernal e Antonella Fiordelisi “Italia Argentina”, Megan Ria e Maddalena Svevi “Le Ballerine”.
La gara
La semifinale si preannuncia agguerritissima. I concorrenti metteranno in spalla gli zaini nella città di Kandy e subito, al Royal Palace Park, scopriranno una danza tradizionale locale usata per invocare gli spiriti soprannaturali. Chilometro dopo chilometro – nella puntata alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go – i viaggiatori avranno modo di allenare la mente, di scoprire rimedi ayurvedici e di conoscere la lunga dinastia di sovrani all’Ancient City di Polonnaruwa, ex centro mercantile e religioso che oggi conserva i resti di antichi palazzi e templi, sito archeologico Patrimonio dell’Umanità.
Quindi le quattro coppie, come sempre dotate di uno zaino contenente una dotazione minima e 1 euro al giorno a persona e in valuta locale, si addentreranno nel Parco Nazionale di Minneriya dove osserveranno decine di specie animali nel corso di un safari sensazionale che accenderà più di una contesa tra loro e che sarà uno snodo fondamentale della gara.
Infine, di corsa tutti in direzione del tappeto rosso a Mihintale, dove Costantino e Fru annunceranno il verdetto più decisivo della stagione: quali coppie accederanno alla finale di Pechino Express?
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Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".