Economia
Bper, nel 2023 generata ricchezza per 3,4 miliardi di euro,...
Bper, nel 2023 generata ricchezza per 3,4 miliardi di euro, evitate oltre 47mila tonnellate di CO2
E' quanto emerge dalla Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario relativa al 2023
Nel 2023 la ricchezza generata dal Gruppo Bper è stata superiore ai numeri già significativi del 2022, raggiungendo 3,4 miliardi di euro. In termini di riduzione degli impatti ambientali il gruppo, in particolare, è stato in grado di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 47 mila tonnellate di CO2. E' quanto emerge dalla Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario (ex Bilancio di Sostenibilità) relativa al 2023 approvata e pubblicata dal gruppo Bper. Il documento, si legge in una nota, "evidenzia un cambiamento sostanziale, denso di significato per la banca. Anticipando di un anno le richieste della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), la Dichiarazione è per la prima volta inclusa nella relazione sulla gestione dell’Istituto. Un passo che rappresenta un’importante evoluzione, poiché sancisce in modo definitivo la compenetrazione dei fattori Esg nella strategia di crescita del gruppo".
Al suo interno, il documento affronta numerose tematiche: dalla riduzione degli impatti ambientali attraverso l’aumento della produzione di energia rinnovabile e l’efficientamento energetico all’arricchimento del portafoglio di prodotti green e social a disposizione dei clienti, dall’approvazione dei primi obiettivi di decarbonizzazione di portafoglio coerenti con la Net-Zero Banking Alliance all’emissione, a febbraio 2024, del primo green bond; ma anche il costante impegno sui temi di Diversity&Inclusion, le raccolte fondi per importanti cause sociali, la nascita di Bper Bene Comune, con servizi dedicati al Terzo Settore, e i miglioramenti ottenuti nei rating Esg.
Tra gli altri dati diffusi da Bper, sono 14 gli impianti fotovoltaici del gruppo che hanno contribuito al fabbisogno di energia elettrica, coperta al 100% da energia rinnovabile. I finanziamenti Esg nel 2023 hanno raggiunto i 6,5 miliardi di euro. Grande attenzione è infatti dedicata allo sviluppo di prodotti che, oltre a consentire una reale accessibilità in ottica di inclusione finanziaria, abbiano anche un forte carattere di innovazione e di riduzione degli impatti ambientali. Il Gruppo Bper Banca ha erogato a livello nazionale 11 milioni di euro destinati a liberalità e sponsorizzazioni a impatto sociale, culturale e ambientale positivo. Particolare attenzione è stata posta alle iniziative di educazione finanziaria e alla sostenibilità, con oltre 144 mila persone coinvolte solo nell’ultimo anno.
Sono stati inoltre pubblicati sul nuovo sito group.bper.it (area sostenibilità) una serie di documenti che consentono alla Banca di evidenziare le iniziative messe in atto per favorire un'attività più responsabile e sostenibile, nonché per valutare e gestire i rischi ambientali, sociali e di governance, tra cui il Report Tcfd , che fornisce una panoramica dettagliata sulle strategie e le azioni intraprese dal Gruppo per gestire i rischi e cogliere le opportunità legati al cambiamento climatico e il Report Principles for Responsible Banking (Prb), che presenta gli impegni presi dal Gruppo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu.
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1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
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Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.
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1 maggio, Luzzi (Feder.Agri): “Tanti morti sul lavoro...
Il segretario generale della Feder.Agri ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli
"I morti sul lavoro non sono solo quei mille all’anno registrati dalle statistiche, ad esempio ce ne sono 500 che perdono la vita nel tragitto casa-lavoro e 60 membri delle forze ordine che ogni anno si suicidano per motivi di lavoro”. Così Alfonso Luzzi, segretario generale della Feder.Agri, ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli.
“Oltre ai morti ‘sul’ lavoro - ha precisato Luzzi - sono da conteggiare anche i morti ‘per’ lavoro, quei 7.000 all’anno deceduti per le conseguenze della propria attività lavorativa, poi ci sono le malattie professionali, le aggressioni sui luoghi di lavoro e anche questioni ancora non evidenti come i rischi dello smart working”.
“Sono numeri grossi, anche se in linea con quelli della maggior parte dei paesi europei, ma che ci spingono a fare qualcosa, come lo sta facendo Confsal con più risorse alla sicurezza e qualità alle proposte”, ha concluso il segretario di Feder.Agri.