Cronaca
Fiera del Cicloturismo a Bologna, migliaia di visite allo...
Fiera del Cicloturismo a Bologna, migliaia di visite allo stand del Giro d’Italia d’Epoca
Un successo per il Giro d’Italia d’Epoca la presenza alla Fiera del Cicloturismo di Bologna che si è svolta dal 5 al 7 aprile, nello spazio DumBO. Migliaia di appassionati della bici, utilizzata per vivere i territori usando una mobilità dolce, nel pieno rispetto dell’ambiente, hanno fatto visita allo stand del Giro d’Italia d’Epoca che ha portato il suo mondo, quello del ciclismo storico, con le sue biciclette vintage, il suo abbigliamento tipico dei ciclisti di un tempo e le sue tradizioni e storie. Un modo per scoprire il fascino del viaggio in chiave moderna, raccontando il passato.
Nello stand del Giro d’Italia d’Epoca sono state esposte anche una Bartali reparto corse del 1949, con cui il Ginettaccio partecipò al Tour de France e la Bianchi con cui Fausto Coppi, nello stesso anno, vinse il Giro d’Italia. Ricco il palinsesto degli incontri. Gli organizzatori delle 14 ciclostoriche italiane confederate hanno raccontato la storia e la bellezza dei propri territori, con un approfondimento dedicato alle maglie e alle biciclette storiche usate sui percorsi. Poi l’incontro dedicato al Project Work, sviluppato in sinergia con l’ITS Cosmo di Padova, con gli studenti guidati dai docenti Silvia Signoretti e Andrea Cau.
Ospite dello stand anche Francesca Rulli, del marchio 4Sustainability, che certifica le aziende tessili sostenibili che, con Michela Moretti Girardengo, ha raccontato come il Giro d’Italia d’Epoca e il ciclismo storico giochino un ruolo fondamentale nell’economia circolare e nella tutela ambientale.
Una domenica tutta al femminile ha visto sul palco principale della Fiera del Cicloturismo, introdotte da Pinar Pinzuti, direttrice e mente creativa di questa fiera giunta alla sua terza edizione, Michela Moretti Girardengo e Gioia Bartali. Le due eredi della storia di Costante e Gino, rispettivamente presidente e vicepresidente del Giro d’Italia d’Epoca, moderate dalla giornalista Alessandra Ortenzi, hanno parlato dell’importanza delle ciclostoriche nell’economia del cicloturismo.
“Alla Fiera del Cicloturismo abbiamo portato con noi, oltre alle nostre bici, i temi legati all’ambiente, alla storia del ciclismo e alla tutela e alla valorizzazione delle strade che attraversano i territori che per noi sono un valore fondamentale, una ricchezza di tutti", ha dichiarato la presidente Michela Moretti Girardengo. "Speriamo che possano essere condivisi, e speriamo anche che chi si avvicina al cicloturismo possa scegliere un modo lento, eredità della storia dei nostri padri, per vivere un turismo alternativo usando sterrati e vie secondarie, viaggiando per l’Italia intera alla scoperta di luoghi ed emozioni senza tempo. La presenza dei giovani nel nostro stand che stanno usando il Giro d’Italia d’Epoca come caso studio per il loro percorso formativo, ci ha fatto capire che siamo generatori di meraviglia anche nelle nuove generazioni e che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta”, ha concluso.
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.