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Economia

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Superbonus 2024: dalle scadenze in calendario alle novità in arrivo

Il punto dopo l’approvazione del nuovo decreto da parte del Consiglio dei ministri

Superbonus 2024, dalle scadenze alle aliquote: le novità in arrivo

Sono diverse le novità per il superbonus nel 2024. Le ultime sono arrivate con il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 marzo. Tra gli interventi c’è l’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura per gli interventi successivi all’entrata in vigore del decreto, il cui testo è atteso in Gazzetta Ufficiale. L’intervento si aggiunge ai divieti già previsti dal decreto Blocca Cessioni.

Per il 2024 non ci sarà possibilità di regolarizzare le mancate comunicazioni all’Agenzia delle Entrate relative alle cessioni dei crediti oltre la scadenza del 4 aprile, data l’eliminazione della remissione in bonis.

Sono inoltre state stabilite misure per acquisire maggiori informazioni sulla realizzazione degli interventi agevolabili. Per il mancato invio dei dati sugli interventi è prevista una sanzione amministrativa di 10.000 euro, nel caso di interventi già avviati. In presenza di nuovi interventi, invece, è stabilita la decadenza dall’agevolazione.

Viene anche stabilita la sospensione della compensazione dei crediti fiscali in presenza di debiti con lo Stato di importo superiore a 10.000 euro.

Superbonus 2024: le novità in arrivo

Alle novità in arrivo con il decreto approvato dall’Esecutivo, il cui testo è in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si affiancano quelle già stabilite dall’intervento della fine dello scorso anno.

Come anticipato, viene esteso il divieto generalizzato all’utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura ai casi che erano rimasti fuori da quanto previsto dal decreto Blocca Cessioni dello scorso anno. La cessione verrà cancellata anche per gli interventi che interessano le case popolari (IACP) e quelli di cooperative edilizie ed enti del terzo settore.

Dovrebbe rimanere la possibilità di utilizzare le opzioni per gli interventi su immobili danneggiati da terremoti ma si dovrà attendere il testo del decreto per la conferma.

I contribuenti interessati dovranno fare attenzione a rispettare la scadenza del 4 aprile prossimo, spostata rispetto al termine originario del 16 marzo, relativa alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle somme oggetto di cessioni. Non sarà più possibile la regolarizzazione per il mancato invio con il pagamento della sanzione di 250 euro entro il 15 ottobre. Viene infatti eliminata la possibilità di utilizzare la remissione in bonis.

Sono inoltre introdotte misure per acquisire maggiori informazioni sulla realizzazione degli interventi agevolabili. Il mancato invio dei dati porterà alla pesante sanzione di 10.000 euro o alla decadenza dall’agevolazione, a seconda dei casi interessati, rispettivamente interventi già avviati o nuovi interventi.

Un’altra novità in arrivo è la sospensione della compensazione in presenza di debiti con lo Stato. Lo “stop” viene previsto nel caso di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi imposte erariali o ad atti emessi dall’Agenzia delle Entrate con importo superiore a 10.000 euro.

La sospensione si applica se sono passati 30 giorni dalla scadenza del pagamento e non ci sono provvedimenti di sospensione o piani di rateazione attivi. Il blocco alla compensazione con modello F24 si applica fino a concorrenza degli importi dei predetti ruoli e carichi.

Alle ultime novità si affiancano quelle già previste dall’intervento dell’Esecutivo della fine dello scorso anno. Per le spese sostenute nel 2024 è stato stabilito un contributo a fondo perduto a copertura della riduzione dell’agevolazione. L’accesso alla somma è previsto nel rispetto di determinati requisiti reddituali e di avanzamento dei lavori: reddito inferiore a 15.000 euro e il raggiungimento di almeno uno stato di avanzamento del 60 per cento al 31 dicembre 2023.

Superbonus 2024: aliquota dell’agevolazione e a chi spetta al 110%

Dal 1° gennaio scorso ci sono state diverse modifiche in relazione alle aliquote del superbonus.

Per le spese relative al 2023 l’agevolazione è stata riconosciuta nella misura del 90 o del 110 per cento. Per i condomini la misura della detrazione verrà ridotta all’aliquota del 70 per cento nel 2024 e scenderà ulteriormente al 65 per cento per il 2025. Per le villette e le unifamiliari, invece, la possibilità di beneficiare del bonus edilizio si è conclusa con la scadenza del 31 dicembre 2023.

Al quadro appena presentato si devono aggiungere alcune eccezioni relative ad alcune categorie di soggetti che potranno continuare a beneficiare del superbonus nella misura del 110 per cento.

Si tratta degli interventi di riparazione o ricostruzione a seguito di eventi sismici e dei lavori in cui i soggetti sono enti del Terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali.

Per tali categorie l’aliquota del 110% si potrà applicare per le spese sostenute non solo nel 2024 ma entro la scadenza del 31 dicembre 2025.

Superbonus 2024: le scadenze in calendario

Le scadenze relative al superbonus in calendario per il 2024 sono meno di quelle dello scorso anno.

La più importante e imminente è quella del 4 aprile prossimo: il termine relativo alle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate delle opzioni per le spese sostenute nel 2023 o per le rate annuali riferite a interventi realizzati negli anni precedenti.

La comunicazione relativa alle cessioni del credito e agli sconti in fattura deve essere effettuata entro il termine indicato, per evitare di perdere la possibilità. Il termine canonico, fissato al 16 marzo dell’anno successivo al sostenimento delle spese, è stato oggetto di proroga con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22 febbraio scorso.

A differenza di quanto accaduto lo scorso anno, come anticipato, non sarà possibile provvedere all’adempimento oltre la scadenza. Il nuovo decreto, in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, stabilisce l’impossibilità a utilizzare la remissione in bonis per la regolarizzazione con pagamento delle sanzioni.

Il rispetto della scadenza del 4 aprile interessa esclusivamente i soggetti che possono ancora utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura, in linea di massima quelli che hanno presentato la CILA entro il 16 febbraio 2023.

Un’altra scadenza in calendario è quella del 31 dicembre 2024. I condomini che vogliono mantenere la detrazione al 70% devono concludere i lavori entro la fine dell’anno.

Dal 1° gennaio 2025, per le spese sostenute il prossimo anno, l’agevolazione verrà ridotta al 65%.

Un’ulteriore termine in calendario riguarda il contributo a fondo perduto, previsto a determinate condizioni, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio scorso. Tali spese dovranno essere sostenute entro il 31 ottobre 2024.

Sarà invece inserito in calendario il termine per l’invio delle domande per accedere a tale contributo, data che deve ancora essere stabilita.

Superbonus 2024: in attesa del contributo a fondo perduto

Come anticipato il decreto 212/2023, approvato alla fine dello scorso anno, ha introdotto un contributo a fondo perduto per coprire la riduzione dell’agevolazione a tutela dei soggetti che hanno già iniziato lavori di superbonus nei condomini.

L’importo sarà riconosciuto nel rispetto di determinati requisiti di reddito e di avanzamento dei lavori.

Le condizioni da rispettare sono le seguenti:

● il raggiungimento di uno stato di avanzamento di almeno il 60 per cento al 31 dicembre 2023;

● un reddito del beneficiario dell’agevolazione inferiore a 15.000 euro;

● il sostenimento delle spese tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.

L’importo del contributo deve essere ancora definito ma non può superare la differenza tra la misura dell’agevolazione riconosciuta per le spese sostenute nel 2023 e quella che sarà riconosciuta per le spese del 2024.

L’attuazione della norma è demandata all’attuazione di un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che avrebbe dovuto essere .

Oltre all’incertezza sui criteri e sulle modalità di erogazione del nuovo contributo, non sono ancora state fornite le indicazioni sulla scadenza per la presentazione della domanda. Si dovrà infatti attendere un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, successivo all’adozione del decreto di attuazione del MEF.

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Ieg, Assemblea ordinaria azionisti approva bilancio...

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L’assemblea ha stabilito che il dividendo sarà posto in pagamento a decorrere dal 22 maggio 2024

Ieg, Assemblea ordinaria azionisti approva bilancio esercizio al 31/12/23 e nomina Cda

Italian Exhibition Group Spa, società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa, comunica che oggi si è tenuta l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti con l’intervento dei soci esclusivamente tramite il rappresentante designato. "L’Assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio della società al 31 dicembre 2023, così come approvato e presentato dal Consiglio di amministrazione, che ha chiuso con un utile di esercizio pari ad euro 14.160.861 e ha deliberato di destinare il risultato d’esercizio 2023 come segue: a ciascuna azione ordinaria avente diritto al pagamento alla record date, un dividendo lordo pari a euro 0,14, per un importo complessivo, sulla base delle azioni ordinarie attualmente in circolazione, pari a complessivi euro 4.156.590, con avvertenza che eventuali variazioni del numero delle azioni proprie in portafoglio al momento della distribuzione non avranno incidenza sull’importo del dividendo unitario come sopra indicato; per euro 70.804 a 'Riserva Statutaria' ai sensi dell’art. 24 lettera b) dello Statuto; per euro 118.633 a 'Riserva indisponibile plusvalenze non realizzate'; per il restante ammontare, attualmente calcolato in euro 9.771.424, a copertura delle precedenti perdite di esercizio", si legge in una nota di Ieg.

L’assemblea ha stabilito che il dividendo sarà posto in pagamento a decorrere dal 22 maggio 2024 e ha, inoltre, esaminato il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023 e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex d.lgs. 254/2016. "I risultati consolidati dell’esercizio 2023 evidenziano ricavi pari a 212,4 milioni di euro (+32,4% YoY), un Adjusted Ebitda pari a 49,5 milioni di euro con un Adjusted Ebitda margin all’23,3% e un risultato netto pari a 13,3 milioni di Euro, con un’incidenza percentuale sui ricavi del 6,3%; la posizione finanziaria netta è negativa per 71,9 milioni di euro", riferisce la nota.

L’Assemblea, esaminata la Relazione sulla Politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, ha approvato con il 99,386% dei voti presenti in Assemblea la prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e all’unanimità sulla seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.

Sulla base delle due liste presentate, l’assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione che scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, con l’elezione di 1 membro facente parte della lista n.1 presentata congiuntamente da Amber Capital Italia Sgr Spa., che detiene n. 683.386 azioni ordinarie, pari allo 2,21% del capitale sociale, e da Amber Capital Uk Llp che detiene 2.006.754 azioni ordinarie, pari al 6,50% del capitale sociale, e di 9 membri facenti parte della lista n.2 presentata da Rimini Congressi Srl, che detiene n. 15.434.995 azioni ordinarie, pari al 50,01% del capitale sociale, e rappresentanti il 56,27% dei diritti di voto esercitabili in Assemblea, per un totale complessivo di n.10 Consiglieri di amministrazione, fissando i relativi compensi.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione risulta così composto: Alessandra Bianchi (tratti dalla lista n.1 votata dal 5,949% dei rappresentati in Assemblea); Maurizio Renzo Ermeti, Corrado Arturo Peraboni, Moreno Maresi, Emmanuele Forlani, Valentina Ridolfi, Alessandro Marchetti, Gian Luca Brasini, Anna Cicchetti, Laura Vici (tratti dalla lista n.2 votata dal 94,051% dei Rappresentati in Assemblea).

L’Assemblea degli azionisti ha deliberato all’unanimità di nominare Luisa Renna sindaco effettivo e Sabrina Gigli sindaco supplente, al fine di poter riportare il Collegio sindacale alla composizione prevista dall’art.22.1 dello statuto sociale, prevedendo che rimanga in carica fino alla scadenza degli altri sindaci attualmente in carica e, pertanto, fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio al 31 dicembre 2025. Inoltre, l’Assemblea degli azionisti ha deliberato di confermare Luisa Renna nel ruolo di presidente del Collegio sindacale.

"L’Assemblea - prosegue la nota - ha autorizzato all’unanimità il Consiglio di amministrazione, previa revoca della precedente autorizzazione adottata dall’Assemblea ordinaria del 28 aprile 2023 per la parte non eseguita, all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ai sensi degli artt. 2357 e ss. del codice civile e dell’art. 132 del Tuf, anche in più tranche, anche su base rotativa (c.d. revolving), di azioni ordinarie della Società prive del valore nominale, fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni ordinarie della Società di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore al 10% del capitale sociale della Società, in conformità con quanto previsto dall’articolo 2357, comma 3, del Codice Civile, e, pertanto, tenuto conto delle azioni ordinarie possedute dalla società. La durata dell’autorizzazione è fissata in 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare di approvazione della proposta".

"Gli acquisti - spiega - dovranno essere effettuati nel rispetto delle prescrizioni normative e regolamentari, ivi incluse le norme di cui al Regolamento (Ue) 596/2014 e al Regolamento delegato (Ue) 2016/1052, nonché delle prassi di mercato ammesse pro tempore vigenti, ove applicabili. In ogni caso gli acquisti dovranno essere effettuati: ad un prezzo per azione che non potrà discostarsi in diminuzione e in aumento per più del 15% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione; ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata presente nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto".

"Le operazioni di acquisto di azioni - chiarisce - potranno essere effettuate nel rispetto delle condizioni previste dall’art. 3 del Regolamento delegato (Ue) n. 2016/1052 della Commissione al fine di beneficiare, ove ne sussistano i presupposti, dell'esenzione di cui all'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (Ue) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato con riferimento all'abuso di informazioni privilegiate e manipolazione di mercato. In considerazione delle diverse finalità perseguibili mediante le operazioni sulle azioni proprie, l’Assemblea ha autorizzato l’effettuazione degli acquisti, nel rispetto del principio di parità di trattamento degli azionisti previsto dall'art. 132 del Tuf, secondo qualsivoglia delle modalità di cui all'articolo 144- bis del Regolamento Consob (anche per il tramite di società controllate), da individuarsi, di volta in volta, a discrezione del Consiglio stesso".

Alla data del 19 marzo 2024 la società detiene n. 319.000 azioni proprie, pari all’1,03% del capitale sociale avente diritto di voto. L’Assemblea degli azionisti di Italian Exhibition Group in sede straordinaria non ha approvato la modifica dell’articolo 10 dello Statuto Sociale (convocazione dell’Assemblea) e dell’articolo 11 dello Statuto Sociale (partecipazione alle Assemblee). La percentuale di voti favorevoli degli azionisti ha rappresentato il 4,272% dei voti presenti in Assemblea; i voti contrari sono stati il 5,949%, mentre l’89,779% Rappresentati in Assemblea si è astenuto.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione della società si è riunito, per la prima volta, a valle dell’Assemblea dei soci di Italian Exhibition Group, e ha nominato Maurizio Renzo Ermeti presidente esecutivo, Corrado Arturo Peraboni amministratore delegato e Chief Exececutive Officer. Gian Luca Brasini è consigliere esecutivo. Il Consiglio di Amministrazione inoltre, sulla base delle dichiarazioni rese dagli interessati, all’esito delle opportune verifiche, ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dallo statuto in capo agli amministratori Moreno Maresi, Valentina Ridolfi, Alessandro Marchetti, Anna Cicchetti, Laura Vici e Alessandra Bianchi.

In aggiunta, il Consiglio di Amministrazione ha istituito i seguenti comitati interni: il Comitato Controllo e Rischi (a cui sono attribuite anche le funzioni di Comitato Parti Correlate), composto dagli amministratori indipendenti Alessandra Bianchi, Moreno Maresi, Anna Cicchetti, Valentina Ridolfi; il Comitato Remunerazione e Nomine, composto dagli amministratori (a cui sono attribuite anche le funzioni di Comitato Sostenibilità): Valentina Ridolfi, Laura Vici, Alessandro Marchetti, Emmanuele Forlani. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato l’Organismo di Vigilanza nelle persone di Fabio Pranzetti, Monia Astolfi e Lucia Cicognani, con il compito di vigilare sulla corretta implementazione, efficacia e osservanza del Modello 231 all’interno della società nonché di curarne il relativo aggiornamento. Fabio Pranzetti è stato nominato presidente dell’Organismo di Vigilanza.

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