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Da rottamazione quater a certificazione unica, le scadenze fiscali di marzo
Cosa e entro quando pagare: l'agenda del mese ricca di appuntamenti

Rottamazione quater, acconto irpef e adempimenti. E' ricco di appuntamenti fiscali il mese di marzo, a cominciare dalla sanatoria, con la scadenza del 15 marzo entro cui è possibile versare le prime tre rate. Si tratta di una riapertura dei termini, fissata con il decreto legge milleproroghe, rispetto alla data fissata in precedenza (28 febbraio). Alla nuova scadenza vanno aggiunti 5 giorni di 'flessibilità' che fanno slittare il termine al 20 marzo. Il primo appuntamento del prossimo mese è quello del 4 marzo, con il versamento dell'imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati o rinnovati tacitamente in data 01/02/2024.
Il calendario delle scadenze
Mentre le scadenze di metà mese slittano dal 16 marzo (sabato) al 18 marzo (lunedì), a partire dalla certificazione unica 2024, i contributi Inps e gli adempimenti Iva. Partendo dalla cu, i sostituti di imposta devono consegnare in via telematica all’Agenzia delle entrate le certificazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi, per il periodo di imposta 2023.
Alla cassa dovrà presentarsi anche chi deve pagare la Tobin tax, per il versamento: dell'imposta dovuta sulle operazioni su strumenti finanziari derivati e su valori mobiliari; dell'imposta dovuta sui trasferimenti della proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi nonché i titoli rappresentativi dei predetti strumenti; dell'imposta sulle negoziazioni ad alta frequenza relative alle azioni, agli strumenti finanziari partecipativi, ai titoli rappresentativi, ai valori mobiliari e agli strumenti finanziari derivati. A cui si aggiunge il lo split payment, con il versamento dell'Iva derivante da scissione dei pagamenti.
Il 18 marzo è la data fissata anche per effettuare il versamento d'imposta sugli intrattenimenti con il modello F24, e per il versamento dei contributi previdenziali Inps. In particolare, il pagamento va effettuato da coloro che hanno corrisposto compensi nel mese precedente per: collaboratori occasionali con redditi superiori a 5.000 euro annui; venditori porta a porta; rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; assegnisti e dottorandi di ricerca; soci e amministratori di società per i quali sussiste l’obbligo contributivo. Il 18 marzo sono chiamati alla cassa anche i datori di lavoro agricoli, che devono versare i contributi previdenziali per i loro dipendenti per i compensi relativi al mese precedente.
Altri adempimenti da regolarizzare entro il 18 marzo riguardano i contribuenti Iva mensili, che devono versare l’imposta di febbraio (con il modello F24) e la liquidazione della dichiarazione annuale Iva. Potrà pagare la prima rata (su un totale di 9) o tutto l'importo dovuto. Anche i soggetti che si occupano di intermediazione immobiliare entro la stessa data devono versare la ritenuta d’acconto del 21% sui contratti degli affitti brevi.

Economia
Satispay, da aprile arrivano commissioni su pagamenti: cosa...

Commissioni dell'1% anche per transazioni sotto i 10 euro

Satispay ha annunciato nuove commissioni sui pagamenti digitali dal 7 aprile 2025. La società ha avvisato i propri clienti dell'introduzione di una commissione dell'1% anche per i pagamenti nei negozi fisici al di sotto dei 10 euro, soglia fino a oggi esentata da balzelli.
“Si tratta di una decisione che penalizza sia i consumatori che i piccoli esercenti - dichiara il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso - Uno dei punti di forza di Satispay era proprio l’assenza di costi fissi per i pagamenti di piccola entità, un fattore che ha favorito la diffusione del servizio tra i cittadini e le attività di vicinato. Ora, con l’introduzione delle commissioni anche per i pagamenti sotto i 10 euro, si rischia di colpire proprio quei soggetti che più hanno bisogno di strumenti di pagamento digitali accessibili ed economici".
Secondo Assoutenti, questa scelta rappresenta un passo indietro nella promozione dei pagamenti elettronici e rischia di disincentivare l’uso del cashless, andando in contrasto con le politiche di digitalizzazione e tracciabilità dei pagamenti sostenute dalle istituzioni. “Chiediamo a Satispay di rivedere questa decisione e di valutare soluzioni alternative che non gravino sui consumatori e sulle piccole attività commerciali. Se necessario, siamo pronti a coinvolgere le autorità competenti affinché venga garantita la tutela degli utenti e la concorrenza nel mercato dei pagamenti digitali”, conclude Melluso.
Economia
Assegno unico 2025 e Isee, occhio alla scadenza di...

Non è necessario rinnovare la domanda per chi l'ha già presentata ma serve una nuova Dsu entro il 28 altrimenti l’importo sarà calcolato con riferimento a quelli minimi previsti dalla normativa

Novità in arrivo per l'Assegno unico, come già annunciato dall'Inps, ma occhio a una scadenza fondamentale. Entro il 28 febbraio è infatti necessario rinnovare l’Isee ai fini del calcolo dell’importo di questo sostegno, sulla base della propria condizione economica. I beneficiari della prestazione devono comunicare all’Inps eventuali variazioni nelle informazioni indicate in precedenza, tramite la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) aggiornata. Senza questo aggiornamento, dall'1 marzo sarà erogato l’importo minimo dell’assegno unico, pari a circa 57 euro. Gli arretrati potranno essere recuperati anche successivamente al termine del 28 febbraio, provvedendo all’aggiornamento dell’Isee entro il 30 giugno prossimo.
Aumento degli importi
A partire dal 1 gennaio 2025, l’importo dell’Auu e le relative soglie Isee saranno adeguati in base all’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). Tra le novità, si segnalano: genitori con figli sotto 1 anno (aumento del 50% dell’Auu fino al primo anno di vita), famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro (aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni); famiglie con almeno 4 figli (aumento fisso di 150 euro al mese); maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025) per chi ha un Isee fino a 25.000 euro e ha ricevuto l’Assegno per il nucleo familiare (Anf) nel 2021. L’Auu di febbraio 2025 sarà calcolato con i nuovi importi, mentre gli arretrati per gennaio 2025 saranno erogati a partire da marzo 2025.
Rinnovo Automatico delle Domande
Chi ha già una domanda di Auu approvata non dovrà presentare una nuova richiesta, a meno che non abbia ricevuto comunicazione di decadenza, revoca o rifiuto della domanda. È fondamentale, però, segnalare eventuali variazioni come la nascita di un nuovo figlio o il raggiungimento della maggiore età di un figlio. L’Inps invierà apposite notifiche per gestire queste situazioni.
Aggiornamento Isee
Per garantire il corretto calcolo dell’importo, è necessario presentare un nuovo Indicatore della Situazione economica equivalente (Isee) per il 2025. Senza un Isee aggiornato, a partire da marzo 2025, verrà erogato solo l’importo minimo. Tuttavia, presentando un nuovo Indicatore entro il 30 giugno 2025, gli importi saranno ricalcolati e verranno corrisposti eventuali arretrati. La richiesta può essere effettuata tramite il Portale unico Isee, l’app Inps Mobile o attraverso un Patronato.
Economia
Rottamazione cartelle, Fratelli d’Italia apre a...

Il viceministro dell'Economia ed esponente di Fdi, Maurizio Leo, all'Adnkronos: "Se si trovano le risorse va bene. Coperta corta, valuteremo il da farsi con Ragioneria dello Stato"

Fratelli d'Italia apre alla proposta di Matteo Salvini in materia di pace fiscale, a patto però che vengano trovate le coperture necessarie. "Se si trovano le risorse, d'accordo col ministro (Giorgetti, ndr), va bene. C'è solo un problema di risorse", dice all'Adnkronos il viceministro dell'Economia ed esponente di Fdi, Maurizio Leo, commentando l'idea di Salvini, il quale ha ipotizzato una rottamazione di tutte le cartelle esattoriali: "120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà", le parole del vicepremier leghista.
Da parte di Fdi nulla osta, ma il nodo è rappresentato dalle risorse. La coperta è corta? "E' questo il problema", osserva il viceministro Leo, che aggiunge: "Si valuterà il da farsi con la Ragioneria dello Stato. Da parte mia, per carità: a suo tempo, quando si insediò il governo e c'erano 28 milioni di cartelle, fui tra quelli che spinsero per trovare una soluzione: togliere sanzioni e interessi e approvare la rateizzazione. Problemi non ce ne sono, dal mio punto di vista, se si trovano le risorse...".
Interpellato sulle prossime norme in arrivo in materia di fisco, Leo ha aggiunto: "Vediamo se riusciamo a portare a casa un correttivo di tutti i provvedimenti. C'è il provvedimento - che stiamo concertando con la Conferenza unificata - sui tributi locali. Queste sono le cose su cui si sta lavorando".