Israele: “Uccisi con cecchini e velivoli teleguidati oltre 10 terroristi Hamas a Gaza”
Delegazione Hamas guidata da Haniyeh lascia l'Egitto dopo 3 giorni di colloqui. Biden: "Hamas non rappresenta i palestinesi, anche loro soffrono per il terrorismo"
Sarebbero più di 29.500 i morti e quasi 70.000 i feriti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. L'ultimo bilancio del ministero della Salute di Gaza, finita nel 2007 sotto il controllo di Hamas, parla di almeno 29.514 palestinesi morti e 69.616 feriti. Lo riportano i media israeliani.
L’esercito israeliano ha affermato di aver ucciso oltre 10 “terroristi” durante operazioni in corso nel quartiere Zeitoun di Gaza City, precisando di aver eliminato i miliziani di Hamas con “il fuoco dei cecchini e per mezzo di velivoli teleguidati ed elicotteri da combattimento”. Ha inoltre affermato di aver localizzato tunnel e depositi di armi di Hamas nella zona. L'esercito israeliano ha aggiunto di aver ucciso più di 10 combattenti di Hamas nella parte occidentale di Khan Younis.
L'Idf ha inoltre comunicato che un “velivolo sospetto”, entrato nello spazio aereo israeliano dal Libano, è stato intercettato con successo dalle difese aeree. Allarmi di sospetta infiltrazione di droni erano suonati in diverse comunità della Galilea. Le sirene hanno suonato anche a Kiryat Shmona a causa del timore che cadessero schegge a seguito dell'intercettazione.
Negoziati a Parigi
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato al gabinetto di sicurezza un documento sul dopoguerra a Gaza, con l'obiettivo dichiarato di arrivare all'insediamento di "funzionari locali" che possano amministrare i servizi nella Striscia al posto di Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell'enclave palestinese.
Intanto è partita la delegazione israeliana diretta a Parigi e guidata dal capo del Mossad, David Barnea, e dal direttore dello Shin Bet, Ronen Bar. Lo riferisce il Times of Israel che rilancia notizie dei media locali. A Channel 12, un funzionario israeliano ha parlato di negoziati che saranno "impegnativi", ma ha ammesso che c'è "ragione per essere ottimisti".
Hamas non ha cambiato posizione e insiste sul fatto che non accetterà di rilasciare gli ostaggi trattenuti dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza se Israele non si ritirerà dall'enclave palestinese. Lo riporta il sito di notizie Ynet, che cita funzionari palestinesi.
Dopo tre giorni di colloqui al Cairo, la delegazione di Hamas, guidata da Ismail Haniyeh, ha lasciato l'Egitto. Lo riporta la tv satellitare al-Jazeera sulla base di notizie diffuse da Hamas che riferisce di incontri con il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, incentrati su un accordo per il cessate il fuoco con Israele e la consegna di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
Colloquio Austin-Gallant
In un colloquio con il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha insistito sulla "necessità di un piano credibile che garantisca sicurezza e sostegno a più di un milione di persone che si sono rifugiate a Rafah prima di procedere con qualsiasi operazione militare" in questa città del sud della Striscia di Gaza.
Austin ha parlato anche della "necessità" di "garantire che arrivino più aiuti ai civili palestinesi, dal momento che saccheggi e violenze complicano l'accesso dei convogli umanitari a Gaza", ha fatto sapere il Pentagono. Al centro del colloquio, ha reso noto la vice portavoce Sabrina Singh, anche l'impegno per arrivare alla liberazione di "tutti gli ostaggi" e le operazioni militari israeliane contro Hamas nella città di Khan Yunis, sempre nel sud dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas.
Il portavoce della Knesset israeliana Amir Ohana al Jerusalem Post ha detto che "non c’è disaccordo negli Stati Uniti: democratici, repubblicani, Senato, Camera, tutti concordano sul fatto che Israele debba ricevere aiuti. È perché l'accordo è così ampio che probabilmente hanno cercato di aggiungere ulteriori argomenti controversi, in modo che passassero anch'essi". Il portavoce ha aggiunto di essere "molto ottimista" sul fatto che gli aiuti passeranno e arriveranno rapidamente e che "abbiamo fatto un grande sforzo, e ci siamo riusciti, per non entrare nelle discussioni interne su questioni controverse... abbiamo solo chiarito che stiamo attraversando i nostri momenti più difficili come Paese, e che avremmo bisogno di ogni possibile aiuto".
Il post di Biden
In un post su X il presidente americano Joe Biden ha scritto: "Non userò mezzi termini. La stragrande maggioranza dei palestinesi non è di Hamas. E Hamas non rappresenta il popolo palestinese". "In realtà anche loro stanno soffrendo a causa del terrorismo di Hamas - ha aggiunto - Dobbiamo essere chiari su questa realtà".
Egitto rafforza misure di sicurezza al confine con Israele
L'Egitto intanto rafforza le misure di sicurezza lungo il confine con Israele. Lo scrive Al-Araby Al-Jadeed in una notizia rilanciata dal Times of Israel secondo cui l'obiettivo sarebbe evitare attacchi, scontri tra reclute militari egiziane e forze israeliane. Stando alle notizie, le reclute dispiegate al confine egiziano avrebbero avuto un addestramento più approfondito dall'inizio del conflitto a Gaza, dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele, con lezioni sulla storia del confine fra Egitto e Israele e sugli accordi di sicurezza tra i due Paesi che condividono una frontiera di 240 chilometri.
Secondo l'articolo, alle forze di sicurezza egiziane dispiegate al confine non sarebbe consentito l'utilizzo degli smartphone per evitare che possano seguire gli sviluppi a Gaza. Inoltre, al valico di confine di Nitzana, dove sono dispiegate forze israeliane ed egiziane, gli uomini della sicurezza egiziana non sarebbero armati e sarebbero presenti ufficiali in borghese per evitare disordini.
Sport
Six Kings Slam, al via torneo Dubai: quando gioca Sinner,...
L'azzurro sfiderà Alcaraz, Djokovic e Nadal
Per chiudere al meglio il 2024, e prepararsi per le Finals di Torino, Jannik Sinner è volato a Dubai. Oggi comincia infatti il Six Kings Slam, un torneo esibizione che riunisce i migliori tennisti del pianeta. Insieme al numero uno Atp ci saranno infatti Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, sconfitto proprio dall'azzurro nella finale di Shanghai, Rafael Nadal, Daniil Medvedev e Holger Rune. Tanta curiosità negli Emirati, che hanno messo in palio un montepremi da record.
Six Kings Slam: quando gioca Sinner e calendario
Il Six Kings Slam comincia oggi, 16 ottobre, e durerà fino a sabato 19. Il primo a scendere in campo sarà proprio Jannik Sinner, che affronterà, alle 18.30 italiane, Daniil Medvedev. A seguire ci sarà la sfida tra Carlos Alcaraz e Holger Rune. I vincenti delle due sfide affronteranno rispettivamente Novak Djokovic e Rafael Nadal, che li attendono nelle semfiinali in programma giovedì 17. La finalissima invece si giocherà sabato 19 alle ore 20.
Six Kings Slam, dove vederlo in tv
Il Six Kings Slam sarà trasmesso in diretta su Sky, al canale Sky Sport Tennis (203), ma sarà visibile anche in chiaro su Supertennis, canale 64 del digitale terrestre, e su Dazn che trasmetterà l’evento anche in modalità gratuita e con commento in italiano. Sarà inoltre possibile seguire il torneo in streaming su NOW e DAZN, oltre che sull'app Sky Go.
Six Kings Slam: un montepremi da record
In palio per i partecipanti c'è il montepremi più ricco di sempre. Ognuno dei tennisti in gara intascherà infatti un milione e mezzo di euro per la sola partecipazione mentre, in caso di vittoria, la cifra si quadruplicherà raggiungendo i 6 milioni. Mai nessun torneo aveva raggiunto questa cifra, basti pensare che i montepremi più alti tra gli Slam sono quelli di Wimbledon e degli US Open: 3,6 milioni. Il Roland Garros e gli Australian Open garantiscono invece al vincitore cifre più basse, rispettivamente 2,7 e 2,2 milioni di euro.
Esteri
Trump e i contatti con Putin, il ‘no comment’...
Nessun commento dell'ex presidente alle rivelazioni di Bob Woodward sui contatti che avrebbe avuto, una volta lasciata la Casa Bianca, con il numero uno del Cremlino
Donald Trump e i rapporti con Vladimir Putin? Arriva il 'no comment' del tycoon riguardo alle rivelazioni di Bob Woodward sui contatti che avrebbe avuto, una volta lasciata la Casa Bianca, con il numero uno del Cremlino. Ma, intervistato durante un forum economico a Chicago, subito dopo ha aggiunto: "Se li avessi, sarebbe una mossa intelligente".
"Io ho rapporti amichevoli con le persone, e se ho una buona relazione con qualcuno è una cosa positiva non negativa, lui ha 2mila armi nucleari - ha poi aggiunto riferendosi sempre a Putin - e anche noi".
Dopo che sono state diffuse dai media americani le anticipazioni del libro di Woodward, "War", la campagna di Trump aveva dichiarato che "nessuna delle storie inventate da Woodward è vera". Il Cremlino ha quindi smentito le telefonate tra Trump e Putin, ma ha confermato che l'allora presidente americano inviò i kit per il test del Covid.
Trump-Putin, le rivelazioni di Woodward
Trump nel 2020 inviò segretamente a Vladimir Putin test per il covid, per suo uso personale, aveva rivelato Bob Woodward, leggendario giornalista dello scandalo Watergate, nel nuovo libro 'War', ricordando che allora i test negli Stati Uniti erano merce scarsa. Era stato Putin, terrorizzato dal covid, a raccomandare a Trump di non pubblicizzare la spedizione. "Non voglio che tu lo dica a nessuno altrimenti la gente si arrabbierà con te, non con me", avrebbe detto Putin a Trump.
Da allora, la relazione personale fra i due sarebbe rimasta in vita. All'inizio del 2024, l'ex presidente americano, ora candidato alle elezioni del prossimo novembre, ha mandato via un collaboratore dal suo ufficio nella residenza di Mar-a-Lago per poter parlare al telefono in privato con il leader russo. Sempre secondo la stessa fonte, il consigliere di Trump, l'ex presidente avrebbe parlato con Putin sette volte da quanto ha lasciato la Casa Bianca all'inizio del 2021.
Cronaca
Maltempo sull’Italia con piogge e temporali, scatta...
Una perturbazione di origine atlantica interesserà il Nord e parte del Centro
Il maltempo torna sull'Italia con piogge e temporali, e scatta l'allerta gialla in quattro regioni per la giornata di oggi, 16 ottobre 2024. Nelle prossime ore una perturbazione di origine atlantica raggiungerà infatti il nostro Paese determinando una fase di maltempo che interesserà il Nord e parte del Centro.
Le precipitazioni risulteranno localmente abbondanti, in particolare su alcune aree del Nord-Ovest, su Liguria e Toscana nord-occidentale. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.
Allerta gialla in quattro regioni
L’avviso prevede quindi, dalle prime ore di oggi, precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per oggi, mercoledì 16 ottobre, allerta gialla su parte di Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna.