Economia
Light + Building 2024 a Francoforte: il focus è Be...
Light + Building 2024 a Francoforte: il focus è Be Electrified
La fiera, che si terrà dal 3 all'8 marzo 2024, vedrà una forte presenza internazionale con espositori che, dopo la Germania, provengono per il 77% del totale, principalmente da Italia, Cina, Turchia, Spagna, Polonia, Austria, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Francia e Grecia
Il Light + Building 2024 di Francoforte si prepara ad accogliere i professionisti con una partecipazione record che vede al momento oltre 2130 aziende iscritte, pronte a presentare le loro soluzioni innovative nel campo dell'illuminazione e della tecnologia dei servizi per l'edilizia. Con un aumento significativo di aziende rispetto alle edizioni precedenti, questa fiera rappresenta un punto di incontro cruciale per i professionisti del settore provenienti da tutto il mondo. La fiera, che si terrà dal 3 all'8 marzo 2024, vedrà una forte presenza internazionale con espositori che, dopo la Germania, provengono per il 77% del totale, principalmente da Italia, Cina, Turchia, Spagna, Polonia, Austria, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Francia e Grecia.
Il focus di quest'anno è "Be Electrified" e punta a mettere in evidenza l'importanza dell'elettrificazione come pilastro per un settore edilizio che sia sostenibile e all'avanguardia. La fiera infatti offrirà una panoramica completa sulle ultime tendenze in materia di illuminazione, ingegneria elettrica, automazione domestica ed edilizia, oltre a mostrare tutte le novità e le nuove tecnologie che arriveranno sul mercato. Con oltre 2000 produttori pronti a presentare le ultime soluzioni in termini di sistemi di illuminazione intelligenti e tecnologie avanzate per la casa e gli edifici, l'infrastruttura elettrica assume un'importanza cruciale.
Proprio per questo un altro tema caldo della fiera è il settore dell'energia sostenibile, con un focus particolare sui sistemi fotovoltaici. Questi giocano un ruolo centrale per il futuro energetico, dalle centrali elettriche agli impianti privati sui balcone, da quelli sui tetti dei condomini ai campi fotovoltaici commerciali. Nel campo della tecnologia dei servizi per l'edilizia, i temi della fonte energetica, dell'indipendenza e dell'immagazzinamento dell'energia sono diventati sempre più importanti negli ultimi anni.
Al Light + Building 2024 saranno presentate quindi le nuove soluzioni per temi sempre più importanti, come gli impianti fotovoltaici e l'accumulo di energia e sono ben 70 gli espositori esperti in materia di mobilità elettrica e infrastrutture di ricarica, mentre 45 sono le aziende che presentano innovazioni tecnologiche e nuovi prodotti per l'approvvigionamento energetico decentralizzato. Dieci di loro sono specialisti di sistemi fotovoltaici.
La fiera riflette infatti le tendenze attuali del mercato, sottolineando quindi l'importanza sia dell'indipendenza energetica che quella dello stoccaggio. In particolare, le aree tematiche come la mobilità elettrica, l'infrastruttura di ricarica e i sistemi energetici decentralizzati saranno al centro dell'attenzione, con aziende leader del settore che presenteranno le loro innovazioni. Tra i protagonisti figurano ABB, Amperfied, Bosch Thermotechnik, Compleo Charging Solutions, Fronius, Go-e, Hager, Hensel, Hepa Solar, Legrand e Mennekes, solo per citarne alcuni.
Ed infine non mancheranno le principali aziende che si occupano delle soluzioni illuminotecniche che presenteranno innovativi concetti di illuminazione sia per gli interni che per l'outdoor. Dai prodotti intelligenti, portatili e minimalisti a quelli con effetti sorprendenti. I designer infatti sperimentano nuovi materiali e tecnologie, studiano nuovi processi produttivi e risorse sostenibili e queste tendenze influenzano il processo di progettazione.
In un'epoca di cambiamenti dinamici e di ibridazione, gli apparecchi d'illuminazione che soddisfano queste esigenze hanno un vantaggio decisivo: possono stare al passo con un processo di cambiamento continuo. Gli esperti di illuminazione mostreranno quindi le loro creazioni che consentono di passare da un'atmosfera di luce ad un'altra in base alla situazione e che si distinguono sia per l'estetica che per la tecnologia. Combinazioni di materiali inaspettate e contrastanti danno vita a oggetti di illuminazione espressivi. Tra le aziende presenti segnaliamo Artemide, Arkoslight, Bega, Bomma, Cangini E Tucci, Martinelli Luce, Molto Luce e Nimbus.
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G7, Poggi (Deloitte): “Ia rappresenta volano di...
"Solo allineando l'agenda delle priorità della transizione energetica e delle sfide ambientali con l'agenda delle priorità sull'intelligenza artificiale e sull'innovazione possiamo avere un beneficio per entrambe le transizioni e quindi per la competitività e la risoluzione delle sfide globali". E’ la considerazione di Andrea Poggi, Innovation Leader DCM e capo delegazione Deloitte del B7, a margine del B7 Italy 2024, di cui Deloitte Italia è l'unico Knowledge Partner, è guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia e ha un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale, guidando i Paesi G7 nelle grandi sfide di oggi.
"L'innovazione – sottolinea Poggi - ha un ruolo chiave nella gestione della transizione energetica e nella gestione delle sfide che riguardano il G7. La gestione di tutti i temi climatici, può essere risolta esclusivamente ricorrendo all'innovazione in maniera molto più strutturata. Per Poggi ci sono almeno tre motivi per ricorrere alle innovazioni: “il primo è che può consentire senz'altro di ottimizzare l'efficienza energetica. Pensiamo – ricorda - a quanto l'intelligenza artificiale può essere usata per affinare i modelli predittivi nella manutenzione, nell'utilizzo delle risorse dell'energia e quindi nel garantire il giusto utilizzo delle risorse; allo stesso tempo l'intelligenza artificiale e l'innovazione può accelerare i processi di ricerca di nuove fonti di energia sana e rinnovabili e può accelerare anche la risoluzione dei temi connessi all'economia circolare”.
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G7, Pareglio: “Rinnovare cooperazione per consentire...
“Le imprese possono operare secondo due, quello di modificare il proprio modello di business per rispondere alle esigenze dei clienti e dei mercati e quella di sviluppare all'interno dell'azienda una cultura più responsabile, più attenta all'uso delle risorse naturali, delle risorse sociali e di quelle energetiche. A dirlo, il presidente di Deloitte Climate & Sustainability, Stefano Pareglio a margine del B7 Italy 2024, di cui Deloitte Italia è l’unico Knowledge Partner, è guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia e ha un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale, guidando i Paesi G7 nelle grandi sfide di oggi.
“Nel nostro B7 Flash – ha rimarcato Pareglio - abbiamo anche portato l'attenzione sul fatto che è necessario che questa cosa avvenga attraverso una rinnovata cooperazione a livello internazionale che consente alle imprese di fare delle scelte in condizioni di pari competitività”.
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G7, Pompei: “C’è bisogno di politiche...
"Negli accordi di Parigi sono stati presi degli impegni importanti, quello di triplicare la produzione delle rinnovabili entro il 2030 e raddoppiare l'indice di efficienza energetica sempre entro 2030 dal 2 al 4%”. Così il Ceo di Deloitte Italia, Fabio Pompei che da Torino, all’interno del B7 Italy 2024, di cui Deloitte Italia è l’unico Knowledge Partner, è guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia e ha un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale, guidando i Paesi G7 nelle grandi sfide di oggi, ha ricordato l’importanza di far leva su tutte le tecnologie, nucleare compreso o altre che sono in fase di studio e di analisi.
“E’ ormai chiaro – prosegue Pompei – che senza le nuove tecnologie, non saremo in grado di rispettare i target che abbiamo posto con gli accordi di Parigi. Per far questo – conclude - c'è la necessità di investimenti straordinari, investimenti incomparabili con quelli fatti fino ad oggi e c'è bisogno di politiche industriali che siano quanto più possibile concordi all'interno dei paesi del G7 e per farlo serve una leadership quanto più possibile coesa e con una visione di lungo periodo”.