Mercato immobiliare in Italia nel 2024: qual è lo stato d’arte?
Secondo un recente sondaggio demoscopico, la casa è considerata il “bene più prezioso” per la maggior parte degli italiani. D’altro canto, essa rappresenta il luogo in cui trovare un po’ di relax dopo una giornata di lavoro o trascorsa sui banchi di scuola, dove si trascorre gran parte del proprio tempo in compagnia delle persone a noi più vicine, oltre a ricevere la visita, perché no, di quelle a cui siamo legate da un sentimento di affetto o amicizia.
Questo concetto viene rafforzato dai numeri, che testimoniano, a chiare lettere, quanto la casa sia un’autentica “fissazione” per i cittadini del Belpaese, per molti un vero e proprio sogno da realizzare anche tramite sacrifici economici di non poco conto. La corsa alla sottoscrizione di un mutuodal 2013 al 2021, grazie alla presenza di tassi d’interesse decisamente bassi rispetto alla media storica, è stata piuttosto intensa, destinata a tornare nuovamente vigorosa nel corso dei prossimi anni.
I tassi sono in calo: aumentano le richieste di mutui in avvio 2024
Se il biennio 2022/2023 ha fatto registrare un significativo calo della sottoscrizione dei mutui a causa della politica monetaria aggressiva della Banca Centrale Europea, volta al contenimento del vigoroso aumento dei prezzi, l’avvio del 2024 è stato salutato con grande sollievo da moltissimi italiani: i tassi per i finanziamenti di lungo termine, di cui i mutui casa fanno la “voce grossa”, sono risultati in calo. E il motivo è abbastanza semplice: la Banca Centrale Europea è pronta a tagliare i tassi nel corso dell’anno.
Questa ipotesi, per quanto ovvio, dovrà poi essere supportata dai fatti, ma tutti gli analisti finanziari sono concordi nell’affermare che Francoforte dovrà allentare l’attuale politica dei tassi d’interesse durante il 2024 o, al più tardi, all’inizio del 2025. I tassi nel lungo periodo, quindi, stanno già scontando questo scenario offrendo opportunità a un costo economico decisamente più “sostenibile”. E un numero crescente di italiani ha inoltrato richiesta per sottoscrivere un mutuo.
Si prevede, quindi, che il mercato immobiliare possa tornare nuovamente effervescente, anche se – oltre ai summenzionati tassi d’interesse – è necessario che i prezzi degli immobili scendano. Il loro costo, come si evince leggendo i prezzi medi delle case a Milano, in molti casi è diventato particolarmente elevato e non consente ai cittadini di poter acquistare la tanto agognata “prima casa”, obbligandoli a ricorrere ad una soluzione più onerosa dal punto di vista dell’impegno mensile che non implica però, a differenza della maggior parte dei mutui, l’impiego di un capitale iniziale per poter godere del bene: l’affitto.
Aumentano i contratti d’affitto nell’epoca post-pandemia
A causa dell’aumento dei tassi registrato nell’ultimo biennio, un numero crescente di soggetti ha optato per quest’ultima soluzione. E il costo dei canoni di locazione, non di rado, è letteralmente schizzato alle stelle, complice un mercato, quello della locazione immobiliare, tornato nuovamente appetibile dopo un decennio piuttosto avaro di soddisfazioni.
Oltre alla crescente richiesta di immobili in locazione, a causare il vertiginoso aumento dei canoni di locazione è stata la scarsità dell’offerta. Basta consultare il sito di qualsiasi agenzia immobiliare per comprendere quanto sia elevata la forbice tra immobili in vendita o in locazione. Volgendo lo sguardo alla già citata Milano, località, tra l’altro, che vanta un elevatissimo numero di immobili proposti in locazione, si registrano quasi 18000 immobili proposti in vendita e poco più di 8000 offerti in affitto.
Questa forbice, percentualmente parlando, diventa ancor più significativa in città di dimensioni ridotte. Basti pensare, ad esempio, alla vicina Brescia, dove l’offerta di immobili in vendita supera le 2000 unità a fronte di una proposta di case in affitto inferiore a 200. Quanto questa soluzione, tuttavia, non sia particolarmente gradita agli italiani, è testimoniata, poi, dai numeri: solo un quarto dei cittadini del Belpaese, infatti, vive in affitto.
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