Esteri
Israele-Hamas, Orsini: “Non ci sarà accordo”
"Un cessate il fuoco permanente sarebbe la sconfitta per Israele"
"Non vedo le condizioni per un accordo, mancano le basi". E' il parere di Alessandro Orsini sul conflitto a Gaza. A E' sempre Cartabianca, il professore di sociologia del terrorismo internazionale non vede all'orizzonte un'intesa tra Hamas e Israele. "Hamas chiede un cessate il fuoco permanente che sarebbe la sconfitta per Israele, che non potrebbe sparare più un colpo. Si avvierebbe un processo politico nuovo non solo a Gaza ma anche in israele, con la caduta del premier israeliano Netanyahu. L'accordo non c'è e temo non ci sarà", dice Orsini.
"Israele finora ha attaccato il nord di gaza, poi ha bombardato il centro. Ora i palestinesi si sono spostati a Rafah che ha 1,2 milioni di abitanti e quando Israele aprirà il fuoco su Rafah sarà un massacro", afferma delineando uno scenario drammatico. Orsini non ritiene che gli Stati Uniti stiano esercitando una reale pressione su Israele per limitare l'offensiva a Gaza. "Le mediazioni non si fanno con la persuasione ma con le minacce. Se Biden non dice a Netanyahu 'non ti do più soldi e armi', la mediazione non ci sarà mai. Non c'è una vera pressione degli Stati Uniti su Israele", afferma il professore che si scalda quando si parla di tensione tra il presidente americano Joe Biden e Netanyahu: "E' tutta fuffa".
Esteri
Allargamento Ue, 20 anni fa il grande balzo a est –...
Il racconto del più grande allargamento nella storia dell'UE.Nel maggio del 2004 vent'anni fa l'unione fece un passo da gigante, passando da 15 stati membri a 25. Romano Prodi, che era Presidente della Commissione in quell'anno, resta ottimista sul futuro dell'Unione malgrado le sfide enormi che dovrà affrontare.
Esteri
Francia, 4 pecore iscritte a scuola per non far chiudere la...
Ogni cosa è stata fatta secondo le regole: ogni pecora ha due genitori, un indirizzo ed una data di nascita
Nuove iscrizioni a scuola, di 4 pecore, per impedire la chiusura di alcune classi. L'idea è venuta ai genitori di Notting-Voyer-Hermelange, nella Mosella francese, le pecore sono state gentilmente prestate da un agricoltore locale. Il ministero chiedeva ai tre comuni un minimo di 98 iscritti per garantire il mantenimento della quinta al rientro a settembre, ma i nomi sul registro erano solo 94.
Le pecore hanno riempito gli spazi vuoti. Ogni cosa è stata fatta secondo le regole: ogni pecora ha due genitori, un indirizzo ed una data di nascita. Un nome e un cognome, peraltro evocativi, John Deere, Valériane Deschamps, Phil Tondus e Marguerite Duprès. I dossier compilati sono stati inviati all'Istruzione nazionale dall'ufficio del Comune, che ha partecipato attivamente alla mobilitazione.
Gli animali non sono stati a scelti a caso: a differenza delle pecore, i ragazzi non vanno contati perché non sono numeri, come spiegato da Loïc Firtion, a capo dell'associazione genitori, intervistato dall'Est Républicain. La classe era stata avviata nel 2021 con 90 alunni. Gli ovini sono ora stati introdotti a scuola, accolti con cartelli di benvenuto dai compagni di classe, che hanno allestito un piccolo recinto all'esterno per far trascorrere in tranquillità agli animali il tempo della loro presenza.
Esteri
Orche speronano e affondano yacht di 15 metri, attacco choc...
Salve le due persone a bordo: “Colpivano lo scafo con forza”
Un numero imprecisato di orche ha affondato uno yacht dopo averlo speronato nelle acque marocchine nello stretto di Gibilterra. Lo ha riferito il servizio di soccorso marittimo della Spagna, riportando l’ultimo di una serie di attacchi simili da parte di questi cetacei avvenuti negli ultimi anni.
A bordo dell'imbarcazione, l'Alboran Cognac di 15 metri di lunghezza, c'erano due persone. La coppia ha riferito di aver sentito, intorno alle 9 del mattino di domenica, improvvisi colpi allo scafo e al timone prima che la barca iniziasse a prendere l'acqua. Dopo aver allertato i servizi di soccorso, una vicina petroliera li ha accolti a bordo e li ha trasportati a Gibilterra. Lo yacht è stato lasciato alla deriva e alla fine è affondato.
L’incidente è l’ultimo di una serie di attacchi simili avvenuti negli ultimi anni intorno allo stretto di Gibilterra, che separa l’Europa dall’Africa a sud della Spagna, dove molti yacht navigano durante i mesi estivi. Gli esperti ritengono che coinvolgano una sottopopolazione di orca “Gladis”, che comprende circa 15 esemplari.
Secondo il gruppo di ricerca GT Atlantic Orca, da maggio 2020 sono state documentate oltre 700 interazioni tra orche e navi nella zona, che si trova lungo la rotta migratoria di questi cetacei. I ricercatori non sono sicuri delle cause del comportamento, ma tra le teorie c'è chepotrebbe trattarsi di espressioni di curiosità, di comportamenti giocosi o di una reazione aggressiva verso le barche percepite come competitor per il tonno rosso, la loro preda preferita.
Anche se conosciute come orche assassine, le orche in via di estinzione fanno parte della famiglia dei delfini. Possono misurare fino a 8 metri di lunghezza e pesare fino a 6 tonnellate da adulti.