Spettacolo
Sanremo 2024, giallo Brignone: niente saluto a Sofia...
Sanremo 2024, giallo Brignone: niente saluto a Sofia Goggia, sul ‘gobbo’ c’era
La manager: "Solo questione di tempo, non l'hanno fatta parlare, sono i tempi televisivi"
Non è sfuggito al pubblico in platea al Teatro Ariston un piccolo ma non irrilevante cambio di copione sul finale dell'intervento di Federica Brignone sul palco. Sul 'gobbo' elettronico visibile in sala c'erano anche dei saluti per Sofia Goggia, la cui stagione è stata fermata da un grave infortunio nei giorni scorsi, con frattura di tibia e malleolo e stagione conclusa in anticipo dopo un'operazione. Ma la Brignone non ha pronunciato quel finale. Subito, essendo nota la forte rivalità tra le due campionesse, qualcuno ha dato una lettura maliziosa di quella che poteva essere una dimenticanza, una scelta o un taglio per problemi di tempo.
Contattata dall'Adnkronos, la manager di Federica Brignone, Giulia Mancini ha assicurato che si è trattato della terza ipotesi: "Solo un problema di tempo. Purtroppo non l’hanno neppure fatta parlare. Purtroppo sono tempi televisivi". In effetti la campionessa, arrivata sul palco con un casco da sci in mano, non ha accennato com'era invece previsto nemmeno alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e ha dato l'impressione di voler parlare ad un certo punto. E' stata preceduta da Marco Mengoni che è intervenuto dicendo "non sono mai stato sulla neve, mai stato sugli sci".
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Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
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Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.