Politica
Bloccata dal Dap la presentazione del libro di Giuliano...
Bloccata dal Dap la presentazione del libro di Giuliano Amato nel carcere di San Vittore
Il garante dei detenuti: "Meraviglia e imbarazzo". Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria: "Chiesta solo una riprogrammazione". Il ministro di Giustizia Carlo Nordio: "Rinvio per difficoltà organizzative, spero di poter partecipare"
Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria "non ha autorizzato" la presentazione del libro 'Storie di diritti e di democrazia - la Corte costituzionale nella società' di Giuliano Amato e Donatella Stasio (edito da Feltrinelli), in programma per domani mattina nel carcere di San Vittore a Milano. Lo annuncia con "meraviglia e imbarazzo" il garante milanese dei diritti dei detenuti Francesco Maisto, istituzione che con la direzione dell'istituto aveva organizzato l'evento.
"Non conosciamo le motivazioni ufficiali di questa inopinata decisione giunta a 24 ore dall’evento, né possiamo ritenere - in mancanza di chiarimenti pur richiesti ripetutamente - che dipenda da fattori organizzativi (come i tempi della richiesta di autorizzazione o la natura del libro visto che parla di Costituzione), tanto più che il libro rappresenta la continuazione ideale del 'Viaggio della Corte nelle carceri' a seguito del quale è nato a San Vittore il Progetto formativo pei i detenuti denominato 'Costituzione Viva', con il quale gli autori del libro hanno mantenuto un legame e con il quale avrebbero dialogato anche in questa occasione", spiega in una nota.
"Restiamo sconcertati per il rifiuto del Dap di revocare il diniego anche per rispetto del presidente emerito della Corte Costituzionale, dei capi degli Uffici giudiziari milanesi, delle autorità, dei cittadini, dei media, in procinto di partecipare e, soprattutto, dei detenuti e degli autori del libro che hanno lavorato alla preparazione dell’incontro e che anche logisticamente si erano organizzati. Ci scusiamo con il pubblico e continueremo a chiedere conto al Dap di questa improvvida decisione" conclude Francesco Maisto.
La replica del Dap: "Nessuna cancellazione, ma chiesta riprogrammazione"
"Nessuna cancellazione di un evento già programmato, ma la proposta di riprogrammare ad altra data l’iniziativa, pervenuta troppo tardi per poterne consentire un corretto inquadramento all’interno di un progetto formativo o trattamentale". Lo precisa, in una nota, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in merito a quanto affermato oggi dal Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano.
"La richiesta di autorizzare la presentazione del libro 'Storie di diritti e di democrazia', scritto da Giuliano Amato e Donatella Stasio, è stata inoltrata al Dap dalla Direzione dell’istituto penitenziario soltanto lunedì 29 gennaio e senza il necessario interessamento del competente Provveditorato regionale per la Lombardia. In tal modo l’istanza ha ignorato tre circolari in materia di 'best practices', predisposte dal Capo del Dipartimento in febbraio, marzo e aprile 2023, nelle quali si chiedeva ai Provveditorati Regionali e a tutti gli istituti penitenziari di comunicare alla Segreteria Generale del Dap - 'con ovvio anticipo' - ogni iniziativa o evento particolarmente significativo che preveda “il coinvolgimento degli organi di stampa e/o la partecipazione della comunità esterna”. In particolare, si richiedeva di segnalare l’evento prima di definire la data del suo svolgimento. Cosa che non è avvenuta nel caso della presentazione suddetta", si legge.
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha così offerto agli organizzatori, per il tramite del Provveditorato regionale, ampia disponibilità a riprogrammare la presentazione in una data successiva, al fine di permettere il suo inquadramento all’interno di un progetto formativo o trattamentale adeguato a valorizzare l’iniziativa che, secondo gli organizzatori, intende riprendere i temi del 'Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle carceri' che qualche anno fa aveva visto svolgersi una delle sue tappe proprio nella Casa circondariale di Milano San Vittore.
Ministro di Giustizia Nordio: "Libro Amato importante occasione, spero di partecipare"
In merito alla presentazione programmata nella casa circondariale San Vittore di Milano del libro 'Storie di diritti e di democrazia' di Giuliano Amato e Donatella Stasio, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, informato in serata della vicenda, è “ben lieto di questa importante occasione alla quale spera di poter partecipare. Il rinvio, come spiegato dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, è dovuto esclusivamente a difficoltà organizzative''.
''La presenza, infatti, di personalità così qualificate e numerose all’interno dell’istituto penitenziario richiede un potenziamento di interventi che deve essere adeguatamente programmato”.
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Superbonus, Tajani: “Giorgetti è mio amico ma scelte...
Il ministro degli Esteri: "Norme retroattive non fanno parte di cultura liberale"
''Io sono amico di Giorgetti'', ma ''quando si fanno delle scelte bisogna concordarle''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di 'In mezz'ora', a proposito delle ricostruzioni che parlando di frizioni con il ministro dell'Economia sul Superbonus. ''Nessuno vuol fare altro debito, io sono assolutamente d'accordo che bisogna stringere i freni sul superbonus, lo sono sempre stato. Bisogna fare delle scelte che entrino in vigore dal momento in cui viene approvata una norma. Le norme con effetto retroattivo non fanno parte della cultura liberale''.''Si tratta di un emendamento, presentato dal Mef, dove a mio giudizio, dal punto di vista giuridico, ci sono delle incongruenze con il sistema italiano. Ci sono infatti delle norme retroattive. Io credo che un sistema democratico, proprio per non minare la fiducia tra il governo, lo Stato e le imprese e i cittadini, non possa approvare delle norme retroattive''.
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Superbonus, Forza Italia: “Sorpresi da sugar tax,...
Paolo Barelli e Raffaele Nevi: "Ci dispiace constatare che anche su questo argomento non c’è stato nessun confronto preventivo"
La sugar tax segna un nuovo punto di distanza tra Forza Italia e il Mef dopo il confronto sul superbonus tra il vicepremier Antonio Tajani e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che tra ieri e oggi ha tenuto banco nel dibattito politico.
"Dalla lettura dell’emendamento del Mef al decreto numero 39, riguardante agevolazioni fiscali e bonus edilizi, scopriamo che viene introdotta la sugar tax. Per noi si tratta di un problema di metodo e di merito". Lo sottolineano Paolo Barelli e Raffaele Nevi, rispettivamente capogruppo di Forza Italia alla Camera e portavoce del partito.
"Sul metodo - spiegano - ci dispiace constatare che anche su questo argomento non c’è stato nessun confronto preventivo. Nel merito preme sottolineare che in occasione della approvazione della legge di Bilancio Forza Italia aveva già indicato la necessità di un rinvio della cosiddetta sugar tax contro la quale ci battiamo da anni. E così era stato concordato con la maggioranza e con il Governo. Ciò si era anche concretizzato con l’approvazione di due nostri ordini del giorno in Aula votati dalla maggioranza e approvati dal Governo che quindi era impegnato a non immettere alcuna tassa sull’argomento".
"Siamo meravigliati quindi - concludono i due esponenti di Fi - di questa inversione non concordata, mentre appare rinviata l’introduzione della plastic tax; almeno su quest’ultima c’è stata coerenza”.
A intervenire è anche il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri: “Sugar tax. Anche no. Diremo la nostra sul punto”.
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Superbonus, Tajani frena ancora: “Anche Giorgetti se...
Il ministro degli Esteri: "Nessuna frizione col ministro dell'Economia ma essere leali non significa essere omologati, no a norme retroattive"
"Anche il ministro Giorgetti se ne farà una ragione perché prima di votare un emendamento che non è del Governo ma del ministero noi in Parlamento vogliamo valutare se è un emendamento che rispetta le regole fondamentai della nostra civiltà giuridica". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna a parlare dell'emendamento del governo che prevede di spalmare su 10 anni i crediti del Superbonus.
"La nostra civiltà giuridica prevede che non si possono approvare norme con effetto retroattivo e su questo anche l’amico Giorgetti se ne farà una ragione perché questa è la nostra civiltà giuridica e la nostra cultura giuridica", sottolinea Tajani.
"Testo migliorato, si può fare ancora meglio"
"Il testo sul Superbonus rispetto a stanotte è migliorato - riconosce il vicepremier - resta il principio contro la nostra civiltà giuridica, dico no a norme retroattive, non si possono imporre nuove regole fiscali a persone che si sono comportate correttamente rispetto alle norme fiscali in vigore. Ripeto, il testo va migliorato, non si può minare rapporto fiducia tra chi intraprende e chi legifera nella seconda manifattura d’Europa".
"Non sottovaluto certo il peso del Superbonus sui conti pubblici, ma - insiste Tajani - non possono esserci norme contro chi ha rispettato la legge in passato, ero favorevole al Superbonus come misura, ma una cosa buona applicata male, diventa cattiva cosa, siamo ora passati dal 110% al 70%, si sono stretti i freni e si può farlo ulteriormente, ma dal giorno successivo all’approvazione della nuova norma, sennò si perde fiducia delle istituzioni" aggiunge il leader Fi che ha smentito frizioni con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: "Si può anche non essere d’accordo su una norma, c’è stato dibattito anche tra Pichetto Fratin e Lollobrigida sui terreni agricoli, essere leali non significa essere omologati".