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Laurea in memoria di Giulia Cecchettin: oggi la consegna alla famiglia
La ragazza è stata uccisa dall'ex fidanzato a soli cinque giorni dall'importante traguardo in Ingegneria Biomedica all'università di Padova
Oggi l'Università di Padova consegnerà alla famiglia di Giulia Cecchettin la laurea in Ingegneria biomedica. La giovane è stata, infatti, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, a soli cinque giorni da quel sogno.
Il 16 novembre scorso i fiocchi rossi sulla cancellata della villetta a Vigonovo (Venezia) aveva raccontato la speranza di papà Gino, della sorella Elena e del fratello minore di vederla tornare a casa, ora la sedia vuota rende reale il suo omicidio: la 22enne è stata accoltellata più volte e quindi abbandonata vicino al lago di Barcis. Il suo cuore ha messo di battere la sera dell'11 novembre, ma la voce di chi l'amata da allora continua a farsi sentire. Un femminicidio trasformato in simbolo del patriarcato e che il padre della vittima ha chiesto di trasformare in 'un'opportunità' "perché ciascuno si faccia un esame di coscienza per migliorare, soprattutto nei riguardi delle donne". Una 'rivoluzione' nel linguaggio e non solo.
Dopo la 'panchina rossa tra i viali che Giulia ha attraversato tante volte, l'Ateneo pochi giorni fa ha istituito un premio di laurea per le studentesse in Ingegneria biomedica che porta il suo nome. Il titolo alla memoria è un omaggio a una ragazza che, a poche ore dalla morte per mano dell'ex fidanzato e compagno di studio, aveva mandato una mail alla sua relatrice Silvia Todoros, docente di Meccanica dei materiali, che non ha dubbi: "Aveva fatto una tesi sicuramente da pieni voti".
Cronaca
Sciopero dei treni oggi e domani, cancellazioni e ritardi:...
Lo stop dalle 21 di sabato alla stessa ora di domenica: weekend a rischio per chi viaggia
Weekend a rischio per chi deve viaggiare oggi sabato 25 gennaio e domani domenica 26 per lo sciopero dei treni. La protesta nazionale, proclamata da alcune sigle sindacali autonome del personale del Gruppo Fs, durerà 24 ore.
Gli orari
La protesta inizierà alle 21 di oggi e durerà fino alla stessa ora di domenica, ma gli effetti in termini di cancellazioni e ritardi - si legge sul sito di Trenitalia - "potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale". Lo sciopero potrebbe, quindi, avere un impatto significativo sulla circolazione dei treni e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia.
Quali treni circoleranno
Ci sono alcuni treni a lunga percorrenza, garantiti da Trenitalia nelle giornate festive nei casi come questo in cui lo sciopero cade di domenica. L'elenco è consultabile a questo link. Arriveranno, inoltre, a destinazione i convogli partiti prima dello sciopero, se la meta è raggiungibile entro un'ora dall'inizio della protesta, altrimenti potranno fermarsi in stazioni precedenti.
Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio.
Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo Fs, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Come richiedere il rimborso
Trenitalia fa sapere che "i passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero fino all’ora di partenza del treno prenotato per i treni Intercity e Frecce", mentre "fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali".
Se preferiscono "possono, invece, riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti".
Cronaca
Sole e pioggia, weekend dai due volti: meteo oggi e domani
Un nuovo vortice è in arrivo sull'Italia
Weekend dai due volti sull'Italia: oggi, sabato 25 gennaio, mite e soleggiato, da domani domenica 26 nuove piogge. Un nuovo vortice è infatti in arrivo: in particolare la bassa pressione nordatlantica investirà il Regno Unito a partire dalla notte. Questo ciclone in pochi giorni guasterà il tempo anche in Italia, portando forti piogge in due fasi: dapprima tra questa sera e domenica mattina al Nord, poi tra lunedì e martedì con piogge potenzialmente alluvionali.
Godiamoci dunque le prossime ore stabili, miti e disturbate solo da qualche piovasco al Nord-ovest. Sulle regioni meridionali toccheremo temperature quasi primaverili con massime fino a 21-22°C, notevoli anche i 16°C attesi a Firenze. Sarà dunque un sabato mite con valori anche di 8°C oltre la media di gennaio al Centro-Sud. Il cielo grigio, le foschie e l’umidità elevata non regaleranno, invece, questa sensazione primaverile al Nord dove il tempo tenderà anzi a peggiorare sottolinea iLMeteo.it.
Domenica sono previste, infatti, piogge localmente intense al mattino tra Liguria e Lombardia, a tratti anche in Toscana. Dal pomeriggio questa prima fase perturbata si sposterà velocemente verso est e causerà residui fenomeni sul Triveneto prima di sfilare verso l’Ungheria. Durante questo momento di instabilità la neve cadrà oltre i 1200-1300 metri solo sulle Alpi (sugli Appennini le temperature saranno decisamente elevate, purtroppo).
Con la nuova settimana, poco cambierà: il secondo ciclone anglosassone in pochi giorni, come detto, guasterà il tempo ancora in Italia.
Oggi, sabato 25 gennaio - Al Nord: piogge verso il Nord-Ovest, stabile altrove. Al Centro: nubi sparse, mite. Al Sud: soleggiato e mite.
Domani, domenica 26 gennaio - Al Nord: veloce maltempo. Al Centro: instabile in Toscana. Al Sud: soleggiato e mite.
Lunedì 27 gennaio - Al Nord: maltempo specie in Liguria. Al Centro: maltempo verso Toscana e Umbria. Al Sud: nubi in aumento.
TENDENZA: martedì ancora piogge diffuse e localmente persistenti in spostamento anche verso il Sud.
Cronaca
Neonata rapita a Cosenza: Rosa Vespa resta in carcere,...
La donna, indagata per sequestro di persona, si è assunta ogni responsabilità. L'uomo al gip: "Convinto fino all'arrivo della polizia che fosse mio figlio"
Resta in carcere Rosa Vespa, la donna che, lo scorso 21 gennaio, ha rapito una neonata dalla clinica 'Sacro Cuore' di Cosenza e che ora è indagata per sequestro di persona, mentre è stato scarcerato il marito Moses Omogo Chidiebere. A deciderlo, il gip di Cosenza Claudia Pingitore che, a seguito dell'interrogatorio di garanzia di questa mattina, ha convalidato la misura cautelare nei suoi confronti.
Rosa Vespa si assume ogni responsabilità. Il marito: "Pensavo fosse mio figlio"
Durante l'interrogatorio, alla presenza del pm Antonio Bruno Tridico e dei difensori, gli avvocati Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, Vespa si è assunta ogni responsabilità dell'accaduto, mentre il marito ha ribadito di essere all'oscuro di tutto e di essere stato convinto, fino all'arrivo della polizia, che la piccola rapita fosse suo figlio. L'interrogatorio dei due è durato circa tre ore.
La finta nascita, la festa in casa e l'arresto
Come spiegavano fonti investigative, all'arrivo delle forze dell'ordine all'interno dell'appartamento della coppia, a Castrolibero, erano in corso i festeggiamenti con tanto di banchetto per la nascita del bambino. Ad attendere il loro arrivo in casa, i parenti di Vespa e il marito, ignari del rapimento.
La donna, infatti, avrebbe simulato per 9 mesi la gravidanza, raccontando ai familiari di essere in attesa di un maschietto e di essere stata trattenuta nella clinica alcuni giorni in più del previsto per degli accertamenti. Tutto era stato organizzato nei dettagli: la bimba era stata vestita di azzurro e gli allestimenti della festicciola erano di colore blu, proprio come se il nascituro fosse di sesso maschile. L'8 gennaio scorso, la donna aveva anche annunciato sui social la nascita di un bimbo, Ansel. "Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!", recitava il post.
“Al nostro arrivo nell’appartamento dei rapitori, c’era una festicciola organizzata per il rientro a casa. C’erano degli ospiti all’interno dell’abitazione, era un attimo di convivialità, di festa. Ci è stata indicata una stanza all’interno della quale c’era una culletta, con dentro adagiata la bambina che sonnecchiava. Una cosa organizzata sicuramente con la premeditazione di compiere il gesto”, le parole di Claudio Sole, poliziotto in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Cosenza, il primo a prendere in braccio la piccola Sofia.
“I due non hanno opposto resistenza, la donna è caduta in un mutismo totale, non ha proferito parola. Gli ospiti erano del tutto ignari, ma ci è sembrato ignaro anche lo stesso coniuge, poi questo è da valutare”, aveva detto.
“Pare che fossero andati anche alla pasticceria affianco per ordinare una torta con il nastro rosa, che poi comunque non è stata commissionata. La donna non era incinta, non ci sono riscontri di nascite o di parti", precisava Sole, per il quale "riconsegnare la bambina alla mamma, vederla sciogliersi completamente, per me che sono un operatore di polizia, è stata un’emozione grande”.