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1.500 chilometri di emozioni, al via la stagione 2024 del...
1.500 chilometri di emozioni, al via la stagione 2024 del Giro d’Italia d’Epoca
Un viaggio lento nella bellezza, da nord a sud del Belpaese. Sono questo le 14 tappe del Giro d’Italia d’Epoca che, anche nella stagione 2024, attraverseranno 13 regioni italiane. Il calendario del nuovo anno è stato presentato a Roma, nel salone d’onore del Coni, alla presenza degli organizzatori delle tappe del circuito. In apertura il saluto del presidente del Coni Giovanni Malagò e della campionessa di nuoto Novella Calligaris, oggi presidente del Club Atleti Olimpici Azzurri d’Italia. Presenti anche il vicepresidente del Touring Club Italia, Giuseppe Roma, il presidente dell’Acsi, Antonino Viti, il presidente dell’Acsi Ciclismo, Emiliano Borgna, oltre al presidente di Eroica Italia, Franco Rossi e dell’ideatore de L’Eroica, la madre di tutte le ciclostoriche, Giancarlo Brocci.
A presentare le tappe del Giro d’Italia d’Epoca, appuntamenti non competitivi che rievocano un ciclismo d’altri tempi, ma anche itinerari cicloturistici alla scoperta del nostro paese, la presidente dell’associazione Michela Moretti Girardengo. "Prima di parlare del Giro d’Italia d’Epoca - ha esordito - mi torna in mente una frase, che oggi 27 gennaio, non posso non condividere con voi: 'Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare'. Ebbene, il Giro d’Italia d’Epoca, con il suo primario obiettivo di mantenere viva la memoria ed omaggiare la storia, ci ha portato negli anni scorsi, così come farà quest’anno, ad onorare anche i deportati del Campo di Concentramento e Transito di Fossoli o i numerosi ebrei che trovarono rifugio e assistenza a San Marino o ancora le gesta di generoso e coraggioso amore compiute da Gino Bartali. Anche noi, nel nostro piccolo, con le nostre maglie di lana e le bici arrugginite facciamo in modo che quel passato non venga dimenticato".
Il Giro d’Italia d’Epoca "vuole, con le sue tappe, far rivivere quel prezioso bagaglio di valori che il ciclismo eroico incarna ed il patrimonio culturale, storico, ambientale e artigiano nazionale, da custodire e da valorizzare. Ma quando penso al Giro d’Italia d’Epoca - ha proseguito la presidente dell’associazione - penso, anche, a quando ha avuto inizio la corsa ciclistica a tappe più bella del mondo. Era il 1909, erano le 2.35 del mattino del 13 maggio quando 127 ciclisti diedero vita ad una delle più entusiasmanti manifestazioni della storia del ciclismo. Quando penso al Giro d’Italia d’Epoca penso alla storia della bicicletta, che è la storia della nostra società che ha combattuto con sacrifici e sudore, è la storia dei nostri nonni che andavano a lavorare in bicicletta. Penso all’evoluzione della donna nella società, perché la bicicletta è stata il simbolo dell’emancipazione femminile. Il Giro d’Italia d’Epoca è tutto questo e non solo. E’ un’idea ardita e romantica nata da un manipolo di sognatori a Gaiole in Chianti, 1° ottobre 2011, tra i quali spicca il più sognatore di tutti, Giancarlo Brocci, ideatore dell’evento ciclostorico che ha dato vita a tutto il movimento ciclistico d’epoca, L’Eroica". Quest’anno il Giro d’Italia D’Epoca, peraltro, rende omaggio ad Alfonsina Morini Strada, a 100 anni dalla sua partecipazione al Giro d’Italia.
Gli eventi che costituiscono il calendario del Giro d’Italia d’Epoca permettono di esplorare con lentezza circa 1.500 chilometri di territorio italiano. Lo si fa pedalano biciclette d’epoca, alcuni esemplari risalgono addirittura all’inizio del 1900. Ogni tappa accompagna il viaggiatore nelle terre di personaggi illustri, come Dante Alighieri, o San Francesco d'Assisi; di grandi campioni del ciclismo, come Costante Girardengo, Fausto Coppi, Gino Bartali; oppure conducono in un viaggio nell'enogastronomia italiana, nelle terre del Lambrusco e del parmigiano; o dell’architettura, tra i trulli di Alberobello e il barocco siciliano.
Borghi nascosti, castelli, colline, boschi, sono gli scenari delle 14 ciclostoriche del Giro d'Italia d'Epoca, dove la lentezza diventa una risorsa, per scoprire ciò che la modernità, con i suoi tempi, nasconde. Gran parte degli itinerari percorrono la fitta rete di strade bianche che caratterizzano la campagna e la montagna, non solo per la voglia di rievocare un ciclismo dal sapore antico (fatto di fango, polvere e sudore), ma anche per far conoscere il loro valore paesaggistico e di protezione da eventi calamitosi in epoca, oggi, di surriscaldamento globale. Del resto, anche pedalare una bicicletta d’epoca, che nelle ciclostoriche trova nuova vita, aiuta l'ambiente: recuperare una vecchia bicicletta infatti è un modo per seguire la regola delle tre erre, alla base dell’economia circolare: riduzione, riciclo e riuso.
"Il Giro d’Italia d’Epoca è bellezza! Quella dei paesaggi italiani che i cicloviaggiatori d’epoca attraversano durante le nostre manifestazioni - ha specificato Girardengo - La bellezza è anche nelle nostre biciclette d’epoca e nell’amore con cui cerchiamo di conservarle. Non come opere da esporre, bensì come oggetti ancora in grado di regalarci emozioni, anche dopo un secolo. La bellezza è nel ricordare e vivere nuovamente le gesta di un ciclismo eroico, che consentiva di raggiungere un premio solo con il lavoro, la fatica, il sudore e senza altre scorciatoie. Uno sport genuino, nel quale la passione era l’unico motore che faceva girare i pedali. La bellezza è nelle giornate trascorse insieme, in un clima di festa e sorrisi".
Ecco le tappe 2024, che sono organizzate autonomamente da associazioni ben radicate sul territorio e coordinate dal Giro d’Italia d’Epoca: 15-16-17 marzo - La Lastrense - Lastra a Signa (Fi); 24 marzo - La Lambrustorica - Novi di Modena (Mo); 4-5 maggio - La 99 Curve Vintage - San Vincenzo (Li); 18-19 maggio - La Barocca - Marina di Ragusa (Rg); 1 giugno - La Matta - Noci (Ba); 8-9 giugno - La Canavesana - Albiano d' Ivrea (To); 15-16 giugno - La Titanica - San Marino (Rsm); 22-23 giugno - La Polverosa - Monticelli Terme (Pr); 28-29-30 giugno - La Mitica - Castellania Coppi (Al); 24-25 agosto - La Scaligera - Soave (Vr); 31 agosto-1 settembre - Giro della Romagna - Lugo (Ra); 7-8 settembre - La Viscontea - Belgioioso (Pv); 15 settembre - Collio Brda Classic - Cormons (Go); 20-21-22 settembre - La Francescana - Foligno (Pg); 25-26-27 ottobre - La Divina - Cervia (Ra).
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Parma promosso in Serie A, basta 1-1 a Bari
Emiliani tornano nella massima serie dopo 3 anni
Dopo tre anni di Purgatorio, il Parma torna in Serie A. Con l'1-1 al San Nicola di Bari, i gialloblù si portano a +7 sul Venezia, conquistando la promozione matematica a due giornate dalla fine del campionato di Serie B. Succede tutto nella ripresa. Gli uomini guidati da Fabio Pecchia si portano in vantaggio con Bonny, al 50'. Il Bari si riporta in parità al 68' con Di Cesare. Il risultato non cambia e il Parma può festeggiare in anticipo il ritorno nella massima categoria.
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Sinner si ritira da Atp Madrid, non giocherà i quarti di...
Non scenderà in campo giovedì 2 maggio nei quarti di finale contro il canadese Felix Augier-Aliassime
Jannik Sinner si ritira dall'Atp Masters 1000 di Madrid. L'azzurro, testa di serie numero 1, non scenderà in campo giovedì 2 maggio nei quarti di finale contro il canadese Felix Augier-Aliassime, che quindi passa direttamente in semifinale. Il numero 2 del ranking Atp, vittorioso martedì negli ottavi di finale contro il russo Karen Khachanov, nel match di terzo turno contro il russo Pavel Kotov aveva accusato un problema all'anca destra.
"Mi dispiace molto ritirarmi dal prossimo match qui a Madrid", dice il 22enne azzurro. "L'anca mi ha dato fastidio questa settimana e lentamente il dolore è aumentato. Seguendo il consiglio dei medici, abbiamo deciso che la scelta migliore fosse quella di non giocare per evitare di peggiorare la situazione", aggiunge. "Nei prossimi giorni farò altri esami e seguirò le indicazioni degli specialisti per il recupero", dice ancora.
Sinner quest'anno ha giocato già 30 match, con 28 vittorie e 2 sconfitte. L'altoatesino ha trionfato all'Australian Open, a Rotterdam e a Miami. La stagione sulla terra rossa europea è cominciata con la semifinale raggiunta nel Masters 1000 di Montecarlo. Dopo lo stop di Madrid, il calendario prevede l'appuntamento al Foro Italico di Roma per gli Internazionali d'Italia, in calendario dall'8 al 19 maggio.
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Rublev batte Alcaraz, sorpresa nei quarti di Madrid
Il russo elimina lo spagnolo, detentore del titolo
Andrei Rublev batte Carlos Alcaraz nei quarti di finale dell'Atp Masters 1000 di Madrid. Il russo, testa di serie numero 7, sconfigge lo spagnolo, testa di serie numero 2 e campione nel 2022-2023 con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-2 in 2 ore di gioco. Rublev aspetta in semifinalelo statunitense Taylor Fritz, testa di serie numero 12, che supera l'argentino Francisco Cerundolo, numero 21 del tabellone, per 3-6, 6-1, 6-3.
Rublev intanto si gode la vittoria più prestigiosa nella prima parte della stagione. "Credo che il servizio mi abbia salvato più volte nel match. E' stato determinante mantenere la calma in tutta la partita, non ho detto una parola anche se stavo perdendo. E' stato fondamentale servire ancora meglio nel finale dell'incontro. All'inizio non ci sono riuscito, ma poi sono salito di livello", dice il russo, capace di piazzare 30 colpi vincenti e di comandare, spesso e volentieri, gli scambi contro uno dei migliori specialisti del rosso.