Spettacolo
Oscar 2024, record e curiosità di questa edizione
Anatomia di una caduta si conferma la rivelazione (annunciata). Scorsese diventa il regista vivente con più candidature e Robert De Niro potrebbe vincere a 50 anni dal Padrino
Io capitano è la 33esima pellicola italiana candidata all’Oscar per il Miglior film internazionale (ex film straniero). Per Matteo Garrone è la prima volta in gara. Se dovesse trasformare la nomination in statuetta, come sottolinea il sito specializzato Cinematografo.it, diventerebbe il 15esimo italiano nella storia dell’Academy, consolidando il nostro primato nella categoria. L’ultimo film italiano a vincere fu, dieci anni fa, La grande bellezza di Paolo Sorrentino; l’ultimo candidato, nel 2022, È stata la mano di Dio, sempre di Sorrentino.
Perfect Days è il primo film di Wim Wenders in gara per l’Oscar al film internazionale. Il maestro tedesco, 79 anni il prossimo agosto, aveva ricevuto tre candidature per il Miglior documentario (2000 con Buena Vista Social Club, 2012 con Pina e 2015 con Il sale della terra).
Per il secondo anno consecutivo, il vincitore della Palma d’Oro è candidato all’Oscar per il miglior film: parliamo di Anatomia di una caduta (il cui successo avevamo previsto), che non è stato selezionato dalla Francia per il Miglior film internazionale (il designato The Taste of Thing è rimasto fuori) e ha raccolto 5 nomination, tutte pesanti. Tra queste, quella per la Miglior regia a Justine Triet (prima donna francese, nona in assoluto dopo Jean Renoir, Claude Lelouch, François Truffaut, Edouard Molinaro, Louis Malle, Michel Hazanavicius e i naturalizzati Costa-Gavras e Roman Polanski, seconda europea dopo Lina Wertmuller) e quella per la Miglior attrice Sandra Hüller (la terza dopo Marlene Dietrich e Luise Rainer).
Povere creature! è il quinto Leone d’Oro dal 2017 a ricevere la candidatura per l’Oscar al Miglior film e con 11 candidature si piazza al secondo posto dopo il frontrunner Oppenheimer (13). Per Yorgos Lanthimos è il secondo tentativo per agguantare il premio per la regia: in caso di vittoria sarebbe il primo di origini greche.
Grazie a Killers of the Flower Moon (10), Martin Scorsese supera Steven Spielberg diventa il regista in attività con il maggior numero di candidature (dieci, la prima nel 1980 con Toro scatenato; in bacheca ha solo una statuetta per The Departed, 2006). Quest’anno è anche l’unico americano in cinquina (gli altri, oltre ai citati Lanthimos e Triet, sono i britannici Jonathan Glazer e Christopher Nolan). La sua protagonista, Lily Gladstone, diventa la prima nativa americana in corsa per l’Oscar alla Miglior attrice. E Robert De Niro ottiene la nona nomination in carriera, l’ottava per l’interpretazione: il primo l’Oscar come miglior attore non protagonista lo vinse esattamente mezzo secolo fa con Il padrino – Parte II.
Nonostante le 8 nomination, Barbie manca le due che avrebbero suggellato il trionfo: la miglior regia per Greta Gerwig (in corsa per la sceneggiatura non originale) e la miglior attrice per Margot Robbie (che vedremo comunque sul red carpet in quanto produttrice del film).
John Williams si conferma uomo dei record: il leggendario compositore, già vincitore di cinque Oscar, ottiene la nomination numero 54 grazie a Indiana Jones e il quadrante del destino, consolidando il primato assoluto come individuo vivente più nominato nella storia dell’Academy (meglio di lui solo Walt Disney con 59).
Jodie Foster, già vincitrice di due Oscar e in corsa come non protagonista per Nyad, ottiene la quinta nomination in quarantasette anni, a ventinove anni dall’ultimo tentativo. Annette Bening, protagonista di Nyad, mai premiata finora, prova l’assalto alla statuetta per la quinta volta in trentatré anni. Dopo Ian McKellen, Colman Domingo, in gara con il biopic Rustin, è il secondo attore apertamente omosessuale a ricevere la candidatura in novantasei edizioni. Tutti e tre sono interpreti di film targati Netflix, che raccoglie 17 candidature anche grazie a Maestro, American Simphony, May December, Nimona e i corti The After e The Wonderful Story of Henry Sugar. Apple, invece, ne ottiene 13 ma con solo due titoli, Killers of the Flower Moon e Napoleon.
Spettacolo
Eurovision 2024, anche il figlio di Amadeus a Malmoe
José Sebastiani farà parte del nuovo podcast realizzato per Rai PlaySound da Radioimmaginaria
Anche José Sebastiani, figlio di Amadeus, sarà tra i '40 adolescenti ancora senza pass' in partenza l'Eurovision 2024 di Malmoe dal 7 all'11 maggio. Dal 7 maggio sarà infatti disponibile online il nuovo podcast 'Stonati a Eurovision - 40 adolescenti ancora senza pass' realizzato per RaiPlay Sound da Radioimmaginaria. Dopo il grande successo del Festival di Sanremo i giovanissimi speaker tornano nel ruolo di 'infiltrati speciali' per raccontare dalla Svezia il lato top secret dell’evento musicale più seguito d’Europa. Radioimmaginaria dal 2012 è in prima linea pronta a trasmettere e a ricevere i segnali del mondo che verrà, essendo un network realizzato, diretto e condotto da ragazzi che hanno dagli 11 ai 17 anni.
Anche a Malmoe la missione è sempre la stessa: raccontare l’evento da un punto di vista inedito, dietro le transenne e con la faccia schiacciata sulla pancia di un bodyguard, ancora rigorosamente senza pass. Insieme alla squadra di Radioimmaginaria ci sarà anche José Sebastiani, l’unico adolescente del Festival di Sanremo dotato di pass, che ha aiutato i suoi amici speaker a scoprire tutti i segreti dell’Ariston. Questa volta ha accettato una nuova sfida. Unirsi alla squadra in partenza per Eurovision. Per la prima volta nella sua vita anche lui sarà senza pass. Dormirà con gli 'stonati', mangerà con loro e vivrà Eurovision come un vero Stonato immaginario.
Anche stavolta i ragazzi di Radioimmaginaria non intervisteranno cantanti ma musicisti, direttori d’orchestra e soprattutto adolescenti da tutto il mondo, che per una settimana intera si ritroveranno nella stessa città per partecipare ad uno degli eventi più incredibili e attesi d’Europa. Cosa accade nella Malmo Arena quando le telecamere sono spente? Quanti nuovi amori nascono sui prati di Eurovision? Riusciranno a raccontare almeno un segreto di ogni Paese in gara?
Spettacolo
Franco Di Mare e la malattia, vertici Rai: “Appresa...
"L'ad della Rai e il dg esprimono tutta la propria vicinanza umana e assicurano la loro disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto"
"L'Ad della Rai Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi sono venuti a conoscenza solo ieri sera della drammatica vicenda di Franco Di Mare, al quale esprimono tutta la propria vicinanza umana e assicurano la loro disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto". È quanto si legge in una nota della Rai.
Ieri Franco Di Mare, a 'Che tempo che fa' sul Nove, ha detto di avere "il mesotelioma, un tumore molto cattivo", spiegando che la malattia è "legata alla presenza di amianto nell'aria e si prende tramite la respirazione di parcelle di amianto, senza rendersene conto".
Su come la Rai ha reagito di fronte alla sua malattia, Di Mare ha risposto che si sono dileguati "tutti i gruppi dirigenti, non quello attuale, ma quello precedente, quello precedente ancora. Posso capire che esistano delle ragioni di ordine legale, sindacale, ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto, i posti in cui sono stato, così potevo provare a chiedere alle associazioni di categoria cosa fare… sono spariti tutti. Se io posso arrivare a capire, e non è che lo debba fare per forza, che possono esistere ragioni legali o sindacali, quello che capisco meno è l’assenza sul piano umano. Persone a cui parlavo dando del tu, perché ero un dirigente Rai, sono sparite, si sono negate al telefono, a me. Come se fossi un questuante. Io davanti a un atteggiamento del genere trovo un solo aggettivo: ripugnante”.
Spettacolo
Billie Eilish in tour, Bologna unica data italiana:...
Il tour mondiale partirà il 29 settembre da Quebec City e arriverà in Europa nel 2025
Billie Eilish ha annunciato le date del suo prossimo tour, 'Hit me hard and soft', rivelando che l'8 giugno del 2025 si esibirà a Bologna, unica data italiana del tour mondiale dell'artista americana. In appena un'ora dall'annuncio via Instagram dell'artista, quasi un milione e trecentomila fan hanno messo like al post, e tra questi moltissimi sono italiani. Quarantadue date per il tour della Eilish che prende il nome dell'omonimo album (annunciato l'8 aprile e in uscita il 17 maggio prossimo) e inizierà il 29 settembre da Quebec City, in Canada. Il giro dell'artista statunitense proseguirà prima nel Nord America per poi approdare in Australia ed infine in Europa, prima nei paesi nordici, poi in Italia a giugno. Il tour si concluderà in Irlanda, a Dublino, il 26 e il 27 luglio del 2025. I biglietti saranno in vendita a partire dal prossimo 3 maggio.