Cronaca
Sarah Ferguson, il dermatologo: “Sue parole su...
Sarah Ferguson, il dermatologo: “Sue parole su melanoma utili a tutti”
"Fondamentale per spingere 15-30enni a prevenzione, il ministero della Salute promuova campagne informative a scuola"
"La scelta di personaggi noti di rendere pubblica la diagnosi di una malattia, in particolare un tumore come il melanoma, è utile a tutti". Lo afferma all'Adnkronos Salute Andrea Paro Vidolin, responsabile Centro Fotodermatologia dell'Ospedale Israelitico di Roma, che accoglie con favore la scelta dell'ex consorte del principe Andrea di rendere nota la diagnosi di un melanoma maligno dopo aver rimosso diversi nei, uno dei quali identificato come canceroso, appena 6 mesi dopo essere stata curata per un cancro al seno. "Spinge le persone a fare controlli, favorisce la diffusione degli screening e fa sentire meno soli i pazienti. Testimonianze 'vip' come quella della duchessa di York Sarah Ferguson offrono informazioni necessarie alla prevenzione, fondamentale nonostante i progressi terapeutici".
Parlare "in presenza di problemi di salute - spiega Paro Vidolin - aiuta a combattere il pregiudizio e lo stigma. Prendiamo il caso dell'attrice Kasia Smutniak che ha deciso di aprirsi e raccontare la sua esperienza con la vitiligine, descrivendo il percorso di accettazione che le ha permesso di tornare ad amare la sua pelle. Per non parlare di Winnie Harlow, la prima modella con la vitiligine scelta da un noto brand per dimostrare come la bellezza si possa manifestare in modi diversi, trasmettendo un messaggio di inclusione e positività, ottimismo e personalità. Due esempi che aiutano tanti pazienti a tornare a vivere, a non nascondersi e isolarsi a causa della malattia".
Tornando alla vicenda di Sarah Ferguson, che secondo 'Sky News' dovrebbe sottoporsi a ulteriori indagini per verificare se il cancro è stato individuato nelle fasi iniziali, l'esperto non ha dubbi: "Se il melanoma è preso in tempo - avverte Paro Vidolin - ovvero se è al di sotto di 1 millimetro, si può procedere alla sua asportazione. Quanto più la malattia va in profondità, ovvero se è al di sopra di un 1 millimetro, tanto più complicata può essere l'asportazione e più sale il rischio che il tumore abbia intaccato le zone adiacenti. In tal caso si procede con indagini strumentali e radiologiche e, se necessario, con terapie farmacologiche oggi molto efficaci anche in presenza di metastasi".
Ma prima di arrivare all'approccio chirurgico, "sempre meglio puntare sulla prevenzione". Innanzitutto "conoscere il proprio fototipo - raccomanda il dermatologo - e sulla base di quello scegliere la propria crema solare ideale, evitando quelle che riportano diciture come '100% protezione' o 'protezione per l'intera giornata', palesemente non veritiere. Chi ha il fototipo 1, caratterizzato da capelli rossi o biondi con pelle molto chiara, deve usare una protezione molto alta; chi ha il fototipo 2 (capelli biondi o castani con pelle chiara) da molto alta ad alta; per il fototipo 3 (biondo scuro o persone con pelle sensibile) e il fototipo 4 (capelli castani con pelle moderatamente sensibile) va bene la media, mentre per il fototipo 5 (capelli scuri e carnagione olivastra) e il fototipo 6 (capelli scurissimi e pelle non sensibile) è consigliabile la bassa".
Non solo: "Chi ha la pelle molto chiara - ammonisce Paro Vidolin - deve stare attento alle scottature, alle ustioni, sottoporsi al controllo dei nei 1-2 volte l'anno da uno specialista dermatologo. Da me vengono pazienti che affermano candidamente di esporsi al sole applicando la crema la mattina alle 9 e il pomeriggio alle 17. Ma così è inutile, non sanno che in questo modo causano danni enormi alla pelle. Non a caso il melanoma è in aumento tra i giovani, in particolare nella fascia di età 15-30 anni - rimarca l'esperto - ovvero la fetta di popolazione che più di ogni altra sottovaluta i rischi causati da un'eccessiva esposizione ai raggi solari. Per questo motivo servono campagne informative, dobbiamo coinvolgere i giovanissimi già nelle scuole. Ma per questo serve l'aiuto del ministero della Salute, le iniziative con privati non bastano".
Oltre alla fotoprotezione topica (l'utilizzo di creme con modalità e orari definiti dal dermatologo a seconda del caso), puntualizza Paro Vidolin, è "molto importante anche la fotoprotezione sistemica con l'ausilio di antiossidanti e integratori da assumere prima dell'estate". A contribuire all'aumento dei casi di melanoma in Italia, secondo l'esperto, è anche "l'esposizione 'mordi e fuggi' ai raggi Uv a cui in molti si sottopongono durante l'anno con viaggi nei Paesi Tropicali per 1 settimana, anche 2 volte in 12 mesi, mentre fino a 10-15 anni fa si andava in vacanza più a lungo e l'esposizione al sole avveniva in modo graduale".
Cronaca
Nanotecnologie, a Zuccalà il ‘Premio Palazzo...
“Le nanotecnologie sono un campo di ricerca in continua evoluzione che ha rivoluzionato molteplici settori, tra cui anche quello della conservazione dei beni culturali. Grazie alle loro proprietà e al loro potenziale, infatti, i nanomateriali possono essere utilizzati per preservare e proteggere opere d'arte, monumenti e altri beni culturali dalla degradazione e dall'invecchiamento. Noi siamo stati i primi in Italia e all’estero ad utilizzarli, e questo premio oggi è il giusto riconoscimento per anni di ricerca in questo campo”. Così Sabrina Zuccalà dopo aver ricevuto il ‘Premio Palazzo Spinelli Edizione 2024’ organizzato da Emanuele Amodei presidente dell’associazione che gestisce il premio presso la Fortezza da Basso di Firenze, presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “In quest' occasione, - spiega Zuccalà - a seguito delle valutazioni del Comitato Scientifico del Premio, il laboratorio internazionale ‘4Ward360’, è stato premiato per la categoria "Attività di Ricerca e Sviluppo di Nuove Tecnologie Applicate nei Beni Culturali". Tra le prime volte in Italia è anche una donna, che grazie alla sua abnegazione e alle sue ricerche, rappresenta il Paese per la scienza, la ricerca e l’innovazione. Nella motivazione del premio a Zuccalà si legge: “Il continuo investimento nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni ed applicazioni sempre più all'avanguardia, anche in forza delle esperienze maturate in attività di laboratorio e di cantiere, ha portato allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie in grado di rispondere concretamente alle più diffuse criticità nell'ambito della protezione e preservazione dal degrado delle superfici materiche, con un'attenzione particolare all'ambito del Beni Culturali”.
“Inoltre, - prosegue Zuccalà - le nanotecnologie oggi permettono anche di sviluppare sensori altamente sensibili in grado di monitorare costantemente lo stato di conservazione dei beni culturali e di segnalare eventuali cambiamenti che potrebbero essere dannosi. In questo modo, è possibile intervenire tempestivamente per prevenire e ridurre i danni causati dall'umidità, dalla luce, dall'inquinamento atmosferico e da altri agenti esterni. L'utilizzo delle nanomateriali per la conservazione dei beni culturali non solo aiuta a preservare il patrimonio storico e artistico, ma contribuisce anche a rendere accessibili e fruibili queste opere per le generazioni future”.
Istituito nel 2014, il "Premio Palazzo Spinelli" ha l'obiettivo di offrire un riconoscimento per l'impegno di tutti coloro - enti, Istituzioni, aziende, associazioni, restauratori, docenti, esperti - che, nel corso della loro vita, hanno operato ed operano tutt'ora nei settori delle attività di conservazione e restauro, della gestione e valorizzazione dei beni culturali e della formazione, nella ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie e del trasferimento di competenze e conoscenze specialistiche nell'ambito della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio universale, sia a livello nazionale che internazionale.
Cronaca
Maltempo sull’Italia ancora oggi e domani, ma nel...
Le previsioni confermano fino a venerdì ci saranno ancora numerose precipitazioni a causa di un vortice ciclonico che sta interessando molti Stati dell’Europa centrale e il bacino del Mediterraneo
Italia nella morsa del maltempo per altri due giorni. Le previsioni meteo confermano fino a venerdì ci saranno ancora numerose precipitazioni, spesso temporalesche, a causa di un vortice ciclonico che sta interessando molti Stati dell’Europa centrale e il bacino del Mediterraneo.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che la pressione tornerà ad aumentare regalando un weekend in gran parte stabile. Entrando nel dettaglio, la giornata di giovedì 2 sarà probabilmente la più instabile della settimana dato che le precipitazioni potranno riguardare gran parte delle regioni. Saranno meno frequenti e alternate a maggiori spazi soleggiati sui settori centro-meridionali adriatici e sulle Isole Maggiori. Non mancheranno i temporali con locali grandinate, mentre la neve scenderà soltanto a quote medio/alte sulle Alpi e dai 1600 metri sugli Appennini.
Da venerdì il tempo inizierà a migliorare e così la giornata risulterà spiccatamente instabile, ovvero ci saranno ancora occasioni per precipitazioni, specie al Centro-Nord, ma con schiarite soleggiate o pause asciutte sempre più presenti. Sarà tutto soleggiato invece su Sardegna e Sicilia.
Questo lento miglioramento del tempo verrà ulteriormente confermato nel weekend, infatti se sabato ci saranno ancora locali precipitazioni sui rilievi, domenica il sole sarà prevalente su tutte le regioni. Le temperature, dopo la diminuzione di mercoledì 1 maggio, non scenderanno ulteriormente e si manterranno grossomodo in media con il periodo. Ciò significa che non farà freddo, il clima sarà mite. Dal weekend invece, grazie anche al maggior soleggiamento previsto, tenderanno ad aumentare.
NEL DETTAGLIO
Giovedì 2. Al nord: fortemente instabile su tutte le regioni. Al centro: più rovesci su Toscana, Umbria e Lazio, alternati a schiarite altrove. Al sud: peggiora nel pomeriggio su Campania, Puglia e Basilicata.
Venerdì 3. Al nord: piogge e schiarite. Al centro: alternanza di rovesci e schiarite. Al sud: in gran parte soleggiato.
Sabato 4. Al nord: cielo irregolarmente nuvoloso. Al centro: bel tempo prevalente. Al sud: soleggiato.
Tendenza: domenica e lunedì più stabili, da martedì 7 tornerà a peggiorare.
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".