Politica
Europee, Meloni: “Candidarmi? Possibilità al...
Europee, Meloni: “Candidarmi? Possibilità al 50%”
La premier a Quarta Repubblica sulla missione Ue in Mar Rosso: "E' di difesa, Italia c'è ed è seria e responsabile"
Non scioglie il nodo sulla candidatura alle europee Giorgia Meloni. "Quante possibilità ci sono che io mi candidi? Al 50%, ma veramente solo questo vi interessa... ", dice la premier intervistata da Quarta Repubblica su Rete4. Poi spiega: "Non ho deciso, penso che deciderò all'ultimo, quando si formano le liste. Si figuri se non considero importante misurarmi con il consenso dei cittadini" perché quello "è l'unico elemento che conta per me. Non è una presa in giro". "I cittadini che dovessero votare per una Meloni che si candida in Europa sanno che non ci va", "per me potrebbe essere importante verificare se ho ancora quel consenso".
Missione in Mar Rosso
Parlando della missione dell'Ue in Mar Rosso la premier Meloni spiega che "è prevalentemente di politica di difesa. Sappiamo cosa sta accadendo nel Mar Rosso, ne conosciamo l'importanza: da lì transita il 15% del commercio mondiale" e "impedire il passaggio dei prodotti da lì significa un aumento dei prezzi spropositato. Quindi noi non possiamo accettare la minaccia che proviene dagli Houthi nel Mar Rosso. L'Italia ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione, lo facciamo nell'ambito delle nostre normative". Meloni ricorda che per "la missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento" ma per quella di iniziativa statunitense "sì, avrebbe significato un passaggio parlamentare. Ma l'Italia c'è, è seria e si assume le sue responsabilità e penso che si veda a 360 gradi. Vuol dire anche farlo con serietà".
Patto di stabilità
Riguardo al Patto di stabilità, la presidente del Consiglio sottolinea: "Non è il mio compromesso ideale ma era il migliore compromesso possibile. L'alternativa era tornare ai vecchi parametri, decisamente peggiori. Ci sono Paesi in Europa che preferiscono i precedenti parametri perché più rigidi. Guardate che qualcuno in Europa preferiva i precedenti parametri e lavorava per far saltare il banco". Quanto al lavoro di sponda con il Presidente francese Emmanuel Macron, "penso che lì si potesse fare un po’ di più insieme", dice Meloni.
Privatizzazioni
Sulle privatizzazioni che il governo intende portare avanti “ho letto una prima pagina di Repubblica che diceva: ‘L’Italia è in vendita’. Ora, francamente, che quest’accusa mi arrivi dal giornale di proprietà di quelli che hanno preso la Fiat e ceduto ai francesi, hanno trasferito all’estero sede legale e sede fiscale, hanno messo in vendita i siti delle nostre storiche aziende italiane, non so se il titolo fosse un’autobiografia. Però le lezioni di tutela dell’italianità da questi pulpiti anche no”, dice la premier in un passaggio dell'intervista.
Tassa extraprofitti
Poi le banche. "Da quando abbiamo varato questa tassa" sugli extraprofitti delle banche "ad oggi i tassi che vengono riconosciuti sui depositi sono aumentati del 50% per le imprese e del 25% per le famiglie e il credito è aumentato. Significa che qualcosa di buono anche quello lo ha fatto", sottolinea la presidente del Consiglio. "Nessuno aveva avuto il coraggio di mettere mano su questo settore - rivendica la premier - ma per me è di destra anche questo: non guardare in faccia a nessuno, quando una cosa è giusta si fa e basta".
Superbonus
Nel corso dell'intervista arriva un nuovo affondo sul superbonus. "Partiva da un principio condivisibile, ma il problema è come è stato fatto. Perché al netto del fatto che noi ci siamo trovati con 140 miliardi di euro di buco per tutti questi bonus, al netto del fatto che con il tema della cessione dei crediti abbiamo favorito banche, intermediari, che ricompravano quei crediti al 30%, la norma è scritta così male - dice la premier - che si è configurata come la più grande truffa ai danni dello Stato italiano della storia, per i miliardi di euro di truffe che stanno venendo fuori. È qualcosa che non si è mai visto prima su un unico provvedimento".
Caso Ferragni
Le parole sulla Ferragni? "Mi è dispiaciuto che siano state lette come uno scontro, io stavo dicendo una cosa in realtà in positivo verso le persone che producono un'eccellenza, che noi vediamo attraverso gli influencer e diamo più peso a chi la 'indossa', rispetto a chi la produce", dice Meloni. "E' la sinistra anche lì che si è sbracciata manco avessi attaccato Che Guevara, come ho detto nella conferenza di fine anno. Sono loro che hanno creato il caso, io non volevo creare un caso", sottolinea la premier.
Nel Consiglio dei ministri di giovedì prossimo sarà discussa "una norma che stiamo facendo, che dice che nelle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, per cosa vanno e quanta parte. C'è - dice - un buco in termini di trasparenza nella normativa delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico".
"Le carte ora le do io"
Nel corso dell'intervista Meloni poi scandisce: l'Italia "è una Nazione nella quale vige l'amichettismo, ci sono circoli di amichettisti e c'è un indotto. Ma quel tempo è finito, come è finito il tempo in cui, per arrivare da qualche parte, dovevi avere la tessera di partito. Le carte ora le do io, o meglio le danno gli italiani. Questo è il tempo del merito".
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Europee, Salvini: “Lega non sosterrà mai von der...
Il leader della Lega: "Uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico"
"La Lega non sosterrà mai Ursula von der Leyen alla guida della commissione europea. E neanche Mario Draghi. Lo dico prima". E' un passaggio della diretta social con cui Matteo Salvini, leader della Lega, risponde alle domande dei follower in vista delle elezioni europee in programma a giugno. In Europa "tra Macron e Le Pen, serve tanta Le Pen", aggiunge.
Salvini viene sollecitato su argomenti diversi. "Per la sinistra e i giornaloni non si può dire, Salvini e Vannacci sono Satana, ma ce lo vogliamo dire che uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico? Posso dire che chi separa le donne, chi picchia la figlia se si veste all'occidentale, che pensa che le donne siano inferiori non è il benvenuto? Se ne stiano a casa loro...", dice soffermandosi sul tema dell'islam.
Il leader della Lega spinge per una sanatoria edilizia. Il provvedimento allo studio per sanare alcune irregolarità "non è un condono. Per chi si è fatto la villa sulla spiaggia, lì non si sana niente, c'è la ruspa". Capitolo ponte sullo Stretto: "Il ponte sullo Stretto di Messina lo facciamo, secondo le stime darà oltre 100mila posti di lavoro in tutta Italia e 20 miliardi di pil, di ricchezza in più" al paese.
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Cateno De Luca si ferma, ha polmonite e stress
Il leader di Sud chiama Nord resta ricoverato al policlinico di Messina
Cateno De Luca ha una polmonite in stato acuto, associata a un significativo stress psicofisico ed ad un eccessivo affaticamento fisico. Questo l'aggiornamento delle condizioni del leader di Sud chiama Nord, capolista di Libertà alle prossime Europee. Attualmente, informa una nota, De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo.
Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa. I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina. È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile, rimarca il comunicato.
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Europee, liste di Fratelli d’Italia: Meloni capolista...
Sgarbi candidato al Sud
Fratelli d’Italia ha depositato oggi le liste per le elezioni europee nelle cinque circoscrizioni. Giorgia Meloni sarà capolista in tutta Italia. Nel Nordest, dietro la premier sono in lista Sergio Berlato e Alessia Ambrosi; nel Nordovest, Carlo Fidanza e Vincenzo Amich (presenti anche Lara Magoni, Mario Mantovani e Vincenzo Sofo); nelle Isole, Sasso Deidda ed Elvira Amata; al Sud, Nicola Benedetto ed Ersilia Amatruda (con Vittorio Sgarbi in penultima posizione in lista); al Centro, Nicola Procaccini e Carla Cappiello.
Nelle liste di Fdi, molti i rappresentanti della società civile. Dal mondo delle professioni arrivano le candidature al Nordest di Anna Olivetti, presidente di Federfarma e Fofi (ordine e sindacato farmacisti Gorizia); al Centro, Carla Cappiello, componente comitato nazionale Inarcassa, ex Presidente ingegneri Roma e Dorina Casadei, vicepresidente fondazione Telos dei dottori commercialisti; al Sud Mariangela Di Biase, vicepresidente nazionale Aiga (associazione dei giovani avvocati) e Giovanna Greco, segretario del Consiglio nazionale ordine commercialisti.
Non mancano le giovani leve del partito, come Stefano Cavedagna, portavoce nazionale di Gioventù nazionale al Nordest; Nicola D'Ambrosio, Presidente nazionale di Azione Universitaria al Sud; Paolo Inselvini, coordinatore Gioventù nazionale Lombardia, al Nordovest. Dal mondo dell'impresa, al Nordest Silvia Bolla, presidente piccola e media industria Veneto Est e membro del Consiglio nazionale di Confindustria nazionale e Guglielmo Garagnani, imprenditore agricolo, presidente uscente di Confagricoltura Bologna; al Nordovest, l'imprenditrice cinematografica Federica Picchi.
Nutrita la schiera di amministratori, nelle liste per le Europee. Al Nordest, Antonella Argenti, sindaco di Villa del Conte (Padova); Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone; Elena Donazzan, assessore al lavoro della Regione Veneto; Valeria Mantovan, sindaco di Porto Viro (Rovigo). Al Centro, Marco Squarta, presidente consiglio regionale Umbria e Mario Pellegrini, ex vicesindaco del Giglio, protagonista dei soccorsi nella notte del naufragio della Costa Concordia. Nella circoscrizione Isole, Elvira Amata, assessore al turismo Regione Sicilia e Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania. Vittorio Sgarbi, come annunciato, corre nella circoscrizione Sud da indipendente. In lista al Nordovest anche Giovanna Giolitti, pronipote di Giovanni Giolitti.