Esteri
Gaza, raid Israele sulla Striscia: almeno 81 morti
Colpita la città meridionale di Khan Yunis. Morto in un attacco un ufficiale del controspionaggio di Hamas. Iran denuncia Iraq all'Onu
Nuovi raid di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo le ultime news di oggi, 17 gennaio 2024, sarebbero almeno 81 le persone rimaste uccise durante gli attacchi. Ad affermarlo è il ministero della Salute di Gaza, precisando che è stata colpita anche la città meridionale di Khan Yunis. Il bilancio tutale dei morti sale così a 24.448 vittime.
L'esercito israeliano ha reso noto inoltre di aver ucciso un ufficiale del controspionaggio di Hamas durante un attacco a Gaza. Il presunto membro di Hamas è Bilel Nofal e secondo l'Idf è il responsabile del gruppo islamico degli interrogatori di sospette spie nel sud di Gaza. Oltre a Nofal, l'esercito ha riferito di aver ucciso altri cinque combattenti palestinesi a Gaza: tre in raid aerei a Khan Younis e due alla periferia del quartiere di Sheikh Ejalin, nel sud della città di Gaza.
Idf: "Ucciso un leader terroristico in Cisgiordania"
Tre palestinesi sono stati uccisi da un attacco sferrato dai droni israeliani vicino al campo di Balata, presso Nablus, nel nord della Cisgiordania. I tre viaggiavano a bordo di un veicolo quando sono stati colpiti, stando a quanto riporta l'agenzia palestinese Wafa citata da Times of Israel. Sull'attacco, le Forze di difesa israeliane hanno rilasciato una dichiarazione annunciando che una delle persone uccise era un leader terroristico in Cisgiordania che preparava un attacco giudicato imminente.
Si tratterebbe di Abdallah Abu Shalal, ucciso - riporta Idf citato dal Times of Israel - in un'operazione congiunta dell'esercito e del servizio di sicurezza Shin Bet. Dopo l'attacco alla cellula terroristica - riferisce poi - nell'auto sono state trovate armi. Le altre persone presenti nel veicolo non sono state identificate. L'IDF ha pubblicato il video dell'attacco dei droni.
L'agenzia palestinese, citando fonti delle forze di sicurezza, afferma che l'attacco ha avuto luogo durante un raid delle Forze di difesa israeliane nel campo vicino a Nablus. I soldati dell'IDF - denuncia - hanno inizialmente impedito alle squadre mediche palestinesi di raggiungere la scena dell'attacco.
Sale invece a quattro il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano con droni su Tulkarem. La Mezzaluna Rossa palestinese afferma di aver recuperato i corpi di quattro persone uccise all'interno del campo della città della Cisgiordania, aggiungendo che le forze israeliane inizialmente hanno impedito alle sue ambulanze di raggiungere le persone colpite nel raid.
Guterres: cessate il fuoco umanitario in vista di una soluzione dei due Stati
Antonio Guterres torna a chiedere un cessate il fuoco umanitario a Gaza ricordando che l'unico modo per fermare la sofferenza a lungo termine nella regione è un'intesa per una soluzione dei due stati. "Ripeto il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza - ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite intervenendo al World Economic Forum di Davos - e per un processo che porti ad una pace sostenibile per israeliani e palestinesi basato su una soluzione dei due Stati come unico modo per fermare la sofferenza ed arginare un allargamento che potrebbe mandare l'intera regione in fiamme".
"Qualcosa di drastico deve essere fatto per assicurarci che queste due comunità, quella palestinese e quella israeliana, possano vivere insieme e l'unico modo per loro di poter vivere assieme in pace e sicurezza è avendo, ciascuna di esse, uno Stato", ha affermato Guterres. "Credo che la presente situazione abbia dimostrato che la soluzione dei due Stati è una strada assolutamente essenziale per risolvere questo problema e un modo assolutamente essenziale per preservare un minimo di pace e stabilità nella regione".
Guterres ha poi messo in guardia contro un "allargamento che sta già avvenendo, contro il rischio di un pieno confronto in Libano: sarebbe un totale disastro, dobbiamo evitarlo ad ogni costo. Quello che vediamo nel Mar Rosso, tutto questo dimostra che affrontare la situazione umanitaria a Gaza è molto importante, avere un cessate il fuoco umanitario, rilasciare gli ostaggi è essenziale, ma dobbiamo garantire una volta per tutte l'impegno totale della comunità internazionale a favore della soluzione dei due Stati come base per uno stabile e pacifico Medio Oriente a beneficio di tutti".
Iraq presenta denuncia all'Onu per attacco iraniano su Erbil
L'Iraq ha presentato una denuncia contro l'Iran al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per l'"aggressione iraniana" in relazione all'attacco condotto dai Guardiani della Rivoluzione che hanno rivendicato di aver colpito il "quartier generale del Mossad" a Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Il ministero degli Esteri iracheno ha spiegato che il motivo della misura adottata è "l'aggressione missilistica iraniana diretta contro la città di Erbil e che ha causato la morte di civili innocenti, il ferimento di altre persone e danni a proprietà pubbliche", si legge in un comunicato pubblicato su X.
La rappresentanza permanente dell'Iraq presso l'ONU, con sede a New York, ha inviato "due lettere identiche" al segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e all'attuale presidente del Consiglio di Sicurezza, José de la Gasca, in cui afferma che "questa aggressione costituisce una flagrante violazione della sovranità, dell'integrità territoriale e della sicurezza del popolo iracheno".
Esteri
Hamas: “Posizione negativa su proposta tregua ma...
Attesa per oggi la risposta del gruppo sul documento negoziale elaborato dei mediatori egiziani
Hamas sembra orientata a respingere l'ultima proposta di accordo con Israele sugli ostaggi elaborata dai mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza. La riposta è attesa per oggi, ma secondo quanto ha dichiarato Osama Hamdan, esponente del gruppo con sede in Libano, alla TV Al-Manar, affiliata a Hezbollah, "la nostra posizione sull'attuale documento negoziale è negativa". Tuttavia, ha successivamente puntualizzato l'ufficio stampa di Hamas, "non significa che i negoziati si siano fermati".
I colloqui per una tregua tra Israele e Hamas sono in stato avanzato ma le parti restano distanti sulla questione chiave se la fine della guerra nella Striscia di Gaza debba essere passo integrante dell'accordo. E se il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che in Israele ha incontrato Benjamin Netanyahu, parla di progressi "reali e significativi", il premier israeliano ribadisce che non accetterà alcun accordo con Hamas che preveda la fine della guerra a Gaza".
Austin a Gallant: "Per operazione Rafah serve piano credibile evacuazione civili"
Qualsiasi operazione pensata per la città di Rafah dovrebbe includere un piano credibile per l'evacuazione dei civili palestinesi. A sottolinearlo, nel corso di un colloquio con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, è stato il segretario americano alla Difesa americano, Lloyd Austin. Secondo quanto riferito successivamente dal portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, il colloquio telefonico è stato incentrato "sui negoziati in corso sugli ostaggi, sugli sforzi di assistenza umanitaria e su Rafah". "Il segretario Austin ha riaffermato il suo impegno per il ritorno incondizionato di tutti gli ostaggi e ha sottolineato l'importanza di incrementare il flusso di assistenza umanitaria a Gaza, garantendo al contempo la sicurezza dei civili e degli operatori umanitari", ha riportato Ryder. "Il Segretario ha poi osservato che qualsiasi potenziale operazione militare israeliana a Rafah deve includere un piano credibile per evacuare i civili palestinesi e mantenere il flusso di aiuti umanitari".
Presidente Colombia risponde a Katz: "Mostruoso è genocidio popolo palestinese"
"Mostruoso" è il "genocidio" perpetrato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Con queste parole il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha risposto su X alle accuse del ministro degli Esteri israeliano Israe Katz, per il quale il leader colombiano sarà ricordato per essersi "schierato con i mostri più spregevoli" dopo aver annunciato la rottura delle relazioni con Israele. "Il mostro è il genocidio" e Netanyahu "perpetra il genocidio del popolo palestinese", ha scritto Petro sul suo account sul social network X. Petro ha annunciato che il Paese sospenderà le relazioni diplomatiche con Israele a partire da oggi, come rappresaglia per l'offensiva dell'esercito israeliano contro la Striscia di Gaza.
Esteri
Ucraina, Usa accusano la Russia: “Ha fatto uso di...
In particolare, il Dipartimento di Stato americano afferma di aver accertato che l'agente chimico cloropicrina e gas lacrimogeni sono stati usati come arma di guerra
Gli Stati Uniti hanno formalmente accusato la Russia di aver fatto uso di armi chimiche come arma di guerra nel conflitto in Ucraina. In particolare, il Dipartimento di Stato americano ha affermato di aver “determinato che Mosca ha utilizzato l'agente chimico cloropicrina e gas lacrimogeni contro le forze ucraine in violazione della Convenzione sulle armi chimiche (CWC)”. "L'uso di tali sostanze chimiche non è un incidente isolato ed è da attribuire allo sforzo per rimuovere le forze ucraine dalle posizioni fortificate, ottenendo vantaggi tattici sul campo di battaglia", afferma in una dichiarazione.
La conclusione degli Stati Uniti coincide con la testimonianza delle truppe ucraine che affermano di aver dovuto affrontare un aumento degli incontri con gas e altre sostanze chimiche irritanti in alcune parti della loro linea del fronte con le forze russe negli ultimi mesi.
Esteri
Londra alle urne per eleggere il sindaco, Khan cerca terzo...
A otto anni di distanza dal primo successo, l'esponente laburista sembra dirigersi verso la conferma. In tutto i candidati sono 13
Urne aperte oggi, giovedì 2 maggio, a Londra per le elezioni del sindaco, con Sadiq Khan che cerca il terzo mandato consecutivo. A otto anni di distanza dal primo successo, l'esponente laburista - sulla scia dei sondaggi che anche a livello nazionale indicano nettamente i socialisti prima forza politica - sembra dirigersi verso la conferma. Una ricerca di YouGov di alcuni giorni fa indica Khan in vantaggio di 19 punti sulla sua sfidante più accreditata, Susan Hall, del partito conservatore (46% a 27%). Secondo il sondaggio, Khan farebbe il pieno di voti nella City. Tra i temi più sentiti dall'elettorato, precisa You Gov, al primo posto c'è il costo della vita, seguito dalla lotta alla criminalità e dalla questione dell' 'housing'.
Durante la campagna elettorale, Khan si è impegnato - se rieletto - a costruire 40mila nuove case popolari entro il 2030, sottolineando che la capitale andrà "molto più lontano, molto più velocemente" se il Labour riuscirà a guidare sia la capitale che Downing Street. A sfidarlo è Susan Hall, che se dovesse superarlo, diventerebbe la prima donna sindaco di Londra. Per farlo ha elaborato un piano che promette di ridurre la criminalità, eliminare l'Ulez (la contestata zona a bassissime emissioni), costruire case famiglia e rendere la città più pulita e più verde.
La sua campagna, tuttavia, è stata affossata da un paio di evidenti scivoloni: il primo riguarda l'apprezzamento dimostrato per alcuni tweet islamofobici nei confronti di Khan, il secondo è l'aver ammesso di non conoscere il prezzo dei biglietti dell'autobus. Punta tutto sulla sicurezza, invece, il candidato Lib-Dem e attivista anti-Brexit, Rob Blackie, secondo cui "la criminalità è aumentata del 30% a Londra da quando Khan è in carica".
In tutto i candidati sono 13. Oltre ai tre principali, corrono al primo turno Femy Amin (Animal Welfare Party), Count Binface, Natalie Denise Campbell (indipendente), Howard Cox (ReformUK), Amy Gallagher (Social Democratic Party), Zoe Garbett (Green Party), Tarun Ghulati (indipendente), Andreas Christoffi Michli (indipendente), Brian Benedict Rose (London Real Party) e Nick Scanlon (Britain First - No To Immigration).
I seggi saranno aperti dalle 7 alle 22. I 6,2 milioni di elettori registrati, oltre al sindaco che guiderà la capitale per i prossimi quattro anni, dovranno eleggere anche i 25 membri della London Assembly. Domani, venerdì 3 maggio, si procederà alla verifica delle schede elettorali mentre lo spoglio si terrà il giorno successivo, quando saranno annunciati i risultati presso la City Hall. Il sindaco ed i membri della London Assembly entreranno in carica due giorni dopo la proclamazione dei risultati. Alle scorse elezioni Khan superò Shaun Bailey (Tory) al ballottaggio con il 55,2% dei voti.