Economia
Dalla guida alla crescita: liberare il potenziale del...
Dalla guida alla crescita: liberare il potenziale del coaching aziendale
In collaborazione con: stateofmind
In un'epoca di continui cambiamenti, il coaching diventa essenziale per sviluppare leader resilienti e visionari, fondamentali per l'adattamento e l'innovazione aziendale.
Questo approccio non solo migliora le prestazioni individuali, ma agisce anche come motore di progresso collettivo, incidendo positivamente sulla cultura aziendale e sulla strategia operativa. Il coaching aziendale favorisce un ambiente che stimola la collaborazione, la creatività e l'eccellenza, portando a una crescita sostenibile e a un vantaggio competitivo duraturo. Il focus è sull'autoconsapevolezza, l'apprendimento costante e l'adattamento strategico, elementi chiave per sbloccare il pieno potenziale di un'organizzazione.
Questo elaborato esplora come il coaching possa essere un catalizzatore fondamentale per il successo aziendale a lungo termine.
Il ruolo del coaching aziendale nella crescita organizzativa
Il coaching aziendale è una pratica che combina metodologie di sviluppo personale e strategie organizzative per migliorare le prestazioni e la produttività all'interno di un'azienda.
Questo processo si concentra su leader e dipendenti, fornendo loro gli strumenti necessari per identificare e superare ostacoli professionali, potenziando le capacità di leadership e migliorando la comunicazione e la collaborazione.
Il ruolo centrale del coaching aziendale nella crescita dell'azienda è indiscutibile: agisce come acceleratore per l'innovazione e la trasformazione, aiutando le organizzazioni a navigare in ambienti di mercato complessi e in rapida evoluzione.
Attraverso il coaching, le aziende possono sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità, incrementando l'efficienza operativa e incentivando una cultura del miglioramento continuo.
Esempi di successo del coaching aziendale
Tutto molto bello, vero? Ma ti sembra solo utopica teoria? Dai un’occhiata a questi casi reali, che vi portiamo come esempio attingendo da 3 delle tante realtà che hanno aderito al programma CoachingOurselves.
Canadian Red Cross
La Croce Rossa Canadese ha integrato il programma nel loro sviluppo di leadership, contribuendo a collegare e sviluppare i leader in un ambiente organizzativo complesso e ibrido negli ultimi sei anni.
Fujitsu Social Science Laboratory (SSL)
Dal 2007, Fujitsu SSL ha utilizzato il programma per lo sviluppo della gestione e della leadership. Fino al 2022, oltre 600 manager hanno completato il programma attraverso varie società del Gruppo Fujitsu, mostrando il valore del coaching nel miglioramento delle capacità manageriali.
Lufthansa
Questo caso studio premiato dall'EFMD descrive l'uso di CoachingOurselves per collegare lo sviluppo della gestione/leadership allo sviluppo organizzativo in Lufthansa, fornendo soluzioni innovative per i manager trasformati che ritornano in un'organizzazione invariata.
I 7 punti chiave per un coaching aziendale di successo
1. Definire obiettivi specifici e misurabili per il coaching.
2. Adattare il coaching alle esigenze individuali e organizzative.
3. Fornire e ricevere feedback regolari per il miglioramento continuo.
4. Concentrarsi sullo sviluppo di abilità cruciali come leadership, comunicazione e gestione del cambiamento.
5. Creare un ambiente di supporto che promuova la responsabilità personale.
6. Valutare l'impatto del coaching attraverso indicatori di performance chiari.
7. Assicurare che il coaching sia un processo continuo e flessibile per adattarsi all'evoluzione delle esigenze aziendali.
Il potere del coaching nella leadership e nel coinvolgimento attivo di dipendenti e collaboratori
Il coaching influisce notevolmente sulla leadership, potenziando le capacità dei leader di guidare con empatia, chiarezza e visione. Questo processo incrementa la fiducia di collaboratori e dipendenti, promuove una comunicazione efficace e stimola un ambiente di lavoro cooperativo e inclusivo. I leader che ricevono coaching diventano più consapevoli dei propri punti di forza e delle aree di miglioramento, consentendo loro di gestire meglio i team e ispirare prestazioni elevate.
Inoltre, il coinvolgimento dei dipendenti cresce quando si sentono ascoltati, valorizzati e parte integrante del successo dell'azienda, risultato che un coaching efficace può aiutare a realizzare.
Risultati e benefici misurabili del coaching aziendale
Il coaching aziendale può portare a un aumento tangibile della produttività, con miglioramenti nella gestione del tempo e nell'efficienza operativa. Le aziende spesso osservano un aumento della soddisfazione e della motivazione dei dipendenti, risultando in minor turnover e assenteismo. Inoltre, il coaching può migliorare la qualità della leadership, che si traduce in decisioni più efficaci e una migliore gestione dei conflitti.
Quindi il coaching può aiutare a sviluppare una cultura aziendale più forte, con un impatto diretto sul morale e sull'engagement dei dipendenti, portando a una maggiore lealtà e dedizione verso l'azienda.
Il futuro del coaching aziendale
Il futuro del coaching aziendale è fortemente influenzato dalla crescita del coach digitale, una figura che fornisce coaching a distanza, personalizzato e scalabile. Con l'ascesa del lavoro remoto e delle piattaforme digitali, i coach digitali possono offrire flessibilità e accessibilità, raggiungendo dipendenti in diverse geografie e orari. Questa evoluzione permette un coaching più data-driven, con l'uso di analisi e intelligenza artificiale per fornire insight personalizzati e migliorare l'efficacia del coaching.
Coaching aziendale: catalizzatore di crescita sostenibile nell’era digitale
Il coaching aziendale dunque si sta evolvendo come strumento cruciale per il miglioramento delle prestazioni e la crescita organizzativa. Con l'accento sulla personalizzazione, feedback costante, e sviluppo delle competenze, il coaching ha un impatto significativo sulla leadership e sull'engagement dei dipendenti.
I risultati concreti migliorano la produttività rendendo allo stesso tempo il lavoro più gratificante e sostenibile.
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1 Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
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Confsal in piazza a Napoli per il lavoro, lo sviluppo, la...
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva sviluppo e occupazione. Questi i temi principali della 7ma edizione della Giornata del Lavoro Confsal che da Piazza del Plebiscito a Napoli, in collegamento con le piazze di tutte le regioni d’Italia, ha rivendicato con forza il valore, la dignità del lavoro pubblico e privato, ponendo in primo piano la questione della sicurezza. In un contesto complesso per l’ Italia, il lavoro rappresenta sempre più un valore da difendere ai tavoli istituzionali.
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1 maggio, Luzzi (Feder.Agri): “Tanti morti sul lavoro...
Il segretario generale della Feder.Agri ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli
"I morti sul lavoro non sono solo quei mille all’anno registrati dalle statistiche, ad esempio ce ne sono 500 che perdono la vita nel tragitto casa-lavoro e 60 membri delle forze ordine che ogni anno si suicidano per motivi di lavoro”. Così Alfonso Luzzi, segretario generale della Feder.Agri, ha commentato il dramma delle morti sul lavoro intervenendo alla 7ª giornata del lavoro di Confsal in corso in piazza del Plebiscito, a Napoli.
“Oltre ai morti ‘sul’ lavoro - ha precisato Luzzi - sono da conteggiare anche i morti ‘per’ lavoro, quei 7.000 all’anno deceduti per le conseguenze della propria attività lavorativa, poi ci sono le malattie professionali, le aggressioni sui luoghi di lavoro e anche questioni ancora non evidenti come i rischi dello smart working”.
“Sono numeri grossi, anche se in linea con quelli della maggior parte dei paesi europei, ma che ci spingono a fare qualcosa, come lo sta facendo Confsal con più risorse alla sicurezza e qualità alle proposte”, ha concluso il segretario di Feder.Agri.