Giallorossi ancora sconfitti, lo Special One affonda
La Roma perde ancora, José Mourinho sprofonda. La stagione giallorossa naufraga con l'ennesima sconfitta di una stagione fin qui priva di soddisfazioni e la panchina dello Special One, adesso, traballa davvero. Lo Special One, legato alla Roma da un contratto valido fino al termine della stagione, deve fare i conti con un rendimento a dir poco negativo. La sconfitta con il Milan relega i giallorossi in una posizione sempre più anonima in classifica: 29 punti, nona piazza, a -22 dalla vetta quando il campionat è appena a metà strada. Il quarto posto che vale la qualificazione in Champions League è a soli 5 punti, ma è una consolazione magrissima per una squadra che non appare competitiva e che è appena stata eliminata nei quarti di finale della Coppa Italia dalla Lazio, nell'ennesimo derby steccato contro i cugini.
"Non sono Harry Potter", ha detto Mourinho nella conferenza stampa prima della trasferta di Milano. Un'autodifesa che convince sempre meno. Infortuni e assenze vanno presi in considerazione, ma i problemi della Roma vanno al di là delle carenze e delle lacune di un organico poco equilibrato e privo di qualità in molti settori. Ai risultati deludenti, corrisponde un clima sempre più grigio attorno a squadra e società. Mourinho, osannato anche per le prestazioni al microfono e gli show per le tv, viene sempre più apertamente criticato per la qualità del gioco offerto. Nel silenzio della società, condito dall'uscita di scena del dirigente Tiago Pinto, i discorsi relativi ad un prolungamento del contratto del tecnico sembrano sempre più anacronistici e il divorzio appare l'epilogo scontato. A fine stagione, se non prima.
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Roma, Juric esonerato: serve terzo allenatore in anno nero
Secondo licenziamento dopo quello di De Rossi. Mancini, Garcia, Ranieri, Allegri: i nomi in ballo
La Roma ha perso in casa con il Bologna ed ha aperto un'altra crepa nella sua crisi con il secondo esonero di un allenatore in meno di due mesi. Dopo la decisione di mandare via Daniele De Rossi, con sole 4 giornate alle spalle, il ko interno con i rossoblu ha convinto Dan e Ryan Friedkin a cambiare ancora e esonerare Ivan Juric. Tra i due licenziamenti sono passati appena 53 giorni, con pochi punti all'attivo e molte delusioni in campionato e Coppa. Il ds giallorosso Florent Ghisolfi è già al lavoro da tempo per il sostituto, visto che era chiaro a tutti il destino di Juric prima dell'ennesimo passo falso.
I nomi sull'agenda di Friedkin
I nomi che potrebbero fare al caso della Roma non sono molti: gli allenatori candidati devono conoscere il campionato italiano, avere carisma, credibilità in uno spogliatoio complesso e capacità di portare la Roma fuori d questa situazione prima che diventi ancora più complessa. Il primo nome su tutti sembra essere quello dell'ex ct dell'Italia e dell'Arabia Saudita Roberto Mancini, con un passato alla Lazio e e con l'ostacolo sulla durata del contratto. Il tecnico vorrebbe almeno un biennale, anche se non arrivano conferme di contatti diretti con il club. L'alternativa potrebbe essere rappresentata da Claudio Ranieri che conosce bene l'ambiente e potrebbe essere il giusto traghettatore per portare la nave in porto prima di un cambio definitivo in estate. In questo momento pare molto più difficile pensare ad un ritorno di Daniele De Rossi.
Altra carta di livello potrebbe essere quella di Massimiliano Allegri, che dopo l'esonero della Juventus è alla ricerca di un nuovo progetto, ma anche in questo caso a lungo termine. Nella rosa dei nomi anche l'attuale ct della Turchia Vincenzo Montella. Ci sono poi le possibili alternative straniere, come il francese ed ex tecnico giallorosso Rudi Garcia che però male ha fatto al Napoli, dove è stato esonerato. Altri profili circolati in queste ore sono quelli di Frank Lampard, Graham Potter e Edin Terzic. Un'altra scommessa, forse troppo per un'annata già complicatissima.
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Inter-Napoli 1-1, gli azzurri restano in vetta
Al vantaggio degli ospiti con McTominay al 23', risponde Calhanoglu al 43'
Si chiude senza vincitori né vinti l'atteso big match tra Inter e Napoli che pareggiano 1-1 nel posticipo domenicale della 12/a giornata di Serie A disputato allo stadio 'Meazza' di Milano. Al vantaggio degli ospiti con McTominay al 23', risponde Calhanoglu al 43'. Lo stesso turco ha la grande chance per completare la rimonta ma al 74' sbaglia un rigore calciandolo sul palo. In classifica gli azzurri restano in vetta con 26 punti, uno in più del quartetto composto dai nerazzurri insieme ad Atalanta, Lazio e Fiorentina e due in più della Juventus.
La partita
In avvio parte forte la squadra di casa che spinge e costringe gli azzurri sulla difensiva. Il primo squillo del match è di Calhanoglu con un tiro da fuori area all'8', deviato in corner dalla difesa ospite. Al quarto d'ora il fischiatissimo ex Lukaku serve Kvaratskhelia, il georgiano arriva al tiro, deviato, che Sommer riesce a neutralizzare. Al 17' chance per l'Inter: Pavard si inserisce sul centro destra dell'area e può calciare in porta, ma Buongiorno è bravissimo nella chiusura. Al 22' il pressing dell'Inter porta Barella al tiro dal limite: conclusione difficile impattata al volo e palla non di molto alla destra di Meret. Un minuto dopo passa in vantaggio la squadra di Conte con McTominay. Kvaratskhelia crossa dalla sinistra, basso e teso, sul centro-sinistra dell'area Rrahmani anticipa tutti e prolunga in mezzo dove c'è lo scozzese che deve soltanto girare in porta da pochi passi.
Al 36' partenopei vicini al raddoppio. Errore clamoroso di Calhanoglu che serve letteralmente palla al Napoli e ne lancia il contropiede: Lukaku gestisce palla centralmente e cerca il filtrante per Kvaratskhelia, anticipato proprio all'ultimo da Acerbi, che sventa il gol. Al 40' incursione di Acerbi in area, ben smarcato da Barella sulla sinistra: il suo mancino di collo pieno è sventato da Meret coi piedi. Il pareggio è solo rimandato di 3 minuti e arriva grazie a Calhanoglu. Il turco prende la mira dai 25 metri e spara col destro di mezzo esterno, leggermente decentrato sulla sinistra, palla violentissima che si insacca sotto la traversa: 1-1.
Al 3' della ripresa Dumfries si allarga sulla fascia opposta e crossa dalla sinistra per Lautaro a centro area: controllo in corsa difficilissimo, con la difesa del Napoli che chiude con Olivera. Al 7' Dimarco raccoglie al limite un cross allontanato dalla difesa del Napoli: mancino stretto e basso sul primo palo alla sinistra di Meret, palla sul palo esterno. Al quarto d'ora primo cambio per Conte: entra Lobotka, esce Gilmour.
Al 23' Meret salva su Dimarco. Mancino in diagonale dalla sinistra dell'area del 32 nerazzurro, il portiere azzurro risponde presente e para. Al 29' l'arbitro Mariani concede un rigore ai padroni di casa per un fallo in area di Anguissa su Dumfries. Dagli 11 metri Calhanoglu angola troppo la conclusione e prende in pieno il palo. E' il primo errore su rigore di Calhanoglu con l'Inter, dopo 19 segnati su 19 calciati. E' anche il suo primo errore in Serie A, dopo 17 trasformazioni consecutive in campionato.
Al 32' esce Lukaku tra i fischi dei suoi ex tifosi ed entra Simeone. Al 35' giallo per Dumfries per un'entrata in ritardo su Politano. Dopo due minuti triplo cambio per Inzaghi: dentro Zielinski, Darmian e Taremi per Calhanoglu, Dimarco e Thuram. Conte inserisce Ngonge per Politano. Al 44' l'Inter esaurisce i cambi con Arnautovic e de Vrij che entrano per Lautaro e Bastoni. In pieno recupero l'ultimo brivido del match. Cross basso dalla destra di Ngonge che trova Simeone: girata complicata in piena area, con la palla che esce alta di poco.
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Atp Finals, Sinner batte De Minaur in 2 set
L'azzurro supera l'australiano all'esordio
Jannik Sinner batte Alex De Minaur all'esordio nelle Atp Finals 2024 di Torino. L'azzurro, numero 1 del mondo, oggi 10 novembre sconfigge l'australiano per 6-3, 6-4 in 1h25' nel match valido per la prima giornata del gruppo Ilie Nastase. Il 23enne altoatesino, che vince l'ottava sfida in altrettanti confronti diretti con l'australiano, torna in campo martedì 12 novembre per affrontare lo statunitense Taylor Fritz, vittorioso al debutto contro il russo Daniil Medvedev.
Cosa ha detto Jannik
"Con Fritz sarà una partita molto difficile, oggi ha giocato molto bene, noi abbiamo iniziato bene, domani sarà una giornata riposo, ci penseremo dopodomani", dice Sinner dopo l'esordio vincente.
"Non aver giocato a Roma" gli Internazionali a maggio "mi ha fatto male e quindi giocare qui a Torino è ancora più bello, non c'è posto più bello dove finire la stagione. Lo scorso anno sono andato vicino al titolo, vedremo quest'anno, intanto ho iniziato bene, poi vedremo come andrà il torneo", aggiunge. "Era da un po' che non giocavo un match ufficiale, ho saltato Parigi-Bercy e siamo arrivati una settimana prima per preparare il torneo al meglio".
“Fisicamente mi sento bene - spiega - non ho giocato per quattro settimane quindi essere un po’ teso qualche volta ci può stare, non è nulla di grave, anzi, sto bene, abbiamo già fatto dei test, è tutto a posto, non ci sono preoccupazioni”.
Il match
Sinner parte con il freno a mano tirato, cedendo il servizio nel terzo game (1-2). Il 23enne rimedia subito con il contro break (2-2) e mette la freccia strappando nuovamente la battuta al rivale (4-2). L'allungo è sufficiente per blindare la prima frazione (6-3) in 36 minuti.
L'equilibrio nel secondo set salta nel quinto game, quando Sinner mettere a segno il break dopo aver sprecato 3 chance. Il numero 1 del mondo inserisce il pilota automatico e vola verso il traguardo con una prestazione solida: De Minaur non ha a disposizione nemmeno una palla break per ricucire il gap e allungare la sfida, Sinner chiude 6-4.
La sfida game per game
Sinner parte tenendo a zero il servizio con due ace, l'australiano pareggia i conti piazzando un ace sul 30-30 e sfruttando un errore dell'avversario con il rovescio lungo linea.
Nel terzo gioco l'altoatesino subisce il break, sul 30-30 stecca un dritto e poi sbaglia un rovescio in avanzamento.
Nel quarto gioco il numero uno del mondo reagisce e strappa il servizio a 15, conquistando l'ultimo punto del game con uno splendido passante di rovescio.
Quinto gioco a zero in scioltezza e 3-2 Sinner.
Al sesto gioco l'azzurro allunga, fallisce una prima palla break sul 30-40 con un dritto in rete ma ai vantaggi guadagna una seconda chance, convertita con l'errore di De Minaur dopo uno scambio sempre in difesa.
Nel settimo gioco il pusterese conferma il vantaggio tenendo il servizio a zero e volando sul 5-2. Reazione dell'australiano che interrompe una di quattro giochi consecutivi persi tenendo il servizio a 15. Sinner va a servire per il primo set e non sbaglia, tiene il servizio a 30 e 6-3 in 37 minuti.
Il secondo set parte bene per il numero 8 del mondo che tiene il servizio. Da 30-30 trova un buon servizio esterno e un dritto vincente in uscita dal servizio. Sinner risponde e pareggia i conti tenendo la battuta senza concedere un 15. Nel terzo game De Minaur rimonta da 0-30, vince 4 punti di fila e si porta sul 2-1.
Nel 4° game l'altoatesino nuovamente ingiocabile alla battuta. Dal 15-0 mette a segno tre punti diretti con il servizio. I tempi sono maturi per un nuovo break che arriva al 5° game. Dopo un'interruzione di qualche minuto per un malore di uno spettatore, Sinner fallisce tre palle break da 0-40, ma ai vantaggi fa ancora la differenza nello scambio da fondo: altro break-point guadagnato sulla diagonale di rovescio e convertito con una risposta profonda.
Con qualche difficoltà il numero uno del mondo conferma il break di vantaggio e si porta sul 4-2. Recupera da 0-30, poi sbaglia un comodo schiaffo al volo sul 40-30 ma rimedia ai vantaggi grazie a un errore gratuito di De Minaur e a un ace.
Nel settimo game l'australiano resta in scia: apre il game con un errore di rovescio, ma poi tiene il servizio a 30 con due errori di rovescio dell'avversario. Sinner vola sul 5-3 tenendo il servizio senza problemi a 15. Vince il turno di battuta a 15 anche De Minaur e 4-5.
Nel decimo gioco l'azzurro va a servire per il match e chiude con autorità senza concedere un 15: game, set and match in un'ora e 25 minuti.