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Eurovision 2024, artisti finlandesi chiedono messa al bando di Israele da kermesse
Più di 1.400 professionisti dell'industria musicale hanno firmato una petizione per presunti "crimini di guerra" a Gaza
Più di 1.400 professionisti dell'industria musicale finlandese hanno firmato una petizione che chiede la messa al bando di Israele dall'Eurovision per presunti "crimini di guerra" a Gaza. Lo riferisce la Bbc sottolineando che se Israele non sarà escluso, i firmatari chiedono che l'emittente pubblica Yle ritiri la partecipazione della Finlandia dalla competizione. Yle afferma che sta monitorando la posizione dell'Ebu (Unione europea di radiodiffusione), organizzatore del concorso. Il mese scorso, i musicisti islandesi hanno avanzato richieste simili all’emittente televisiva Rúv.
Tra i firmatari figurano gli artisti finlandesi Olavi Uusivirta, Paleface e Axel Ehnström, che hanno rappresentato il Paese nel concorso del 2011. Gli artisti accusano Yle di doppiopesismo, affermando che l'emittente è stata tra le prime a chiedere l'esclusione della Russia dal concorso del 2022, "e quindi ci aspettiamo la stessa attiva difesa dei valori anche adesso". Il giorno dopo che la Russia aveva lanciato la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina nel 2022, il rappresentante di Yle, Ville Vilén, aveva affermato che l’attacco di Mosca è “contrario a tutti i valori che Yle e altre emittenti europee rappresentano”. L’Ebu subito dopo ha vietato alla Russia di partecipare all'Eurovision. Vilén ha però specificato che la situazione in Israele e Gaza "non è proprio la stessa". "Per quanto raccapricciante sia, non è una guerra di aggressione di uno Stato nei confronti di un altro, come quella tra Russia e Ucraina", ha detto il mese scorso al tabloid finlandese Ilta-Sanomat.
Il capo delle comunicazioni di Yle, Jere Nurminen, ha detto al quotidiano Hufvudstadsbladet che l'emittente sta seguendo la situazione e sta discutendo con l'Ebu e altre emittenti pubbliche. Yle prevede anche di incontrare gli autori della petizione. L'Eurovision di quest'anno si svolgerà nella città svedese di Malmö.
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Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
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Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.