Politica
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Vannacci e la candidatura alle Europee 2024: “Ringrazio Salvini, valuterò”
Il generale dopo le parole di Salvini: "Sono grato perché vuol dire che, se non altro, riconosce in me delle capacità e delle caratteristiche"
"Ringrazio il ministro per l'offerta della candidatura. Valuterò a mente fredda e deciderò nel futuro perché per il momento faccio e continuerò a fare il soldato con determinazione e passione come è stato fino ad adesso". Lo dice all'Adnkronos il generale Roberto Vannacci, rispondendo a quanto detto ieri sera dal Ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega Matteo Salvini che, a Quarta Repubblica, ha auspicato l'ingresso in politica dalle elezioni europee 2024 dell'ufficiale dell'Esercito.
"Sono grato perché vuol dire che, se non altro, riconosce in me delle capacità e delle caratteristiche. Non ipoteco il mio futuro ma voglio essere l'unico padrone del mio destino: deciderò cosa fare, sia prendendo in considerazione la proposta del Ministro Salvini sia le tante alternative che ho nella mia vita", sottolinea.
"Ho scritto un libro che ha il pregio di essere un oggetto passivo, che non limita nessuno, chi lo vuole lo legge, chi non vuole non lo legge. Tutto lo scandalo, tutto il polverone sollevato è secondo me incomprensibile - aggiunge il generale Vannacci - Ho sempre rivendicato la possibilità di dire ciò che penso, in maniera compiuta senza violare né ledere la dignità di nessuno. Esprimo idee personali, da uomo libero. Ma se non ti adegui al pensiero unico, diventi una persona da proscrivere, omofobo, razzista, xenofobo, fascista. Si cerca di escludere l'autore e relegarlo in un'area dove non ha neanche la dignità interlocutore, quello che oggi si chiama la nuova censura. Esprimo questo concetto nell'introduzione del mio libro e, esaminando quello che è successo nella realtà, fondamentalmente ci avevo azzeccato". (di Silvia Mancinelli)
Politica
Morta Maria Mattarella, quel rapporto speciale con lo zio
Un rapporto molto intenso e affettuoso, quello tra Maria Mattarella e lo zio, Sergio Mattarella. Un rapporto speciale, unico. Era stato proprio il Capo dello Stato a battezzare la nipote, segretario generale della Regione siciliana morta ieri, per un male incurabile, a 62 anni, nella sua abitazione, circondata dagli affetti. Lo zio Presidente, negli ultimi mesi, con l'aggravarsi della malattia della nipote, l'ha raggiunta spesso a Palermo, proprio per starle vicino. Come ha fatto anche domenica, quando dopo avere partecipato alla cerimonia per l'8 settembre a Roma, è tornato a Palermo, dove le condizioni di Maria Mattarella si erano aggravate. Un rapporto che si è stretto ancora di più dopo la morte di Piersanti Mattarella, padre di Maria, ucciso il 6 gennaio 1980 in via Libertà sotto l'abitazione della famiglia Mattarella. Quando venne ucciso il padre, Piersanti Mattarella, Maria- allora 18enne- si trovava sul sedile posteriore dell'auto crivellata di colpi. Sul lato passeggeri c'era la moglie del Presidente, Irma Chiazzese, mentre il fratello di Maria, Bernardo Mattarella, era fuori dall'auto intento a chiudere il garage.
E proprio in via Libertà è stata allestita la camera ardente, in forma privata. Come in forma privata saranno anche i funerali, che si celebreranno domani alle 11 nella Chiesa San Michele Arcangelo di Palermo. Ad officiarli sarà il l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.
Il Capo dello Stato non si è mai allontanato, in questi due giorni, dalla camera ardente, dove ha stretto decine di mani, di amici, parenti, arrivati da tutta Italia per rendere omaggio a Maria Mattarella. Con il Presidente è arrivata anche la figlia, Laura Mattarella, con tutta la sua famiglia, e gli altri due figli del Capo dello Stato, Francesco e Bernardo Giorgio.
Le lunghe chiacchierate tra nipote e zio
"Un rapporto speciale, da sempre", continuano a dire i parenti tutti, quello tra Maria Mattarella e lo zio. Con lunghe chiacchierate, telefonate e messaggi. Fin dai tempi dei viaggi di famiglia, a Montecatini Terme sulle Dolomiti, con Sergio Mattarella e il fratello Piersanti, con le rispettive famiglie, trascorrevano le vacanze estive. Insieme con un'altra famiglia, Oliva, le cui figlie Maria e Giovannella, sono sempre state legate a Maria come parenti.
Un grande dolore per tutta la famiglia Mattarella, la morte del segretario generale della Regione siciliana, a partire dai figli, Giovanni e Piersanti alla madre Irma Chiazzese, al fratello Bernardo. Ma anche per i tanti amici e parenti, affranti per la perdita, prematura, di Maria Mattarella. (di Elvira Terranova)
Politica
Caso Visibilia, Santanchè: “Dimissioni? Non ho...
Il minstro del Turismo risponde sulle possibili dimissioni, a margine di una presentazione
A margine della presentazione del progetto ‘Viaggio italiano’ al Touring Club, Daniela Santanchè ha risposto a chi le chiedeva se abbia mai pensato di rassegnare le proprie dimissioni da ministro del Turismo per il caso Visibilia: "Non mi pare di avere un processo o una condanna. Non mi sembra di avere niente". "Se voi ritenete - ha aggiunto ai cronisti - che un avviso di garanzia debba portare alle dimissioni di un ministro è un’opinione vostra".
Poi ancora a chi le ha chiesto se ci sia una strategia occulta dietro all’inchiesta che la vede indagata: "Su questo ho fiducia nei magistrati. Non mi sono difesa, non ho partecipato a processi mediatici, sono sempre stata presente, come è giusto, nelle sedi opportune, ho spiegato in Parlamento. Oggi non mi sembra di avere colpe o condanne. Non c’è niente di tutto questo".
Santanchè si è poi detta "assolutamente tranquilla: male non fare, paura non avere. La mia faccia è questa e l’ho sempre messa a disposizione della trasparenza e della mia condotta. Nulla attiene alle mie funzioni come ministro della Repubblica. Quando si giura, si giura. Non mi pare ci sia qualcuno che mi abbia mai fatto un appunto sulla mia funzione di ministro".
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Caso Boccia, Sangiuliano indagato dalla procura di Roma
Secondo il Corriere della Sera i reati ipotizzati sono peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio. Riprese con smart-glass a Montecitorio, nel pomeriggio riunione Comitato sicurezza
L'ex ministro Gennaro Sangiuliano è indagato per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio dalla procura di Roma. Lo riporta il 'Corriere della Sera' sottolineando che la sua iscrizione nasce dalla denuncia presentata dal deputato di Avs Angelo Bonelli la scorsa settimana al posto di polizia di Montecitorio. Questa mattina - riferisce il quotidiano - il fascicolo sarà trasmesso al tribunale dei ministri, competente per gli atti compiuti dall’ex titolare del Mic nell’esercizio delle sue funzioni.
Le verifiche, sottolinea 'il Corriere della Sera', dovranno concentrarsi sui viaggi, i soggiorni, le cene della 41enne Maria Rosaria Boccia, che ha accompagnato l’ex ministro negli ultimi mesi di attività, per stabilire se ci sia stata una distrazione di soldi pubblici per fini impropri. Controlli saranno fatti anche sull’uso della auto blu del ministro.
Il legale di Sangiuliano: "Atto dovuto"
"Quello della Procura di Roma è un atto dovuto dopo l’esposto presentato dal parlamentare Bonelli", ha commentato l’avvocato Silvero Sica, difensore dell’ex ministro della Cultura, intervistato dalla trasmissione de La7 l’Aria che tira. "Devo ancora parlare con l’ex ministro Sangiuliano" aggiunge il penalista.
Commentando l’intervista che rilascerà questa sera Maria Rosaria Boccia sulle reti Mediaset, il legale ha aggiunto. "I giornalisti dovrebbero fare il loro lavoro: si verifica chi è l’accusatore e poi si passa all’accusato. Una certa stampa ha alterato regole professione. Non ho alcun timore di quello che può dire questa signora. Ho visionato le chat dell'ex ministro e sono sereno".
Nel pomeriggio riunione Comitato sicurezza sul caso
Si riunirà quindi alle 17 il Comitato di sicurezza della Camera dei deputati per esaminare il caso Boccia in relazione ai video girati all'interno di Montecitorio con gli smart-glass dotati di telecamera e poi pubblicati sui social dalla mancata consigliera del ministero della Cultura. Il regolamento della Camera, infatti, vieta riprese filmate e foto all'interno dei palazzi.
Fontana comunica alla Camera staffetta Sangiuliano-Giuli
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha intanto comunicato in aula, in apertura di seduta, di aver ricevuto la lettera con cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni informava sulle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la nomina al suo posto di Alessandro Giuli.
"A nome del gruppo del Pd ribadisco la nostra richiesta alla presidente del Consiglio Meloni di riferire urgentemente in aula su tutta questa vicenda", ha detto Andrea Casu. Stessa richiesta da parte di Marco Grimaldi (Avs): "Abbiamo assistito a una soap opera di serie B", ha detto.