Spettacolo
Da Amadeus a Ferro: tutti i ‘divorzi’...
Da Amadeus a Ferro: tutti i ‘divorzi’ professionali dello spettacolo
Sui giornali negli ultimi anni anche le rotture e i cambi di management di Maneskin, Pezzali e Pausini
Da Amadeus a Tiziano Ferro, passando per i Maneskin. Il mondo della musica e della tv è pieno di clamorosi 'divorzi' professionali e quello di Ferro con Fabrizio Giannini è solo l'ultimo della lista. E se il cantante di Latina e il suo manager sembrano, almeno via social, essere rimasti in buoni rapporti, poco si sa di come siano andate le cose tra Amadeus e lo storico manager Lucio Presta. La loro separazione è finita con grande clamore sui giornali prima di Natale ma nel quasi totale silenzio dei diretti interessanti, fatta eccezione per la frase di Amadeus in risposta ai giornalisti durante la conferenza dello show del Capodanno di Rai1: "Il rapporto con Presta si è chiuso e lui i motivi li sa, ma questo alla gente non importa. Guardiamo tutti al futuro affinché ognuno vada avanti. Questi problemi non li racconto certo in una conferenza stampa", ha detto Amadeus, confermando la chiusura del lunghissimo sodalizio, giunto al capolinea inaspettatamente a poco più di un mese dal suo quinto Sanremo da conduttore e direttore artistico.
Ma la strada del successo, si sa, è lastricata tanto di sodalizi importanti quanto di rotture clamorose. Impossibile dimenticare l'addio dei Maneskin a Marta Donà (già manager di Marco Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan e ora anche dell'astro nascente Angelina Mango), pochi giorni dopo la vittoria della band romana all'Eurovision. Una separazione a quanto pare non consensuale viste le parole con cui la commentò la stessa manager che aveva iniziato a seguirli fin dai primissimi passi: "avete deciso di proseguire senza di me. Ho il cuore spezzato ma vi auguro il meglio dalla vita ragazzi". A sostituire Donà c'ha pensato Fabrizio Ferraguzzo che, lasciando il suo incarico alla Sony, ha accompagnato la band romana nel momento dell'apertura del loro mercato internazionale.
Fece parlare anche la rottura di Laura Pausini nel 2013 con l'ex manager e compagno Gabriele Parisi. Da 10 anni la cantante romagnola è seguita da Laura Cerciello, alla quale ha dedicato sui social un post di gratitudine in occasione del decennale: "So che sei riservata Fabri ma vorrei che tutti vedessero l’amore che provo per te ringraziandoti pubblicamente per la tua dedizione, testardaggine e capacità di influire sulle mie debolezze e per il coraggio che mi hai dato in questi ultimi anni a credere ancora in me, anche quando litigavamo".
Mentre nell'estate del 2022 finì sui giornali anche la rottura inaspettata tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto, a poche ore dal grande evento a Milano San Siro canta Max di fronte a 100mila persone. Una rottura mai ricucita tanto che anche di recente, in occasione del docufilm sulla sua carriera andato in onda su Rai1, Cecchetto non ha dimenticato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa sul cantante degli 883 definendolo un ingrato. Come i migliori matrimoni, anche i sodalizi professionali possono chiudersi bene o male. E a volte anche avere una seconda chance.
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Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
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Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.