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Israele, raid in Libano: “Ucciso a Beirut numero 2 di...
Israele, raid in Libano: “Ucciso a Beirut numero 2 di Hamas”
Al-Arouri, fondatore del braccio armato del gruppo (le Brigate Ezzedin al-Qassam), era il vice di Haniyeh. Sette in tutto i morti. Jihad Islamica: "Israele pagherà per i suoi crimini"
Esplosione a Mushrafiyeh, quartiere della periferia sud di Beirut, nei pressi degli uffici del ministero del Lavoro. A riferirlo il quotidiano libanese Orient-Le-Jour. Nell'esplosione è stato ucciso Saleh al-Arouri, numero due dell'ufficio politico di Hamas.
Al-Arouri è stato ucciso in quello che viene descritto come un raid israeliano con drone che ha colpito un ufficio di Hamas. Fondatore del braccio armato del gruppo (le Brigate Ezzedin al-Qassam), era il vice del capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Nel raid che ha preso di mira un ufficio di Hamas nella zona meridionale di Beirut sarebbero in tutto almeno sette i morti e 11 i feriti, riportano i media satellitari arabi, precisando che - oltre al numero due di Hamas Saleh al-Arouri - sono stati uccisi due comandanti delle Brigate al-Qassam, Samir Fendi e Azzam al-Aqra. Le altre quattro vittime sono state identificate come Mahmoud Zaki Shaheen, Muhammad al-Rayes, Muhammad Bashasha e Ahmed Hammoud.
Subito dopo l'esplosione, un portavoce della milizia sciita Hezbollah aveva parlato di "un omicidio mirato e un attacco con un razzo". Fonti di polizia citate dall'agenzia Dpa hanno poi confermato la notizia di un'esplosione nei sobborghi meridionali di Beirut, una zona nota per la presenza di Hezbollah. L'esplosione è avvenuta nella zona di Mushrafiyeh, nei pressi degli uffici del ministero del Lavoro, ha riferito la fonte. La zona è stata 'sigillata' dagli uomini di Hezbollah.
Hamas: "Uccisioni come quella di al-Arouri non spezzeranno nostra volontà"
"Gli omicidi compiuti da Israele contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese all'interno e all'esterno della Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la fermezza del nostro popolo o a minare la nostra resistenza". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce la tv libanese 'Al Manar', è il membro dell'ufficio politico di Hamas, Izzat al-Rishq commentando l'uccisione a Beirut del numero due dell'ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri. L'omicidio di Al-Arouri, ha aggiunto, "mostra ancora una volta il fallimento di Israele nel raggiungere i suoi obiettivi nella Striscia di Gaza".
Jihad Islamica: "Israele pagherà per suoi crimini, anche per morte al-Arouri"
Israele "pagherà per i suoi crimini, anche per l'uccisione di Saleh al-Arouri". E' la minaccia arrivata da Ihsan Ataya, esponente dell'ufficio politico della Jihad Islamica palestinese e rappresentante del gruppo in Libano, citato dai media del Paese dei Cedri dopo le ultime notizie arrivate da Beirut.
Hezbollah avverte: nostre dita sul grilletto. E lancia due missili
"Le nostre dita sono sul grilletto". Lo ha dichiarato Hezbollah in una nota dopo l'uccisione del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, nella zona sud di Beirut. "Affermiamo che questo crimine non rimarrà senza risposta e impunito", ha proseguito la formazione sciita, annunciando che "i combattenti della resistenza sono pronti".
A quanto riporta Hareetz, l'esercito israeliano conferma che Hezbollah ha lanciato due missili anticarro contro la postazione dell'Idf vicino al confine israeliano. L'Idf ha aggiunto che i carri armati hanno risposto come "rappresaglia".
Deputato Israele si congratula con forze sicurezza
Un deputato israeliano si è congratulato con le forze di sicurezza per l'uccisione a Beirut di Salah al-Arouri. "Mi congratulo con l’Idf, lo Shin Bet, il Mossad e le forze di sicurezza per aver ucciso Salah al-Arouri, alto funzionario di Hamas, a Beirut. Chiunque sia stato coinvolto nel massacro del 7/10 dovrebbe sapere che li contatteremo e chiuderemo il conto con loro", ha scritto Danny Danon, deputato del partito Likud del premier Benyamin Netanyahu ed ex rappresentante israeliano all'Onu.
Al momento Israele non ha ancora commentato ufficialmente la notizia. Secondo Channel 12, il segretario di gabinetto Yossi Fuchs ha inviato una comunicazione ai ministri perché si astengano dai commenti. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, del partito di estrema destra Sionismo Religioso, ha scritto su X "lasciamo che i nemici periscano", in una citazione biblica che sembra alludere all'uccisione di al Arouri.
Slitta la visita di Blinken
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken, che avrebbe dovuto fare questa settimana la sua quinta visita in Israele dall'inizio della guerra scoppiata dopo l'attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre, avrebbe rinviato la sua visita a lunedì della prossima settimana. E' quanto riferisce il canale televisivo israeliano 'Channel 12'. Secondo funzionari americani, citati dai media israeliani, il rinvio della visita di Blinken in Israele non ha nulla a che fare con l'assassinio del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri.
Le autorità israeliane non hanno informato la Casa Bianca del piano di eliminare Saleh al-Arouri prima del raid, ma l'hanno fatto solo mentre era in corso l'attacco a Beirut. E' quanto riferisce il canale televisivo citando funzionari israeliani.
Ostaggi, negoziati sospesi dopo uccisione al-Arouri
Sono stati sospesi i negoziati tra Hamas e Israele sul rilascio degli ostaggi e un nuovo cessate il fuoco a Gaza dopo l'uccisione a Beirut del numero due della formazione palestinese, Saleh al-Arouri, ha riferito Haaretz citando fonti arabe, secondo le quali ora i colloqui si stanno focalizzando su come prevenire un'ulteriore escalation, in particolare lungo il fronte tra il Libano e il nord di Israele.
Premier Libano condanna "nuovo crimine israeliano"
Il primo ministro libanese ad interim, Najib Mikati, ha condannato il "nuovo crimine israeliano". Mikati, riportano i media locali, ha accusato Israele di voler trascinare il Paese dei cedri "in una nuova fase di confronto dopo i continui attacchi quotidiani nel sud, che hanno lasciato un gran numero di martiri e feriti". Il capo del governo libanese ha aggiunto che l'attacco contro l'alto dirigente di Hamas "costituisce una risposta chiara ai nostri sforzi volti ad allontanare dal Libano lo spettro della guerra a Gaza".
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Tragedia in Cina, crolla carreggiata in autostrada: 24 morti
Trenta i feriti, venti i veicoli coinvolti nel crollo del tratto di strada nella provincia del Guangdong lungo circa 18 metri
Tragedia in Cina dove il crollo di una carreggiata di un'autostrada nella provincia di Guangdong, nel sud del Paese, ha causato la morte di 24 persone. 20 i veicoli coinvolti nel crollo, hanno riferito le autorità locali, secondo cui almeno una trentina di persone sono rimaste ferite, mentre sarebbero 20 i veicoli coinvolti nel crollo. Le immagini diffuse sui social mostrano auto travolte da terra e fango, probabilmente dopo una frana.
Alle operazioni di soccorso partecipano circa 500 uomini dei servizi di emergenza. Il tratto di strada crollato era lungo circa 18 metri e copriva un'area di circa 184 metri quadrati. Ancora sconosciute le cause del crollo, ma nei giorni scorsi nella regione erano state registrate piogge torrenziali.
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Ucraina, Shoigu: “Più armi per la guerra contro...
Così il ministro della Difesa russo dopo una riunione con la leadership militare e un resoconto fatto dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov. Ancora missili su Odessa
La Russia ha bisogno di più armi per la guerra in Ucraina. E' il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, a chiedere uno sforzo ulteriore alla macchina bellica. "Per mantenere il ritmo richiesto dell'offensiva... è necessario aumentare il volume e la qualità delle armi e degli equipaggiamenti militari forniti alle truppe, in primo luogo le armi", dice Shoigu dopo una riunione con la leadership militare e un resoconto fatto dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov.
La Russia da mesi esercita una pressione costante in particolare lungo il fronte orientale. Le forze di Mosca hanno guadagnato terreno, costringendo Kiev a scelte conservative e a abbandonare alcune posizioni. Ora, però, il quadro potrebbe progressivamente cambiare. L'Ucraina riceverà le armi che gli Stati Uniti invieranno dopo il varo dell'ultimo maxipacchetto da 61 miliardi di dollari. La Russia, che secondo analisti e esperti potrebbe sferrare una nuova offensiva tra fine primavera e inizio estate, nelle prossime settimane dovrà confrontarsi con nemici più preparati.
Ancora missili su Odessa
Intanto, si registra un nuovo attacco missilistico russo su Odessa, il secondo in tre giorni. Secondo quanto riferito dal governatore della città nel sud dell'Ucraina, almeno tre persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell'ultimo raid, che ha provocato anche danni alle infrastrutture civili.
Bimbi ucraini deportati in Russia, telefonata Yemark-Zuppi
"Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi. Ho sottolineato che nel quadro del dialogo diplomatico con tutti gli stati, l'Ucraina presta costantemente particolare attenzione alla questione del ritorno dei bambini deportati illegalmente dalla Russia". Lo ha scritto su X, Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky.
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Covid, Zhang sfida ancora la Cina: la battaglia del...
Lo scienziato, cacciato dal laboratorio, torna a far parlare di sé con una rara iniziativa pubblica di dissenso nel gigante asiatico
Sfida ancora la Cina di Xi Jinping il virologo cinese che all'inizio della pandemia di coronavirus, nel gennaio 2020, pubblicò la prima sequenza del Sars-Cov-2 senza l'autorizzazione di Pechino. Zhang Yongzhen torna a far parlare di sé con una rara iniziativa pubblica di dissenso nel gigante asiatico. Lo scorso fine settimana, ricostruisce il Telegraph, gli è stato impedito l'ingresso nel suo laboratorio a Shanghai.
Nel frattempo sui social hanno iniziato a rimbalzare foto di un uomo che dorme sotto la pioggia davanti alla porta del centro. Domenica si è messo seduto fuori dallo Shanghai Public Health Clinical Center, che sostiene che il laboratorio di Zhang sia stato chiuso per "motivi di sicurezza", con la possibilità di spazi alternativi durante i lavori di ristrutturazione.
Eppure secondo una dichiarazione diffusa online da Zhang e poi sparita, ma visionata dall'Associated Press citata dalla stampa internazionale, allo scienziato sarebbe stato offerto un altro spazio, ma solo dopo lo 'sfratto' e senza gli standard necessari per le sue ricerche. E nel post su Weibo fatto sparire, Zhang assicura che non mollerà dopo le misure scattate per lui e per il suo team.
E' "sconfortante vedere queste continue vessazioni e punizioni nei confronti di Zhang", ha commentato con il Telegraph Stuart Neil, virologo del King’s College London coinvolto nel lavoro di ricerca per tracciare le origini del Covid e convinto che "senza il coraggio di Zhang" ci sarebbe voluto molto più tempo per "la diffusione del primo vaccino" contro il Covid.
Scienziati che lavorano con collaboratori in Cina hanno denunciato al giornale come dopo la pandemia le collaborazioni internazionali siano divenute sempre più difficili. Il Guardian scrive che oggi Zhang, raggiunto al telefono, ha sottolineato come per lui - già rimosso dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive - sarebbe "inopportuno" parlare.