![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2023/12/31/074834062691_8.jpeg)
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2023/12/31/074834062691_8.jpeg)
Cronaca
Cancro, è svolta vaccini. L’oncologo: “Entro...
Cancro, è svolta vaccini. L’oncologo: “Entro 3-4 anni i primi frutti”
Ascierto all'Adnkronos: "Su melanoma in corso Fase 3, a Napoli abbiamo già iniziato a trattare pazienti"
![Siringa con vaccino - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0288-19d2ef4a1394-4c8d3a922bd7-1000/format/big/palermo_v-day_in_sicilia_a_somministrate_le_prime_50_dosi_del_vaccino_pfizer-biontech.jpeg)
"Questo è stato un anno della svolta" per la sperimentazione sui vaccini anticancro, "ma non è una svolta iniziata adesso. I vaccini a Rna messaggero erano, prima ancora del Covid, nel radar della ricerca oncologica". In "3-4 anni" si potrebbero raccogliere i primi frutti delle sperimentazioni in corso. "Diciamo che il futuro lo vedo positivamente. Come dico alla fine dei congressi, il bello deve ancora arrivare". Parola dell'oncologo Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell'Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, che all'Adnkronos Salute racconta di questa svolta che la ricerca oncologica sta costruendo e che potrebbe concretizzarsi in un orizzonte temporale non troppo distante da oggi.
Il 2023 è stato senz'altro segnato dai risultati di trial che hanno come protagonisti i vaccini anticancro a mRna. Il percorso era cominciato molto tempo fa. E, ricorda Ascierto, "già nel 2017, per dare un'idea, io ne discutevo con esperti dell'azienda BioNTech che all'epoca stavano sperimentando un vaccino, tuttora in sperimentazione, sia per i tumori del polmone che nel melanoma. Poi è arrivato il Covid e sappiamo tutti la storia. Sappiamo che il vaccino a mRna si è dimostrato efficace" contro Sars-CoV-2 e quindi questa piattaforma "è stata sdoganata riguardo alla possibilità di indurre una risposta immunitaria importante". Dopodiché "sono arrivati i primi studi del vaccino di Moderna con pembrolizumab che hanno dimostrato come effettivamente questi vaccini possano dare un contributo maggiore rispetto all'immunoterapia classica, con quelli che vengono chiamati 'checkpoint inhibitors', gli anti PD-1".
E, prosegue l'oncologo, "in questo studio preliminare nel melanoma - che fa da apripista per tutti i tipi di tumore - si è visto come questa combinazione riduce di un ulteriore 44% il rischio di recidiva e addirittura del 66% il rischio di metastasi a distanza. Sono dati molto importanti. Tant'è che siamo adesso nello studio di Fase 3, che è in corso. L'abbiamo aperto anche in Italia. A Napoli siamo stati i primi e adesso ci sono anche altri centri" in campo. "Abbiamo già iniziato a trattare pazienti. Ne sono stati avviati 4" al percorso, "e il vaccino lo faranno a breve, perché questo trattamento inizia con l'immunoterapia classica, il tempo necessario per preparare il vaccino, che poi si aggiunge. E' un vaccino personalizzato perché si ottiene da un campione del tumore".
Come funziona il vaccino
Funziona così: "Il campione" del tumore "viene mandato nel laboratorio e viene processato - illustra Ascierto - Lì vengono isolati i famosi neoantigeni, che sono proteine mutate tipiche del tumore che vengono riconosciute quindi come estranee dal nostro sistema immunitario. Di tutti questi antigeni - ce ne sono centinaia, se non migliaia - un algoritmo che è nelle mani dell'azienda che poi produce il vaccino, in questo caso Moderna, seleziona i 34 più immunogenici, cioè capaci di dare una maggiore risposta immunitaria e dal Dna di questi antigeni viene poi costruito l'Rna messaggero. Questo mRna dei 34 neoantigeni diventa il vaccino che viene inoculato sottocute, come un classico vaccino".
E' una cura, continua l'oncologo, "che viene fatta per un anno, sia il pembrolizumab che questo vaccino (di cui si fanno 9 somministrazioni). E quindi è un vaccino personalizzato perché viene fatto sul campione del tumore del singolo individuo. Se questa strategia si dimostrerà utile e quindi confermerà quello che abbiamo visto nello studio precedente si apre una strada. Perché è chiaro che questo approccio può essere applicato al melanoma come a tutti gli altri tipi di tumore. Già ci sono sperimentazioni in corso sul polmone e quindi vedremo". I risultati? "L'amministratore delegato di Moderna ha detto che forse saranno disponibili nel 2025, in genere ci vogliono due o tre anni. L'orizzone 2030 è realistico, sono convinto di sì - riflette - Io direi aspettiamo 3-4 anni e si potranno raccogliere frutti, poi può essere che arrivino prima. Tutto dipende dai dati, se saranno maturi".
Al momento ci sono "diverse linee di ricerca. In questo momento la strategia è una strategia nella modalità adiuvante cioè dopo l'intervento chirurgico, e ci sono degli studi anche nella malattia metastatica. C'è tutto un filone che può essere sviluppato, sempre in combinazione con i 'checkpoint inhibitors'. Come vedo il futuro? Per l melanoma già abbiamo fatto passi da gigante, riusciamo a curare il 50% dei pazienti in fase metastatica, dobbiamo aumentare questa quota. Stiamo andando nelle fasi più precoci, diciamo che il futuro lo vedo con ottimismo", conclude.
Cronaca
Esodo estivo 2024, weekend 27-28 luglio da bollino rosso su...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/07/26/233541074458_223.jpeg)
La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso)
![Traffico - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b772a8f8707-d8889753551e-1000/format/big/traffico_afp.jpeg)
Weekend di primo esodo estivo 2024, oggi sabato 27 luglio e domani domenica 28 luglio con milioni di italiani in partenza per le vacanze e pronti a mettersi in viaggio su strade e autostrade da Nord a Sud. In previsione dell’aumento del traffico, Anas (Gruppo FS Italiane) ha limitato la presenza dei cantieri: da oggi e fino al 3 settembre sono stati sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi in questo momento (1.278). Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento.
Il traffico nella giornata di oggi e di domani, quando è più intenso
E' previsto bollino rosso (traffico intenso con possibile criticità) nella mattinata di sabato 27 luglio, nonostante i divieti per i mezzi pesanti con portata superiore alle 7.5 t. dalle 8 alle 16, e domenica 28 luglio per tutto il giorno (i mezzi pesanti non potranno circolare dalle 7 alle 22), sia la mattina che il pomeriggio. La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso).
Le strade più trafficate
Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Cronaca
Covid Italia, contagi ancora in aumento: Campania,...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/07/26/183540212128_187.jpeg)
Casi +53% in 7 giorni. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più)
![Covid test - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76275474e6-fec24f0ff302-1000/format/big/covid_test6_afp.jpeg)
Sono 13.672 i casi di Covid registrati in Italia nella settimana tra il 18 e il 24 luglio, quasi il 53% in più rispetto ai 7 giorni precedenti quando i casi erano 8.942. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più). E' quanto riporta il bollettino aggiornato del ministero della Salute sull'andamento di Covid nel Paese.
Le regioni con più contagi
Sono 3 le regioni che superano quota 2mila contagi censiti: in testa la Campania con 2.492 casi, seguita dalla Lombardia con 2.453 casi, e dal Lazio con 2.178 positivi. Sopra quota mille il Veneto (1.152) e la Puglia (1.101)
Il tasso di positività a livello nazionale è pari a 13,8% - calcolato su un totale di 98.771 tamponi eseguiti (erano 79.967 la scorsa settimana) - e sale di 2,6 punti percentuali rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (11,2%).
Sale incidenza e aumentano i ricoveri: dati ultima settimana
Cronaca
Fine vita, svolta in Toscana: sì della Asl a richiesta...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/07/26/173549360210_173.jpeg)
Parere favorevole a suicidio assistito in applicazione nuova sentenza Corte costituzionale
![Manifestazione per l'eutanasia legale - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0277-1586fa693e86-dce3b4f9c043-1000/format/big/eutanasia_fg.jpeg)
Dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita a una donna toscana di 54 anni, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, l'Ausl Toscana Nord Ovest ha comunicato il suo parere favorevole. La donna possiede tutti e 4 i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da oggi, se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica dell'azienda sanitaria ora aspetta di conoscere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, così da assicurare "il rispetto della dignità della persona", rende noto l'Associazione Luca Coscioni.
La 54enne aveva inviato la richiesta di verifica delle sue condizioni il 20 marzo e, a causa del diniego opposto, aveva diffidato l'azienda sanitaria, il successivo 29 giugno, alla revisione della relazione finale con particolare riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale, essendo totalmente dipendente dall'assistenza di terze persone e avendo, legittimamente e consapevolmente, rifiutato la nutrizione artificiale.
La recente sentenza della Corte costituzionale
La revisione del parere della Asl, inizialmente negativo, è avvenuta alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale 135 del 2024, che ha esteso l'interpretazione del concetto di "trattamento di sostegno vitale". L'azienda sanitaria, infatti, fino a questo momento, non riconosceva la presenza di questo requisito, in quanto equiparava il rifiuto della nutrizione artificiale (Peg) all'assenza del "trattamento di sostegno vitale". Nella nuova sentenza, però, i giudici costituzionali hanno chiarito che "non vi può essere distinzione tra la situazione del paziente già sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, di cui può chiedere l'interruzione, e quella del paziente che non vi è ancora sottoposto, ma ha ormai necessità di tali trattamenti per sostenere le sue funzioni vitali".
"E' la prima applicazione diretta della sentenza numero 135 della Corte costituzionale che interpreta in modo estensivo e non discriminatorio il requisito del trattamento di sostegno vitale indicato nella sentenza 242 sul caso Cappato-Antoniani - dichiara Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'Associazione Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale della 54enne - La signora, dopo mesi di attesa e sofferenze, con il rischio di morire in modo atroce per soffocamento anche solo bevendo, potrà decidere con il medico di fiducia quando procedere, comunicando all'azienda sanitaria tempi e modalità di autosomministrazione del farmaco al fine di ricevere assistenza e quanto necessario. Le decisioni della Consulta, che hanno valore di legge, colmano il vuoto in materia dettando le procedure da seguire per chi vuole procedere con il suicidio medicalmente assistito. Il Parlamento ora dovrà adeguare i testi dei disegni di legge su cui sono iniziate le audizioni perché risultano non conformi al giudicato costituzionale alla luce delle motivazioni della Corte secondo cui un intervento organico del legislatore in materia dovrà rispettare i principi affermati nella sentenza n. 135 del 2024 e nelle precedenti decisioni sul caso Cappato-Antoniani (ordinanza n. 207 del 2018, sentenza n. 242 del 2019)".