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Inter-Lecce 2-0, nerazzurri restano a +4 sulla Juventus
A decidere la partita i gol di Bisseck al 43' e Barella al 78'. I salentini chiudono in dieci uomini per l'espulsione di Banda all'84' per proteste
L'Inter si lascia alle spalle il ko di mercoledì con il Bologna in Coppa Italia e supera al 'Meazza' per 2-0 il Lecce mantenendo la vetta della classifica a quota 44, con 4 punti di vantaggio sulla Juventus e ben 11 sul Milan. I salentini restano invece fermi a quota 20 in 12/a posizione. A decidere la partita i gol di Bisseck, al primo gol in Serie A, al 43' e Barella al 78'.
La prima vera chance del match arriva all'8' sul piede di Gonzalez. Azione manovrata del Lecce, che salta la pressione dell'Inter e arriva al tiro dal limite con l'ex Barcellona: Sommer si distende e difende il suo palo. Passano due minuti e arriva la risposta dell'Inter. Gran lavoro di Mkhitaryan sulla sinistra: l'armeno si invola e mette al centro per Arnautovic, che calcia di prima ma trova l'opposizione di Falcone. Al 17' tentativo di Barella con l'esterno dal limite dell'area ma la sua conclusione viene murata dalla difesa ospite. Passa qualche minuto e i nerazzurri si fanno di nuovo pericolosi. Bella ripartenza dei padroni di casa, con Carlos Augusto innescato sulla corsa: l'ex Monza cerca Thuram sul primo palo ma Falcone è bravo a leggere la situazione e a sventare la minaccia.
Al 23' uno-due fantastico tra Thuram e Barella, con l'azzurro che mette in porta Arnautovic. L'ex Bologna controlla a tu per tu con Falcone ma sbaglia un rigore in movimento calciando a pochi centimetri dal palo. Al 27' torna a farsi vedere il Lecce, Oudin tiene vivo il pallone sulla sinistra e pennella un cross a centro area per Banda, che però colpisce male e non inquadra la porta. Al 35' altra bella azione dell'Inter in velocità: Mkhitaryan serve in area Thuram, che a sua volta imbecca Carlos Augusto. L'ex Monza perde un tempo di gioco e la difesa ospite riesce a chiudere il suo cross in angolo. Al 40' corner di Calhanoglu, Bisseck si coordina in qualche modo e al volo centra in pieno la traversa. Sono i preparativi per il gol che arriva al 43' con gli protagonisti: Punizione di Calhanoglu per la testa di Bisseck, che stacca all'indietro e trova l'angolino. Primo gol in Italia per il difensore. Il Lecce non si perde d'animo e costruisce subito una palla gol: cross tagliente a centro area di Gallo dalla sinistra, Strefezza prova a coordinarsi ma conclude alto.
Al 4' della ripresa Marcenaro assegna un rigore al Lecce per un presunto tocco di braccio di Carlos Augusto. L'arbitro poi richiamato da Var, toglie il penalty perché Carlos Augusto aveva respinto tra schiena e gomito, con il braccio comunque attaccato al corpo. Al 12' grande azione dei vice campioni d'Europa: Thuram per Mkhitaryan che appoggia per Arnautovic, con l'austriaco anticipato all'ultimo, sarebbe stato di nuovo solo davanti a Falcone come nel primo tempo. Al 16' ancora Bisseck pericoloso di testa con Falcone che respinge in corner. Poco dopo ripartenza del Lecce chiusa da un tiro di Strefezza alto.
Al 24' giallorossi ancora in attacco e doppio salvataggio in area di rigore di Acerbi, che prima respinge così così e poi chiude in scivolata su Rafia. Al 26' Ancora Lecce: prima Rafia crossa in mezzo con palla che attraversa tutta l'area, poi lo stesso tunisino va a colpire sul cross di Gallo, para Sommer. Alla mezz'ora azione insistita di Kaba che lotta in mezzo al campo e poi calcia dalla distanza: Sommer in due tempi neutralizza la sfera.
Nel momento migliore del Lecce arriva il raddoppio nerazzurro al 33': Arnautovic fa una giocata stellare: spalle alla porta si inventa un assist di tacco alla Ibrahimovic per l'inserimento di Barella, che non può sbagliare e firma il 2-0. Al 39' i salentini restano anche in 10 uomini per l'espulsione di Banda, che esagera nelle proteste e si becca il cartellino rosso diretto. Al 42' doppia super parata di Falcone: prima dice no a Pavard, che aveva colpito in spaccata su assist di Sanchez, poi si distende sulla botta da fuori di Asllani. L'ultima emozione del match arriva al 44', con Falcone che nega ancora il tris all'Inter, questa volta su un colpo di testa da corner di Acerbi.
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E’ morto Menotti, il ct dell’Argentina mundial...
Guidò la seleccion al trionfo nei Mondiali del 1978
E' morto Cesar Luis Menotti. L'ex ct dell'Argentina aveva 85 anni ed era ricoverato per una forma di anemia. Menotti ha guidato l'Argentina al trionfo nei Mondiali casalinghi del 1978: in finale contro l'Olanda, con il successo per 3-2, la seleccion ha conquistato la prima Coppa del Mondo della propria storia. Menotti ricopriva attualmente l'incarico di direttore delle Nazionali nell'ambito della federcalcio (Afa).
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Milan-Genoa 3-3, pareggio spettacolo: gol e errori a San...
I rossoneri vanno sotto 2 volte, ribaltano il match e alla fine vengono raggiunti
Milan e Genoa pareggiano 3-3 nel pirotecnico match di oggi per la 35esima giornata della Serie A. I rossoneri con questo pari salgono a 71 punti in classifica, mentre i liguri si portano a 43 punti.
La partita
Primo tempo divertente tra le due squadre con la gara che si sblocca dopo pochissimi minuti con Vogliacco che al 5' anticipa Tomori e guadagna un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Retegui che non sbaglia e fa 1-0 per il Genoa. Il Milan fa la partita, andando vicini al pari con Pulisic che con Leao, prima di trovare il pareggio con Florenzi al 45': Chukwueze supera Spence e crossa per l'esterno, bravo ad inserirsi e a insaccare per l'1-1.
Ad inizio ripresa però la squadra di Gilardino passa di nuovo in vantaggio. Al 49' Vogliacco, tra i più positivi tra i rossoblu, crossa per Ekuban che, in vantaggio su Gabbia, realizza da distanza ravvicinata l'1-2 con un gran colpo di testa. Il Milan non ci sta e si riversa in avanti. Al 70' è clamoroso l'errore di Giroud che, servito alla perfezione da Okafor, davanti al portiere prova lo scavetto, supera Martinez, ma non trova lo specchio della porta.
Al 72' la squadra di Pioli ritrova il pareggio con Gabbia che stacca alla perfezione sul cross di Florenzi da calcio d'angolo e fa 2-2. I rossoneri continuano a spingere e al 75' ribaltano il risultato: Pulisic serve in maniera perfetta Giroud in area con il francese che si coordina e al volo fulmina Martinez per il vantaggio rossonero. Il gol del 3-2 non rasserena il clima a San Siro: la curva rossonera lascia anzitempo lo stadio con un gesto di contestazione. La gara sembra finita ma all'87' il Genoa, mai domo, trova il 3-3: Thorsby si invola sulla destra e mette al centro il pallone che dopo una carambola tra Tomori e Thiaw, e con Retegui in agguato, termina in rete con l'ultimo tocco del difensore tedesco. Autogol e pareggio.
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Verona-Fiorentina 2-1, scatto salvezza per i gialloblù
Le reti sono di Lazovic su rigore, Castrovilli e del solito Noslin
Importante vittoria salvezza per l’Hellas Verona al Bentegodi contro la Fiorentina per 2-1 nella gara valida per la 35esima giornata di Serie A. Il successo permette agli scaligeri di salire a 34 punti in 14esima posizione, con uno scatto forse decisivo verso la permanenza in Serie A. Per il Verona Lazovic apre le danze su calcio di rigore, assegnato per un fallo di Christensen su Noslin, al 13’ del primo tempo ma al 42’ arriva il pareggio di Castrovilli. Nella ripresa i gialloblù trovano il gol della vittoria grazie a Noslin che supera il portiere viola dopo la corta respinta di Milenkovic. Non basta ai viola l’assalto finale per evitare la sconfitta.