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Lavoro

Uiltemp: “Partire da storia rappresentanza per...

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Uiltemp: “Partire da storia rappresentanza per guardare al futuro”

Nel libro 'La storia accade, in divenire. Dal Cpo-Uil alla Uiltemp' (Arcadia Edizioni), una ricostruzione storica raccontata da chi l’ha vissuta in prima linea, un testo che esplora l’evoluzione della categoria

Un momento della presentazione

Raccontare trent'anni di evoluzione nel mondo del lavoro. E nel sindacato. Se ne è discusso oggi nel centro congresso 'Bruno Buozzi' nella sede della Uil nazionale a Roma, nel corso della presentazione del libro 'La storia accade, in divenire. Dal Cpo-Uil alla Uiltemp' (Arcadia Edizioni). Una ricostruzione storica raccontata da chi l’ha vissuta in prima linea, un libro che esplora l’evoluzione della categoria, offrendo una visione generale e chiarificatrice sulle trasformazioni avvenute in quasi un trentennio all’interno del mercato del lavoro italiano. Nelle pagine sono raccontate le tappe più rilevanti dell’attività sindacale svolta dalla Uiltemp che, in un contesto fino ad allora inesplorato, ha portato alla costruzione di diritti, tutele e migliori condizioni di lavoratrici e lavoratori atipici, verso i quali essa stessa ha concentrato la propria azione sin dalla sua nascita, nel 1998. Il tutto intrecciato col mutevole contesto normativo che, nel corso degli anni, ha fortemente influenzato il settore.

"Questa storia -ha raccontato Carmelo Prestileo, segretario organizzativo della Uil di Roma e del Lazio e guida del Cpo-Uil agli esordi - nasce con la nascita del Coordinamento per l'occupazione. Questo coordinamento è nato quando c'era da costruire e dare rappresentanza alle persone che non erano iscritti al movimento sindacale, all'inizio degli anni '90. Persone in cassa integrazione guadagni poi diventati disoccupati e che non avevano possibilità di iscriversi alle proprie categorie di provenienza. Erano centinaia di migliaia di persone e quindi pensammo di creare il Coordinamento per l'occupazione per dare loro la possibilità di iscriversi al sindacato. Era il 1991 e si cominciava a parlare di forme non standard di lavoro, di flessibilizzare il lavoro", ha raccontato Prestileo. E Prestileo ha raccontato che "nel 99 in concomitanza con la firma del primo contratto di lavoro interinale firmammo come Uil Cpo il primo accordo per il rapporto di lavoro nei call center. Nel contratto di lavoro interinale o ggi in somministrazione siamo riusciti a ottenere un principio fondamentale: l'eguaglianza di trattamento", ha sottolineato.

E per Lucia Grossi, segretaria generale della Uiltemp. "L'obiettivo del libro è stato di mettere nero su bianco -ha sottolineato- tutto quello che avevamo fatto dal primo all'ultimo giorno e quindi le storie dei lavoratori che avevamo rappresentato e che rappresentavano la storia della nostra categoria. La storia va anche scritta per essere lasciata a chi viene dopo, lavoratori che negli anni si sono affidati a noi, dovevano sapere chi siamo. E poi il futuro e cioò dare alla classe dirigente del futuro una serie di valori che sono stati messi in campo", ha spiegato.

"Siamo stati precursori di tantissimi accordi, specie nel periodo del Covid, con i lavoratori della somministrazione che hanno ottenuto delle tutele prima di altre categorie. E nella prossima tornata di rinnovo del contratto di lavoro in somministrazione vorremmo inserire ulteriori tutele per confermare che questo contratto è l'unica forma di lavoro flessibile che permette la tutela e la crescita del lavoratore dall'inizio alla fine del rapporto. E l'obbiettivo è che il lavoro flessibile sia una fase nella vita delle persone, per raggiungere la stabilità del lavoro che è l'obiettivo ultimo", ha continuato.

Alla presentazione del libro è intervenuto Tiziano Treu, già ministro del Lavoro e presidente del Cnel secondo il quale "quella del lavoro somministrato è una riforma che ha funzionato anche più di quanto io pensavo. Quasi sempre le riforme funzionano così e così, invece questa è andata meglio del previsto. Una parte del sindacato aveva qualche dubbietto. Il fatto che ci sia stata la parità di trattamento è stata fondamentale altrimenti ci saremmo smentiti da soli, è stata una bella cosa. Investire il 4% in formazione è una cosa astrale per il mercato del lavoro italiano, abbiamo avuto una visione anticipatoria rispetto all'Europa", ha continuato. "Una terza novità è che abbiamo ritenuto di controllare in modo stringente le istituzioni che gestivano questo sistema", ha continuato. "Se fatta bene la somministrazione è il miglior sistema di flexisecurity", ha concluso.

E per Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil nazionale "questa è un'occasione per festeggiare, festeggiare un'importante intuizione che abbiamo avuto, che è stata vincente. E' la testimonianza che sappiamo fare questo lavoro. Oggi - ha continuato Ronzoni - in questo Paese è necessario mettere al centro il lavoro, ben retribuito, in sicurezza e che garantisca a tutti pari dignità". E in conclusione per Ronzoni "non ci aspettiamo più di tanto da questa manovra, il governo non ci ha ascoltato ma noi non ci fermiamo qui continueremo le nostre lotte per mettere il lavoro al centro".

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Lavoro

Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...

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"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’

1 Maggio, Confsal:

“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.

Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.

Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.

Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.

“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.

Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.

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Lavoro

1 maggio, Margiotta (Confsal): “Occupazione,...

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Così il segretario generale di Confsal aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli

Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal

"Nel contesto attuale, aggravato dalle frequenti morti sul lavoro, dalla disparità retributiva e da una occupazione giovanile che fatica a decollare, il primo maggio assume un valore ancor più denso di significato”. Lo ha dichiarato il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta, aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli.

"Da questa piazza e da tutte le piazze delle Regioni d’Italia - ha continuato Margiotta - rivendichiamo con forza il valore e la dignità del lavoro pubblico e privato ribadendo le priorità fondamentali: occupazione giovanile attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno; equità retributiva, un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro".

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Lavoro

Inps: Valeria Vittimberga direttore generale, al via nuovo...

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La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese

Valeria Vittimberga, direttore generale Inps

Con la nomina di Valeria Vittimberga a direttore generale prende il via definitivamente il nuovo corso dell’Inps presieduto da Gabriele Fava. Valeria Vittimberga, già direttore centrale risorse strumentali e centrale acquisti, fonda le basi della sua azione manageriale su un solido curriculum di studi e su una lunga carriera nei ruoli dirigenziali. La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese, chiamata ad alimentare e sostenere una rete di protezione sociale fatta di più di 400 prestazioni erogate a 42milioni di cittadini-utenti. Questa nomina avviene in un momento importante, in una fase di ricambio generazionale dell'Istituto e di definizione di nuovi equilibri tra il centro e il territorio. E' quanto annuncia una nota dell'Inps.

“L’Inps è attivamente ingaggiato nell'attuazione del Pnrr ed è protagonista della digitalizzazione della Pa. In questo senso, tra gli indirizzi del mio mandato -ha affermato Valeria Vittimberga- ci saranno la trasparenza e il rigore morale come riferimento di una rinnovata azione amministrativa. Per ampliare ancor più il suo ruolo di presidio di legalità, l’Inps dovrà presentarsi come una casa di vetro, dove proprio la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli stakeholder e dell’ecosistema comunicativo non deve essere solo uno slogan o un dettato normativo, ma una prassi interiorizzata”.

Commentando la nomina il presidente Gabriele Fava ha affermato: “La tempestività della decisione tra l’insediamento del nuovo Cda, la proposta del nome del nuovo Direttore generale e l'effettiva nomina rappresenta un segnale forte che vogliamo dare al Paese e di cui ringrazio il ministro Elvira Calderone e il Governo tutto. Ringrazio, inoltre, Antonio Pone (dg facente funzioni) e tutti i dirigenti e funzionari che con spirito di servizio hanno guidato questa delicata fase di passaggio. Con il nuovo assetto organizzativo prende il via quel progetto di Inps su cui il Parlamento mi ha dato fiducia e che ha l’obiettivo di supportare l'evoluzione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, puntando sulla effettiva centralità delle persone, che sarà connotato da concretezza, efficienza e semplificazione su obiettivi definiti”.

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