Spettacolo
E’ morto Godzilla, addio all’attore che ha dato...
E’ morto Godzilla, addio all’attore che ha dato vita al mostro
Kenpachiro Satsuma ha animato Godzilla per oltre 10 anni
L'attore giapponese Kenpachiro Satsuma, che ha indossato il costume di Godzilla per oltre un decennio, è morto all'età di 76 anni a causa di complicazioni dovute a una polmonite interstiziale, che gli era stata diagnosticata nel novembre scorso. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua famiglia sui social media.
Satsuma iniziò negli anni '70 a lavorare con la casa cinematografica giapponese Toho che produceva i film della popolare saga del dinosauro atomico, che nel 1954 inaugurò il 'cinema dei mostri'.
Interpretò Hydrax in "Godzilla - Furia di mostri" (1971) e Gigan in "Godzilla contro i giganti" (1972) e "Ai confini della realtà" (1973). Nel 1984 Satsuma fu destinato ad assumere le sembianze di Godzilla in una nuoca serie di film: debuttò con "Il ritorno di Godzilla" (1984), seguiti da "Godzilla contro Biollante" (1989), "Godzilla contro King Ghidorah" (1991), "Godzilla contro Mothra" (1992), "Gojira VS Mekagojira" (1993), "Monster Planet of Godzilla" (1994), "Gojira VS Spacegojira" (1994). "Gojira VS Destroyer" (1995) è stata la sua ultima interpretazione.
Satsuma aveva sviluppato una propria forma di arti marziali che lo aveva aiutato a rimanere calmo e concentrato durante le riprese di Godzilla. La dedizione di Satsuma alla sua arte è stata senza pari, poiché sopportava condizioni estenuanti all'interno del pesante e ingombrante vestito di Godzilla. La sua capacità di trasmettere le emozioni e le sfumature del mostro iconico senza proferire una sola parola è stata una testimonianza del suo straordinario talento e del suo impegno nel ruolo. Oltre alle richieste fisiche del personaggio, le performance di Satsuma hanno fornito profondità e umanità a Godzilla, rendendo la creatura un simbolo sia di distruzione che di redenzione.
L'attore si era anche opposto con forza alle interpretazioni di Godzilla in computer grafica, in particolare al film del 1998. Satsuma ha partecipato a molte convention dei fan di Godzilla in tutto il mondo.
Kenpachiro Satsuma era nato come Yasuaki Maeda nella prefettura di Kagoshima il 27 maggio 1947. Dopo aver lavorato in un’acciaieria, nel 1967 era entrato a far parte del Nikkatsu Acting Institute e aveva iniziato a recitare in film con i nomi d’arte di Ryoma Kusaka e Kengo Nakayama e svolgendo spesso il ruolo di stuntman in film di azione.
Secondo le parole dI Kenpachiro Satsuma, "La serie di Godzilla è un'opera di fantasia. È un film, un dramma, un mito. Godzilla è un simbolo delle armi nucleari e del loro potere devastante. È una questione molto importante, e spero che la gente lo capisca attraverso i nostri film".
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Concerto primo maggio, Cosmo con bandiera palestinese
Spunta anche un quasi topless nello show
Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. "Che avete combinato?", chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. "Ti sei liberato sicuramente, sei un grande", aggiunge congedando Cosmo.
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
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Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.