

Spettacolo
Golden Globes 2024, ‘Io Capitano’ di Matteo...
Golden Globes 2024, ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone in corsa come Miglior film straniero
Ufficializzati i candidati all'81esima edizione in programma il prossimo 7 gennaio sulla Cbs

'Io Capitano' di Matteo Garrone tra i film nominati nella categoria Miglior film straniero ai Golden Globe 2024. Le nomination per l’81esima edizione dei prestigiosi riconoscimenti, in programma il prossimo 7 gennaio sulla Cbs, sono state ufficializzate oggi da Helen Hoehne, presidente della Golden Globe Foundation, e annunciate su CBC News (da Cedric 'The Entertainer' e Wilmer Valderrama). I premi saranno assegnati domenica 7 gennaio in diretta su CBS e Paramount+.
Il film che ha ricevuto più candidature, 9, è stato 'Barbie' di Greta Gerwig, mentre 'Oppenheimer', del regista Christopher Nolan, ne ha ottenute otto, seguito da 'Killers of the Flower Moon' e 'Povere Creature' entrambi con 7. Il film di Garrone dovrà vedersela con il francese 'Anatomia di una caduta' di Justine Tier, col finlandese 'Foglie al vento' di Aki Kaurismäki, con l'americano 'Past Lives' di Cecile Song, con lo spagnolo 'La società della neve' di J.A Bayona e con 'La zona di interesse' (Uk/Usa) di Jonathan Glazer. Il film di Garrone, che racconta il viaggio di due ragazzi senegalesi verso l'Europa, premiato a Venezia con il Leone d'argento, è anche la pellicola italiana in corsa agli Oscar.
In tutto i candidati al miglior film sono dodici, suddivisi tra drammatici ('Oppenheimer', 'Killers of the Flower Moon', 'Maestro', 'Past Lives', 'La zona di interesse' e 'Anatomia di una caduta') e commedie ('Barbie', 'Povere creature!', 'American Fiction', 'The Holdovers – Lezioni di vita', 'May December', 'Air'). 'Barbie' e 'Oppenheimer' sono in lizza anche per il miglior regista, miglior attore drammatico ('Oppenheimer'), miglior attrice in una commedia ('Barbie'), Miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista ('Oppenheimer'), migliore sceneggiatura, migliore colonna sonora originale ('Oppenheimer'), miglior canzone ('Barbie') e miglior blockbuster. Per la prima volta saranno assegnati dei premi anche al miglior show televisivo.
Miglior film drammatico
Oppenheimer
Killers of the Flower Moon
Maestro
Past Lives
La zona di interesse
Anatomia di una caduta
Miglior film comico o musical
Barbie
Povere creature
Air
American Fiction
The Holdovers
May December
Miglior regia di film
Bradley Cooper, Maestro
Greta Gerwig, Barbie
Yorgos Lanthimos, Povere creature
Christopher Nolan, Oppenheimer
Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon
Celine Song, Past Lives
Miglior sceneggiatura di film
Barbie
Povere creature
Oppenheimer
Killers of the Flower Moon
Past Lives
Anatomia di una caduta
Miglior attore in un film drammatico
Bradley Cooper, Maestro
Leonardo DiCaprio, Killers of the Flower Moon
Colman Domingo, Rustin
Barry Keoghan, Saltburn
Cillian Murphy, Oppenheimer
Andrew Scott, All of Us Strangers
Miglior attrice in un film drammatico
Annette Bening, Nyad
Lily Gladstone, Killers of the Flower Moon
Sandra Hüller, Anatomia di una caduta
Greta Lee, Past Lives
Carey Mulligan, Maestro
Cailee Spaeny, Priscilla
Miglior attore in un film comico o musical
Nicolas Cage, Dream Scenario
Timothée Chalamet, Wonka
Matt Damon, Air
Paul Giamatti, The Holdovers
Joaquin Phoenix, Beau Is Afraid
Jeffrey Wright, American Fiction
Miglior attrice in un film comico o musical
Fantasia Barrino, The Color Purple
Jennifer Lawrence, No Hard Feelings
Natalie Portman, May December
Alma Pöysti, Foglie al vento
Margot Robbie, Barbie
Emma Stone, Povere creature
Miglior attrice non protagonista in un film
Emily Blunt, Oppenheimer
Danielle Brooks, The Color Purple
Jodie Foster, Nyad
Julianne Moore, May December
Rosamund Pike, Saltburn
Da'Vine Joy Randolph, The Holdovers
Miglior attore non protagonista in un film
Willem Dafoe, Povere creature
Robert De Niro, Killers of the Flower Moon
Robert Downey, Jr., Oppenheimer
Ryan Gosling, Barbie
Charles Melton, May December
Mark Ruffalo, Povere creature
Miglior film d'animazione
Il ragazzo e l'airone
Elemental
Spider-Man: Across the Spider-Verse
The Super Mario Bros. Movie
Suzume
Wish
Spettacolo
Dapporto e Fassari alle prese con ‘Il delitto di via...

I due protagonisti diretti da Andrée Ruth Shammah nell'opera di Eugene Labiche

Un omicidio di sicuro c'è stato e anche il luogo dove è stato consumato è certo, ma commesso da chi, quando e in quali circostanze è tutto da scoprire e verificare. Ci sarà tempo fino a domenica per svelare il segreto che ruota attorno a 'Il delitto di via dell'Orsina', l'opera di Eugène Labiche in scena al teatro Ambra Jovinelli di Roma, protagonisti Massimo Dapporto e Antonello Fassari, diretti da Andrée Ruth Shammah e interpreti di due personaggi che il destino della vita ha completamente ribaltato nelle gerarchie sociali rispetto a quelle scolastiche di quando frequentavano la stessa classe: con 'il somaro' divenuto ricco, elegante e rispettato e 'il secchione' un disperato, rozzo e volgare.
I due uomini si risvegliano una mattina nello stesso letto, in casa del riccone con tanto di moglie e di servitù, con le mani sporche e le tasche piene di carbone, non ricordando più niente di quanto successo la notte prima, dopo l'invito a una rimpatriata di ex studenti. Quando dalla lettura di un giornale apprendono che una giovane carbonaia è stata uccisa, si auto-convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio, forse perché ubriachi e fuori di testa. A quel punto, i due sono disposti a tutto, anche a uccidere, per evitare di pagare le conseguenze del delitto che credono di aver insieme commesso.
"Il primo lavoro fatto sul testo di Labiche è stato quello della traduzione e si è deciso di spostare l’intera vicenda dalla Francia dell'Ottocento all’Italia del primo dopoguerra - spiega la regista Shammah - Poi c’è stato l’adattamento, inserendo all’interno di questo atto unico elementi presi da altre opere di Labiche, come la presenza dei due camerieri, per arricchire lo spettacolo con alcuni aspetti della vita: il confronto tra un giovane e un vecchio, il passaggio di consegne da una generazione all’altra, il doppio punto di vista sull’epoca presente".
(di Enzo Bonaiuto)
Spettacolo
Sanremo Giovani, Nausica: “Sul palco porto la magia...

"Il brano 'Favole' nato dalla fine dolorosa di una relazione, un mix tra classico e urban"

Nausica è catanese, ha delle trecce rasta rosa raccolte dietro, il sorriso di chi ha passato 'la nuttata' e molta voglia di parlare. Così si presenta all'Adnkronos alla vigilia della finale di Sanremo Giovani, in onda il prossimo mercoledì 19 dicembre su Rai1, in cui sfiderà altri 11 colleghi per accedere al festival di febbraio. La cantautrice porta all'Ariston il suo 'Favole', "un pezzo nato qualche mese fa dopo la rottura di una relazione che mi ha segnata in modo particolare. "Si dice che il primo amore non si scorda mai e io penso che sia proprio così", racconta.
"La sera quando tornavo a casa avevo dentro una serie di emozioni che non riuscivo a far venire fuori in alcun modo, fino a quando una notte ero presa da una tale rabbia, tristezza, malinconia che ho dovuto buttar giù tutte queste sensazioni ed è nato 'Favole'", spiega. Il brano è "un connubio perfetto tra il classico e l'urban, quello che sta andando tanto adesso", dice Nausica. Che sul palco si presenterà con la sua inseparabile arpa. "Sì, a rendere il tutto classico è anche Kitty, la mia arpa, che però si sta modernizzando tanto e riesce dunque a creare un'atmosfera più pop e moderna", dice sorridendo. E sottolinea: "E' uno strumento molto classico ma come ogni cosa se usata nel modo giusto può dare quel plus in più. Io e lei siamo in simbiosi, facciamo ogni cosa insieme, scriviamo insieme inventiamo cose nuove insieme. E' la mia compagna di vita".
Sulle emozioni che le crea il palco dell'Ariston, la ventenne artista catanese rivela che "in generale nella vita non sono una persona competitiva, al massimo competo con me stessa. Spero che insieme alla mia Kitty riuscirò a creare quella magia che si crea sempre". La sua musica la definisce "Magnetica, magica, un po' caotica". Infine, un cenno ai suoi thread rosa: "Sono bellissimi, anche se la prima notte non ho nemmeno dormito dal dolore. Ma ne vale la pena, le avrò anche all'Ariston. D'altronde, si 'matchano' perfettamente con la mia arpa, no?".
(di Ilaria Floris)
Spettacolo
Sanremo, tra 12 Giovani finalisti c’è Jacopo Sol:...

"Sul palco sento più l'adrenalina che l'ansia, la mia musica è energica e imprevedibile"

"La mia musica in tre parole? Energica, imprevedibile, emotiva". A descriversi all'Adnkronos è Jacopo Sol, nome d'arte di Jacopo Porporino, cantautore e musicista originario di San Severo in provincia di Foggia, arrivato tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani che mercoledì 19 dicembre si sfideranno sul palco dell'Ariston per accedere ad uno dei tre posti per il festival di febbraio. Il brano che l'artista porta a Sanremo è 'Cose che non sai', "una canzone nata in un periodo particolare per me -spiega- E' nata in un periodo di sessione universitaria, in cui c'erano parecchi esami e mi sentivo un po' oppresso, con parecchi pensieri, ero molto confuso, tra università e musica. Mi rendo conto che ero così preso da quanto mi accadeva intorno da non riuscire a capire cosa stessi provando. Il pezzo infatti è un dialogo interiore tra me e me, in cui ne parlo e tiro fuori queste emozioni".
Le sonorità della sua musica, e del brano che porta all'Ariston, Jacopo le spiega così: "Nel mio sound ci sono tante influenze, in particolare nel pezzo che porto perché c'è la drum and bass, che è un pattern di batterie, influenze di R&B, pop, anche un pochino di blues perché sono sempre stato super fan di Pino Daniele e penso che si senta", dice la giovane promessa sanremese.
E su come stia approcciando l'esperienza di Sanremo Giovani, Jacopo Sol rivela: "Io penso che crederci sia quasi tutto, è importante, e anche proiettare quello che succederà, perché questo poi traspare, il pubblico lo percepisce. Sul palco credo che sarò concentrato su me stesso, non vivo tanto l'ansia quanto l'adrenalina durante l'esibizione. C'è tanta eccitazione". Se vinci? "Se vinco chiamo la mia famiglia, chiamo tutti quelli che mi sono stati vicini. Sento molto il supporto di tutti, ed è il motivo per cui mi sento sicuro sul palco. Poi ovviamente, dal giorno dopo, si comincia a lavorare sul serio", conclude.