Esteri
Ucraina-Russia, Biden invita Zelensky alla Casa Bianca
L'incontro martedì 12 dicembre per sottolineare il sostegno di Washington a Kiev
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy alla Casa Bianca per un incontro martedì 12 dicembre per sottolineare l’incrollabile impegno degli Stati Uniti a sostenere il popolo ucraino mentre si difende dalla brutale invasione della Russia. E' quanto si legge in una dichiarazione della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.
Mentre la Russia intensifica gli attacchi missilistici e droni contro l’Ucraina, sottolinea, "i leader discuteranno dei bisogni urgenti dell’Ucraina e dell’importanza vitale del continuo sostegno degli Stati Uniti in questo momento critico".
Senato Usa blocca aiuti a Kiev e Russia sorride
Come avevano annunciato, i repubblicani del Senato degli Stati Uniti hanno bloccato finora il pacchetto di aiuti militari per Ucraina, Israele e Taiwan, sostenendo che bisogna rafforzare la parte destinata alla sicurezza del confine. Il voto aumenta la possibilità che il Congresso non riesca ad autorizzare i 61 miliardi di dollari di aiuti a Kiev entro la fine dell'anno, come ha chiesto di fare la Casa Bianca avvisando di aver finito i soldi a disposizione per sostenere Kiev contro l'invasione russa.
Le parole del presidente Biden
Nel tentativo di sbloccare l'impasse, Biden ha chiesto al Congresso di approvare il pacchetto per evitare che Vladimir Putin tragga vantaggio dalla situazione. Si è detto anche pronto a fare "significativi compromessi sul confine" ma ha accusato i repubblicani di avere un atteggiamento 'tutto o niente' sull'immigrazione. "Questi sono negoziati, i repubblicani pensano di poter aver tutto senza nessun compromesso bipartisan", ha affermato.
Putin "andrà avanti" se prenderà l’Ucraina, suggerendo che la Russia potrebbe eventualmente attaccare un alleato della Nato e trascinare gli Stati Uniti in guerra ha detto Biden.
Esteri
Elezioni Europee, Ue avvia indagine su Facebook e Instagram
Il procedimento formale per accertare se Meta abbia violato la legge sui servizi digitali, il Digital Services Act (Dsa), non assicurando l'integrità delle elezioni
La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, la società Usa che possiede i social network Facebook e Instagram, abbia violato la legge sui servizi digitali, il Digital Services Act (Dsa), non assicurando l'integrità delle elezioni europee. Le violazioni, allo stato presunte, riguardano le politiche di Meta sulla pubblicità ingannevole e sui contenuti politici sui social.
Le sospette violazioni riguardano anche la mancata disponibilità di uno strumento efficace di monitoraggio civico ed elettorale in tempo reale da esterni prima delle elezioni europee. Motivo di questa mancata disponibilità è la degradazione da parte di Meta dello strumento di analisi pubblica in tempo reale CrowdTangle: non sono state messe a disposizione tutte le funzionalità e non è stato sostituito adeguatamente. Inoltre, l'esecutivo Ue sospetta che il meccanismo per segnalare i contenuti illegali (Notice-and-Action), nonché i meccanismi di ricorso e di reclamo interni degli utenti non siano conformi ai requisiti del Dsa e che esistano carenze nella fornitura da parte di Meta dell'accesso ai ricercatori ai dati pubblicamente disponibili.
"Oggi a Praga - dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen - voglio ringraziare il primo ministro Petr Fiala per il suo ruolo attivo nel sollevare la questione a livello europeo, insieme all'attivazione da parte del Belgio del meccanismo di emergenza per lo scambio di informazioni tra gli Stati membri".
Esteri
Proteste Iran, Bbc: “16enne Nika molestata e uccisa...
La rivelazione in un documento che si ritiene sia stato redatto dalle stesse forze dell'ordine. Il corpo della ragazza, scomparsa nel 2022 durante una protesta anti regime, ritrovato nove giorni dopo. Per il governo la giovane si era uccisa
Un'adolescente iraniana è stata aggredita sessualmente e uccisa da tre uomini che lavoravano per le forze di sicurezza. Lo scrive la Bbc, riferendosi a un documento trapelato che si ritiene sia stato redatto dalle stesse forze dell'ordine. Il corpo della sedicenne Nika Shakarami, scomparsa durante una protesta anti-regime nel 2022, fu ritrovato nove giorni dopo. Il governo aveva dichiarato che la giovane si era uccisa.
Contrassegnato come "altamente confidenziale", il rapporto riassume un'udienza sul caso di Nika, tenuta dal corpo dei Guardiani della rivoluzione. Il documento include quelli che si dice siano i nomi dei suoi assassini e dei comandanti che hanno cercato di nascondere la verità.
Esteri
Usa, sparatoria in North Carolina: uccisi 4 poliziotti
Altri 4 sono rimasti feriti mentre cercavano di eseguire due mandati di arresto a Charlotte
Quattro membri delle forze dell'ordine sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco e quattro sono rimasti feriti mentre cercavano di eseguire due mandati di arresto a Charlotte, nella Carolina del Nord. Lo ha riferito la polizia.
Intorno alle 13,30 ora locale, la US Marshals Fugitive Task Force stava eseguendo i mandati di arresto per possesso di un'arma da fuoco da parte di un criminale. L'uomo, successivamente identificato dalle autorità come Terry Clark Hughes, Jr, 39 anni, avrebbe iniziato a sparare durante la fuga, colpendo diversi agenti.
Gli agenti intervenuti sul posto hanno chiesto rinforzi immediati. Il sospettato avrebbe continuato a sparare mentre arrivavano altri agenti. Hughes sarebbe uscito dalla residenza con un'arma da fuoco. Gli agenti hanno successivamente sparato sul sospettato, che è stato dichiarato morto sul posto.