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Ucraina, droni Kiev su mar d’Azov e Crimea. Russia:...
Ucraina, droni Kiev su mar d’Azov e Crimea. Russia: “Respinti 35 attacchi”
Droni ucraini su mar d'Azov e Crimea, Mosca: "Respinti 35 attacchi". 333.840 soldati russi morti dall'inizio della guerra

La Russia è pronta ad avviare negoziati con l'Ucraina per mettere fine alla guerra in corso da 650 giorni perché ''preferisce i mezzi diplomatici e politici''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a Rtvi. Il presidente russo Vlaidmir Putin, ha detto Peskov, ''ha ripetutamente affermato che la cosa più importante per noi è raggiungere i nostri obiettivi. E, naturalmente, preferiremmo farlo principalmente attraverso mezzi politici e diplomatici. Ecco perché rimaniamo pronti ai negoziati''.
Peskov ha quindi sostenuto che il processo negoziale è stato interrotto da Kiev. "Loro stessi hanno ammesso che ciò è stato fatto per volere della Gran Bretagna, degli inglesi. Pertanto, la situazione è abbastanza ovvia", ha osservato.
Mosca: "Droni Kiev su mar d'Azov e Crimea, respinti 35 attacchi"
La Russia annuncia intanto di aver respinto nella notte diversi attacchi con droni condotti dall'Ucraina. In una nota su Telegram, il ministero della Difesa russo fa sapere che 22 aerei senza pilota sono stati distrutti e altri 13 intercettati sul mar d'Azov e sulla Crimea.
Mosca, intanto, avrebbe perso 333.840 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione il 24 febbraio del 2022, ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Nel computo sono incluse 1.030 vittime delle forze russe subite nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 5.587 carri armati, 10.416 veicoli corazzati da combattimento, 10.483 veicoli e serbatoi di carburante, 7.987 sistemi di artiglieria, 913 sistemi di razzi a lancio multiplo, 605 sistemi di difesa aerea, 323 aerei, 324 elicotteri, 6.032 droni, 22 imbarcazioni e un sottomarino.
Gli obiettivi a Est
"Mosca vuole estendere il proprio controllo sull'intera oblast di Donetsk, che probabilmente resta ancora uno degli obiettivi principali della guerra del Cremlino". Lo sostiene l'intelligence britannica, citando, a supporto della propria tesi "i rinnovati sforzi della Russia nell'offensiva autunnale della Russia contro la città di Marinka".
"Nelle ultime settimane - scrive su X il ministero della Difesa di Londra - le forze russe hanno compiuto avanzamenti tra le rovine di Marinka, una città nell'oblast di Donetsk quasi completamente distrutta. La Russia probabilmente ne controlla la maggior parte delle aree edificate. Tuttavia, le forze ucraine mantengono il controllo di sacche di territorio all’estremità occidentale della città".
"Marinka è in prima linea dal 2014 - si legge nel rapporto d'intelligence - Con una popolazione prebellica di 9.000 abitanti, è completamente in rovina: le riprese dei droni suggeriscono che la stragrande maggioranza degli edifici è stata ridotta in macerie".
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Donald Tusk, chi è il nuovo premier polacco

Il leader di Piattaforma civica ha 66 anni

Il leader di Piattaforma civica Donald Tusk, 66 anni, è il nuovo premier della Polonia. E' stato in precedenza due volte primo ministro, dal 2007 al 2014 e per due mandati presidente del Consiglio Europeo dal 2014 al 2019. E' di Danzica, città affacciata sul Baltico. E' un figlio del popolo: suo padre era un carpentiere, sua madre un'infermiera. Entrambi erano stati schiavi lavoratori durante l'occupazione nazista. Oltretutto, Tusk fa parte di una minoranza etnica: è un casciubo, membro di una comunità che ha una sua lingua, distinta dal polacco, e che discende direttamente dall'antica tribù slava dei Pomerani.
Tusk, che in gioventù è stato un discreto calciatore, ha studiato Storia all'Università di Danzica, dove già negli anni Settanta divenne un leader studentesco anticomunista. Ha iniziato a fare politica in gioventù. Donald Tusk ha aderito in gioventù a Solidarnosc, diventandone uno dei giovani intellettuali più in vista. Nel 1981, dopo l'imposizione della legge marziale in Polonia, fece il pittore di camini, co-fondando una cooperativa, esperienza che gli fece maturare l'adesione al liberalismo classico e sviluppare un'ammirazione per il capitalismo, in particolare per come lo declinavano Margaret Thatcher e Ronald Reagan.
E' entrato in Parlamento nel 1991, per diventare poi primo ministro nel 2007, gestendo con profitto i fondi Ue e attuando politiche fortemente pro-business e pro-Ue. Nel 2011 ha formato il suo secondo governo, che ebbe vita travagliata: nel 2014 venne eletto presidente del Consiglio Europeo, succedendo al belga Herman van Rompuy. Criticato all'inizio del mandato per il suo inglese incerto, lo ha rapidamente migliorato, prendendo lezioni e arrivando a parlarlo molto bene. Nel 2019, in occasione della presidenza rumena, tenne un discorso a Bucarest interamente in rumeno, a lungo applaudito dagli astanti. Tusk, dopo i due mandati alla testa del Consiglio Europeo, è stato presidente del Partito Popolare Europeo, per ritornare infine in Polonia a sfidare il Pis.
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Parigi, ritrovato anello da 750mila euro scomparso dal...

L'hotel ha offerto al proprietario tre notti gratis come risarcimento

Risolto il mistero dell'anello da 750mila euro scomparso a Parigi. La direzione del Ritz, uno degli hotel più rinomati al mondo, ha comunicato a 'Le Parisien' che il prezioso gioiello, di cui si erano perse le tracce venerdì scorso, è stato ritrovato. "Era in un sacchetto di un aspirapolvere" spiegano, assicurando che "non si è assolutamente trattato di un furto". Il proprietario del gioiello tornerà presto in Francia per recuperarlo. La direzione dell'hotel gli ha offerto tre notti gratis come risarcimento per quanto accaduto.
Esteri
Israle-Hamas, media: si apre spiraglio per negoziare nuovo...

Possibile un'intesa umanitaria con il rilascio di donne, feriti, anziani e bambini

Si starebbe aprendo uno spiraglio per negoziare un nuovo accordo parziale per il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti durante l'attacco di Hamas ad Israele lo scorso 7 ottobre. A sostenerlo è 'The Times of Israel' che cita il canale tv israeliano 'Channel 12'. "Le condizioni sono mature per un quadro in cui sia possibile iniziare a redigere nuovi accordi, dal punto di vista di Hamas e di Israele", ha detto la fonte anonima israeliana all'emittente tv. Un accordo che, secondo quanto trapela, sarebbe "umanitario" e che potrebbe includere le donne, i feriti, i malati e gli anziani. Si ritiene che tra gli ostaggi ci siano 15 donne non militari e due bambini: Ariel Bibas, 5 anni, e il suo fratellino Kfir.
Il capo del Mossad David Barnea e l'uomo di punta dell'Idf Nitzan Alon sono stati "invitati ad ascoltare ciò che gli intermediari stanno proponendo", ma non ad avviare proposte proprie. "Se i qatarioti vogliono essere ascoltati, li ascolteremo", dice la fonte anonima. Si stima che nessun nuovo accordo è previsto per la prossima settimana ma Israele vuole aprire una finestra a un possibile accordo in mezzo alla crescente pressione militare dell'Idf su Hamas, in modo che se Yahya Sinwar, il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, si dimostrerà pronto, i termini saranno in vigore – come è stato il caso della tregua di una settimana a fine novembre.
Situazione complicata: ecco perché
Tra i fattori di complicazione segnalati ci sono lo sfilacciamento delle gerarchie di comando e controllo di Hamas, il fatto che alcuni leader di Hamas che erano in Qatar se ne sono andati, che alcuni degli operativi di Hamas che hanno trasmesso proposte tra il Qatar e Gaza sono stati uccisi, e che il dispiegamento dell'Idf sul terreno sia nel nord che nel sud di Gaza ostacola le comunicazioni di Hamas all'interno della Striscia. Durante la tregua di una settimana, 105 civili sono stati liberati dalla loro prigionia nella Striscia di Gaza in cambio di 240 donne e prigionieri palestinesii: 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. L'Idf afferma che 138 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas.