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Sanremo 2024, da Annalisa e Negramaro a Mahmood: ecco i...
Sanremo 2024, da Annalisa e Negramaro a Mahmood: ecco i nomi dei cantanti Big in gara
L'annuncio di Amadeus al Tg1. Gli artisti in gara passano da 26 a 30

Amadeus ha svelato nel Tg1 delle 13.30 i nomi di cantanti 27 Big in gara a Sanremo 2024. Nella lista diverse sorprese, tra grandi ritorni e debutti assoluti nella gara del festival. Da martedì 6 febbraio a sabato 10 febbraio, si sfideranno sul palco del teatro Ariston: Fiorella Mannoia, Geolier, Dargen D'Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato, Il Tre, Renga & Nek, Sangiovanni, Alfa, Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr Rain, Maninni, Ricchi & Poveri.
Con una modifica dell'ultim'ora al regolamento il direttore artistico ha portato a 30 il totale degli artisti che saranno in gara al festival (dovevano essere 26), di cui 27 (e non più 23) annunciati oggi. Ai nomi annunciati oggi si aggiungeranno infatti i 3 artisti che saliranno sul podio nella finale di Sanremo Giovani il 19 dicembre e che verranno promossi tra i Big.
Al fianco del conduttore e direttore artistico, nel ruolo di coconduttori, ci saranno i già annunciati Marco Mengoni (nella prima serata del festival, il martedì), Giorgia (mercoledì), Teresa Mannino (giovedì), Lorella Cuccarini (venerdì) e Fiorello (per la finale di sabato).
"Ho ricevuto e ascoltato oltre 400 brani, una quantità enorme di proposte che sottolinea ancora una volta l'appeal del Festival per il mercato discografico", dice Amadeus. "La scelta è sempre difficile, ma mi auguro di ripetere i risultati delle ultime edizioni che hanno visto per mesi i brani di Sanremo in testa alle classifiche di ascolto e di vendita. Quest'anno più che mai i miei super ospiti sono in gara! Viva Sanremo", aggiunge.
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Simona Ventura, proposta di matrimonio a Ballando con le...

Giovanni Terzi chiede la mano della compagna nello show di Raiuno

"Mi vuoi sposare?". A Ballando con le Stelle arriva la proposta di matrimonio. Nell'ottava puntata dello show su Raiuno, Giovanni Terzi chiede la mano della compagna di Simona Ventura, accompagnata per l'occasione dai genitori.
"Per me questi mesi sono stati entusiasmanti e faticosi dal punto di vista umano e dal punto di vista fisico", dice Terzi, concorrente come la compagna. "Proprio in questo luogo volevo dire una cosa a Simona, la donna che mi ha cambiato la vita accogliendo tutti i miei difetti. Se il 6 luglio, vuoi diventare mia moglie...", dice infilando l'anello all'anulare della mano sinistra della compagna. Tra lacrime e commozione, la risposta "sì".
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Grande successo per il Messina Film Festival


Una settimana intensa dal punto di vista culturale e cinematografica quella offerta dal Messina Film Festival, che è tornato alla ribalta dopo una lunga sospensione tenendo viva l’attenzione su cinema e opera lirica dall’1 all’8 dicembre. E “Cinema&Opera” era infatti il sottotitolo del festival che ha portato sullo schermo della Sala Laudamo, sempre piena al di là di ogni più rosea previsione, delle vere e proprie chicche che hanno fatto di questo di questo festival, voluto e organizzato dal direttore artistico Ninni Panzera, un’edizione unica nel panorama nazionale, e non solo, dei Festival del Cinema. Location del Festival il Teatro Vittorio Emanuele, la Sala Laudamo e altri spazi cittadini che hanno ospitato la manifestazione. "Con Cinema&Opera il festival ha messo in evidenza, attraverso una intensa e variegata programmazione, degli intrecci che sin dai tempi del muto sono sempre stati particolarmente importanti tra queste due forme d’arte - si legge in una nota - Era una scommessa lanciata da Ninni Panzera, che come testimoniano le presenze a tutti gli appuntamenti è stata abbondantemente vinta. L’ennesima conferma, semmai ce ne fosse di bisogno, che la città di Messina apprezza e sostiene gli appuntamenti culturali di qualità. Il Festival ha potuto contare sul sostegno dell’EAR Teatro di Messina, dell’Assessorato Regionale Turismo, del Comune di Messina e da Unioncamere Sicilia. La serata finale con le immagini sconvolgenti del terremoto di Messina e le musiche di Franco Battiato hanno suscitato una fortissima emozione e profonda commozione. Ninni Panzera ha infatti ricordato che quelle immagini erano state presentate 25 anni addietro con Franco Battiato che si esibì dal vivo insieme a Manlio Sgalambro, voce narrante e al suo tastierista di sempre Angelo Privitera presente venerdì sera alla Sala Laudamo per raccontare le emozioni del maestro Franco Batttiato quando musicò quelle immagini sconvolgenti e drammatiche".
“Sono felice per il successo del Messina Film Festival e del risultato sul connubio Cinema&Opera - il commento del commissario straordinario Orazio Miloro - che esalta le attività di cui siamo promotori. Dal primo momento abbiamo creduto nell’idea e siamo pronti a sostenere anche per il futuro il consolidamento e la crescita ulteriore della manifestazione”. L’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata che già in fase di presentazione aveva annunciato il sostegno del suo assessorato con l’impegno di inserire l’appuntamento messinese nel calendario dei festival da promuovere il prossimo anno, non si è certo tirata indietro. “A conclusione del prestigioso "Messina Film Festival" - ha dichiarato l’assessore Elvira Amata - voglio davvero formulare il mio più vivo apprezzamento per la particolare e speciale edizione che, dopo tanti anni, ha saputo far rivivere alla Città di Messina grandi emozioni. Un festival di pregio che ha rafforzato egregiamente una straordinaria sinergia fra le Istituzioni coinvolte, alimentando reciprocamente ancor di più la voglia di consolidarlo nel territorio per i prossimi anni. Il successo riscosso, non soltanto, attesta una straordinaria capacità artistica e organizzativa del Festival capace di offrire al territorio rilevanti occasioni di promozione, in linea con la mission del mio Assessorato, ma è, al contempo, l'espressione di una condivisa volontà di tutti di confermare un impegno in tale direzione. Sono certa che i risultati ottenuti contribuiranno a rendere, sotto ogni profilo, sempre più accattivanti le prossime edizioni".
“E’ stata una bella occasione – ha dichiarato il Sindaco Basile - per scoprire il legame intenso tra il cinema e l’opera lirica. La città ha risposto con entusiasmo al progetto del Messina Film festival da noi apprezzato e sostenuto. La giornata finale del festival con le immagini sconvolgenti del terremoto di Messina e la musica di Franco Battiato hanno scolpito l’emozione dei tanti partecipanti”. Il festival si è articolato in varie sezioni non competitive con un Panorama contemporaneo in cui hanno trovato spazio film di grandi cineasti le cui opere sono state ambientate nel mondo della lirica tra cui Bernardo Bertolucci, e Luchino Visconti, solo per citare alcuni. E poi un omaggio a Marco Bellocchio, alla sua passione per la lirica e a Maria Callas, nel centenario della nascita, la sua imponente attività artistica guardata attraverso lo specchio del cinema, con le prestigiose collaborazioni con i registi Franco Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini. Una mostra e una retrospettiva sul compositore catanese Vincenzo Bellini con sei film che a partire dalla metà degli anni trenta e per i vent’anni successivi hanno dominato gli incassi della scena cinematografica italiana e internazionale. Marco Bellocchio ha anche ricevuto il dottorato honoris causa in scienze cognitive, curriculum teorie dei media e delle arti performative. Il dottorato è stato conferito dal Dipartimento di scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.
Di grande suggestione la selezione di tre film muti tratti da altrettante opere liriche. Le pellicole sono state accompagnate da musiche dal vivo eseguite dall’ensemble del Conservatorio Corelli. La manifestazione ha potuto contare inoltre sulla collaborazione di tutte le associazioni culturali che a Messina operano in campo musicale e cinematografico, del Centro Studi Cinematografici di Roma e del Coordinamento dei Festival di cinema in Sicilia.
Straordinario successo anche del concorso di cortometraggi in cui l’opera lirica attraverso suoi personaggi o le arie hanno trovato vita nel racconto breve. Il Messina Film Festival, come aveva annunciato in sede di presentazione, è stata una manifestazione “plurale, rigorosa e green” che ha guardato con molta attenzione alla sostenibilità ambientale con l’adozione di accorgimenti in aderenza alle linee guida adottate dal Ministero della Cultura. E la prima promessa presa dal direttore artistico Ninni Panzera, dopo lo straordinario successo di questa nuova edizione del Messina FilmFestival, è stata quella di tornare il prossimo anno con un programma ancora più ambizioso e ricco di film e ospiti sempre legati al tema dell’opera lirica.
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Prima alla Scala: incassi al top, boom di ascolti su Rai 1...

I numeri del Don Carlo che ha aperto la stagione

Incassi al top, boom di ascolti in tv e volano i social. E' un successo fuori e dentro il Teatro alla Scala "Don Carlo" di Giuseppe Verdi che ha aperto la stagione 2023/24 con tredici minuti di applausi, a un giorno dalla proclamazione da parte dell'Unesco della pratica del canto lirico in Italia patrimonio immateriale dell'umanità.
Alla Prima dell'opera diretta dal maestro Riccardo Chailly sono state 1.888 le presenze del pubblico tra platea, palchi e loggione. L'incasso totale della serata è stato di 2.582.000 euro, 80.000 in più dell'anno scorso, quando il 7 dicembre 2022 andò in scena per la Prima il "Boris Godunov" di Modest Petrovic Musorgskij. Pur non essendo un record, la vendita dei biglietti è tornata ai massimi livelli storici rispetto al periodo pre-Covid.
Lo spettacolo è stato seguito in diretta su Rai 1 - dalle 18.01 alle 22.28 - da una platea di 1 milione 411 mila spettatori pari all'8.4% di share. Complessivamente si contano 9.800.000 contatti, quasi dieci milioni di persone che hanno intercettato la trasmissione dell'opera in tv. La serata è stata anticipata, alle 17.45, da "Aspettando Don Carlo" con Milly Carlucci e Bruno Vespa che ha raggiunto il 17.2% con 1 milione 813 mila.
La Prima è stata seguita da oltre 130 giornalisti accreditati provenienti da 11 Paesi che hanno assicurato la coperta dell'evento su carta stampata, online, radio e tv.
La Prima è stata raccontata sui social (Instagram/X/Facebook/Tiktok) con l'hashtag #PrimaScala mostrando non soltanto immagini dello spettacolo e della serata dai foyer ma anche tutto ciò che avviene dietro le quinte. Su Tiktok i follower hanno potuto assistere in esclusiva a una diretta di 1 ora e 20 minuti iniziata alle 17.55 mostrando il backstage con interviste alle maestranze e a tutti coloro che hanno contribuito allo spettacolo (dai coristi al direttore di scena, dal capo macchinista ai sarti e truccatori) e hanno potuto vedere il coro che ha cantato l’inno nazionale dal retropalco prima di andare in scena. Ecco i numeri: 30.700 visualizzazioni, 28.300 spettatori distinti, picco di spettatori 1.900, 17.900 like. Nell’ultima settimana il profilo ha ottenuto 12.160 follower in più rispetto a prima.
Su Instagram il backstage della Prima è stato raccontato con 40 story raggiungendo 229.436 account e 15.954 visite al profilo. Si è registrato un aumento di interazioni e coinvolgimento del pubblico rispetto allo scorso anno. Su Facebook la Scala ha pubblicato in cross posting con Rai Cultura una serie di post con la locandina dell'opera con tutte le possibilità per assistere allo spettacolo, l'inno nazionale, la diretta del cambio scena tra primo e secondo atto raccontata da Giuseppe Tolva e il trailer dello spettacolo ottenendo una copertura di 364.447 utenti e 10.622 interazioni. Su X (ex-Twitter) l'hashtag #PrimaScala è stato tra i primi 5 trend in Italia. La Prima è stata raccontata con 30 tweet e ha avuto 153.530 impressions. Il sito web del Teatro nella sola giornata di ieri ha avuto circa 65.000 visite.
"Voglio ringraziare Rai Cultura che ha trasmesso lo spettacolo su Rai 1 per la prima volta in 4k garantendo agli spettatori italiani e di tutto il mondo un livello qualitativo senza precedenti - ha dichiarato il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer - La Prima è il momento in cui si sente più che mai il lavoro collettivo di tutto il Teatro e vorrei estendere il mio ringraziamento, oltre che all’Orchestra e al Coro, a tutti i reparti della macchina scaligera, dal palcoscenico ai laboratori e agli uffici".
"Abbiamo scritto un’altra grande pagina di televisione e di cultura, come ci impongono il dovere e la passione di essere Servizio Pubblico - ha commentato l'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio. - Scala e Rai hanno ribadito con quanto andato in scena sul palcoscenico e sugli schermi della tv - e non solo - di essere due istituzioni fondamentali per la diffusione della Cultura nel nostro Paese".
"La Prima della Scala è sempre una sfida appassionante - ha aggiunto la direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli - che quest'anno abbiamo affrontato alzando ulteriormente il livello della qualità, grazie alla ripresa e alla trasmissione in 4k, offrendo ai telespettatori uno spettacolo mai visto e portando la bellezza del teatro musicale nelle case degli italiani".
(di Paolo Martini)