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Sport, Bracco: “Risorsa per prevenire il disagio giovanile e volano di sviluppo e inclusione”
Così la Presidente della Fondazione Bracco e Presidente del Gruppo Bracco, attraverso un video messaggio, in occasione dell'iniziativa “100esperte per lo sport”, presentata a Roma presso il Salone d’Onore del Coni
"Il progetto “100 donne contro gli stereotipi”, che valorizza l’expertise femminile in tutti i campi, e che portiamo avanti da diversi anni insieme alle amiche dell’Associazione Giulia e dell’Osservatorio di Pavia, mi sta molto a cuore. Ancora oggi, soprattutto in Italia, permangono molti stereotipi e la strada da percorrere è ancora lunga. Per questo abbiamo creato banche dati di esperte del settore Stem, di economia/finanza, di politica internazionale, e recentemente di storia e filosofia, affinché queste professioniste vengano interpellate sui giornali, in TV e da chi organizza convegni". Lo ha detto Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco e Presidente del Gruppo Bracco, attraverso un video messaggio, in occasione dell'iniziativa “100esperte per lo sport”, presentata a Roma presso il Salone d’Onore del Coni.
"Ora, in un momento particolarmente felice per lo sport azzurro e con uno sguardo rivolto ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026, il progetto “100 donne contro gli stereotipi” dà voce e visibilità all’expertise femminile anche nello sport, in collaborazione con Fondazione Milano Cortina 2026. Noi di Bracco crediamo da sempre nel valore educativo e sociale dello sport e consideriamo l’attività agonistica un’occasione unica per ragazzi e ragazze di maturare, migliorare, confrontarsi, imparando ogni giorno il rispetto verso gli altri, la lealtà e il sacrificio. Anche in questa ottica, abbiamo sin dal 2012 lanciato un’iniziativa che vuole dare un messaggio culturale importante: il concorso nazionale biennale “Donna Sport, l’Atleta più brava a scuola”, dedicato alle ragazze – atlete e paratlete – dai 14 ai 18 anni che pur praticando sport federali ad alti livelli hanno un ottimo rendimento scolastico e che vedrà l'avvio della settima edizione proprio agli inizi del 2024. L’Italia ha saputo vincere la sfida di ospitare nel 2026 le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali a Milano e Cortina. Un risultato straordinario di cui possiamo essere fieri. Milano e Cortina, la Lombardia e il Veneto, Trento e Bolzano e naturalmente il Governo dovranno unire le forze perché gli occhi del mondo saranno puntati sull’Italia".
Sport
Tamberi pensa al ritiro? Il messaggio su Instagram:...
Il campione azzurro nel salto in alto ha pubblicato una storia enigmatica sui suoi canali ufficiali
Gianmarco Tamberi pensa al ritiro? L'atleta azzurro, campione olimpico nel salto in alto a Tokyo2020, ha pubblicato un'enigmatica storia su Instagram: "Forse è giunto il momento di prendere quella decisione...", ha scritto su sfondo nero.
Poche parole che hanno già scatenato le indiscrezioni che vorrebbero Tamberi prossimo ad annunciare il suo ritiro dal salto in alto, nonostante fosse stato lo stesso Gimbo, all'indomani delle Olimpiadi di Parigi, a rassicurare tutti dichiarando che avrebbe continuato a gareggiare. Ora però le cose potrebbero essere cambiate. Il 32enne Tamberi, tra i favoriti per l'oro ai Giochi 2024, in Francia ha dovuto rinunciare ai sogni di gloria a causa di un calcolo renale che ha provocato violente coliche proprio a ridosso della manifestazione a cinque cerchi. Il marchigiano si è qualificato per la finale ma in pedana, nel giorno decisivo, non è stato in grado di competere per le medaglie. Mancano più di 3 anni alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: in California, Tamberi avrebbe 36 anni.
Spettacolo
‘A Complete Unknown’, il regista James Mangold:...
Ad interpretarlo è Timothée Chalamet. Il film Searchlight Pictures arriva dal 23 gennaio nelle sale
"Non ci sarà mai un altro artista indimenticabile come Bob Dylan". Ne è convinto il regista James Mangold, in occasione della premiere italiana di 'A Complete Unknown', il biopic su Dylan interpretato da Timothée Chalamet. "Credo che nessuno a quell'epoca pensasse che questo ragazzo con il cappello e un piccolo taccuino di fustagno avrebbe cambiato il mondo", eppure "penso che abbia posto delle domande sull'ipocrisia e sull'ingiustizia non solo nel mondo ma anche nelle relazioni umani attraverso le sue canzoni", spiega il regista,"a differenza di molti artisti, nel mondo della musica o del cinema, che sono consumati dall'ambizione e dalla ricerca del denaro".
Nel cast, accanto a Chalamet, Edward Norton nei panni del noto folk-singer statunitense Pete Seeger e Monica Barbaro in quelli dell'icona Joan Baez, detta "l'usignolo di Woodstock". "Ho fatto un lungo lavoro per interpretare Seeger. Ho passato lunghi mesi a studiarlo attraverso dei video su YouTube", ma "non ho mai imparato le battute, le ho inventate sul momento perché mi vengono spontanee. Ma non ho mai chiesto i crediti a James", dice Norton con ironia. "Gliene do merito solo quando non c'è", ribatte il regista scherzando. Nella routine quotidiana dell'attore prima delle riprese anche "il riscaldamento delle mani e tanta pratica per suonare il banjo".
Stesso metodo anche per Monica Barbaro: "Necessario per calarmi nei panni di Baez. Il mio insegnante di chitarra si accorgeva sempre quando non suonavo da un paio di giorni", ricorda l'attrice tra le risate di Mangold e Norton. Ma c'è di più: "Durante le riprese ho vissuto in un albergo, non l'ho mai detto in un'intervista. Nella mia stanza non avevo una cucina, così ho imparato a fare le uova nel microonde. Non erano poi così male. E per scaldarmi ho bevuto caffè caldo macinato da me, non amo quello delle capsule", racconta l'attrice tra le battute dei colleghi. L'intervista poi torna seria con Norton, che ha vissuto i suoi quasi 30 anni di carriera senza mai "rinunciare a qualcuno o a qualcosa per inseguire la mia carriera. Anzi, il mio lavoro mi ha dato molto di più di quanto abbia rinunciato", ammette.(di Lucrezia Leombruni)
Lavoro
Turismo, per Vienna 2024 il miglior anno di sempre con +9%...
Nel 2025 gli eventi saranno incentrati sul 200° anniversario della nascita di Johann Strauss, ma al contempo la capitale austriaca punterà i riflettori su numerosi quartieri al di fuori del centro storico
Nel 2024 il settore turistico a Vienna ha registrato il miglior risultato di sempre, con 18,9 milioni di pernottamenti (+9% rispetto al 2023) e ricavi record. “Il 2024 è stato l'anno di maggior successo per il turismo a Vienna da quando abbiamo iniziato a tracciare gli arrivi”, ha confermato Norbert Kettner, Ceo di Vienna Tourist. La città ha registrato 18.865.000 soggiorni, con un aumento del 9% rispetto al 2023, oltrepassando il record del 2019.
Le entrate derivanti dai pernottamenti sono cresciute il 25% in più rispetto al totale dei posti letto, determinando un primato: “Gli albergatori viennesi erano già ad un passo da un nuovo record di entrate alla fine di novembre”, ha spiegato Kettner. Raggiungendo 1,2 miliardi di euro da gennaio a novembre - i mesi per i quali erano disponibili i totali definitivi - si è registrato un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023. “In un contesto economico globale difficile, il settore del turismo urbano di Vienna ha dimostrato di essere un motore di crescita, creando posti di lavoro tutto l'anno direttamente in loco”, ha dichiarato Kettner.
La Germania (3.462.000 pernottamenti, +4% rispetto al 2023) ha rappresentato la quota maggiore di pernottamenti, seguita dall'Austria (3.353.000, +6%) e dagli Stati Uniti (1.224.000, +17%). “In termini di ricavi da pernottamento, gli Stati Uniti hanno conquistato il primo posto nella categoria degli hotel a cinque stelle”, ha rivelato Kettner. Anche i Paesi europei si sono distinti: l’Italia si classifica al quarto posto (1.035.000 pernottamenti, +14%), seguita da Regno Unito (798.000, +17%), Spagna (618.000, +11%), Francia (531.000, +9%), Polonia (484.000, +10%), Svizzera (416.000, +7%) e Romania (373.000, +5%). Mercati precedentemente forti come Cina (300.000, +79%) e Giappone (163.000, +45%) non hanno ancora raggiunto i livelli pre-pandemia, anche se la Cina è già rientrata nella top ten dei mercati principali in termini di ricavi da pernottamento.
Vienna dispone attualmente di 433 hotel, per un totale di circa 40.900 camere con 81.800 posti letto. Circa due terzi degli hotel della città sono di categoria quattro e cinque stelle. Pertanto, Vienna è perfettamente attrezzata per accogliere i visitatori che parteciperanno ai suoi prossimi grandi eventi, che nel 2025 includono sei congressi su larga scala, ognuno dei quali attirerà più di 10.000 partecipanti. Quest'anno la capitale prevede di ospitare più di 50 congressi e meeting aziendali con oltre 1.000 partecipanti ciascuno.
Ma soprattutto gli eventi a Vienna nel 2025 saranno incentrati sul 200° anniversario della nascita del 'Re del Valzer', Johann Strauss, ma al contempo, la capitale austriaca punterà i riflettori su numerosi quartieri al di fuori del centro storico. Nell'ambito dell'anno tematico 'King of Waltz. Queen of Music', i visitatori di Vienna potranno approfittare di un'importante offerta culturale che comprende 65 produzioni in 69 luoghi della città. Tutti gli eventi principali sono elencati su strauss.vienna.info.
Anche i quartieri più periferici stanno vivendo il loro momento di gloria: sulla scia della campagna 'Heartbeat Streets', i riflettori saranno puntati su 16 quartieri fuori dal centro storico tra cui cinque nuovi nel corso del 2025. I visitatori avranno l'opportunità di sperimentare la diversità di Vienna grazie a una selezione di 30 passeggiate guidate nell'App ivie City Guide: dai talenti viennesi all'artigianato, fino a una passeggiata dedicata al film 'Before Sunrise - Prima dell’alba' (che quest'anno compie 30 anni), l’offerta è davvero ampia.