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Taylor Swift nel mondo e Sfera Ebbasta in Italia, i più ascoltati su Spotify
La piattaforma ha pubblicato il consueto rapporto di fine anno 'Wrapped 2023', che prevede da quest'anno anche un'esperienza personalizzata
Taylor Swift è l’artista più ascoltata del 2023 su Spotify, con oltre 25 miliardi di ascolti, risultato che conferma l’enorme successo della cantautrice e “regina del pop”. Insieme all’artista originaria di West Reading, Bad Bunny in seconda posizione, The Weeknd, in terza, Drake e Peso Pluma chiudono la top 5. Tra le artiste, invece, insieme a Taylor Swift, ci sono in classifica Sza e Karol G, seguite da Lana Del Rey e Rihanna. È quanto emerge da Spotify Wrapped 2023, il rapporto annuale della piattaforma che svela gli artisti, gli album, le canzoni, le playlist e i podcast che hanno scandito l’anno musicale di oltre 574 milioni di persone. Ma non solo perché Spotify per l'occasione ha reso disponibile l’esperienza personalizzata in-app, con la quale scoprire e condividere con orgoglio la musica e i podcast che più ci hanno fatto compagnia durante il 2023. (VIDEO)
Per quanto riguarda le canzoni e gli album più ascoltati, a guidare la classifica mondiale delle canzoni con il maggior numero di ascolti è “Flowers” di Miley Cyrus (oltre 1 miliardo). In seconda e terza posizione: “Kill Bill” di SZA e “As It Was” di Harry Styles. Completano la top five “Seven (feat. Latto) (Explicit Ver.)” di Jung Kook e “Ella Baila Sola” di Eslabon Armado e Peso Pluma.
“Un Verano Sin Ti” di Bad Bunny è, invece, l’album più ascoltato del 2023 su Spotify, seguito da “Midnights” di Taylor Swift e “SOS” di Sza. Quarto e quinto posto vanno rispettivamente a “Star boy” di The Weeknd e “Mañana será bonito” di Karol G.
Guardando all'Italia, per il terzo anno consecutivo Sfera Ebbasta è l’artista più ascoltato, seguito da Geolier e Lazza, in seconda e terza posizione. In quarta e quinta, invece, troviamo Shiva e Guè. Una classifica che conferma la forte passione degli italiani per la scena musicale locale, con una Top10 degli artisti più ascoltati in Italia nel 2023 formata al 100% da artisti italiani.
L’artista donna più ascoltata in Italia è Anna, che è anche uno dei volti di Equal, il programma globale di Spotify che promuove la parità di genere e celebra il contributo delle donne nel mondo dell’audio. Per quanto riguarda gli artisti italiani più ascoltati all’estero, anche quest’anno i Måneskin si confermano come gli artisti italiani più ascoltati all’estero, seguiti dai Meduza e Ludovico Einaudi. In top 10, anche Laura Pausini (sesta), che si riconferma così l’artista italiana donna più ascoltata su Spotify nel mondo.
Per quanto riguarda le canzoni e gli album più ascoltati, si conferma l’impatto dirompente di Sanremo, con tre brani in Top 10, inclusa “Cenere” di Lazza che è la canzone più ascoltata su Spotify in Italia. In seconda e terza posizione troviamo “Gelosa (feat. Shiva, Sfera Ebbasta, Guè)” di Finesse e “Vetri neri“ di Ava, Anna e Capo Plaza. Chiudono la top 5 “Come vuoi” di Geolier e “Quevedo: Bzrp Music Sessions, Vol. 52” di Bizarrap e Quevedo.
La top 10 delle canzoni più ascoltate in Italia nel 2023 è quasi monopolizzata dalle produzioni italiane, con una netta predominanza da parte dell’urban e Geolier che, con 3 brani in Top10, diventa l’esponente più rappresentativo del successo anche musicale che la città di Napoli ha vissuto quest’anno. Infatti, gli ascoltatori della playlist editoriale di Spotify “Napoli Centro” sono cresciuti del 64% rispetto al 2022. Di Geolier è anche l’album che registra il maggior numero di ascolti, “Il coraggio dei bambini”, seguito da “Sirio” di Lazza e “La Divina Commedia” di Tedua. Rispettivamente, invece, in quarta e quinta posizione ci sono “Milano Demons” di Shiva e “Fake News” dei Pinguini Tattici Nucleari.
Sul fronte dei podcast, “The Joe Rogan Experience” è anche quest’anno il podcast più ascoltato su Spotify a livello globale. Seguono “Call Her Daddy” di Alex Cooper e “Huberman Lab” del Dr. Andrew Huberman. In quarta e quinta, invece, troviamo “anything goes with emma chamberlain” e “On Purpose with Jay Shetty”.
In Italia guida la classifica dei podcast la curiosità del pubblico verso i casi di cronaca nera, con “Elisa True Crime” di Elisa De Marco, che è il podcast più ascoltato, seguito da “The Essential” di Mia Ceran e "Muschio Selvaggio” di Fedez. “Indagini” di Stefano Nazzi e “Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia” chiudono la classifica dei primi 5.
Da oggi tutti gli utenti possono accedere alla propria esperienza personalizzata Wrapped, esclusivamente dall’app aggiornata di Spotify (iOS e Android) che propone diverse nuove funzionalità. 'Io nel 2023' svela quale, tra le 12 "personalità musicali" possibili, è stata quella che rappresenta di più il nostro modo di ascoltare nel 2023: ad esempio, il Mutaforma (per i più veloci nel passare da un artista all'altro), il Luminare (per chi ascolta musica leggera e allegra più di altri) o l’Alchimista (per chi crea playlist più di altri).
Inoltre i contenuti preferiti dai fan appaiono in una veste nuova: la Story Top 5 Generi mostra la classifica dei cinque generi musicali più ascoltati con un nuovo design che va a comporre un panino dai gusti unici (quelli di Spotify); invece, la Top 5 Artisti permette di vedere il mese in cui, per ogni artista, i vostri ascolti hanno raggiunto il picco massimo, evidenziando un quadro più completo dell'intero anno e di tutti i momenti che lo hanno caratterizzato; potrete anche ricevere dei video messaggi dai vostri artisti preferiti direttamente dal vostro Wrapped personalizzato, tra cui quelli di Taylor Swift, Bad Bunny, Peso Pluma, NewJeans, SZA, KAROL G, Jung Kook e tanti altri.
C'è una sezione dedicata a Wrapped nella Home di Spotify dove si possono trovare il merch dei vostri artisti preferiti, i concerti e una raccolta delle migliori playlist editoriali come Top Songs Italia 2023, con le 100 canzoni più ascoltate in Italia nel 2023, e Top Artists Italia 2023 che include i 100 artisti più ascoltati in Italia nel 2023. Ma anche contenuti dedicati ai podcast come I podcast più ascoltati del 2023 o I migliori nuovi podcast del 2023.
Quest’anno, Wrapped prenderà vita anche attraverso Blend, con una playlist Blend, personalizzata con il filtro "2023 Wrapped Top Songs", per unire i vostri brani più ascoltati e quelli dei vostri amici in un'unica playlist condivisa.
Spotify ha anche lanciato l'esperienza Wrapped per gli artisti e per i podcaster. Accedendo alla propria esperienza personalizzata Wrapped, i creator e gli artisti potranno scoprire come i loro fan li hanno ascoltati durante tutto l’anno. Per saperne di più visitate Spotify for Artists e Spotify for Podcasters.
Spettacolo
Sanremo, Ruggeri: “Buon cast, quest’anno serve...
L'artista ospite della prima puntata di 'Adnkronos Stars', parla a tutto tondo: dal nuovo album in uscita 'La Caverna di Platone' al suo ritorno in tv. "Amareggiato che si sia parlato di 'TeleMeloni, ho sempre fatto tv e penso di farla bene"
Il cast di Sanremo 2025? "Quest'anno sono andato un po' meno su Google a cercare chi erano i concorrenti, quindi direi buono. L'anno scorso, pur facendo questo mestiere, ci ero andato parecchio perché tanti non sapevo proprio chi fossero". Parola di Enrico Ruggeri, che si racconta a tutto tondo ospite dell'Adnkronos nella prima puntata del vodcast 'Adnkronos Stars' e parte proprio dall'imminente festival della canzone italiana. "Sanremo, si sa, è legato agli ascolti, ha una serie di paletti, chi lo organizza è costretto a fare di tutto per gli ascolti, perché lo share sia più alto -spiega Ruggeri- Si deve investire in uno spettacolo eterogeneo. Quest'anno se non altro comincio a rivedere dei cantautori, Brunori, Lucio Corsi, Cristicchi, poi ci sono giovani, meno giovani, vecchi eroi. Bisognerò vedere tra 40 anni, se ci ricorderemo dieci canzoni sarà stato un buon festival.
"Il dissing tra Tony Effe e Fedez? E' marketing"
Il dissing tra Fedez e Tony Effe "non mi appassiona. Mi sembrano delle astutissime strategie di marketing", scandisce il cantautore milanese, del quale 17 gennaio è uscito l'album 'La Caverna di Platone', che fa poi qualche riflessione per niente banale sulla musica trap. "Ho un figlio che la ascolta -dice Ruggeri- Ora mi diranno che rosico perché lui la ascolta, ma chiariamo una cosa: se uno ascolta 'Bello Figo', ha comunque una predisposizione tale che se Bello Figo non fosse mai nato non avrebbe ascoltato me, quindi a me non cambia nulla che ci sia la trap". E sui testi talvolta volgari o sessisti, charisce: "Io non mi scandalizzo per nulla. Sono nato col punk, a 18 anni a Londra ho visto gruppi selvaggi e pieni di turpiloquio. Ma se tu fai musica, un pochino di poesia ce la devi mettere. Non è neanche l'argomento che mi scandalizza: un ragazzo indebitato che ammazza gli usurai sembra il testo di una trap ed è 'Delitto e Castigo', un gruppo di minorenni che vanno in giro a delinquere è 'Oliver Twist' di Dickens. Ma non puoi scrivere una canzone se conosci 120 parole. Lou Reed ha frugato i meandri della mente, Bukowski idem, Oscar Wilde lo stesso. E' lecito, e spesso è il caso, di scendere negli abissi dell'animo umano, ma devi farlo con arte".
"A Sanremo tornerei volentieri come direttore artistico"
Riguardo al tornare sul palco del festival di Sanremo, "tornarci da direttore artistico mi interesserebbe di più che tornarci da concorrente", ammette Ruggeri. "Sarebbe un ruolo delicatissimo -spiega il cantautore milanese- Tutti i direttori artistici dicono 'io ho riportato al centro le canzoni', ed è quello che direi anche io. Solo che io lo farei veramente". Nella scelta dei brani, "mi chiederei: questa canzone se la ricorderanno fra dieci anni?", scandisce Ruggeri. Che nel tornare invece all'Ariston in qualità di concorrente avrebbe qualche dubbio in più, anche se "non si può mai dire, perché si rischiano le brutte figure", sorride. "Non so, forse sarei un po' a disagio, un brano come 'Il Poeta' (singolo del suo ultimo album 'La Caverna di Platone', uscito il 17 gennaio, ndr) forse non ci farebbe niente. Poi però mi dicono che Simone Cristicchi porterà, ad esempio, una canzone molto poetica e non stento a crederci perché è un grande artista. Quindi magari alla fine troverei il mio posto".
"Il mio album 'La Caverna di Platone' nato dopo tre anni di lavoro"
Ed è Ruggeri stesso a spiegare all'Adnkronos l'allegoria sottesa a 'La Caverna di Platone', il suo nuovo album uscito il 17 gennaio su etichetta Anyway Music/Sony Music. Tredici tracce che uniscono una grande ricercatezza di suoni ad una serie di profonde riflessioni su diversi temi. "Ci ho messo tre anni, ho cominciato a scriverlo esattamente appena è uscito 'La Rivoluzione'", racconta l'artista. Platone "immaginava delle persone rinchiuse in una caverna che vedevano come unico approccio con la realtà delle proiezioni esterne, si convincevano che quella fosse la realtà e una volta liberate si sentivano a disagio. Direi che i parallelismi con il mondo di oggi si sprecano".
Uno dei singoli portanti dell'album è 'Il Poeta': "Raffigura un personaggio divisivo -spiega Ruggeri- Oggi questa parola viene usata con un'accezione negativa ed è preoccupante, perché significa che deve esserci un unico pensiero e tutto ciò che non lo è è visto come negativo per la società. invece in un mondo in cui ci si confronta, un mondo civile, la persona divisiva è qualcuno che mostra un altro aspetto della realtà. Lo era Socrate, e tanti altri, fino ad arrivare a Pasolini". Il parallelismo con i giorni nostri è lampante: "Spesso le persone che hanno espresso il loro pensiero lo hanno pagato caro. Anche in questi ultimi anni, questo è accaduto, scandisce il 67enne artista milanese. Tra i brani c'è 'Benvenuto chi passa da qui', scritto da suo figlio Pico Rama, musicista con tre album all'attivo, ed ha collaborato anche la compagna di Ruggeri, la bravissima musicista Andrea Mirò. "In famiglia siamo un po' tutti musicisti, l'arte viene bene se fatta con chi ti è caro e quando ci si capisce al volo", dice Ruggeri.
"Milano violenta? Chi ne paga le spese sono gli stranieri onesti"
Tra i brani dell'album spicca 'Il Cielo di Milano', in cui Ruggeri parla della sua città, e interviene sulle polemiche scatenate dal problema sicurezza. "Io sono nato a Milano e ci sto bene. Non esco la sera e non faccio tardi a meno che non vada a casa di qualcuno, vivo da persona agée e il peggio non lo vedo. Ma mio figlio di 18 anni mi racconta di violenze che accadono, di questo fuoco sotto la cenere. E' un momento molto duro che è diventato ideologia. Forse da un lato viene strumentalizzato, dall'altro minimizzato strumentalmente". "Credo -spiega Ruggeri- che sia un problema di incroci di razze. Milano è sempre stata un po' razzista con chi non ha voglia di lavorare, ma se hai voglia ti ci trovi bene. I più arrabbiati sono proprio gli stranieri che lavorano tanto". Ruggeri racconta un aneddoto: "Parlavo con alcuni operai albanesi che fanno i muratori, ebbene si chiedono come mai in Italia non ci sia il modo per togliere di mezzo queste persone che delinquono affinché loro, albanesi, se vanno a chiedere una casa in affitto non vengano guardati male".
"Amareggiato che si sia parlato di Tele Meloni per il mio ritorno in tv"
Tra disco in uscita, il libro biografia '40 vite (senza fermarmi mai)' e il programma su Rai2 'L'Occhio del Musicista', Ruggeri effettivamente non si ferma mai. Ma qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie: "Mi sono molto amareggiato quando sono tornato in tv e alcuni hanno cominciato a parlare di 'Tele-Meloni' -spiega- La notizia non era che io facessi tv, che credo di avere fatto sempre abbastanza bene, ma il fatto che per anni nessuno mi avesse mai più chiamato. Perché nessuno si è chiesto come mai, perché nessuno ha scritto 'dov'era Ruggeri in questi tre anni?". Il problema, spiega il cantautore milanese, "è quando non ti chiamano. Quando ti 'epurano' palesemente, paradossalmente ti fanno anche un favore, perché diventi un martire. Ma quando semplicemente non ti chiamano nessuno sente la tua mancanza, perché l'universo della tv e della comunicazione è tanto variegato che uno non se ne accorge".
E forse perché sensibile su questo tema, parlando della sua trasmissione su Rai2, 'L'Occhio del Musicista', che ha finito di registrare e della quale vedremo ancora due puntate di stagione, Ruggeri spiega: "Ci sono un sacco di giovani bravissimi che fanno cose interessanti ma sono fuori dal giro. Vengono chiamati sempre gli stessi 20, 25, in un circolo vizioso che lascia fuori dei veri talenti. Per fare qualche nome, ci sono ragazzi bravissimi, come Erika Mou, Fulminacci, Mirkoeilcane e altri. Io questi ragazzi voglio difenderli, ecco perché nel mio programma invito loro". (di Ilaria Floris)
Spettacolo
Rai: variazioni programmi tv di domani
Queste le variazioni Rai dei programmi tv di domani:
RAI 1
Nessuna variazione
RAI 2
Nessuna variazione
RAI 3
15:00 In diretta dalla Camera dei Deputati "Question Time" Interrogazioni a risposta Immediata. A cura di Rai Parlamento
16:10 (anziché 15:05) Piazza Affari
16:20 TG 3 L.I.S.
16:25 Rai Parlamento Telegiornale
16:30 Aspettando Geo
(Il programma Mano a mano previsto alle 15:25 non sarà trasmesso)
Spettacolo
MasterChef Italia, stasera 23 gennaio la prova con Massari:...
In onda stasera alle 21.15 su Sky e in streaming su Now
MasterChef Italia torna stasera, giovedì 23 gennaio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now, con un nuovo appuntamento. Per i cuochi amatoriali in gara arriva uno degli scogli tradizionalmente più temuti da tutte le Masterclass, la prova di pasticceria: gli ospiti dei giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli saranno infatti il 'maestro dei maestri pasticceri italiani' Iginio Massari e l’imprenditrice e Pastry Chef Debora Massari, sua figlia.
La prova di pasticceria
Sotto l’occhio vigile dei Massari, gli aspiranti chef del cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy troveranno prima una 'Golden Mystery Box' in cui dovranno dimostrare capacità tecniche di taglio e creatività nella farcitura di un panettone gastronomico; quindi si butteranno a capofitto sulla pasticceria con l'Invention Test per il quale si cimenteranno con la preparazione di un dolce a dir poco 'scenografico'. Per i componenti della classe saranno due prove insidiose e complicate, e anche stavolta la prova di pasticceria riuscirà a sparigliare le carte.
A seguire, sempre negli episodi di stasera alle 21.15, arriverà una prova in esterna davvero infuocata all’interno del comune di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara. Il paesaggio della cittadina della Lunigiana, da secoli divisa tra le fazioni di San Geminiano e San Nicolò che si sfidano ogni anno realizzando immensi falò, accoglierà altre due fazioni, la brigata rossa e la brigata blu, impegnate a cucinare sui 'testi', delle 'pentole' in ghisa da appoggiare sulla brace tipiche della tradizione culinaria locale. A giudicare il loro operato e il loro tuffo nella cucina della Lunigiana venticinque espertissimi ristoratori della zona.
La brigata che non si dimostrerà all’altezza dovrà tornare in studio per affrontare un 'Pressure Test' tutt’altro che usuale. Nel frattempo, prosegue l’appuntamento quotidiano con 'MasterChef Magazine' la rubrica dedicata agli amanti della cucina in cui i cuochi amatoriali in gara quest’anno si alternano a chef già affermati per parlare di food e realizzare ricette dal tema sempre differente.
Nelle prossime puntate, i telespettatori potranno assistere al ritorno tra i fornelli di Settimino Difonzo, amatissimo concorrente della tredicesima edizione di 'MasterChef Italia', e di Carmine Gorrasi, finalista dell’undicesima edizione, impegnati in una divertente cucinata di coppia; non mancheranno ancora Eleonora Riso, vincitrice in carica, insieme al suo braccio destro nonché compagno d’avventura Niccolò Califano, alle prese con una ricetta basata sugli ingredienti che permetteranno loro di fare un viaggio nei ricordi della loro esperienza nel cooking show.
E ancora, lo Chef Barbieri tornerà in cattedra per testare le capacità di Deborah Meloni, cuoca amatoriale in gara nella tredicesima edizione; infine Francesca Filippone, concorrente della dodicesima edizione, aprirà le porte del suo ristorante nella Tenuta Pakravan Papi, in Toscana, per raccontarci come è cambiata la sua vita dopo 'MasterChef Italia'. Anche quest’anno si rinnova l’impegno di tutto il mondo 'MasterChef Italia' in tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, promuovendo il consumo consapevole ed ecosostenibile, rispettando l’ambiente e non sprecando risorse alimentari.