Bper insieme a C.Next promuove sviluppo nuovi imprenditori di talento del mondo start up
L’accordo intende dare sostegno alle neoimprese, facilitando la realizzazione di idee di business che possano sviluppare il Made in Italy e perseguire obiettivi di sostenibilità
Bper Banca ha sottoscritto un nuovo accordo con C.Next, capogruppo di un sistema di poli d’innovazione distribuiti sul territorio nazionale, per supportare l’Istituto di credito nel sostenere i progetti innovativi delle startup. C.Next è una realtà che attrae imprese innovative con lo scopo di favorire lo sviluppo imprenditoriale di nuove organizzazioni di successo. Tramite questa partnership Bper banca usufruirà delle competenze e professionalità di C.Next nella valutazione dei piani di sviluppo e di investimento delle start up italiane, fornendo consulenza specialistica, così da poter seguire i progetti ritenuti di eccellenza dalla fase di sperimentazione fino all’immissione sul mercato.
L’accordo intende dare sostegno al segmento delle neoimprese, facilitando la concreta realizzazione di idee di business che possano sviluppare il Made in Italy e perseguire gli obiettivi di sostenibilità. La partnership, infatti, opera nell’ottica della transizione digitale promuovendo progetti con finalità sociale e di supporto alla comunità.
Adelaide Mondo, responsabile dell’Ufficio Corporate & Lending Solutions della Direzione Imprese, sottolinea che “Con questo accordo il Gruppo Bper Banca conferma, ancora una volta, la volontà di essere protagonista nel processo di accompagnamento alla crescita del Paese. C.Next ci permetterà di sostenere idee e progetti innovativi, grazie all’attivazione di un servizio completo dalla valutazione dell’idea, il suo sviluppo e l’accompagnamento verso il mercato”.
Stefano Soliano, amministratore delegato di C.Next sottolinea che “La partnership con Bper Banca, terzo gruppo in Italia per raccolta globale e numero di sportelli, con oltre 1.700 filiali in tutta Italia e più di 5 milioni di clienti, è per C.NEXT motivo di grande soddisfazione perché pone al centro le imprese e i loro percorsi di innovazione. L’accordo ci consente di completare il ventaglio di servizi per le imprese aggiungendo il fondamentale tassello finanziario attraverso strumenti adeguati allo sviluppo dei loro progetti di innovazione. Si tratta di un elemento fondamentale che nella nostra esperienza sappiamo essere tra i principali ostacoli che gli imprenditori si trovano a dover affrontare.”
Economia
Manovra, Confsal: “Prevedere meccanismo di...
"Il piano di bilancio a medio termine prevede una serie di misure che andranno a declinarsi all’ombra del Pnrr, cogliamo l’occasione per sollecitare non solo l'erogazione di nuovi fondi, ma soprattutto la spesa effettiva, anche introducendo meccanismi premiali per gli implementatori virtuosi". Ad affermarlo è il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta dopo che ieri presso la Sala Mappamondo della Camera dei deputati, si è svolta l’Audizione formale della Confsal davanti alle Commissioni riunite Bilancio dei due rami del Parlamento in ordine all'esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine.
"Il fatto che si sia assunta una nuova variabile di riferimento, la spesa netta aggregata - sottolinea Margiotta - deve fungere da stimolo per il governo a perseguire gli obiettivi di politica economica a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, in linea con le disposizioni europee per realizzare una spending review oculata, accompagnata da un’efficace compliance fiscale e da investimenti efficienti nella crescita a sostegno del potere d’acquisto e quindi della domanda interna".
"E’ necessario prevedere - prosegue - un meccanismo di cristallizzazione degli scaglioni Irpef, per poter agire direttamente con misure a protezione dei redditi medio-bassi, fino alla totale abolizione della “tassa sulla povertà. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo dovrà essere il volano per creare i margini per garantire ai lavoratori e alle imprese una contrattazione collettiva di qualità, basata su un minimo retributivo tabellare di almeno 9 euro e su tutto un sistema di tutele per i lavoratori di cui, ad oggi, la maggior parte dei Ccnl sono sforniti. Fondamentale è anche destinare le risorse necessarie al rinnovo dei contratti pubblici per adeguare il potere d’acquisto alle dinamiche inflazionistiche". Dalla tax compliance, aggiunge, "dovrebbe arrivare un tesoretto di 2,2 miliardi da spendere per la riduzione della pressione fiscale nella prossima Legge di Bilancio. Ci auguriamo che dette risorse siano effettivamente impiegate per garantire detto fine e che sia incoraggiato - tramite un conto di debito per imposte e contributi sospesi - il comportamento virtuoso di aziende che, nonostante periodi di crisi temporanei, si impegnino a preservare i livelli occupazionali e retributivi", conclude Margiotta.
Economia
G7, Marcegaglia (B7): “Per piena inclusione donne...
“C’è ancora molta strada da fare per arrivare a una piena inclusione delle donne, abbiamo visto che tante cose sono migliorate ma se guardiamo, per esempio, l’imprenditoria femminile, nei grandi settori del futuro la presenza di donne è ancora molto bassa”. Ad affermarlo a margine della Ministeriale G7 sulle Pari Opportunità in corso a Matera è stata Emma Marcegaglia, Chair di B7 Italy, uno degli Engagement Group espressione del settore privato e delle confederazioni industriali che afferiscono ai paesi coinvolti. Durante l’appuntamento è emerso come puntare su diversità e inclusione sia la strada migliore per generare profitti.
“In settori come l’ingegneria e quelli relativi all’Ai la presenza di donne è ancora molto bassa – ha spiegato Marcegaglia - a questo aggiungiamo il fatto che ci sono ancora molte donne che non partecipano alla vita lavorativa. Quello che stiamo chiedendo è che ci sia un cambiamento culturale a partire dalle famiglie, perché a volte ci sono degli stereotipi, per esempio che le ragazze non siano brave a studiare matematica o che non abbiano capacità di leadership. Questo non è vero. In secondo luogo servono politiche che aiutino le donne, soprattutto nel mettere insieme lavoro e vita privata. Per esempio possono aiutare i congedi parentali o avere a disposizione asili che funzionino a buon prezzo".
"Occorre - aggiunge - un impegno anche dalle imprese, che devono concedere part-time e altre forme che siano di supporto. Ci vuole inoltre un’organizzazione diversa che permetta anche alle donne di diventare imprenditrici. Soprattutto serve un accesso facilitato all’educazione nelle materie scientifiche, che sono quelle che possono essere più importanti per il futuro. Se non ci sarà un cambiamento per le donne, il rischio demografico in Italia diventerà sempre più alto”.
Economia
G7, Roccella: “Prima inclusione deve essere quella...
"C’è bisogno che le donne siano libere di scegliere se avere una carriera o se avere una vita privata come vogliono, avendo figli senza che questo sia una penalizzazione la prima inclusione da realizzare è quella delle donne. Non siamo ancora a una piena inclusione delle donne, che purtroppo sono trattate ancora come una minoranza". Ad affermarlo è il ministro per le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella che è intervenuta alla “G7 – Industry Stakeholders Conference: Bridging Gaps and Building Futures”, organizzata a margine della Ministeriale G7 sulle Pari Opportunità a Matera e commentando la nota del B7 Flash di Confindustria e Deloitte che ha sottolineato come diversità e inclusione generino profitti.
"La prima forma di inclusione è dunque quella di raggiungere obiettivi di parità fra uomo e donna, lavorando anche sulla lotta contro la violenza sulle donne, che è un enorme problema, e dall’altra parte la parità nei ruoli apicali e nel lavoro", aggiunge il ministro.