Ascolti tv, Un professore 2 vince prima serata. ‘Effetto’ Morgan su X Factor
Per la fiction Rai il 19.3% di share. Al secondo posto l'esordio della nuova stagione di 'Zelig' su Canale 5
La prima puntata della fiction 'Un Professore 2', tramessa ieri da Rai1, si aggiudica il prime time, con 3.530.000 spettatori e il 19.3% di share. Al secondo posto, l'esordio della nuova stagione di 'Zelig' su Canale 5, con 2.865.000 spettatori e il 18.2% di share. Al terzo posto, testa a testa tra 'Le Iene Presentano: Inside' su Italia 1 (1.003.000 spettatori, share 6.7%) e 'Amore Criminale' su Rai3 (1.092.000 spettatori, share 5.7%).
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'Dritto e Rovescio' su Rete4 (932.000 spettatori, share 6.4%), 'Piazzapulita' su La7 (833.000 spettatori, share 6%), il film 'Borg McEnroe' su Rai2 (370.000 spettatori, share 2%), 'Gli Stivali di Babbo Natale' sul Nove (298.000 spettatori, share 1.6%), 'Cucine da Incubo' su Tv8 (220.000 spettatori, share 1.3%).
Effetto Morgan su ascolti 'X Factor', il quinto live è il più visto della stagione
Effetto Morgan per quanto riguarda gli ascolti di 'X Factor': la settimana di polemiche culminata con l'allontanamento del quarto giudice dal talent ha giovato al risultato d'ascolto del talent. Così, il quinto Live dello show Sky Original prodotto da Fremantle, ieri su Sky Uno/+1, ha registrato il miglior risultato stagionale: 689mila spettatori medi – in crescita del +32% rispetto all’omologa puntata dello scorso anno e del +33% rispetto alla puntata precedente – con una share del 3,4% e una permanenza del 56% (in crescita di 4 punti rispetto alla settimana precedente); 1 milione 468 mila spettatori medi nei sette giorni per la quarta puntata su Sky e TV8: un dato che è in crescita del +9% rispetto alla puntata omologa della scorsa stagione e del +3% rispetto al Live precedente.
Spettacolo
Festival di Sanremo 2025, settantacinque anni di musica ed...
C’era una volta e c’è ancora, il Festival di Sanremo. Già, quel Festival… che ci ritrova ogni anno, come un vecchio amico che bussa alla porta a febbraio, quando fa freddo e le giornate si allungano appena appena. Quest’anno, però, è speciale: è il 75° anniversario. Una cifra tonda, importante. E, con tutto il cuore, possiamo affermare con certezza che Sanremo non è mai stato soltanto un concorso musicale. È una sorta di rito, una finestra su chi siamo stati e su chi stiamo diventando.
Dal Teatro Ariston, dall’11 al 15 febbraio 2025, la magia si ripeterà. Sul palco, a tirare le fila, è tornato Carlo Conti. L’avete presente, no? Quel sorriso un po’ rassicurante, quel modo di fare che ti fa sentire che tutto, in fondo, andrà bene. Carlo è stato già al timone del Festival nel 2015, 2016 e 2017. E quest’anno è di nuovo lui a dirigere la baracca, con l’intenzione di unire tradizione e innovazione, come ha detto chiaramente. “Per me è un onore celebrare i 75 anni di questo Festival” – ha dichiarato – “è la nostra identità, è la musica che ci racconta chi siamo”. Ed è difficile dargli torto, davvero.
E chi sono, allora, gli artisti che si contenderanno il palco quest’anno? Ci sono trent’artisti Big, una rosa varia e profumata, composta da grandi nomi e da promesse del futuro. La lista è lunga, ma se ne vale la pena: Achille Lauro, Bresh, Brunori Sas, Clara, Coma_Cose, Elodie, Emis Killa, Fedez, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Gaia, Giorgia, Irama, Joan Thiele, Lucio Corsi, Marcella Bella, Massimo Ranieri, Modà, Noemi, Olly, Rocco Hunt, Rose Villain, Sarah Toscano, Serena Brancale, Shablo con Guè, Joshua e Tormento, Simone Cristicchi, The Kolors, Tony Effe e Willie Peyote. Un mix di voci, suoni, stili. Dalla classe intramontabile di Massimo Ranieri, che calca questo palco per l’ottava volta, alla giovanissima Sarah Toscano, che arriva dritta da Amici e rappresenta le nuove leve. E poi Tony Effe: un segnale di come il Festival si stia aprendo anche alla modernità della trap, un genere che non tutti amano ma che di certo ha il suo peso.
Oh, e la categoria delle Nuove Proposte? Finalmente torna! Non è sempre stato così negli ultimi anni. Si sa, Sanremo va e viene anche con le sue formule, si reinventa, a volte confonde. Ma quest’anno ci sarà spazio anche per i giovani emergenti. Quattro talenti saliranno su quel palco, in una competizione tutta loro, separata dai Big. Un piccolo segnale… ma di quelli che contano. Come dire: ehi, guardiamo anche al futuro. E sembra una bella promessa, non trovate?
Parliamo un po’ delle novità di quest’anno. Non sarebbe Sanremo se tutto restasse sempre uguale, no? C’è la tanto amata Serata delle Cover. Ah, la serata delle cover… uno di quei momenti in cui si canta tutti insieme dal divano, cercando di imitare Giorgia o Brunori. Ogni artista in gara potrà scegliere di interpretare un brano iconico, italiano o internazionale e potrà farlo con un compagno di viaggio, un altro concorrente, o magari un ospite speciale. E sapete qual è la cosa bella? I voti di quella serata non conteranno per la classifica generale. Sarà puro spettacolo, una parentesi leggera, senza pressioni.
E poi c’è il sistema di votazione. Non è cambiato tantissimo rispetto agli anni scorsi ma è stato comunque aggiustato. Sarà una combinazione di televoto, giuria demoscopica e sala stampa. Un insieme che vuole bilanciare il parere del pubblico e quello più tecnico. Un compromesso, insomma. Come la vita, un po’.
Un’altra novità è l’integrazione tra musica e spettacolo. Alcuni brani, quest’anno, avranno delle performance teatrali e visive. È un tentativo, una sfida per rendere ogni esibizione un’esperienza unica. Perché la musica non è solo da ascoltare, è da vivere, con gli occhi, con il cuore, con tutto. E chi ci sarà, accanto a Carlo Conti? Un altro volto amato della TV italiana: Alessandro Cattelan. Sarà lui a guidare il DopoFestival e Sanremo Giovani. E ci sarà anche nella serata finale, affiancando Conti nel gestire quella che è, senza dubbio, una delle serate televisive più seguite del nostro Paese. Due nomi che danno la giusta dose di sicurezza e un pizzico di novità.
E gli ospiti? Beh, su questo fronte c’è ancora un po’ di mistero. Niente conferme ufficiali ma si vocifera di Laura Pausini, Eros Ramazzotti e forse anche un omaggio a Mina e Adriano Celentano. Insomma, icone che segnano la storia del Festival e della musica italiana, perché questo è un anniversario che va celebrato a dovere.
Sanremo, però, è anche un evento economico enorme e non possiamo ignorarlo. La Rai stima ricavi pubblicitari per circa 67 milioni di euro. Sì, avete letto bene. Un aumento del 20% rispetto al 2023. Come mai? Beh, il costo degli spazi pubblicitari è cresciuto, ovvio, ma anche l’audience prevista è da capogiro. Sì, il Festival è anche un motore economico che porta soldi, investimenti, lavoro.
Ora una curiosità che ha fatto un po’ parlare tutti: Jannik Sinner, il tennista. Si vociferava che sarebbe stato ospite ma lui ha messo subito le cose in chiaro: “Non andrò all’Ariston”. Punto e basta. Niente Sanremo per Sinner, insomma. Ma c’è un altro elemento curioso: la Rai sta pensando di sperimentare il metaverso per trasmettere alcune fasi del Festival in realtà virtuale. Un esperimento, certo, ma qualcosa che potrebbe davvero avvicinare il pubblico più giovane.
Sanremo è uno specchio di chi siamo, un riflesso delle nostre speranze, delle nostre liti, dei nostri sogni. Ogni edizione è una fotografia dell’Italia di quel momento. Nel bene e nel male. C’è chi lo ama e chi lo detesta, chi lo segue per anni e chi finge di ignorarlo, poi però un’occhiata la dà comunque. E la verità è che, a febbraio, un po’ tutti siamo lì, davanti alla TV, con le nostre opinioni, le nostre preferenze, i nostri giudizi.
Nel 2025, sul palco dell’Ariston, si scriverà un altro capitolo di questa storia lunga 75 anni. Ci sarà la musica, certo, ma ci saranno anche le emozioni, le polemiche, le sorprese. E noi saremo lì, pronti a viverle, a commentarle, a cantarle. Perché Sanremo non è solo un festival: è casa. Una casa con mille stanze, tante quante sono le voci che ci passano, tante quante sono le storie che racconta.
Perché Sanremo è Sanremo.
Curiosità
Sofia Viscardi si prepara a diventare mamma: una nuova...
L’annuncio di Sofia Viscardi ha emozionato tutti: la scrittrice e creator aspetta una bambina! Con un post su Instagram, ha condiviso che è già al settimo mese. Le immagini intime, tra cui uno scatto con il compagno Tommaso, mostrano la loro gioia e l’emozione di questo percorso fatto di alti e bassi. “Due che si amano molto a volte fa tre”, dice Sofia con la sua solita trasparenza.
La piccola nascerà tra febbraio e marzo, sotto il segno dei Pesci. Sofia ha anche scherzato sul fatto che questa esperienza potrebbe ispirare un nuovo libro: “Sto già prendendo appunti, non si sa mai!”. I commenti di affetto e le emoji di cuori non si sono fatti attendere: la sua community le è stata vicina come sempre, dimostrando un legame profondo.
Sofia Viscardi è cresciuta sotto i nostri occhi e ora si prepara ad affrontare la sfida di diventare mamma. Con la sua dolcezza e autenticità, siamo curiosi di vedere come questo nuovo capitolo influenzerà la sua vita e le sue storie. A Sofia e alla sua famiglia, auguriamo tutto il meglio per questo nuovo inizio.
*Foto dal profilo ufficiale su Instagram di Sofia Viscardi.
Spettacolo
Valeria Cavalli apre il suo cuore e si racconta al suo...
Valeria Cavalli ha condiviso la sua storia professionale, rivelando come la passione per la recitazione sia nata ancora prima della carriera da modella. Ha iniziato lavorando nelle prime TV private, dove ha conosciuto attori che insegnavano nella scuola del Teatro Nuovo di Torino. Dopo aver frequentato i corsi, si è accorta di amare profondamente questo mestiere. La sua prima esperienza importante è stata nello sceneggiato RAI Il vaso di Pandora diretto da Mario Missiroli, con Stefania Sandrelli, in cui interpretava un ruolo piccolo ma per lei significativo.
Desiderosa di sperimentare nuove strade, Valeria si è trasferita a Parigi per fare la modella e successivamente a Milano, dove ha vinto provini che l’hanno portata a presentare trasmissioni in RAI e Fininvest. Da lì è arrivata la svolta verso la recitazione, grazie a un agente che le ha procurato il ruolo nello sceneggiato All’ombra della Grande Quercia di Alfredo Giannetti, dove ha lavorato con grandi attori come Enrico Maria Salerno, Massimo Ranieri, Irene Papas e Francesca De Sapio. “Lavorare con loro era inebriante, mi sentivo in famiglia, il mio personaggio era incollato alla pelle e nulla esisteva più al di fuori della storia che stavamo raccontando, tutti insieme.
Lì capii che quello era il mio mondo ed il mio mestiere.” Parlando della sua carriera tra cinema e televisione, ha ammesso di amare entrambi i mondi, ma con una leggera preferenza per il cinema, che offre tempi e spazi più ampi per esprimersi. A Natale sarà nel cast della commedia Ops!, una storia basata sulla magnifica intesa tra una ragazzina e suo nonno: “Due personaggi sempre positivi, che nulla può arrestare, decisi ad ottenere il meglio per sé e per chi sta loro accanto.” Riflettendo sul suo percorso, Valeria ha rivelato di avere “un armadio pieno di cassetti da cui straripano sogni di tutti i tipi, e quando qualcuno si avvera, ne faccio tesoro perché so che non capita a tutti.” Ai giovani che aspirano a entrare nel mondo dello spettacolo, ha offerto un consiglio prezioso: “Credo che i consigli vadano adattati alla personalità di ciascuno, però l’essere generosi è indispensabile per tutti.”