Ultima ora
Musica e Costituzione 75 anni insieme, festa al Quirinale...
Musica e Costituzione 75 anni insieme, festa al Quirinale con Mattarella
Il Capo dello Stato incontra l'Associazione fonografici italiani. Si cantano 'Volare' e 'I Watussi'. Presenti volti noti della canzone, da 'I Cugini di campagna' ad Amedeo Minghi, da Edoardo Vianello ai Jalisse.
Il protocollo rigido da rispettare nei solenni saloni del Quirinale, la musica solitamente suonata e cantata negli stadi, nei palasport o semplicemente nei palchi allestiti d'estate nelle piazze di paesi grandi e piccoli dal Nord al Sud dell'Italia, da 'Volare' a 'I Watussi' fino ad 'Anima mia'. E i Corazzieri che fanno da cornice al Capo dello Stato insieme a 'I Cugini di campagna'. Ingredienti da dosare e utilizzare con cura per evitare il rischio di maionese impazzita e che invece hanno contribuito a creare un cocktail particolarmente gradevole. Soprattutto gradito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che questa mattina ha ospitato nel sala di Augusto, usata come sala del Trono da Pio IX e dai re d'Italia, l'Associazione fonografici italiani per il 75/mo anniversario della fondazione.
La stessa età della Costituzione, una "coincidenza causale" ma "non senza significato" ha notato il Capo dello Stato, prendendo la parola dopo il presidente dell'Afi, Sergio Cerruti ("entrambi abbiamo un bellissimo nome", ha detto rivolgendosi al Presidente) e il Maestro Beppe Vessicchio. Come infatti la Carta "con i valori che esprime, orienta il nostro Paese e dà senso alla vita sociale" dello stesso, così "la collaborazione dell’arte, della musica è davvero di fondamentale importanza nel dare senso alla vita sociale. Perché le emozioni che suscita, i sentimenti positivi che induce ad avere e a nutrire, sono un contributo decisivo per la vita del nostro Paese, orientandolo secondo i valori della Costituzione. Quelli di convivenza serena, di solidarietà, di vicinanza reciproca, di impegno comune".
"Per questo direi che, di fronte a quella domanda -piuttosto barbarica- rivolta a un giovane artista, 'ma poi che lavoro fai?', la risposta non può che essere 'uno dei lavori più belli della vita e dei più importanti per la vita sociale'".
Mattarella, 'arte non ha confini, contribuisce a pace'
Perchè la musica "è un rifugio dalla realtà. Ma è anche un modo di esservi dentro in maniera piena, facendola comprendere meglio, interpretandola, amplificandone il valore e la portata". Non solo. "L’arte, la musica -come la cultura in generale- non tollerano confini. Superano ogni confine. Come si fa -sottolinea Mattarella- a frenare la musica alla frontiera? Ecco, questo messaggio che unifica, che crea connessioni –appunto- non soltanto all’interno della società ma nella dimensione internazionale, è un grande valore di contributo alla vita internazionale", soprattutto in una fase storica "in cui la dissennatezza delle tensioni internazionali ci pone di fronte a guerre, ad aggressioni, a orribili atti di terrorismo, a spirali di violenza".
Ma "l’arte non tollera confini anche al suo interno. Come si fa a distinguere la musica dalla poesia di un bravo paroliere? Come si fa a distinguere tra i vari ambiti?" Il Capo dello Stato, guardando la platea che ascolta le sue parole, nota che "vi sono cantanti; vi sono autori; vi sono parolieri; vi sono compositori; vi sono complessi; vi sono cantanti solisti; vi sono operatori del settore; vi sono imprenditori del settore. Ecco, tutto questo non ha un confine nitido all’interno. Tra di voi c’è chi è stato, insieme, cantante e attrice, cantante e attore, cantante e compositore o compositrice: una quantità di dimensioni diverse che dimostrano quanto l’arte sia refrattaria, incompatibile con i confini. Anche all’interno delle varie specialità, nelle varie vocazioni".
E nella sala di Augusto sono veramente in tanti quelli che hanno segnato la storia della musica italiana nei 75 anni trascorsi e continuano a farlo: da 'I Cugini di campagna' ad Aleandro Baldi, da don Backy ai 'Matia Bazar', dai Jalisse a Gatto Panceri, da Mal ai 'Neri per caso', da Amedeo Minghi a Edoardo Vianello, da Mario Lavezzi fino ad arrivare don Marco Frisina, le cui melodie risuonano abitualmente nelle messe domenicali.
Mattarella, 'dai 78 giri ad oggi, cambiano strumenti ma valori restano'
Così, terminati discorsi e saluti ufficiali e dopo un omaggio al Maestro Morricone, gli ospiti lasciano i posti assegnati dal cerimoniale e si stringono attorno a Mattarella e cantano per lui l'intramontabile 'Volare', accennano alcune note di successi come 'Anima mia', intonano 'I Watussi' senza varcare i confini del politicamente corretto.
Il Capo dello Stato sorride e ringrazia, divertito e compiaciuto. Del resto, ricorda "io sono un po’ più vecchio di 75 anni, quindi ricordo bene i solchi in vinile, i 78 giri, con una canzone soltanto per lato; e poi i preziosi 45 giri. E poi il traguardo, che sembrava definitivo, dei 33 giri, con tante canzoni su entrambi i lati, che riempivano una serata".
"Cambiano gli strumenti, le condizioni, i mezzi, ma non cambia la musica. Questa è la garanzia di continuità della civiltà. Mai aver timore delle innovazioni, delle novità. La storia è fatta di questo, del coraggio delle innovazioni. Ma quello che rimane -conclude Mattarella- è il complesso dei valori. E la musica è tra questi valori fondamentali". (di Sergio Amici)
Ultima ora
Ucraina, Kiev: “Respinti 55 attacchi nel...
Mosca rivendica la conquista di un altro villaggio orientale mentre le forze ucraine sono in difficoltà in attesa dell’arrivo di armi dagli Stati Uniti
L'Ucraina ha dichiarato oggi, lunedì 29 aprile, di aver sventato 55 attacchi russi in diversi villaggi a nord e ad ovest di Novobakhmutivka, nella regione orientale di Donetsk. Tra questi c'era Ocheretyne, dove domenica sono stati segnalati pesanti combattimenti.
Negli ultimi giorni il fronte orientale del Donetsk è diventato particolarmente caldo, con Kiev che ha ammesso un peggioramento della situazione in prima linea, mentre attende le armi che gli Stati Uniti si sono impegnati a inviare con il varo del pacchetto da 61 miliardi di dollari.
Tre i giornalisti arrestati in Russia in ultimi giorni
Tre giornalisti arrestati in Russia negli ultimi tre giorni. Sergei Mingazov, di Forbes Russia, è stato fermato venerdì a Khabarovsk con l'accusa di aver rilanciato su Telegram un post sugli abusi commessi a Bucha dalle forze russe, quindi con l'accusa di aver diffuso notizie false sulle forze militari, con le aggravanti dell'odio e dell'inimicizia. Mingazov, che da sabato è agli arresti domiciliari, aveva lavorato in precedenza per il quotidiano Vedomosti e anche per la Tass. Sono già numerose le condanne 'fotocopia' in Russia per la diffusione delle notizie su Bucha.
E' stato arrestato a Murmansk, con l'accusa di estremismo, Sergei Karelin, video giornalista che aveva lavorato per Ap, Moskva 24 e per Mir, oltre che per l'agenzia bielorussa Belsat, con doppia cittadinanza russa e israeliana. L'accusa nei suoi confronti è quella di aver lavorato per le organizzazioni fondate da Aleksei Navalny, fra cui per il canale Youtube NavalnyLive. Non è chiaro quando esattamente sia stato arrestato, se venerdì o ieri. Stesse accuse formulate per Konstantin Gabov, collaboratore saltuario di Reuters fermato sabato a Mosca, che sarebbe stato coinvolto nella "preparazione di materiali fotografici e video". L'arresto di Gabov è stato formalizzato fino al prossimo 27 giugno.
Lo scorso marzo, era stata fermata la fotografa Antonina Favorskaya, con accuse di estremismo, per aver lavorato per anni, per il canale indipendente considerato come 'agente straniero' Sotavision, ai processi a carico di Navalny. E' suo l'ultimo video del dissidente all'udienza dello scorso 15 febbraio a cui aveva partecipato in video collegamento dalla colonia penale a regime speciale in cui era detenuto, poche ore prima di morire.
E' carcere da più di un anno con accuse di spionaggio il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, di nazionalità americana, e dallo scorso ottobre Alsu Kurmasheva, con doppia cittadinanza Usa e russa, giornalista per Radio Free Europe, per non essersi registrata come 'agente straniera' al suo arrivo in Russia.
Secondo il sito di notizie indipendente Kholod, sono in totale almeno 53 le persone arrestate in Russia per aver collaborato con le organizzazioni di Navalny dichiarate estremiste nel 2021 (il dato risale allo scorso nove aprile, quindi ora dovrebbe essere aggiornato ad almeno 55).
Sparatoria nel sud-ovest
Almeno due agenti della polizia stradale sono morti e altri quattro sono rimasti feriti in una sparatoria nella città di Mara Ayagy, situata nella repubblica di Karachayevo-Cherkesia, nel sud-ovest della Russia, al confine con la Georgia. Durante l'attacco, le forze di sicurezza russe sono riuscite a uccidere i cinque aggressori, che hanno usato esplosivi e armi automatiche contro gli agenti, secondo un comunicato del Ministero degli Interni della Repubblica di Karachay-Circassia raccolto dall'agenzia di stampa russa Interfax.
"Gli aggressori si sono recati a un posto di blocco temporaneo a bordo di un'auto VAZ-2109, hanno lanciato un ordigno esplosivo contro la polizia e hanno aperto il fuoco con armi automatiche. La polizia ha risposto al fuoco contro gli aggressori e uno dei criminali ha fatto esplodere un ordigno", afferma il comunicato. I cinque sarebbero stati coinvolti nell'attacco della settimana scorsa nella città di Karachaevsk, dove sono rimasti uccisi due agenti di polizia. Le autorità locali hanno già aperto un'indagine penale sulla vicenda.
Kiev: 1.320 vittime russe nell'ultimo giorno
La Russia ha perso 467.470 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine.Questo numero include 1.320 vittime delle forze russe subite nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 7.285 carri armati, 14.007 veicoli corazzati da combattimento, 16.109 veicoli e serbatoi di carburante, 11.985 sistemi di artiglieria, 1.051 sistemi di razzi a lancio multiplo, 778 sistemi di difesa aerea, 348 aerei, 325 elicotteri, 9.528 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino.
Cina: Xi visiterà Francia, Serbia e Ungheria dal 5 al 10 maggio
Il presidente cinese Xi Jinping si recherà in Francia, Serbia e Ungheria dal 5 al 10 maggio. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying spiegando cha il tour di Xi avviene su invito del presidente francese Emmanuel Macron, del presidente serbo Aleksandar Vucic e del presidente ungherese Tamás Sulyok insieme al primo ministro Victor Orban.
Ultima ora
Depardieu convocato dalla polizia, verrà messo in stato di...
In seguito alle denunce di aggressione sessuale da parte di due donne. L'attore, 75 anni, verrà interrogato e dovrà rispondere delle accuse.
L'attore Gérard Depardieu è stato convocato questa mattina presso un commissariato di polizia di Parigi dove verrà messo in stato di fermo in seguito alle denunce di aggressione sessuale da parte di due donne. Lo riferisce l'emittente Bfmtv citando proprie fonti.
Le aggressioni sessuali di cui è accusato sarebbero avvenute su due set, nel 2014 durante le riprese del cortometraggio 'Magicien et les Siamois' di Jean-Pierre Mocky e nel 2021 sul set di 'Volets vertes' di Jean Becker. L'attore, 75 anni, verrà interrogato e dovrà rispondere delle accuse.
Ultima ora
Fiorello scherza: “Vannacci ha detto di scrivere...
Ironia dello show man anche sulla foto a testa in giù di La Russa, postata dall'attore e regista Riondino. Ospite in collegamento Roberto Bolle
L'ultimo lunedì di aprile di 'VivaRai2!' si apre con la satira politica. "Meloni dice di scrivere 'Giorgia' sulla scheda per votarla. Al massimo così le danno il Sanremo del '95 - ironizza Fiorello, accompagnato come ogni mattina da Biggio, Casciari e tutta la banda del mattin show -. Gli altri si sono accodati, Vannacci ad esempio ha detto sulla sua scheda di scrivere 'Etero', Schlein invece 'quell'altra'...". C'è un episodio che ha destato grande scalpore nel weekend: la foto di La Russa a testa in giù, postata dall'attore e regista Michele Riondino: "Appena l'ho vista ho pensato 'ma questo non sa postare manco una foto, bastava ruotarla'. Invece no, è una cosa che si porta, proprio un'usanza del web", ironizza Fiorello.
"Io ormai anche la Meloni se la vedo dritta non la riconosco più. La Russa questa volta ci è rimasto male non tanto per la foto ma per il fatto che Riondino ha detto che non ci sono più i fascisti di una volta", aggiunge. Lo showman rincara la dose con l'imitazione dell'inconfondibile voce del presidente del Senato: "Che stai dicendo, io da piccolo giocavo con l'allegro fascista! E quando avevo sete bevevo l'olio di ricino!".
Fiorello ha quindi affrontato inoltre uno dei temi che nel weekend ha fatto maggiormente discutere, ovvero la dichiarazione di Vannacci sulle 'classi speciali' per alunni con disabilità: "A volte ci tocca diventare seri. Le classi speciali, veramente...", dice sul tema con tono quasi sconsolato. "Io direi a questo punto mettiamo i biondi con i biondi, i neri con i neri, i ricci con i ricci, i rossi con i comunisti", ironizza in seconda battuta.
La puntata si è chiusa quindi con un'apparizione a sorpresa: quella di Roberto Bolle, questa sera gran protagonista di uno spettacolo in prima serata su Rai1 in occasione della giornata della danza. Il ballerino ha parlato di questo ma non solo in videochiamata in diretta con Fiorello, regalando anche a tutti un piccolissimo saggio delle sue doti con qualche mossa di ballo, tra lo stretching mattutino e tante gag con lo showman.